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    IL FATTO Cellulari in carcere nel Casertano, cinque detenuti a giudizio

    Cinque detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere sono sotto processo per aver avuto contatti con l’esterno e l’uso di cellulari non consentiti. La Procura ha emesso un decreto che dispone il giudizio per queste persone di origine siciliana e calabrese, in seguito a un’indagine avviata nel 2020 dopo il rinvenimento di telefoni cellulari da parte della Polizia penitenziaria.
    Le intercettazioni disposte durante l’indagine hanno permesso agli investigatori di identificare tutti i detenuti coinvolti. L’attività investigativa, conclusa mesi fa dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio dei detenuti davanti al giudice per le indagini preliminari.
    Tuttavia, il difensore di tre degli imputati, l’avvocato Librace, ha sollevato una questione preliminare, sostenendo che il reato di accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di soggetti detenuti non avrebbe dovuto passare per l’udienza preliminare, bensì attraverso un decreto di citazione a giudizio, come previsto dal Codice di Procedura Penale. Di conseguenza, gli atti sono stati rimandati alla Procura per emettere il decreto di citazione a giudizio. LEGGI TUTTO

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    Santa Maria Capua Vetere, costringeva il figlio minorenne a vendere droga: arrestato

    Arrestato pusher che costringeva il figlio minorenne a vendere droga.
    Un pusher di 40 anni è stato arrestato a Santa Maria Capua Vetere per aver costretto il proprio figlio minore a spacciare droga, in particolare cocaina e hashish, e per averlo picchiato quando ha deciso di collaborare con la giustizia insieme alla madre.
    L’uomo è stato condotto in carcere su ordine del giudice e dovrà rispondere all’accusa di spaccio, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e lesioni personali aggravate
    . L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica locale e ha portato alla scoperta di un’attività di spaccio nella casa dell’uomo. Si è scoperto che aveva costretto il figlio minore a vendere la droga e lo aveva picchiato quando si era rifiutato LEGGI TUTTO

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    Agguato di Capodanno: dopo 5 giorni di agonia morto Emanuele Nebbia

    È deceduto al termine di cinque giorni di agonia presso l’ospedale di Caserta il giovane Emanuele Nebbia, colpito da un proiettile alla testa la notte di Capodanno nel rione Iacp di Santa Maria Capua Vetere.
    La Polizia di Stato, in particolare la Squadra Mobile di Caserta, ha prontamente classificato l’incidente come un agguato. Le indagini sono sotto la coordinazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ipotizza un regolamento di conti nel quale il giovane sarebbe rimasto coinvolto. L’aggressione è avvenuta sul pianerottolo di ingresso dello stabile in cui Nebbia risiedeva.
    Gli investigatori collegano questo episodio al contesto della faida legata allo spaccio che sta insanguinando il rione Iacp di Santa Maria Capua Vetere. Gli autori dell’aggressione, al momento sconosciuti, hanno colpito Nebbia allo scoccare della mezzanotte in via Traversa Raffaello.
    Nel frattempo, in carcere a Santa Maria Capua Vetere, si è verificato un tumulto quando alcuni detenuti hanno occupato un intero piano, causando danni a oggetti e arredi. Circa una quindicina di reclusi, secondo il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria (mentre altre fonti parlano di circa 250 detenuti), ha partecipato al tumulto. Solo con l’intervento del magistrato di sorveglianza è stata ristabilita la calma.
    La situazione è sfociata nella tarda mattinata di ieri quando un detenuto del reparto Volturno ha richiesto un permesso per visitare il fratello, Emanuele Nebbia, in gravi condizioni dopo l’agguato. Non ottenendo risposta immediata, il detenuto ha iniziato a protestare coinvolgendo altri reclusi, barricandosi al terzo piano del reparto e causando danni fino all’intervento del magistrato di sorveglianza e del vicedirettore del carcere Marco Casale. Gli autori delle proteste, incluso colui che ne ha dato inizio, saranno trasferiti. LEGGI TUTTO

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    Caccia al prof molestatore: vice preside aggredito dai genitori a Santa Maria

    Anche il prof. Giuseppe Morelli tramite i suoi legali di fiducia gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo ha sporto denunzia querela contro chi lo ha aggredito due giorni fa all’interno della Scuola Media Gallozzi di S. Maria Capua Vetere. dove egli esercita le funzioni di Vice Preside.
    Tutto e’ avvenuto quando sono giunti i genitori di alcuni alunni pronti a farsi giustizia da sé e hanno dato vita ad una vera e propria caccia all’uomo, bypassando i collaboratori scolastici e aprendo le porte delle aule, in cui gli alunni stavano ancora facendo lezione, alla ricerca del presunto professore-molestatore.
    Alcuni di questi genitori hanno preferito attendere fuori scuola, altri, invece, non si sono fermati davanti a nulla e, quando davanti a loro si è presentato il vice preside Morelli, accorso dopo aver sentito le urla provenienti dai corridoi, uno di questi genitori gli ha sferrato un pugno in pieno viso, facendolo cadere rovinosamente lungo le scale che dal primo piano dell’istituto, portano al pian terreno.
     I genitori hanno aggredito il vice preside Morelli scambiandolo per il molestatore
    Pensavano erroneamente che fosse lui il molestatore, ma quando si sono resi conto dell’errore di persona in cui sono caduti e’ continuata la caccia all’uomo fino all’intervento delle forze dell’ordine che ha sedato la rivolta dei genitori e all’arrivo dell’autombulanza che ha trasportato il prof. Morelli in ospedale.
    Ora si attende l’inchiesta della magistratura e quella del Miur cui sono stati rappresentati i fatti accaduti. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Blitz nel carcere Santa Maria Capua Vetere: droga nei panni stesi ad asciugare

    Blitz antidroga ieri mattina nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere dove i cani poliziotto Iron e Onia distaccamento Cinofili Avellino-Benevento hanno scovato sostanze stupefacenti anche negli indumenti stesi ad asciugare e nei quadri elettrici delle aree destinate alla socialità.
    “Complimenti sia al reparto regionale dei cinofili sia al comando di polizia penitenziaria del carcere samaritano per la brillante operazione eseguita”, hanno commentato in una nota diffusa oggi il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio.
    “Bisogna però dotare la polizia penitenziaria di risorse umane e strumentali per poter combattere una guerra quotidiana nelle carceri con continui ritrovamento di droga e cellulari”, hanno ribadito ancora Auricchio e Moretti. L’operazione congiunta si è concentrata nel reparto Nilo. LEGGI TUTTO

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    L’EVENTO Magia d’arte e tradizione: inaugurazione del Presepe artigianale a Santa Maria Capua Vetere

    Sabato 16 dicembre 2023 alle ore 19.00 appuntamento con la storia nel Rione Sant’Agostino di Santa Maria Capua Vetere. Nel cortile della Chiesa, infatti, in occasione delle festività Natalizie, sarà inaugurato e aperto al pubblico un grande Presepe di 25 mq tutto costruito a mano e con materiali di recupero, di ispirazione medievale e realizzato in onore del primo presepe della storia voluto da San Francesco che 800 anni fa lo fece costruire a Greccio in provincia di Rieti.Il Santo nel 1223 si recò in viaggio in Palestina, e nacque in lui il desiderio di rievocare la nascita di Gesù, e di farlo proprio in un paese che gli ricordava Betlemme: Greccio. Così il 24 dicembre 1223, a Mezzanotte, venne realizzato il primo presepe della storia, nel borgo di Greccio, incastonato tra le rocce a 700 metri di altezza.
    Il grande Presepe, che si unisce alle celebrazioni di quello di Greccio nel suo ottavo centenario, nasce per volontà del Parroco della Chiesa di Sant’Agostino, Don Giovanni Lagnese, il quale ha voluto con forza che venisse realizzato un Presepe permanente nel cortile delle sua Chiesa. Questo desiderio del parroco, ha dato vita anche ad ulteriore progetto denominato il nuovo laboratorio “Oltre l’Artigianato” che come prima opera ha realizzato proprio il grande Presepe.
    L’ottavo centenario del primo Presepe di San Francesco a Greccio
    Il Presepe è stato costruito con tecniche miste, utilizzando materiali di recupero, tra cui legno, ferro, cemento, calce, sabbia, gesso, intonaci, colori, polistirolo per modellare colonne, archi, ecc. Hanno collaborato alla costruzione del Presepe, diretti dalla visione del maestro Luigi Guarino, i sig.ri Michele Paolella, Munno Pasquale, Franco Di Rienzo, Michele Mazzone, Nicola Tecchia, Salvatore Romano, Vincenzo Scarano, Mattia De Riso e Vincenzo Napoletano che ha curato e realizzato la parte impiantistica del presepe, mentre Agostino Arena ha provveduto al restauro di tutti i pastori che verranno apposti sulla struttura presepiale.
    Sempre sabato 16 dicembre verrà allestita anche una sala con opere pittoriche e scultoree di artisti locali sull’arte sacra, sarà presente una collettiva di arte contemporanea in cui il sacro viene rappresentato attraverso la personale visione degli artisti. All’evento si uniranno inoltre tre scuole sammaritane, l’IC R. Uccella, l’IC A.S. Mazzocchi e l’IC Principe di Piemonte, che hanno indetto per i loro allievi la Mostra-Concorso “Il mio presepe”.
    Gli allievi esporranno le loro opere all’interno della sala, ed il 6 gennaio 2024 i lavori realizzati dagli studenti verranno votati e premiati da una giuria ad hoc. L’evento, la mostra e tutte le attività si intendono aperte a tutti i cittadini e visitatori, in occasione del primo evento del Santo Natale, sarà offerta una degustazione di dolci natalizi tradizionali. LEGGI TUTTO