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    Ponticelli, va al ristorante col fucile, lo mostra a un conoscente: parte un colpo e lo ferirsce. Denunciata

    Colpito da un proiettile nel parcheggio di un ristorante: la dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire.
    Ieri sera, un giovane di 27 anni residente in Ponticelli è stato ferito da una scheggia di proiettile sulla coscia sinistra. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il colpo sarebbe partito accidentalmente da un fucile da caccia che un conoscente della vittima, un uomo di 64 anni, stava mostrandogli nel parcheggio di un ristorante a Vico Equense.
    Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Castellammare, dove sarà operato. La prognosi è riservata ma non è in pericolo di vita. L’arma è stata sequestrata e il 64enne è stato denunciato, mentre le indagini sono ancora in corso per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. LEGGI TUTTO

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    Salerno, scrocconi al ristorante: conto da 400 euro. Il titolare diffonde le immagini

    A Salerno, una coppia ha deciso di fuggire senza pagare il conto di 400 euro dopo aver cenato in un famoso ristorante nel centro della città.
    Nonostante il volto dei truffatori sia stato oscurato nell’immagine diffusa dai proprietari del locale, grazie alle telecamere di sicurezza, essi hanno chiesto al pubblico di aiutarli a identificarli.
    I due- come anticipato da Il Mattino- hanno approfittato di una breve pausa per fumare una sigaretta fuori dal ristorante e sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
    I proprietari del ristorante, La Pescheria che si trova nel centro di Salerno che non erano presenti al momento dell’accaduto, hanno lanciato un appello sui social media per individuare i due “scrocconi” e hanno avvisato i colleghi ristoratori di stare attenti. Sarà presentata una denuncia alle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    Arezzo, chiude il ristorante lo chef napoletano: “Dopo che dichiarato di essere gay nessuno viene più”

    Mariano Scognamiglio, proprietario e chef del ristorante “Da Mariano” ad Arezzo, è noto per la sua partecipazione al programma televisivo “Quattro Ristoranti” condotto da Alessandro Borghese quattro anni fa. Dopo aver affrontato una crisi e un cambio di sede, Mariano ha deciso di chiudere definitivamente la sua attività.In un’intervista rilasciata ad ArezzoToday, Mariano ha spiegato i motivi del suo fallimento . “Io ho chiuso perché le cose non giravano al ristorante. C’è stata una discrepanza con la città e mi sono trasferito in una zona con scarsa affluenza turistica, che ha avuto un impatto significativo sulla mia attività. Negli ultimi anni ho dovuto affrontare molta negatività, soprattutto sui social. Le persone che non mi conoscono mi hanno giudicato senza pietà”.
    Circa un anno fa, Mariano aveva cercato di raccogliere fondi per evitare la chiusura del ristorante. Mariano, che gestiva il ristorante insieme al suo compagno, attribuì il declino del suo locale a due cause principali. In primo luogo, dopo aver scoperto attraverso il programma di Borghese che lui è gay, alcune persone avrebbero “sabotato” la sua attività. In secondo luogo, ovviamente, c’è l’impatto della pandemia, che ha colpito duramente molti ristoratori.
    Mariano ha espresso preoccupazione anche per la possibilità di perdere la casa. “Abbiamo aperto un ristorante, e nel 2019 abbiamo partecipato a un programma televisivo che ci ha dato una certa visibilità, ma che alla fine si è rivelato la nostra condanna. La nostra relazione non è stata accettata nella nostra città, e l’intera Italia è venuta a sapere che siamo una coppia omosessuale. A peggiorare le cose, c’è stata anche la pandemia di Covid-19, che per due anni ci ha costretti a chiudere senza alcun reddito o supporto istituzionale”, aveva spiegato in una lettera.
    “Dalle foto potete vedere da soli ciò che le persone pensano di noi e quello che abbiamo dovuto sopportare… Siamo stati costretti a subire discriminazioni semplicemente per essere noi stessi. Ciò ha portato al crollo di tutto ciò che abbiamo costruito con tanti sacrifici, e ora rischiamo di perdere la nostra casa… Senza lavoro e senza casa!”, ha continuato Mariano.
    Mariano, nativo di Napoli e residente ad Arezzo da molti anni, ha iniziato la sua carriera come attore. Ha lavorato nel teatro per venticinque anni e ha recitato in “Un posto al sole” come medico per cinque anni. Dopo essersi dedicato per anni alla sua passione per la cucina, Mariano si dedica ora al suo nuovo ruolo: l’insegnamento.
    Fonte LEGGI TUTTO

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    Pompei, sequestrato ristorante a pochi metri dal Santuario

    Nella mattinata odierna, il personale della Polizia di Stato, coadiuvato dagli agenti del comando di Polizia Municipale locale, ha eseguito il sequestro di un noto ristorante situato in via Roma a Pompei.
    Il sequestro è stato compiuto in ottemperanza a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.
    Il ristorante in questione è strategicamente ubicato nel cuore della città, a breve distanza dal Santuario della Beata Vergine del Rosario e a pochi metri dall’ingresso del Parco Archeologico di Porta Anfiteatro.
    Il provvedimento di sequestro è stato emesso a seguito di un’indagine condotta dal Commissariato di Pompei, sotto il coordinamento della Procura, che ha rivelato che l’attività di ristorazione continuava nonostante un provvedimento del Comune di Pompei.
    Il ristorante continuava ad essere aperto nonostante l’ordinanza di chiusura del comune per motivi igienico-sanitari
    Quest’ultimo aveva decretato la decadenza del titolo abilitativo per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per motivi igienico-sanitari, ordinando la chiusura del ristorante.
    Il provvedimento di sequestro è stato adottato in considerazione della condotta dell’indagata, che ha proseguito nell’esercizio dell’attività di ristorazione in violazione delle disposizioni comunali e senza il necessario titolo autorizzativo.
    La decisione si basa sulla convinzione che la libera disponibilità dell’esercizio commerciale potrebbe aggravare o prolungare le conseguenze del reato, nonché agevolare la sua reiterazione.
    Il reato per cui si procede è quello contemplato e punito dall’articolo 650 del codice penale, relativo all’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, considerando la persistente disobbedienza all’ordine emanato dal Comune di Pompei. LEGGI TUTTO

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    Frattamaggiore, “Non ne possiamo più”, il grido di allarme dei titolari del ristoranti dopo il furto e i da …

    Hanno sfondato le vetrine e sono addirittura entrati con l’auto nel ristorante, rubando l’incasso del sabato sera ma portando via anche carni e vini pregiati.
    Secondo furto in pochi mesi ai danni del ristorante braceria Flames 4.0 di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, già vittima di un raid lo scorso 23 novembre.
    “Ormai a Frattamaggiore siamo abbandonati dallo Stato e dalle Istituzioni. In meno di 2 mesi questo è il secondo furto dove veniamo svegliati in piena notte e rubati sia economicamente che moralmente. Non se ne può più!!!”, ha raccontato il titolare dell’attività rivolgendosi al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
    I ladri hanno portato via la pregiatissima carne di manzo nipponica Wagyū (spesso nota anche come carne di Kobe, da una delle regioni giapponesi in cui è prodotta) il cui costo è di svariate centinaia di euro al chilogrammo.
    Hanno agito nel giro di 3 minuti e hanno distrutto il locale: danni per almeno 10mila euro. La steak house Flames si trova in via Francesco Antonio Giordano a Frattamaggiore. Ha aperto i battenti solo lo scorso aprile. LEGGI TUTTO

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    Arzano, ladro al ristorante: arrestato grazie a una telefonata anonima al 112

    Questa notte ad Arzano i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e i militari della tenenza di Arzano hanno arrestato per furto aggravato Gioacchino Piscopo, 36enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
    Sono le 2 di notte e la gazzella – allertata dal 112 – a via Pecchia per la segnalazione di un furto nel ristorante Satya. I carabinieri – impegnati in uno dei quotidiani servizi di prevenzione disposti della Compagnia di Casoria – sono a poche centinaia di metri entrano nell’attività commerciale e trovano il 36enne con le “mani nel sacco”.
    Pochi secondi e, nonostante un breve tentativo di fuga, l’uomo viene immobilizzato e arrestato.
    Nell’auto di Piscopo sono state rinvenute alcune bottiglie tra vino e champagne sulle quali sono in corso accertamenti. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati. L’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO