More stories

  • in

    A Sant’Antimo finti poliziotti rapinano ragazzo

    Questa notte i Carabinieri della tenenza di Sant’Antimo sono intervenuti sull’asse mediamo direzione Napoli (altezza Aversa–Melito) per una rapina.
    Un 21enne a bordo della sua auto sarebbe stato affiancato da un’auto scura con un lampeggiante sul tettuccio. Due sconosciuti, utilizzando una paletta, gli avrebbero fatto segno di accostare.
    Vestiti con una pettorina con la scritta ‘Polizia’ e sotto la minaccia di un’arma, avrebbero preteso denaro dall’automobilista. Ottenuti circa duecento euro sarebbero fuggiti verso Napoli. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica e individuare i malviventi.
     A Sant’Antimo finti poliziotti rapinatori come ad Afragola
    Si indaga per un evento simile anche sul territorio di Afragola dove, intorno alle 2.30, due uomini, utilizzando lo stesso modus operandi, avrebbero rapinato un secondo automobilista in via Sportiglione. LEGGI TUTTO

  • in

    Rapina a mano armata in minimarket a Giugliano, indagini in corso

    Rapina a mano armata ieri sera in un minimarket a Giugliano in Campania, nel Napoletano.
    Rapina a mano armata in via Casacelle a Giugliano
    E’ accaduto in un esercizio di via Casacelle. In seguito all’episodio e alla denuncia sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Giugliano per le indagini e per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
    I rapinatori erano tre, nessun ferito o colpo di pistola esploso
    Secondo una prima ricostruzione sarebbero tre le persone a volto coperto entrate nel minimarket che, armate di pistola, si sarebbero fatte consegnare l’incasso per poi allontanarsi in sella ad uno scooter.
    Non risultano feriti né colpi di arma da fuoco esplosi nel corso della rapina. Le indagini dei carabinieri proseguiranno nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, rapinano pizzeria durante la partita: arrestato minorenne. Caccia ai complici

    Insieme con altri due complici tenta rapina in pizzeria, ha una pistola giocattolo. 17enne arrestato dai Carabinieri
    Il match allo stadio Maradona di Napoli è ancora in corso, sono le 22 circa. 3 persone col viso coperto entrano in una pizzeria in Via Cavalleggeri d’Aosta. Tra le mani di due di loro rispettivamente una pistola e un coltello. Puntano al titolare e all’incasso. Sembrano molto giovani e la vittima reagisce. Due fuggono immediatamente, il terzo – quello arma da fuoco in pugno – viene bloccato.
    Nasce una colluttazione, in strada si sente urlare. Una pattuglia di Carabinieri in abiti civili del nucleo operativo di Bagnoli è poco lontana.
    Il frastuono la guida fino all’uscio del locale dove lo scontro è ancora violento. Il rapinatore finisce in manette, la sua pistola si rivela una replica giocattolo. Il volto fino a quel momento nascosto è quello di un 17enne.
    Arrestato per tentata rapina, il minore viene portato in ospedale, per le lesioni subite durante l’azione fallita. 21 i giorni di prognosi prescritti: a cure terminate il 17enne di Napoli è stato ristretto nel centro di giustizia minorile dei Colli Aminei, in attesa di giudizio. Continuano le indagini per identificare i due complici. LEGGI TUTTO

  • in

    Banda del buco in azione a Salerno: sventato colpo milionario al Monte dei Paschi

    I carabinieri della compagnia di Salerno hanno sventato un tentativo di furto ai danni del “Monte dei Paschi di Siena” di Corso Vittorio Emanuele, a Salerno.
    I militari, intorno alle 12, sono stati allertati dalla vigilanza dell’istituto, insospettita dall’entrata in funzione dell’allarme a sensore. La banda del buco, da quanto si apprende, è riuscita ad arrivare fino al perimetro esterno del caveau, sfruttando la rete fognaria cittadina.
    Probabile che i malviventi stessero lavorando al colpo già da qualche giorno: ieri, infatti, la banca era chiusa per l’Epifania e avrebbe riaperto soltanto nella giornata di lunedì. I carabinieri, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato anche due jammer che erano stati posizionati per schermare la rete e rendere impossibile ogni tipo di comunicazione.
    L’attivazione dell’allarme, però, ha stravolto i piani dei ladri che sono dovuti scappare prima di poter mettere le mani sul bottino. Il tempestivo intervento dei carabinieri, guidati dal comandante Antonio Corvino, ha evitato il peggio.
    I militari hanno agito anche con l’ausilio delle aliquote di primo intervento (dotate di caschi e scudi), reparto speciale in seno al Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Salerno.
    In queste ore gli uomini dell’Arma stanno analizzando le immagini delle telecamere e presidiando tutti gli sbocchi della rete fognaria. La certezza è che ad agire sia stata una banda di “professionisti” sulle cui tracce, ora, ci sono le forze dell’ordine.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Qualiano, la rapina dell’anno vestiti da minatori: bottino un milione di euro

    Alle 9.15 c’erano tutti nella gioielleria DG di via Giuseppe Di Vittorio a Qualiano, nel Napoletano.
    I dipendenti, i due titolari e la bimba della coppia, tre anni. Nel negozio, hanno sentito un rumore che arrivava dal sottosuolo, sempre piu’ vicino, sempre piu’ pressante. Nessuno si e’ preoccupato, pensavano fossero i lavori di manutenzione che in quella strada insistono da alcuni mesi.
    Poi tre persone sono spuntate dal nulla. Caschi da minatore con la luce accesa, tute bianche, passamontagna a coprire il volto. Uno di loro aveva una pistola, gli altri due sacchi neri e una pala.
    La banda del buco era riuscita a entrare da cunicoli in gioielleria indisturbata e ora i rapinatori volevano soldi, gioielli, oro ma soprattutto che fosse aperta la cassaforte.
    I proprietari hanno tentennato un solo istante e poi hanno inserito la combinazione. Cosi’ i tre hanno iniziato a riempire i sacchi con il contenuto della cassaforte, delle vetrine, degli scatoloni in deposito, dei cassetti e della cassa.
    Tra le lacrime della bimba e la paura di tutti, agivano in maniera ordinata. Quando sono scappati dal tunnel che avevano scavato probabilmente in piu’ notti, uno di loro ha esploso un colpo di pistola, arma forse a salve.
    Poi la chiamata d’emergenza e l’intervento dei carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze, sequestrato le immagini delle telecamere, organizzato posti di blocco. Al momento,  non ci sono molto elementi per una veloce identificazione degli autori del ‘colpo’. Con estrema probabilita’ si tratta di specialisti del settore. Il bottino non e’ stato quantificato,  potrebbe sfiorare il milione di euro.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Rapina in gioielleria a Giugliano: banditi spuntati dal pavimento

    Rapina in una gioielleria di Qualiano, banditi arrivati da un cunicolo.
    I carabinieri della compagnia di Giugliano sono intervenuti in via Giuseppe Di Vittorio, a Qualiano. Ignoti si sarebbero introdotti dall’interno del negozio attraverso un cunicolo. Esploso un colpo d’arma da fuoco (non è ancora chiara la dinamica), nessun ferito.
    I carabinieri sono sulle tracce dei banditi e stanno ripercorrendo a ritroso il percorso fatto sia per arrivare sia per fuggire.Oltre ai carabinieri della compagnia stanno intervenendo anche le Aliquote di Pronto Impiego per scovare i malviventi.
    La refurtiva e’ ancora da quantificare. I rapinatori indossavano dei caschi tipo quelli da minatore. Durante la rapina, nei locali c’erano i dipendenti della gioielleria, la titolare e la sua bimba di tre anni.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Grumo Nevano, reagisce alla rapina e gli sparano

    Ha reagito durante un tentativo di rapina mentre andava all’ufficio Postale di Grumo Nevano e gli hanno sparato a una gamba.
    È rimasto ferito così un 34enne pakistano che stava recandosi a depositare dei soldi nell’ufficio postale di via Vittorio Veneto quando, intorno alle 10.45, due persone mascherate lo hanno aggredito.
    Nonostante la ferita sanguinante è comunque riuscito a depositare il denaro mentre i due rapinatori si sono dati alla fuga. Non è in pericolo di vita e lo stanno medicando sul posto. Sono in corso le indagini dei carabinieri di Grumo nevano per chiarire la dinamica e individuare i responsabili.
    I militari stanno prendendo visione delle immagini delle telecamere dell’ufficio postale e di tutte quelle presenti nei dintorni per dare un volto e un nome ai due banditi.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Rubano le sigarette e investono il tabaccaio: 2 napoletani arrestati a Baronissi

    Aveva parcheggiato l’auto nell’area di servizio per andare al bar, e all’uscita ha sorpreso due uomini che, dopo aver frantumato il vetro posteriore della vettura, si stavano impossessando di una scatola di cartone contenente sigarette per un valore di circa 3mila euro.
    La vittima, il titolare di una tabaccheria, ha provato a fermarli ma e’ stato travolto dalla loro auto, poi risultata noleggiata, riportando lesioni guaribili in 10 giorni. Il fatto e’ accaduto lo scorso marzo nell’area di servizio Baronissi Est del racconto autostradale Salerno-Avellino.
    Le indagini della polizia stradale di Napoli e della sottosezione di Eboli, scattate poche ore dopo la denuncia del tabaccaio, hanno portato all’identificazione dei due malviventi, entrambi della periferia Est di Napoli. Si tratta di D.Z. un 40enne del quartiere San Giovanni a Teduccio e N. A.un 54enne del quartiere Barra.
    I due sono finiti agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
    Ma non e’ tutto. Gli accertamenti della polizia stradale, hanno anche portato a far luce su una truffa realizzata dal 40enne a Venezia appena cinque giorni dopo la rapina. L’uomo dopo aver letto un annuncio su Subito.it, si e’ recato nel capoluogo veneto per ‘comprare’ un Rolex modello Daytona Oyster Perpetual dal valore di 35mila euro.
    Una volta arrivato a Venezia, concordato con il venditore un incontro nei pressi di un istituto di credito, ha consegnato un assegno circolare risultato poi falso.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Giugliano, finti carabinieri lo rapinano e lo picchiano

    Si sono finti carabinieri, sull’auto un lampeggiante simile a quello utilizzato dalle forze dell’ordine, e dopo averlo indotto a fermarsi lo hanno picchiato, rapinato e gli hanno anche bucato le ruote dell’auto per evitare di essere inseguiti.
    La violenta rapina è stata scoperta ieri in tarda serata  quando i carabinieri della stazione di Varcaturo sono intervenuti presso l’ospedale di Giugliano per un 38enne ferito alla testa. Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare l’uomo sarebbe stato rapinato e poi colpito alla testa con il calcio di una pistola.
    Sarebbe accaduto in via San Nullo. L’uomo era a bordo della sua auto quando sarebbe stato affiancato da un’altra vettura con un lampeggiante simile a quello utilizzato dalle forze dell’ordine. Sconosciuti avrebbero aperto le portiere portandogli via la borsa sotto la minaccia di un’arma.
    Prima di fuggire lo avrebbero colpito la testa con il calcio della pistola e gli avrebbero poi bucato gli pneumatici. Indagini in corso per chiarire dinamica. Per la vittima lesioni ritenute guaribili in 10 giorni.

    Leggi anche LEGGI TUTTO

  • in

    Tentata rapina alle poste di Montoro: bandito in fin di vita. Ferito anche un innocente

    Scene da Far West stamane nel corso di una tentata rapina alle Poste di Montoro in Irpinia: conflitto a fuoco con la polizia, feriti un bandito, che è in gravissime condizioni in ospedale e un uomo che era in casa, arrestati tre malviventi.
    E’ successo poco dopo le 8 alla frazione Piano di Montoro, comune della Valle dell’Irno a metà strada tra Avellino e Salerno. Quattro banditi armati a bordo di una Fiat 500 nera erano pronti ad effettuare un assalto nell’ufficio postale di via Fiume. Secondo una prima ricostruzione il commando è stato intercettato sulla strada dalle pattuglie della polizia e dei carabinieri.
    I rapinatori hanno atteso l’apertura del locale ufficio postale, in pieno centro, nei pressi della villa comunale. Un attimo prima di fare irruzione all’interno sono stati intercettati da una pattuglia della Polizia di Stato. E’ seguito un conflitto a fuoco nel quale è rimasto ferito uno dei rapinatori.
    Un colpo di rimbalzo ha poi colpito di striscio una persona che si trovava sul balcone della sua abitazione nel parco Carratù ed era pronto per uscire. La sparatoria è durata alcuni minuti e si è conclusa con l’arresto dei quattro rapinatori.
    Ne è scaturito un conflitto a fuoco: uno dei banditi è stato raggiunto da un colpo di pistola alla spalla sinistra. Ma un proiettile vagante ha ferito anche un innocente, un uomo che si trovava all’interno della sua abitazione nel parco Carratù. Il colpo lo ha ferito di striscio ad una spalla mentre era in cucina, si stava preparando per uscire. Si tratta di un uomo di 74 anni.
    E’ ricoverato invece in codice rosso all’ospedale “Moscati” di Avellino il bandito ferito. Si tratta di un 51enne originario della provincia di Caserta ferito da due proiettili alla scapola e alla regione cervicale. In queste ore verrà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
    Sono stati momenti di forte tensione ma alla fine i banditi si sono arresi e sono stati catturati dagli agenti della polizia di Stato. Sul posto è intervenuto il reparto speciale della polizia scientifica della Questura di Avellino che ha effettuato i rilievi del caso per ricostruire nei particolari le fasi della sparatoria.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, il papà di Ugo Russo: “”Chi ammazza deve stare in carcere”

    “Una persona che ne ammazza un’altra deve stare in carcere”. A dirlo è Enzo Russo, il papà di Ugo, un ragazzo di 15 anni ammazzato a Napoli nella notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo 2020.
    Il giovane fu ucciso da un carabiniere libero dal servizio che sparò contro il ragazzo dopo un tentativo di rapina. Martedì si è appreso della chiusura delle indagini, con il carabiniere accusato di omicidio volontario.
    “Finalmente, dopo due anni e otto mesi, abbiamo avuto la notizia che noi ci aspettavamo”, spiega Enzo Russo, incontrando i giornalisti in piazza Parrocchiella, dove si trova un grande murale con il volto di Ugo e la scritta “Verità e Giustizia”.
    “Abbiamo sempre creduto nella giustizia e nella magistratura – confida Enzo Russo -, con la chiusura delle indagini è emerso che il carabiniere è stato accusato di omicidio volontario con varie aggravanti, una tesi che abbiamo sostenuto dal primo giorno. Sul corpo di mio figlio c’erano sei fori da proiettile, era evidentissimo che non ci stavamo inventando nulla”.
    Il padre di Ugo ricorda di aver ribadito dal primo giorno che suo figlio “aveva sbagliato, ma non doveva pagare con la morte il suo errore.
    Mio figlio aveva 15 anni e non sapeva neanche lui cosa voleva dalla vita. Però nessuno può pensare di poter ammazzare qualcuno e passarla liscia. Non aver saputo nulla per tutto questo tempo ci ha logorati, ci siamo chiusi nel nostro dolore, anche se ne abbiamo passate tante. Ci siamo chiusi nel nostro dolore e abbiamo aspettato”.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    A Qualiano fidanzatini aggrediti e rapinati

    Notte di paura e di terrore per una giovane coppia di fidanzatini aggredita da banditi a colpi di spranga.
    Questa notte verso le 4.30 a Qualiano i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano in Campania sono intervenuti a via del Cimitero dove poco prima due fidanzatini che si erano appartati erano stati rapinati da tre individui che minacciandoli con una spranga in ferro si facevano consegnare soldi e effetti personali per poi fuggire.
    Indagini in corso da parte dei carabinieri che hanno ascoltato i due ragazzi dopo essersi ripresi dallo choc e ora sono alla ricerca dei tre banditi anche attraverso la visione delle immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nella zona.

    Continua a leggere LEGGI TUTTO