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    Il crollo al Centro Commerciale Campania causato dal cedimento di un tendino del tetto

    Si è lavorato tutta la notte per fare le verifiche sulla staticità del tetto del Centro Commerciale di Campania di Marcianise interessato da un crollo, per fortuna senza feriti, nella tarda serata di ieri.
    I vigili del fuoco insieme con i tecnici incaricati del centro continueranno il lavoro anche stamane alla luce del sole e poi si deciderà sull’eventuale riapertura del centro o la chiusura parziale ovvero quella della zona interessata dal crollo.
    Tanta paura ma per fortuna nessuna persona coinvolta nel crollo avvenuto nella tarda serata di ieri, quando la struttura era vuota perchè chiusa. Per questo motivo non ci sono state conseguenze alle persone ma solo danni materiali, con la caduta al suolo di materiale edile e impianti vari.
    LA NOTA DEL CENTRO COMMERCIALE CAMPANIA“Una parte della controsoffittatura di uno dei corridoi del Centro Commerciale Campania è crollata questa sera, poco dopo le ore 22. A provocare il cedimento della struttura, nella zona di Piazza Campania, un tendino che si è staccato in un angolo provocando in pochi minuti la caduta dei pannelli della controsoffittatura.
    Il personale antincendio del Centro Campania si è reso conto immediatamente della prima crepa e ha tempestivamente recintato la zona evitando possibili danni a persone e animali. Non è stato registrato nessun ferito. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi del caso.”

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    Casamicciola, bimba di 6 anni rischia di annegare nella piscina termale: ricoverata al Santobono

    Tragedia sfiorata nel pomeriggio di oggi in un parco termale sull’isola d’Ischia. I carabinieri della stazione di Casamicciola Terme sono infatti intervenuti all’interno di un parco termale dove per cause ancora in corso di accertamento una bambina di 6 anni in compagnia di sua mamma ha rischiato di annegare in una piscina termale.Fortunatamente la piccola è stata salvata da un assistente bagnante e dal personale medico presente nella struttura che riusciti a riportarla fuori della piscina.
    Dopo le prime cure la piccola è stata trasferita prima nell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e successivamente in idroambulanza nell’ospedale Santobono di Napoli.
    Al momento le sue condizioni sono stabili e in pericolo di vita ma la prognosi, come da prassi in casi del genere, è riservata.
    I carabinieri coordinati dalla procura di Napoli sono impegnati nel ricostruire l’intera vicenda sentendo le persone informate sui fatti.
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    IL CASO Maltrattamenti e torture nel carcere per minorenni di Milano, 13 arresti

    Una svolta inquietante emerge dal carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano, dove tredici agenti della Polizia Penitenziaria sono stati arrestati accusati di maltrattamenti e torture nei confronti dei giovani detenuti. L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato insieme al Nucleo Investigativo Regionale per la Lombardia della Polizia Penitenziaria, fa seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che colpisce dodici agenti attualmente in servizio e uno già ritirato.Le accuse, mosse dalla Procura della Repubblica di Milano, coprono un arco temporale che inizia nel 2022 fino ai giorni nostri. Gli agenti sono imputati di una serie di gravi reati che includono maltrattamenti aggravati in danno di minori, sia attivi che per omissione, e persino tortura, resi ancora più gravi dall’abuso di potere e dalla condizione di minorata difesa delle vittime. Altri reati contestati includono lesioni personali, falso ideologico, e in un caso, tentata violenza sessuale su un detenuto.
    In aggiunta agli arresti, sono state applicate misure cautelari che prevedono la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per altri otto dipendenti dello stesso corpo, portando a riflettori puntati sull’intera gestione dell’istituto. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi mentre la comunità cerca risposte e giustizia per i giovani che hanno subito abusi sotto la custodia dello Stato. LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei , altra domenica di scosse: 11 da stamane

    Un’altra domenica di scosse ai Campi Flegrei. L’ Osservatorio Vesuviano ha emesso, poco fa, un comunicato per un nuovo sciame sismico in corso nell’area dei Campi Flegrei. “A partire dalle 08.45 ora locale è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. All’orario di emissione del presente comunicato, sono stati rilevati in via preliminare 11 terremoti con magnitudo Md ≥ 0 e magnitudo massima Md = 2.1 ± 0.3»”.
    Sono partite le verifiche da parte della Protezione civile e dei vigili del fuoco ma al momento, fortunatamente, non si segnalano danni a persone o cose.  La scossa più forte è stata quella delle 8,46 di magnitudo 2.1 avvertita anche da parte della popolazione. LEGGI TUTTO

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    EPISODIO CHOC Napoli, chiedono informazioni in stazione: drogati e rapinati anche delle scarpe. Due arresti

    Nella stazione ferroviaria di Napoli, un gesto di cortesia si è trasformato in un’agghiacciante esperienza per tre ragazzi egiziani, che hanno subito un brutale atto di rapina e aggressione dopo aver chiesto informazioni al personale presente. Secondo quanto riportato dalla Polizia Ferroviaria Campania, il cui intervento è stato sollecitato da un’ordinanza del GIP del Tribunale di Napoli, due individui di nazionalità algerina sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata e lesioni.
    La trama di questa terribile vicenda inizia quando i tre ragazzi egiziani si trovavano nella Stazione Centrale di Napoli il 23 settembre scorso. Qui, hanno incrociato B.R. e A.H., due algerini che si sono offerti di accompagnarli e addirittura di offrire loro da bere come segno di ospitalità.
    Tuttavia, la generosità si è rivelata un inganno crudele: dopo aver accettato la bevanda offerta, i ragazzi egiziani hanno cominciato a sentirsi storditi e confusi, fino a perdere conoscenza. Si sono risvegliati solo diverse ore dopo, privi di sensi e completamente derubati: portafogli, zaini con note griffe di alta moda, cellulari, cuffie e addirittura le scarpe sono spariti. Le indagini condotte dalla polizia ferroviaria, in stretta collaborazione con la Procura di Napoli, hanno permesso di identificare e arrestare i presunti autori di questo crimine. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Acerbi choc, Juan Jesus denuncia insulti razzisti in campo: “Mi ha detto ‘sei un ne**o’”

    Scandaloso episodio di razzismo a San Siro nel corso della partita tra Inter e Napoli. Lo ha denunciato Juan Jesus, difensore dei partenopei, al 59′ minuto di gioco nel momento in cui i nerazzurri erano in vantaggio con il punteggio di 1-0 in una gara poi finita in parità grazie alla rete proprio del brasiliano.PUBBLICITA

    Juan Jesus, a gioco fermo, si è avvicinato all’arbitro La Penna e il suo labiale, catturato dalle telecamere e dalla regia internazionale della Serie A, è chiarissimo: “Mi ha detto ne**o, a me non sta bene questo – dice il difensore centrale –. Questo non va bene, non va bene”, ripete ancora il numero 5 azzurro.
    Lo stesso Juan Jesus ha spiegato l’accaduto ai microfoni di DAZN nell’intervista post-partita: “In campo ci sta dire di tutto, lui ha visto che è andato oltre e ha chiesto scusa. E’ un bravo ragazzo, ha chiesto scusa e quando l’arbitro fischia va tutto a posto. Spero non accada più, è un ragazzo intelligente”. LEGGI TUTTO

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    L’INTERVISTA Juan Jesus: “Siamo forti, potevamo anche vincere. Vi spiego la discussione con Acerbi”

    Juan Jesus, difensore del Napoli che ha segnato il gol del pareggio contro l’Inter questa sera a San Siro, ha condiviso le sue impressioni al termine del match in un’intervista rilasciata ai microfoni di DAZN: “Ho visto la squadra disputare un ottimo match e, nella seconda metà, siamo stati gli unici a giocare”.PUBBLICITA

    “Un pareggio è un risultato accettabile, anche se avremmo potuto anche portare a casa la vittoria. Questo sottolinea la resilienza del nostro gruppo, nonostante le difficoltà recenti – prosegue -. Restiamo i detentori del titolo nazionale fino al primo luglio. La nostra aspirazione alla Champions League è viva e la matematica ci sostiene ancora”.
    “Con nove partite da giocare, c’è ancora molto in palio, specialmente con i futuri incontri casalinghi contro Atalanta e Bologna. Acerbi? E’ un ragazzo d’oro, ma ha esagerato un po’ con le parole. Dopo ha chiesto scusa e credo che ciò che accade sul campo debba rimanere confinato entro quelle linee. È normale che ci si possa scambiare battute di ogni tipo durante la partita, ma dovrebbe finire lì”. LEGGI TUTTO

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    Frattamaggiore, 19enne gioca alla roulette russa e si ferisce alla tempia

    Un 19enne di Frattamaggiore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Pozzuoli dopo essersi ferito alla tempia con un proiettile esploso da una pistola a salve modificata.
    Il giovane stava giocando alla “roulette russa” con un amico minorenne quando, accidentalmente, si è esploso un proiettile che è rimasto incastrato nel cranio, sporgendo da esso.
    I carabinieri di Frattamaggiore, intervenuti sul posto, hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto. I due ragazzi sono stati identificati e denunciati per detenzione abusiva e ricettazione di arma alterata.
    La pistola è stata sequestrata in una campagna di Frattamaggiore su indicazione dei due ragazzi.
    Il 19enne non è in pericolo di vita ed è stato giudicato guaribile in 10 giorni. LEGGI TUTTO

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    Gratteri: “Serve di più dal punto di vista normativo per contrastare la camorra”

    Napoli.”Dico sempre nei miei convegni e nei miei incontri cosa ci vorrebbe dal punto di vista normativo per far funzionare meglio il sistema, di più non posso fare”. Lo ha detto il capo della Procura di Napoli, Nicola Gratteri, rispondendo, a margine dell’inaugurazione dell’associazione Fai Antiracket di Chiaiano a Napoli, a chi gli chiede cosa si debba fare per evitare che la camorra si avventi sui finanziamenti del Pnrr, stimati nel capoluogo partenopeo in 1.086 euro pro capite.
    Gratteri ha quindi spiegato che, nell’azione di contrasto, i suoi interlocutori sono in primo luogo i responsabili delle forze di polizia: “non ho parlato con il governo – ha detto – perché per me gli interlocutori sono i vertici delle forze dell’ordine, il comandante generale dei Carabinieri, il comandante generale della Guardia di finanza e il capo della Polizia.
    Sono tre persone di altissimo livello e stanno mandando e hanno mandato qui a Napoli elementi veramente tra i migliori d’Italia”.
    Il Procuratore ha poi rivolto un appello alle vittime di usura ed estorsione: “Credo molto in questi progetti antiracket, nelle loro idee alla base. Il senso della mia presenza qui stasera è quello di dire agli usurati, agli estorti, denunciate, venite a trovarmi, io sono disponibile ad accogliervi. Anche di sabato o di domenica, contattatemi sulla mail, denunciate, non avete alibi”.
    Gratteri ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e magistratura: “Qui in Campania – ha aggiunto – c’è una polizia giudiziaria di altissimo livello, di prim’ordine. C’è una magistratura attrezzata e la stiamo migliorando, perché non siamo al top ma lo dico perché ovviamente sono una persona che non si accontenta mai, voglio arrivare a un maggiore livello di performance, di risultati.
    Tutti assieme ce la possiamo fare, se ognuno di noi partecipa. Se invece – ha concluso – va avanti l’individualismo non andiamo nessuna parte”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, le recensioni negative online: nuova tattica di estorsione della camorra

    Le recensioni negative online, nuova tattica di estorsioneIl fenomeno del racket si è esteso anche al mondo virtuale, con gruppi organizzati della criminalità che orchestrano valanghe di recensioni negative contro i commercianti che si rifiutano di pagare il pizzo.
    Questo è quanto raccontato da Raffaele Vitale, responsabile del nuovo centro Fai (Federazione Antiracket Italiana) a Chiaiano, quartiere periferico di Napoli. La struttura è stata inaugurata alla presenza del procuratore Nicola Gratteri, del prefetto Michele di Bari e del questore Maurizio Agricola.
    Il centro Fai di Chiaiano si propone di essere un punto di riferimento non solo per gli esercenti del quartiere, ma anche per quelli delle zone circostanti, come Scampia, Piscinola, Miano e Marianella.
    “Da oggi – spiega Vitale, che in passato ha subito estorsioni – siamo finalmente organizzati per contrastare il racket. Lo facciamo anche in un contesto in cui, oltre alle minacce tradizionali, si verificano anche attacchi informatici.
    Oggi ci sono veri e propri bombardamenti di recensioni negative sui social network se, ad esempio, un ristoratore, un barista o un negoziante si rifiuta di versare una somma mensile, che può essere anche modesta come 100 o 200 euro.
    È un’estorsione cyber alla quale spesso si cede, poiché chiedono cifre anche esigue per evitare recensioni negative in massa. Ma è un fenomeno pericoloso, una nuova frontiera del crimine. Anche per queste persone ci poniamo come punto di riferimento: in un momento in cui molti ancora rinunciano a difendere la propria dignità, accettando di pagare la camorra per sentirsi più sicuri, noi siamo al fianco di chi vuole liberarsi dalla sottomissione”.
    Il questore Agricola conferma l’allarme riguardante questo fenomeno: “Il numero di denunce per usura ed estorsione è oggettivamente basso rispetto alla realtà del racket. Fare rete è fondamentale in questo momento di aiuto e crescita”.
    Agricola sottolinea inoltre come “l’estorsione, l’usura e il traffico di droga siano le principali fonti di guadagno della camorra, che reinveste poi tali capitali. Dunque, combattere il racket significa privare la camorra dell’humus e del denaro necessario.
    So che denunciare è difficile, a causa dell’isolamento in cui si trovano spesso commercianti e imprenditori. Per questo le associazioni sono cruciali, perché li accompagnano e non li lasciano soli”.
    Luigi Ferrucci, presidente nazionale della Fai, spiega: “L’associazione antiracket è formata da individui che hanno denunciato il racket e che ora si dedicano ad aiutare i loro colleghi a fare altrettanto.
    A Chiaiano, questa associazione è intitolata a Francesco Tammaro, che nel 1985 fu ucciso dalla camorra proprio dopo aver denunciato. Questo episodio tragico evidenzia la differenza cruciale tra denunciare da soli e farlo all’interno di una rete antiracket, dove in 35 anni nessuno è stato ucciso”. LEGGI TUTTO

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    Gratteri in tv: ‘TikTok è la vetrina delle mafie’

    “TikTok è la vetrina delle mafie”. Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, intervistato a “Timeline” su Rai 3, ha lanciato un nuovo allarme sui rischi legati all’uso dei social media da parte delle organizzazioni criminali.“Si fanno vedere ricchi, firmati, con tanti soldi e dicono ‘noi siamo il nuovo modello, vuoi diventare come noi?’”, ha spiegato Gratteri. “I giovani non strutturati si trovano avviluppati e pensano che quello sia il loro futuro.”
    Un messaggio pericoloso e fuorviante, che alimenta la cultura mafiosa e mina le fondamenta della società. “I social per i mafiosi sono una sfida alle istituzioni, un’esternazione di arroganza”, ha sottolineato il procuratore di Napoli.
    Ma c’è un altro problema da affrontare: la sfiducia nella giustizia. “La gente spesso non denuncia perché non si fida”, ha detto Gratteri. “Spesso noi come forze dell’ordine e come magistrati non siamo credibili, non riusciamo a trasmettere fiducia. È un problema soprattutto nostro.”
    Un tema delicato e complesso, che richiede un impegno corale per contrastare la criminalità organizzata e rafforzare il senso di legalità.
    “Vivo sotto scorta da 35 anni, non vado al mare da 30. Per resistere bisogna credere che ciò che fai serve: per migliaia di persone sei l’ultima spiaggia, allora resisti a qualsiasi privazione”.
    “Borsellino è morto sapendo di morire, quando è diventato Procuratore di Palermo tutti sapevamo che sarebbe stato ammazzato, lui per primo, era un conto alla rovescia: è questa la grandezza di Borsellino”.
     “Sono preoccupato per l’arrivo del Fentanyl”
    “Sono preoccupato perché a fine anno arriverà in modo significativo il Fentanyl, in USA sta provocando più morti della guerra in Vietnam, è stato il secondo argomento quando Biden e Xi Jinping si sono visti. Arriverà anche in Europa e bisogna attrezzarsi ma è difficile perché è una droga sintetica”.
    “Se si analizzano i fiumi Tevere e Arno si trovano tracce consistenti di cocaina. L’aumento di tossicodipendenti in Italia e in Europa è continuo, sono in aumento le morti da infarto di 40-50-60enni per l’uso di cocaina, che fa meno impressione perché non c’è l’ago”. LEGGI TUTTO

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    Mastella: “La vicenda dei tre giovani torturati fa rabbrividire”

    La vicenda dei tre giovani torturati a Benevento ha suscitato orrore e indignazione. Il sindaco Clemente Mastella ha dichiarato di essere profondamente colpito dalla storia, esprimendo la sua sconcertante reazione.
    Mastella ha comunicato di aver avuto una conversazione telefonica con il Comandante provinciale dei Carabinieri, Enrico Calandro, congratulandosi sinceramente con le forze dell’Arma per l’esemplare operazione condotta in collaborazione con la Procura della Repubblica di Benevento.
    Nel commentare l’escalation di violenza, soprattutto giovanile, il sindaco ha manifestato preoccupazione per la crescita inarrestabile di un fenomeno che sembra ignorare confini geografici.
    La gravità delle accuse, tra cui torture e sequestro di persona, ha portato Mastella a riflettere con tristezza e a esprimere la sua fiducia nella giustizia affinché faccia il suo corso. La sua dichiarazione si conclude con l’auspicio che le indagini portino alla luce la verità e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni davanti alla legge. LEGGI TUTTO