More stories

  • in

    Pompei, nuovo studio ricostruisce effetti dei terremoti durante l’eruzione del 79 d.C.

    Un recente studio condotto nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e il Parco Archeologico di Pompei ha svelato nuovi dettagli sugli effetti della sismicità associata all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sulla città di Pompei e sui suoi abitanti. La ricerca, intitolata “A novel view of the destruction of Pompeii during the 79 CE eruption of Vesuvius (Italy): syn-eruptive earthquakes as an additional cause of building collapse and deaths”, è stata pubblicata sulla rivista scientifica ‘Frontiers in Earth Science’.PUBBLICITA

    Lo studio multidisciplinare ha coinvolto esperti di archeologia, vulcanologia, antropologia e archeosismologia, e si è concentrato su specifici danni strutturali e crolli riscontrati in due scheletri rinvenuti durante recenti scavi nell’insula dei Casti Amanti, all’interno del Parco Archeologico di Pompei. Le indagini hanno combinato dati vulcanologici, relativi ai depositi sedimentati durante le varie fasi dell’eruzione, con dati antropologici sulle fratture scheletriche causate da traumi da schiacciamento. L’analisi delle lesioni murarie ha permesso di evidenziare come i terremoti abbiano avuto un ruolo significativo, oltre ai noti effetti distruttivi dei fenomeni vulcanici.

    Tradizionalmente, gli studi su Pompei si sono concentrati principalmente sugli effetti diretti dell’eruzione vulcanica. Tuttavia, l’impatto dei terremoti era stato ipotizzato in passato ma non sufficientemente esplorato a causa della difficoltà di distinguere i danni sismici da quelli vulcanici.
    Questo nuovo studio fornisce una visione più completa della catastrofe che colpì Pompei, come spiega Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e co-autore dell’articolo: “I nostri risultati aggiungono un ulteriore tassello alla conoscenza degli eventi vissuti dagli abitanti di Pompei quasi 2000 anni fa. Lo studio ci ha anche consentito di individuare il momento esatto dell’eruzione in cui la sismicità ha avuto effetti distruttivi, probabilmente influenzando le azioni dei Pompeiani durante la catastrofe.”

    L’eruzione del Vesuvio iniziò nella tarda mattinata, ma solo intorno alle 13:00 iniziò la fase parossistica, con una colonna eruttiva che raggiunse un’altezza di oltre 30 km. Una pioggia di pomici iniziò a cadere su Pompei, spingendo molti abitanti a cercare rifugio negli edifici. “L’accumulo di pomici causò il cedimento di alcuni tetti e le prime vittime tra coloro che avevano cercato riparo,” racconta Domenico Sparice, vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano e co-autore dello studio. Dopo una breve pausa nell’attività eruttiva, forti terremoti scossero Pompei, preludio della seconda fase dell’eruzione, ricordata anche da Plinio il Giovane nelle sue lettere.

    Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei e co-autore dello studio, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare: “Questo studio dimostra come solo un’analisi che vada oltre gli aspetti puramente vulcanologici, includendo le lesioni murarie e l’analisi antropologica, possa offrire una valutazione corretta dei danni registrati durante l’eruzione e della loro relazione causa-effetto. Inoltre, testimonia che durante le grandi eruzioni esplosive, gli effetti della sismicità possono essere rilevanti anche a chilometri di distanza dal vulcano.”
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Nuove scoperte nella Villa Suburbana di Civita Giuliana a Pompei

    È stato pubblicato oggi sull’E-Journal degli Scavi di Pompei il 17° articolo del 2024, che fa il punto sul cantiere di Civita Giuliana, situato in un’area di una Villa Suburbana vicino a Pompei. Questo sito era stato già parzialmente esplorato agli inizi del ‘900 ed è ora oggetto di una campagna di scavo iniziata nel 2017. L’operazione, sviluppatasi ulteriormente attraverso un protocollo d’intesa siglato nel 2019, è finalizzata a contrastare il saccheggio del patrimonio archeologico che questa villa ha subito nel corso degli anni.PUBBLICITA

    Una Collaborazione Giudiziaria per Proteggere il Patrimonio
    Punti Chiave ArticoloL’articolo, pubblicato sull’E-Journal, esplora sia l’attualità che le prospettive future dello scavo della Villa di Civita Giuliana. Tra i contributori vi sono Nunzio Fragliasso, Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, e altri funzionari e archeologi. Fragliasso sottolinea l’importanza di contrastare le attività di scavo clandestino e il furto di reperti in un territorio ricco di patrimonio culturale e archeologico.
    Scoperte Tecniche e Future Prospettive L’articolo ripercorre le tappe degli scavi recenti, tra cui il significativo ritrovamento di nuovi calchi e le sfide tecniche e di conservazione che essi comportano. Viene anche celebrata la visita del Ministro Sangiuliano il 10 giugno, il quale ha constatato in prima persona le potenzialità del sito. La visita ha portato a un impegno finanziario per il proseguimento degli scavi. Il Futuro degli Scavi nel Territorio Pompeiano Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha tracciato un quadro ottimistico per il futuro degli scavi nei dintorni di Pompei. Egli ha sottolineato che, mentre gran parte della città antica di Pompei è già stata portata alla luce, le aree suburbane, compresa Civita Giuliana, offrono ancora molto da scoprire e valorizzare. Zuchtriegel ha anche spiegato che all’interno della città antica si concentrerà principalmente la manutenzione e il monitoraggio dei siti già scavati, utilizzando anche nuove metodologie scientifiche come le analisi del DNA.
    Come Restare Aggiornati Tutti gli aggiornamenti sugli scavi e le attività in corso sono pubblicati sull’E-Journal degli Scavi di Pompei e sul profilo ufficiale Academia.edu del Parco Archeologico di Pompei. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Scavi di Pompei turista incide lettere su intonaco casa dei Ceii, denunciato uomo del Kazakistan 

    Pompei. Questa mattina, il personale di vigilanza e accoglienza del Parco archeologico di Pompei ha fermato un turista kazako che stava incidendo le lettere “ALI” su un intonaco chiaro nella Casa dei Ceii.PUBBLICITA

    Il turista è stato denunciato presso il posto fisso dei carabinieri vicino agli scavi di Pompei e dovrà rispondere per il danno arrecato al patrimonio. Sul luogo sono intervenuti i restauratori e il personale di coordinamento per effettuare valutazioni tecniche.

    Punti Chiave ArticoloIl direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, ha spiegato: “Atto incivile, grazie alla nuova legge voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano l’autore del reato dovrà pagare per il restauro della parete.
    Bravi i collaboratori del Ministero e della società Ales che sono prontamente intervenuti. Ottima collaborazione con i Carabinieri che ringraziamo per la tempestività.”
    “Purtroppo anche oggi ci troviamo a commentare uno sfregio incivile e idiota arrecato al nostro patrimonio artistico e culturale. Dopo la domus romana del Parco archeologico di Ercolano imbrattata con un pennarello indelebile, questa volta si registra un’incisione sull’intonaco chiaro nella casa dei Ceii a Pompei.  Il ministro Sangiuliano: “Un atto gravissimo che andrà perseguito” Si tratta di atto gravissimo che andra’ perseguito severamente e, anche grazie alla nuova legge da me fortemente voluta, l’autore sara’ costretto a ripagare i costi del ripristino integrale del danno arrecato.

    Ringrazio i lavoratori del MiC e di Ales per essere prontamente intervenuti e i Carabinieri che subito hanno fermato il turista responsabile di questo vile gesto”. Lo ha detto, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Pompei, un Sacrario blu rinvenuto nella Regio IX

    Un affascinante sacrario con pareti blu è stato scoperto a Pompei, nell’area centrale della città antica. La scoperta, avvenuta durante gli scavi nell’Insula 10 della Regio IX, offre un nuovo spaccato sulla vita quotidiana e le credenze religiose degli antichi pompeiani. Il sacrario, che misura circa 8 metri quadrati, presenta pareti dipinte di un blu intenso, colore raramente utilizzato negli affreschi pompeiani e solitamente riservato ad ambienti di particolare pregio decorativo.
    Punti Chiave Articolo Su questo sfondo blu spiccano figure femminili che rappresentano le quattro stagioni, le Hore, e allegorie dell’agricoltura e della pastorizia. Simboli e rituali La presenza di questi simboli indica che il sacrario era probabilmente dedicato a divinità legate alla natura e alla fertilità. Al suo interno sono stati rinvenuti anche oggetti di uso quotidiano, come anfore da trasporto, brocche, lucerne e frammenti di intonaco con gusci d’ostrica tritati, usati come materiale edilizio. Il sacrario fa parte di un complesso residenziale più ampio, che include un quartiere termale ancora in fase di scavo e un grande salone affrescato con scala di accesso al primo piano. Questi ritrovamenti testimoniano l’evoluzione di questo quartiere nel corso del tempo e la ricchezza della vita a Pompei prima della tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Un progetto di valorizzazione Lo scavo del sacrario e dell’intero quartiere rientra in un più ampio progetto di messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio archeologico di Pompei. L’obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico questo sito straordinario e di garantire la sua conservazione per le generazioni future.sto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Pompei, sequestrato un parcheggio abusivo per camper

    Pompei: controlli intensificati dalle Fiamme Gialle, sequestrato un parcheggio abusivo e denunciati venditori e un tassista abusivi. Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i controlli economici del territorio nei pressi del Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei, in occasione del mese mariano e del conseguente afflusso di pellegrini.
    Punti Chiave ArticoloLe attività, svolte anche alla luce delle indicazioni del Prefetto di Napoli, Dr. Michele di Bari, in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, hanno portato a diverse sanzioni e sequestri. In particolare, sono state accertate numerose violazioni alla normativa fiscale e agli obblighi di esposizione prezzi da parte dei titolari delle bancarelle. Sono state controllate le concessioni di occupazione del suolo pubblico e sono stati individuati tre lavoratori in nero. A pochi chilometri dagli Scavi Archeologici, è stato sequestrato un terreno di circa 1.500 metri quadrati adibito abusivamente ad area sosta di camper per turisti. L’area non era conforme alle normative ambientali per lo scarico delle acque reflue e non era autorizzata. Il parcheggio abusivo non lontano dagli Scavi Inoltre, la titolare dell’attività abusiva esercitava la vendita di alimenti e bevande senza autorizzazione, tra cui diversi liquori privi del contrassegno di Stato. I controlli hanno riguardato anche 210 persone e 118 veicoli. Sono state elevate numerose sanzioni al Codice della Strada e sono state sequestrate 3 autovetture per mancanza di copertura assicurativa e revisione periodica. Un autista è stato denunciato per esercizio abusivo della professione di trasportatore di turisti e per false dichiarazioni sulla propria identità. Infine, una persona è stata segnalata alla Prefettura di Napoli per violazione delle disposizioni del Testo Unico stupefacenti. L’operazione delle Fiamme Gialle dimostra l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’abusivismo, all’evasione fiscale e al lavoro nero, a tutela dei cittadini e dei pellegrini che visitano il Santuario di Pompei. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    A Pompei Insula dei Casti Amanti apre al pubblico

    Pompei: Insula dei Casti Amanti apre al pubblico un percorso sopraelevato. A partire dal 28 maggio 2024, l’Insula dei Casti Amanti di Pompei aprirà al pubblico con un nuovo percorso sopraelevato su passerelle sospese.
    Questo permetterà ai visitatori di ammirare da una prospettiva inedita l’intera insula, comprendendo la casa dei Casti Amanti, la casa dei Pittori al lavoro e la casa del Cenacolo colonnato.
    Il nuovo percorso offrirà un’occasione unica per osservare dall’alto le strutture e il cantiere di scavo e restauro in corso, assistendo alle attività di indagine e ammirando gli ambienti emersi durante le recenti campagne di scavo.
    Tra questi, una stanza decorata con figure mitologiche e divinità, la singolare immagine di un bambino con cappuccio e mantello da viaggiatore, disegni a carboncino eseguiti da bambini in un cortile di servizio e un androne dove sono stati rinvenuti due scheletri di vittime dell’eruzione.
    Un progetto ambizioso
    L’apertura al pubblico dell’Insula dei Casti Amanti rappresenta un traguardo importante per il Parco Archeologico di Pompei. Il progetto, suddiviso in due lotti per un importo complessivo di 12 milioni di euro, mira alla creazione di una copertura con impianto fotovoltaico integrato, di un percorso accessibile a quota dei piani superiori delle case e al completamento dello scavo e del restauro degli ambienti sottostanti.
    Un nuovo modo di fruire del sito archeologico
    Il percorso sopraelevato, interamente accessibile, va ad implementare l’itinerario senza barriere architettoniche “Pompei per Tutti” e include un ascensore per il raggiungimento delle passerelle sospese. La visione innovativa e globale dell’intera insula, che il nuovo percorso consentirà, offrirà al pubblico una migliore comprensione dell’architettura delle case romane e dell’attività di cantiere in atto.
    L’Insula dei Casti Amanti sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00 a partire dal 28 maggio 2024. L’ingresso sarà contingentato per garantire un’ottimale fruizione in sicurezza del percorso. LEGGI TUTTO

  • in

    L’ANNUNCIO Il ristorante museo Cenere di Pompei nella selezione della Guida Michelin 2024

    Cenere, il ristorante-museo di Pompei, fa ufficialmente parte della selezione della Guida Michelin 2024. La motivazione recita: “Di fronte al parco archeologico, gli appassionati di cucina campana troveranno qui motivo di soddisfazione: accanto a qualche ricetta più creativa, il cuoco propone intramontabili piatti regionali, spesso basati su piccole produzioni di eccellenza: il carciofo violetto di Schito, il cece di Teano, la provola d’Agerola, la salsiccia rossa di Castelpoto e il suino nero casertano solo per citarne alcuni. Due sale, di cui una particolarmente suggestiva nel sottosuolo”.Cenere è caratterizzato da un format unico e ricco di suggestioni, che unisce cibo, vino e arte. Alla guida della cucina lo chef Pierpaolo Giorgio, a dirigere il maître sommelier Valerio Coppola. «Siamo felicissimi di aver raggiunto questo prestigioso traguardo – ha commentato lo chef Pierpaolo Giorgio – ringrazio tutti quelli che collaborano quotidianamente al nostro ambizioso progetto, i nostri clienti, i critici, gli ispettori, che ci seguono e ci recensiscono con stima e parole gentili».
    Un successo ottenuto anche con l’importante  contribuito di Valerio Coppola e della sua preparazione non solo sui vini, (la cantina a vista vanta più di 300 etichette, tra grandi classici e chicche trovate in giro per l’Italia e non solo), ma anche sulle birre e sui drink inediti realizzati con maestria. Coppola ha coniugato le produzioni tradizionali con il nuovo che avanza.
    Si pranza e si cena in un piccolo museo con 25 coperti. Cenere Museum & Bistrot è di proprietà di Gennaro Santarpia. Situato a pochi passi dagli scavi di Pompei, si trova in una storica dimora ottocentesca. Le sale hanno pareti laviche, nella prima spiccano iscrizioni in latino, in quella a forma di grotta, le teche illuminate, che contengono anfore “pop”, colorate e artistiche.
    «Lavoriamo dal primo giorno curando ogni dettaglio – ha spiegato Santarpia – e ogni nostra scelta è legata alla territorialità, alla stagionalità e soprattutto alla qualità. Per noi questo è un punto di partenza e non di arrivo, ma mai ci saremmo aspettati di raggiungere un traguardo così importante in così poco tempo. Ad Maiora!». LEGGI TUTTO

  • in

    Circumvesuviana, arrivano i vigilantes e oggi riunione in Prefettura sulla sicurezza

    L’EAV ha mantenuto la promessa di inviare vigilantes al passaggio a livello di via Crapolla, a Pompei,  teatro di quattro raid vandalici in meno di un mese.
    Il Prefetto di Napoli ha convocato per oggi alle 12,30 un comitato per l’ordine pubblico per la sicurezza in Circumvesuviana. “Sono atti gravissimi, fenomeni che preoccupano, per l’incolumità e la sicurezza dei passeggeri”, ha spiegato il prefetto Di Bari.
    Le indagini della Procura di Torre Annunziata procedono speditamente.Si ipotizza una regia unica dietro i raid.
    L’ultimo episodio è avvenuto venerdì sera: un frigorifero è stato lasciato sui binari e il macchinista non è riuscito a frenare in tempo.Il passaggio a livello è senza barriere e segnalato solo da allarmi sonori e luci.
    Si sospetta che gli ostacoli provengano da una discarica abusiva nelle vicinanze.La zona è poco illuminata e frequentata solo di giorno.Le indagini sono volte a identificare i responsabili dei raid.
    L’obiettivo è garantire la sicurezza dei passeggeri e dei cittadini che ogni giorno si spostano a bordo dei treni della Circumvesuviana. Anche i vertici Eav sono preoccupati e auspicano una soluzione definitiva al problema. LEGGI TUTTO

  • in

    IL PROGETTO A Pompei al via i lavori di riqualificazione di piazza Bartolo Longo

    Nella mattinata odierna è stato ufficialmente illustrato e consegnato il progetto esecutivo che darà vita alla trasformazione di piazza Bartolo Longo nella città di Pompei (in provincia di Napoli), intervento mirato alla riqualificazione e alla riconfigurazione delle aree circostanti.
    L’intervento è stato dettagliatamente descritto dai progettisti del concessionario, agendo su incarico dell’Ente autonomo Volturno, che svolge il ruolo di stazione appaltante. Il via ai lavori è stato fissato con precisione per il prossimo lunedì 19 febbraio, e l’ambizioso progetto si prevede concluderà entro dicembre 2024.
    La riunione, durante la quale è stato presentato il progetto, ha visto la partecipazione di rappresentanti chiave dell’Ente autonomo Volturno, del Comune di Pompei, del Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, del Parco archeologico di Pompei, dell’Unità Grande Pompei, del concessionario e della ditta responsabile dell’esecuzione dei lavori. LEGGI TUTTO

  • in

    Pompei, sequestrato ristorante a pochi metri dal Santuario

    Nella mattinata odierna, il personale della Polizia di Stato, coadiuvato dagli agenti del comando di Polizia Municipale locale, ha eseguito il sequestro di un noto ristorante situato in via Roma a Pompei.
    Il sequestro è stato compiuto in ottemperanza a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.
    Il ristorante in questione è strategicamente ubicato nel cuore della città, a breve distanza dal Santuario della Beata Vergine del Rosario e a pochi metri dall’ingresso del Parco Archeologico di Porta Anfiteatro.
    Il provvedimento di sequestro è stato emesso a seguito di un’indagine condotta dal Commissariato di Pompei, sotto il coordinamento della Procura, che ha rivelato che l’attività di ristorazione continuava nonostante un provvedimento del Comune di Pompei.
    Il ristorante continuava ad essere aperto nonostante l’ordinanza di chiusura del comune per motivi igienico-sanitari
    Quest’ultimo aveva decretato la decadenza del titolo abilitativo per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per motivi igienico-sanitari, ordinando la chiusura del ristorante.
    Il provvedimento di sequestro è stato adottato in considerazione della condotta dell’indagata, che ha proseguito nell’esercizio dell’attività di ristorazione in violazione delle disposizioni comunali e senza il necessario titolo autorizzativo.
    La decisione si basa sulla convinzione che la libera disponibilità dell’esercizio commerciale potrebbe aggravare o prolungare le conseguenze del reato, nonché agevolare la sua reiterazione.
    Il reato per cui si procede è quello contemplato e punito dall’articolo 650 del codice penale, relativo all’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, considerando la persistente disobbedienza all’ordine emanato dal Comune di Pompei. LEGGI TUTTO

  • in

    La “Grande Pompei” si fa piccola: esperienze a misura di bambini e non solo

    La Grande Pompei si fa “piccola” per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più ampio, che include anche tantissimi bambini e ragazzi.Il Parco ha registrato nel 2023 il numero più alto di presenze nella storia, oltre 4milioni di visitatori. “È il momento di diversificare le attività e le proposte di visita – sottolinea il Direttore Zuchtriegel – tenendo conto delle caratteristiche di un pubblico eterogeneo per fasce d’età, interesse e sensibilità.”
    Il 2024 vedrà in programma iniziative per famiglie, dagli spazi dedicati come un Children Museum, alle rievocazioni storiche, ma anche alla valorizzazione dei siti della Grande Pompei, come la prossima riapertura del Museo Archeologico Libero D’Orsi ampliato.
    “Le priorità di quest’anno sono di tutelare l’intimità di un’esperienza che è grande proprio perché ci fa vedere le cose piccole della vita antica e di potenziare l’offerta per bambine e bambini che vengono a Pompei. Possiamo imparare dai piccoli come vedere il mondo con occhi sempre nuovi e riscoprire il nostro bambino interno.”
    Aprirà un nuovo centro didattico per bambini, il Children museum gestito sotto forma di partenariato con laboratori e spazi dove i bambini si possono intrattenere anche mentre i genitori si godono la visita; la gara per affidare il servizio si sta concludendo in questi giorni.
    “Lavoreremo sulle rievocazioni, sui contenuti e sui percorsi per raccontare la città antica a tutta la famiglia. E continueremo a investire nelle realtà apparentemente piccole, fuori la città antica che però fanno parte della Grande Pompei, quel grande parco diffuso che include Boscoreale, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Terzigno, Lettere e Poggiomarino. Lì c’è una parte della storia di Pompei tutta da scoprire che ci aiuterà anche a canalizzare meglio i flussi che sono in continua crescita.”
    Il Parco Archeologico di Pompei nel 2023, con 4.079.235, ha raggiunto la sua cifra record. Con un incremento di visitatori del 33,23% e un relativo incasso (oltre 41 milioni di euro) del + 52,44% rispetto all’anno precedente (2022) e del 3,57% e + 27,14% rispetto al 2019, anno pre-pandemia tra quelli fino ad oggi di maggiore afflusso.
    Un aumento significativo di visitatori, nonostante le chiusure per restauro e lavori di messa in sicurezza che hanno riguardato la Reggia di Quisisana (che ospita il Museo D’Orsi) che aprirà a breve, la Villa Arianna a Castellammare di Stabia, e l’Antiquarium di Boscoreale riaperto a ottobre 2023 e che ha da subito registrato grande interesse e visite.
    Non mancheranno i grandi eventi serali al Parco che – oltre alle passeggiate notturne – quest’anno si sdoppieranno in due rassegne dedicate e organiche. Una di drammaturgia al Teatro grande, dove si conferma il consolidato appuntamento con il Pompeii Theatrum Mundi, e l’altra una kermesse musicale con artisti del panorama internazionale all’Anfiteatro.
    Lo scorso anno gli eventi teatrali e concertistici hanno fatto registrare oltre 15mila presenze a cui si aggiungono i 4300 visitatori delle passeggiate serali. “Un numero importante che sottolinea uno degli obiettivi del Parco, che è quello di favorire la stanzialità del turismo del territorio attraverso un ampliamento, di qualità, nell’offerta dei siti archeologici”.

    Leggi anche LEGGI TUTTO

  • in

    Foodyear, svelate le 12 eccellenze dell’enogastronomia pompeiana per il calendario 2024

    Dodici eccellenze che racconteranno la Pompei enogastronomica nell’anno 2024.La presentazione del calendario che narrerà attraverso dodici scatti fotografici chef, pastry chef e brand culinari è avvenuta martedì 19 dicembre nella Sala dei Misteri dell’HABITA79 Pompeii-MGallery Collection. I protagonisti dell’enogastronomia pompeiana 2024 si sono presentati, brevemente, alla platea.
    Tra giornalisti, cultori del buon cibo e critici enogastronomici, si è anticipato il viaggio simbolico ideato dagli autori del progetto. Dopo i saluti di Riccardo Mantilacci, direttore dell’HABITA79, la serata si è aperta con il mese di dicembre ovvero con la coppia del ristorante “Cosmo”, Antonio Cesarano e Barbara Ruscinito, rispettivamente chef e pastry di un locale innovativo e devoto alla sostenibilità.
    Gennaio, febbraio e marzo sono tradizione, storia e cultura. Dal ristorante “Donna Franca”, la cui cucina è nelle mani dello chef Carlo De Gregorio, amante della tradizione napoletana, al ristorante “La Gare”, la cui brigata è guidata da chef Raffaele Nocerino, in una location che richiama una delle primissime stazioni ferroviarie di Pompei. Tra di loro si apre la storia del brand “Mercato Pompeiano”, creato da Gaspare Coppola, Carlo Mauriello e Giovanni Malafronte, il lui locale ha forti richiami con la storia dell’antica Pompei.
    La primavera continua con lo chef Alberto Fortunato, fiore all’occhiello de “La Bettola del Gusto”, il ristorante che accoglie i turisti a Pompei ( per la sua collocazione). A maggio si aprono le porte de “Il Principe”, il ristorante dello chef Gianmarco Carli, figlio di una lunga tradizione di stelle Michelin.
    Giugno è nelle mani del giovanissimo Nunzio Gallo, maestro newpolitano di “Alleria”, pizzeria e ristorante dall’imprint fortemente partenopeo. A luglio chef Roberto Lepre del ristorante “Il Circolo”, ci racconterà come si prepara la sua “melanzana a scarpone”.
    Agosto è il mese dell’Antica Pizzeria Da Michele, presentata dal suo maestro pizzaiolo, il giovanissimo Guido Iovino Condurro, che ha ereditato la tradizione di famiglia. L’autunno si preparerà grazie ai piatti dello chef Vincenzo Cascone di “Casa Gallo”, anche lui legato fortemente alla tradizione culinaria campana. Ad ottobre ci spostiamo in un’azienda vitivinicola che è anche relais, “Bosco de’ Medici Winery”, dove chef Ciro Chechile porta in tavola le verdure coltivate nella tenuta.
    “Dulcis in fundo” dicevano i Latini, a novembre c’è Marco De Vivo, il titolare della pasticceria di Pompei che sta spopolando anche al di fuori della Campania.
    L’idea di Gianni Cesariello, Ilaria Cotarella e Marco Pirollo punta a valorizzare queste realtà per tutto il prossimo anno attraverso racconti sul web ed eventi nelle diverse location. Alla serata ha partecipato anche Rosario Lopa, portavoce della Consulta Nazionale per l’agricoltura ed il turismo: “Possiamo dire finalmente che anche Pompei ha il suo calendario.
    In un modo basato sui social e sul digitale, torniamo a quello che era un biglietto da visita importante che si trovava nelle edicole e nelle librerie. Dopo il turismo culturale e religioso si punta al settore agroalimentare, che si sta sviluppando negli ultimi anni. Pompei è una grande realtà, con questo calendario si offre uno spunto importante non solo al turista ma anche al commercio.
    Il calendario, che presenta le eccellenze del territorio, è un biglietto da visita importante per spingere alla promozione, alla valorizzazione ed alla tutela dei prodotti del nostro territorio. In questa iniziativa è stato fatto un ottimo investimento sulla comunicazione”, ha concluso Lopa. Il progetto Foodyear è stato patrocinato dal Comune di Pompei, guidato dal sindaco Carmine Lo Sapio, che ha sostenuto l’iniziativa di valorizzazione gastronomica e territoriale. LEGGI TUTTO