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    Poggioreale, sorpreso a spacciare in strada: arrestato 33enne

    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, durante un’operazione di controllo del territorio in via Zara, hanno notato un uomo all’interno di un’auto che, in modo sospetto, stava cercando qualcosa prima di riprendere la guida.
    La sorveglianza attenta degli agenti ha dato esito positivo quando, dopo un controllo, è stato scoperto che l’uomo aveva con sé 17 involucri di hashish per un peso complessivo di circa 45 grammi, 39 involucri di marijuana che pesavano circa 80 grammi, 8 involucri di cocaina per un totale di circa 2,7 grammi, e 3 telefoni cellulari.
    Di conseguenza, l’uomo,  un 33enne di Napoli già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    Un uomo di 92 anni tra gli ultraottantenni sex offender nel carcere di Poggioreale

    A Poggioreale, nel carcere di Napoli, si trovano diversi sex offender ultraottantenni reclusi, tra cui un uomo di 92 anni la cui pena terminerà nel 2027, all’età di 95 anni.
    Il garante dei detenuti della Campania ha visitato il reparto in cui sono detenuti questi anziani, evidenziando la questione delle condanne “ostative” che impediscono loro di beneficiare degli sconti di pena previsti.
    Ciambriello, garante dei detenuti, ha espresso preoccupazione riguardo al trattamento riservato a questi anziani detenuti, sottolineando la necessità di preservare la loro dignità e la loro vita, data l’età avanzata. Nonostante i gravi reati di cui sono stati ritenuti colpevoli, Ciambriello propone che tali detenuti anziani possano scontare le loro pene in strutture non carcerarie.
    In diverse carceri della Campania, tra cui Poggioreale e Secondigliano a Napoli, sono presenti reparti specifici dedicati ai sex offender, mentre altre strutture come Carinola nel Casertano e Benevento accolgono detenuti di questa categoria. Il garante ha evidenziato la necessità di assistere questi detenuti anziani in modo adeguato e di non dimenticare la loro umanità, suggerendo soluzioni alternative al carcere per loro.
    Il garante Ciambriello ha sollevato la questione del silenzio politico riguardo a queste situazioni carcerarie e ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione dei sex offender anziani in modo più umano e rispettoso, garantendo loro un trattamento dignitoso anche considerando le sfide legate all’età avanzata. LEGGI TUTTO

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    Napoli, spacciavano vicino al carcere di Poggioreale: arrestati dalla polizia penitenziaria

    Giovedì sera, agenti della Polizia Penitenziaria in servizio di pattuglia all’esterno del carcere di Poggioreale a Napoli hanno fermato due uomini che stavano scambiando droga.
    Gli agenti hanno notato uno dei due uomini estrarre una banconota da 20 euro e l’altro consegnargli un piccolo involucro di cellophane.
    Insospettiti, hanno proceduto a perquisire i due uomini, trovando un ovetto di plastica contenente un numero imprecisato di involucri con una sostanza bianca che è risultata essere cocaina.
    Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha sottolineato l’elevata professionalità del personale di Polizia Penitenziaria di Poggioreale.
    Il Sappe ha espresso apprezzamento per l’operato degli agenti e ha auspicato che venga loro riconosciuta una ricompensa per l’importante operazione svolta. LEGGI TUTTO

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    Napoli, spari contro auto a Poggioreale

    Spari di arma da fuoco nel quartiere Poggioreale a Napoli.
    Questa mattina, nel quartiere Poggioreale a Napoli, i carabinieri della compagnia Poggioreale sono intervenuti in seguito a una segnalazione di colpi d’arma da fuoco, nella zona di 4^ Traversa Villa Bisignano 52.
    Sul luogo dell’evento, i militari hanno individuato una Fiat Panda con il finestrino posteriore sinistro e il finestrino anteriore destro infranti, con un foro sul cofano.
    La sparatoria è oggetto di indagini da parte dei carabinieri di Poggioreale che stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e comprendere la sua natura. LEGGI TUTTO

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    Poggioreale, detenuto 30enne tenta il suicidio: salvato dagli agenti

    Tentativo di suicidio di un trentenne napoletano presso il carcere di Poggioreale, sventato grazie al tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di turno.
    Ieri nel tardi pomeriggio un detenuto trentenne di Napoli si è impiccato alla finestra della propria camera di pernottamento con le lenzuola.Il tentativo di suicidio è fallito grazie alla scaltrezza del personale di Polizia Penitenziaria di turno che sentito un rumore strano dello sgabello mentre effettuava un giro di controllo si è reso conto di ciò che stava accadendo.
    “Pochi secondi e avremmo avuto il quinto detenuto morto a Poggioreale dall’inizio dell’anno”, racconta il segretario regionale Campania CON.SI.PE Castaldo Luigi.
    E poi spiega: “Purtroppo è sempre più insostenibile il carcere nelle attuali condizioni, troppi detenuti e tra essi troppi psichiatrici che rendono il contesto ancor più sofferente e destabilizzante”.
    Per il sindacalista Castaldo “urge una riorganizzazione dell’attuale sistema penitenziario che col passare del tempo dimostra i suoi fallimenti: poco personale di Polizia Penitenziaria, poche figure sanitarie specialistiche, pochi educatori, pochi psichiatrici e poco personale amministrativo.
    Castaldo del Consipe: “Poggioreale è una polveriera umana”
    I tanti ritardi organizzativi e strutturali fanno del carcere di Poggioreale una polveriera umana che trova una piccola valvola di sfogo nella tanta umanità del poco personale di Polizia Penitenziaria a cui vanno i nostri elogi per aver ancora una volta salvato una vita, anche sé i risvolti di questi tragici eventi non sempre hanno un finale come quello di oggi”. LEGGI TUTTO

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    Sappe: “2 suicidi a Poggioreale, solo due psichiatri per 2mila detenuti, scandaloso”

    Dopo il suicidio, in pochi giorni, di due detenuti nel carcere di Poggioreale, è ferma la denuncia di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Sappe, il quale sottolinea che, a seguito della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, moltissime persone con problemi psichiatrici sono ristrette nelle carceri del Paese e spesso proprio loro si rendono protagonisti di gravi eventi critici, anche auto soppressivi come quello accaduto a Poggioreale.”E’ semplicemente scandaloso ed assurdo che il carcere napoletano di Poggioreale, con oltre duemila detenuti presenti, il più affollato d’Europa!, ci siano in servizio solamente due medici psichiatri!. – afferma Capace in una nota, e amareggiato evidenzia che ”il disagio mentale, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, è stato riversato nelle carceri, dove non ci sono persone preparate per gestire queste problematiche, mancano strutture adeguate e protocolli operativi.
    La Polizia Penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione e nei prossimi giorni valuterà se indire lo stato di agitazione. L’effetto che produce la presenza di soggetti psichiatrici è causa di una serie di eventi critici che inficiano la sicurezza dell’istituto oltre all’incolumità del poliziotto penitenziario”.
    “Queste sono anche le conseguenze di una politica miope ed improvvisata, che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari senza trovare una valida soluzione su dove mettere chi li affollava. Gli Opg devono riaprire, meglio strutturati e meglio organizzati, ma devono di nuovo essere operativi per contenere questa fascia particolare di detenuti.
    Il carcere non può custodire detenuti di questo tipo, a meno che non vi sia un notevole incremento di organico della polizia penitenziaria e di specialisti di patologie psichiatriche. – conclude Capece –
    Si evidenzia ancora una volta la grave carenza di medici all’interno delle strutture penitenziarie della regione Campania e soprattutto del personale medico specializzato (psichiatrici e psicologici) e la necessità di integrazione dello stesso visto che la Conferenza Stato Regioni individua per ogni 350 detenuti un solo medico psichiatra, un solo psicologo e un solo professionista sanitario.
    Nel carcere di Poggioreale invece ci sono solo due psichiatrici presenti la mattina mentre il pomeriggio non vi è nessuna figura di supporto psicologico. A tutto questo si aggiunga la gravissima carenza di poliziotti penitenziari”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il detenuto suicida è Andrea Napolitano: uccise la compagna e diede fuoco alla casa

    Il detenuto suicida oggi nel carcere di Poggioreale era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna.
    Si tratta di Andrea Napolitano, 40 anni, un anno fa condannato al carcere a vita per aver ucciso Ylenia Lombardo, 33enne di San Paolo Belsito, in provincia di Napoli. La ragazza fu lasciata esanime a terra dal 40enne che non trovava una carta prepagata con 15mila euro.
    Subito dopo, Napolitano diede fuoco all’appartamento. All’epoca, Napolitano era gia’ in cura presso il centro di igiene mentale.
    ”Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato. Chi cura i malati mentali liberi o persone con sofferenza psichica? Il Dipartimento di Salute Mentale. Bene! Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è formato da psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori, oss.
    Dunque per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, per curare i malati mentali occorrono queste figure professionali, dunque una U.O.S.D. (Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale). Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, deve esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”.
    A dirlo è Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale dopo il suicidio a Poggioreale di un giovane detenuto. LEGGI TUTTO

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     Poggioreale, sequestrata cocaina nel pacco per un detenuto

    “Nella giornata di ieri, durante gli ordinari controlli sono stati rinvenuti circa 40 grammi di cocaina ben occultati in un pacco contente biancheria destinato ai detenuti”.
    A darne notizia è Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il carcere di Poggioreale ospita mediamente 2.100-2.200 detenuti il che vuol dire che è estremamente difficile un controllo minuzioso”, spiega la sindacalista.
    Per fortuna, l’alta professionalità della polizia penitenziaria che vi lavora quotidianamente permette ed ha permesso anche in questa occasione di gestire al meglio i numerosi eventi critici che si verificano”.
    “Ogni giorno – prosegue – la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri campane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex, una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento, sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri.
    Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie unità cinofile. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale.
    Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”. LEGGI TUTTO

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    Pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio giovedì nel carcere di Poggioreale

    Continua il tradizionale appuntamento della Comunità di Sant’Egidio con il pranzo di Natale nella casa circondariale “Giuseppe Salvia Poggioreale“.
    Quest’anno l’evento si terrà giovedì 21 dicembre 2023 alle ore 13. Parteciperanno i detenuti più poveri o che non fanno colloqui perché non hanno più legami familiari e molti stranieri.
    A tavola saranno in 130. Al pranzo tra gli invitati ci saranno il vescovo ausiliare monsignor Gaetano Castello, gli assessori Morcone e Marciani, il provveditore Lucia Castellano e Monica Sarnelli che regalerà ai detenuti un momento musicale.
    Sarà un Natale – si sottolinea – per non dimenticare chi vive recluso, per dire che è sempre possibile cambiare e rimettere in gioco la propria vita e stare vicino a chi vive in un momento di difficoltà può accendere sempre una luce di speranza. LEGGI TUTTO

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    Napoli, in giro sullo scooter a spacciare: arrestato 25enne

    Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato Poggioreale, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via De Matha, hanno controllato un soggetto in sella a un ciclomotore che è stato trovato in possesso di due stecche di hashish.
    Inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, gli operatori hanno esteso l’attività di controllo presso l’abitazione dell’indagato dove, in uno scantinato, hanno rinvenuto altre 4 stecche e 5 involucri della stessa sostanza del peso complessivo di circa 64 grammi, 35 involucri di cocaina del peso di circa 19 grammi, diverso materiale per il confezionamento della droga e 585 euro.
    Ancora, i poliziotti, nello stesso locale, hanno trovato e sequestrato una bici elettrica e numerosi utensili edili di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza.
    Per tali motivi, il giovane un 25enne di Napoli con precedenti di polizia, anche specifici, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e ricettazione. LEGGI TUTTO