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    Eboli, operaio muore folgorato dai cavi di alta tensione

    Un operaio di 26enne di nazionalità indiana è morto folgorato a Eboli, in provincia di Salerno, mentre era impegnato in un lavoro di scarico.
    L’uomo stava scaricando mangimi all’interno di un piazzale adibito a parcheggio lungo la strada provinciale 30 quando la gru del rimorchio di un camion che stava manovrando ha accidentalmente toccato i cavi dell’alta tensione, folgorandolo.
    Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco, i carabinieri e un’ambulanza del 118. Il 26enne è stato trasportato in codice rosso in ospedale, ma purtroppo è deceduto poco dopo.
    I carabinieri stanno ora indagando sull’accaduto per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. LEGGI TUTTO

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    L’ANNUNCIO Lutto cittadino ad Acerra per l’operaio morto nell’area dello stabilimento Stellantis

    Il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico, ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Domenico Fatigati, il 52enne operaio scomparso giovedì nell’area dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino). La comunità cittadina è profondamente addolorata per la prematura perdita di questo stimato cittadino, e il sindaco ha ritenuto opportuno onorare la sua memoria con questa speciale dichiarazione di lutto.
    I funerali di Domenico Fatigati saranno programmati una volta completata l’autopsia sulla sua salma. La comunità locale, soprattutto ad Acerra, è in attesa di rendere l’ultimo saluto a questo uomo di 52 anni, molto amato e rispettato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano, ricordandolo sempre con un sorriso sul volto mentre dava una mano nel negozio di ortofrutta gestito dalla moglie.
    Un luogo che, per molti, è diventato il rifugio di serenità e cordialità di Domenico, dove si dilettava ad aiutare la moglie nei momenti di pausa dalla sua attività lavorativa principale. La comunità si unisce nel dolore, con molte persone che ricordano il suo spirito generoso e la sua dedizione alla famiglia. La figura di Domenico Fatigati rimarrà viva nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti di vita e lavoro con lui. LEGGI TUTTO

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    Operaio schiacciato da un macchinario nello stabilimento Stellantis di Avellino

    Nella zona industriale di Pianodardine, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, un tragico incidente ha portato alla morte di un tecnico manutentore di 52 anni.
    L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è stato schiacciato da un macchinario durante un intervento nel reparto basamento motore. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 intervenuto, il dipendente, originario di Acerra, ha perso la vita questa mattina intorno alle 7:50.
    Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pratola Serra e Avellino, l’ispettorato del lavoro e ASL.
    Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che evidenzia l’importanza della sicurezza e delle misure preventive in ambito industriale. Il dibattito ripartito dopo la strage di Firenze con 5 operai morti, però non  ha ancora portato a provvedimenti seri in materia  di sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

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    Crollo di Firenze, recuperato il corpo dell’ultimo disperso

    Nel cantiere di via Mariti a Firenze, il corpo dell’ultimo disperso è stato recuperato dai vigili del fuoco e successivamente affidato all’autorità giudiziaria per l’identificazione.
    Il carro funebre della Misericordia ha trasportato i resti all’istituto di Medicina legale a Careggi, dove si trovano le salme degli altri quattro lavoratori deceduti nel crollo del 16 febbraio.
    I Vigili del fuoco hanno operato ininterrottamente per oltre cento ore, giorno e notte. Le indagini stabiliranno se si tratta di Rachimi Bouzekri, 56enne marocchino, residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, che era dato per disperso.
    Marisa Cesario, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, ha illustrato le sfide affrontate a causa delle difficili condizioni del cantiere.
    Le operazioni di recupero Le complesse operazioni di recupero hanno richiesto l’impiego della pinza per spaccare il cemento e smantellare le parti cruciali delle travi, consentendo ai soccorritori di procedere con attenzione nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Pomigliano, morto dopo 4 mesi operaio caduto da impalcatura nello stabilimento Leonardo

    Si è trasformato in tragedia la caduta da una impalcatura di un operaio avvenuto il 25 settembre dello scorso anno presso lo stabilimento aeronautico Leonardo a Pomigliano.
    E’ morto infatti in ospedale Giovanni Mannilli, un operaio di 64 anni di Sant’Anastasia. Mannilli era caduto da un’impalcatura nel reparto bonding, aveva riportato delle gravi lesioni riportate alla testa.
    Dopo l’impatto, era stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma le sue condizioni sono rimaste critiche. L’operaio stava lavorando per riordinare i locali della Leonardo al momento dell’incidente.
    La notizia della sua morte è stata comunicata attraverso un comunicato sindacale pubblicato il 31 gennaio dalle segreterie territoriali di Napoli e dalle rsu ed rls di Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento Leonardo di Pomigliano.
    Il comunicato esprime profonde condoglianze alla famiglia e denuncia la situazione, sottolineando che la sicurezza dovrebbe essere una priorità e che i datori di lavoro devono investire maggiormente in questo ambito.
    Le organizzazioni sindacali stanno vigilando affinché l’azienda conduca audit sulla sicurezza per tutte le ditte che operano all’interno del perimetro aziendale. Inoltre, è previsto un momento di commemorazione durante le assemblee del 13 febbraio nello stabilimento di Pomigliano, con un minuto di silenzio in onore di Giovanni Mannilli. LEGGI TUTTO

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    Operaio muore in un cantiere nautico a Torre Annunziata

    Un tragico incidente sul lavoro ha visto coinvolto Esteban Jan Willi Jordi Van Oostenryck, un operaio di 62 anni di nazionalità spagnola, che ha perso la vita dopo quattro giorni di agonia.
    L’incidente è avvenuto lunedì scorso presso il cantiere navale Arcadia a Torre Annunziata, mentre l’uomo stava lavorando al rimessaggio di uno yacht. Mentre si trovava su un ponteggio a cinque metri d’altezza, ha perso l’equilibrio ed è caduto, riportando gravi traumi alla testa.
    Nonostante sia stato prontamente soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale del mare di Napoli, purtroppo non è sopravvissuto. La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, mentre la polizia locale ha eseguito i primi rilievi sul luogo dell’incidente e ha sequestrato l’area interessata.
    Inoltre, la salma dell’operaio è stata sequestrata in vista dell’autopsia, che sarà eseguita in collaborazione con la Procura di Napoli nei prossimi giorni. Le indagini si concentreranno sui dispositivi di sicurezza presenti sul luogo dell’incidente, al fine di accertare eventuali responsabilità dei datori di lavoro e verificare il rispetto degli standard di sicurezza.
    Inizialmente si è ipotizzato che la caduta potesse essere stata causata da un malore, ma questa ipotesi verrà confermata o meno dall’autopsia. LEGGI TUTTO

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    Lettere, cade dall’impalcatura durante i lavori in chiesa: grave 61enne

    Grave incidente durante i lavori in chiesa a Lettere: un 61enne cade dall’impalcatura Durante i lavori di ristrutturazione alla chiesa di Lettere, un drammatico incidente ha coinvolto il titolare di una ditta edile.
    L’uomo di 61 anni ha perso l’equilibrio e è caduto da un’impalcatura alta circa 5 metri. Il tragico evento ha richiesto l’intervento dei carabinieri e del personale medico, che hanno trasportato il ferito all’ospedale del mare di Napoli, dove è attualmente ricoverato in condizioni gravi ma non in pericolo di vita.
    L’intervento delle autorità La situazione è stata gestita dalle forze dell’ordine e dal personale del Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asl 3, mentre i carabinieri stanno conducendo indagini per accertare le eventuali responsabilità legate all’incidente. LEGGI TUTTO

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    Operaio di 50 anni di Caserta muore sul lavoro in provincia di Bologna

    Intervento urgente per l’incolumità dei lavoratori: riduzione degli incidenti in cantiere Nel cantiere per la variante di Valico dell’A1 nel comune di San Benedetto Val di Sambro, un operaio di 50 anni, originario di Caserta, è morto cadendo nello scavo effettuato per i lavori.
    Questo ennesimo incidente sul luogo di lavoro sottolinea l’urgente necessità di migliorare la sicurezza sul lavoro.
    Secondo i dati Inail aggiornati ai primi 10 mesi del 2023, si registrano 868 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, 41 in meno rispetto alle 909 registrate nel periodo gennaio-ottobre 2022. Inoltre, l’Industria e i Servizi hanno registrato un calo nei decessi (da 772 a 744), insieme all’Agricoltura (da 105 a 98) e il Conto Stato (da 32 a 26).
    La Ap costruzioni del consorzio Krea esprime profondo cordoglio per la scomparsa dell’operaio e si è immediatamente attivata per fornire le informazioni necessarie alle Autorità competenti per una corretta ricostruzione dell’incidente.
    È essenziale adottare misure efficaci per garantire la sicurezza dei lavoratori in cantiere, affinché tragedie come questa vengano evitate. I dati Inail evidenziano una tendenza alla diminuzione dei casi mortali, ma è evidente che c’è ancora molto da fare per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti.
    Le imprese devono assumersi la responsabilità di implementare rigorose misure di sicurezza, fornire la formazione necessaria e monitorare costantemente le condizioni di lavoro per prevenire incidenti fatali. Solo attraverso un impegno collettivo e un’attenzione costante alla sicurezza sul lavoro possiamo sperare di ridurre ulteriormente il numero di incidenti mortali sul luogo di lavoro. LEGGI TUTTO