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    Colpo ai narcos dei Monti lattari: sequestrati 33 chilogrammi di marijuana

    Lettere. Che il boss Ciro Gargiulo detto o’ biondo assassinato il 19 febbraio scorso fosse uno dei gestori del traffico di marijuana dei Monti Lattari si è avuta una ulteriore conferma stamane.
    I Carabinieri della stazione locale insieme ai militari della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia hanno condotto un dettagliato sopralluogo in via San Giorgio a Casola di Napoli dove su ucciso il boss.
    Durante le operazioni, i carabinieri hanno scoperto e confiscato 33 chili di marijuana di provenienza ignota. La droga era contenuta in due borsoni che erano stati occultati in un’area scoperta, mimetizzati tra i rovi della vegetazione lungo le sponde di un corso d’acqua.
    Le indagini sono ancora in corso visto che in quella zona vi abita tutta la famiglia di Gargiulo, coinvolti in blocco nel traffico di droga.
    Pusher arrestato dai carabinieri a Castellammare
    Nel frattempo, durante la scorsa notte a Castellammare, i Carabinieri della sezione radiomobile hanno arrestato Antonio Russo, 20 anni, residente in loco, per detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio.
    Russo, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana e hashish, già frazionati in dosi. Inoltre, nelle sue tasche è stata rinvenuta la somma di 1.400 euro, ritenuta provento del reato. Attualmente, l’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Napoli, narcos latitante da 13 anni tradito dal vizio del fumo

    Un fantasma per oltre 13 anni sapendo di dover espiare una condanna definitiva ad oltre 22 anni di carcere il narcos albanese trapiantato in a Napoli da anni è stato tradito dal vizio del fumo e arrestato dai carabinieri.E’ il primo latitante a finire in manette nel 2024, l’ennesimo stanato dai Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo che appena qualche giorno fa ha chiuso il bilancio annuale con 17 catturandi in arresto.
    La cattura di Faslii Qibini è la cifra di un impegno costante e il punto su ricerche sviluppate per anni, su più fronti.
    Sulla testa del 64enne di origini albanesi pende una condanna definitiva di oltre 22 anni di reclusione, traffico internazionale di droga il reato per il quale era ricercato.
    Importava eroina per conto del clan Di Lauro e dei Nardielli di Torre Annunziata
    L’uomo è considerato un broker del narcotraffico trans-frontaliero. Secondo gli investigatori avrebbe gestito e mediato il traffico di eroina tra il suo paese d’origine, la Grecia, la Turchia e l’Italia meridionale dove faceva affari con il clan Di Lauro e poi con i “Nardielli”, gruppo criminale del versante oplontino.
    Poi una lunga latitanza, dichiarata nel lontano aprile del 2011 quando, ristretto ai domiciliari, evase facendo perdere le proprie tracce. Senza mai un passo falso, lontano dai riflettori ma non dalla memoria dei militari del nucleo investigativo di Napoli.
    Lo hanno cercato per oltre 12 anni, fino a ieri pomeriggio, quando Qibini passeggiava in corso Secondigliano, ignaro di essere circondato.Non una casualità a costargli le manette ma uno scrupoloso monitoraggio delle abitudini della sua famiglia.
    Verosimilmente lontano dall’Italia, il 64enne non ha rinunciato alle festività natalizie per riabbracciare moglie e figlio.Ha badato ad evitare la strada, di farsi vedere in giro, ma l’evidente incremento dei volumi della “spesa” familiare ha acceso una lampadina nella mente dei carabinieri.
    Durante le festività moglie e figlio non rinunciavano ad una sosta in tabaccheria per acquistare sigarette. Peccato che non fossero fumatori. Le “bionde”- hanno immaginato i carabinieri – erano per qualcun altro.Così i militari hanno intensificato le osservazioni e presidiato il quartiere con sempre maggiore attenzione.
    E poche ore fa, tradito proprio dalla fame di nicotina, Qibini ha pensato di acquistare le sigarette in autonomia.Non ha fatto in tempo ad accenderne una, i carabinieri lo hanno accerchiato e arrestato.E’ ora ristretto nel carcere di Secondigliano. LEGGI TUTTO