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    Il primo Museo Lucio Battisti apre a Poggio Bustone,

    Il primo museo dedicato a Lucio Battisti ha aperto a Poggio Bustone, la sua città natale. Il museo ospita oggetti, lettere e strumenti appartenuti al famoso cantautore, offrendo ai visitatori un viaggio attraverso la sua vita e la sua carriera. La casa natale di Battisti è diventata un luogo di memoria e celebrazione per il gigante della musica italiana.
    Il nipote di Lucio Battisti, Andrea Barbacane, ha accompagnato il Tg1 in un tour del museo, mostrando gli oggetti esposti e condividendo aneddoti sulla vita e l’opera di suo zio. La sua presenza ha aggiunto un valore emotivo e personale all’esperienza della visita al museo.
    Questa iniziativa è un modo per preservare il patrimonio culturale e artistico di Lucio Battisti e per permettere ai suoi fan e agli amanti della musica italiana di conoscere meglio la sua storia e il suo contributo alla cultura popolare. La data di apertura del museo è oggi il 21 gennaio 2024, e l’evento è stato coperto dal TG1, con la partecipazione del giornalista Gianni Maritati.
    Voluto dal padre Alfiero, raccoglie oggetti, lettere, fotografie e quadri di Lucio Battisti. Il direttore Giuseppe Bonomo ha spiegato: “Un piccolo luogo di 30 metri quadri, gratuito, per raccontare l’uomo che non era affatto schivo, freddo e musone come è stato sempre descritto”.
    L’ingresso è libero, dalle 15 alle 17. Non vi aspettate di trovare reperti archeologici. Troverete degli oggetti appartenuti al grande cantautore, respirerete l’aria del Paese in cui ha vissuto per tantissimi anni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il 4 gennaio torna “la notte al museo” a Città della Scienza

    Appuntamento speciale il 4 gennaio alla Città della Scienza di Napoli con ‘La notte al museo… aspettando la Befana!’.
    Tra scope, razzi, attesa e divertimento i bambini parteciperanno al laboratorio animato dal titolo Alla ricerca della scopa perduta! e a seguire al Science show/laboratorio Razzi spaziali.
    Tra un laboratorio e l’altro i bambini mangeranno una pizza in compagnia e poi tutti a dormire all’interno del planetario per risvegliarsi al mattino per una ricca colazione assieme. LEGGI TUTTO

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    L’INIZIATIVA Natale al Museo a Casalnuovo: presentato il Presepe dei Sarti, l’unico in Italia interamente dedicato all’arte sartoriale

    Nell’ambito della seconda edizione dell’iniziativa Natale al Museo, al piccolo Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo è stato presentato l’unico presepe in Italia interamente dedicato all’arte sartoriale. Testimonial dell’evento è stato il celebre artista Francesco Merola, che per omaggiare i presenti ha intonato la notissima “Ave Maria”.
    Il presepe dei Sarti: statuette che riproducono sarte e sarti Casalnuovesi, con pastori da 35 cm, in terracotta e vestiti cuciti a mano, realizzati secondo il tradizionale stile ‘700 napoletano. Un intero presepe per la sartoria, progettato da Francesco Picciullo, maestro di arte presepiale.

    “L’arte nell’arte, ecco cosa sarà la nostra mostra presepiale”, lo ha dichiarato Giovanni Nappi, fondatore della Biblioteca Sociale e del piccolo Museo, aderente all’Associazione Nazionale Piccoli Musei. Presepe e pastori pregiati saranno esposti fino al prossimo 23 dicembre 2023 tra i “Ferri del Mestiere” dell’antico mestiere del sarto (forbici, aghi, ditali, ferri da stiro, macchine da cucire, attrezzi da sempre peculiarità della città di Casalnuovo di Napoli, Città dei Sarti).
    Le statuette saranno in mostra, inoltre, insieme ai bronzi di Giacomo Leopardi, Dante, Totò e la Sibilla Cumana. Attraverso attività di animazione, musica e lettura, si vuole coinvolgere la comunità, valorizzando la tradizione cittadina della sartoria e il patrimonio culturale acquisito dal museo. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa “Natale al Museo”, seconda edizione, è cofinanziata dalla Città Metropolitana di Napoli. LEGGI TUTTO

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    A Napoli apre il museo della tradizione enogastronomica campana

    Valorizzare la cultura del cibo e raccontare l’origine dei piatti della tradizione attraverso una esperienza innovativa e immersiva.
    Nasce con questo obiettivo in via Bracco 51 a Napoli Mute, il primo museo della tradizione enogastronomica campana, da un’idea dell’imprenditore Diego Minutaglio con l’avvocato Luigi Lamberti, e il contributo della Regione Campania.

    Mille metri quadri su tre piani in via Bracco il Mute valorizza la cultura del cibo e racconta l’origine dei piatti della tradizione all’interno di una esperienza innovativa e immersiva da una idea dell’imprenditore Diego Minutaglio con l’avvocato Luigi Lamberti: inaugurazione il 20 dicembre alle ore 19.
    Sette vetrine su strada, oltre mille metri quadri divisi in tre piani, tra sale espositive appartenenti alla storia della cucina napoletana e campana, e aree specifiche dedicate agli eventi e ai laboratori didattici dove l’innovazione tecnologica sarà un ingrediente prezioso.
    Mercoledì 20 dicembre alle ore 10 sarà aperto il primo livello, dove si potranno degustare i prodotti caseari e di salumeria del “casadduoglio”, gli insaccati di mare, la pizza nel ruoto leggera e croccante, l’angolo con i tipici cuoppi fritti e tanti prodotti selezionati da esperti tra grandi e piccole realtà della Campania.
    Negli altri livelli ancora in cantiere si potrà assistere alla mostra dell’artista napoletano Giotto Calendoli, dal titolo “Manodopera”, per raccontare il rapporto viscerale con la città che si nutre da sempre di colori e sapori tra installazioni, artwork, illustrazioni, merchandising, stoviglie, e possibilità di gustare la sua cucina e acquistare tutto ciò che si tocca.
    Visitabile gratuitamente dalle ore 10 alle ore 18 la mostra resterà aperta fino al 24 dicembre, data in cui quei livelli torneranno nelle mani degli operai per il completamento dei lavori previsti per metà del 2024.
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