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    L’ex presidente USA Trump ‘colpevole’ per tutti e 34 i capi di imputazione

    Donald Trump è stato dichiarato colpevole per tutti i 34 capi d’imputazione dalla giuria di New York nel processo riguardante la ex pornostar Stormy Daniels. L’ex presidente degli Stati Uniti era accusato di aver falsificato documenti per nascondere un pagamento di 130mila dollari alla Daniels, tramite il suo ex avvocato Michael Cohen, affinché non rivelasse la loro relazione sessuale avvenuta dieci anni prima, durante la campagna elettorale del 2016.
    Il Tribunale di New York ha annunciato che la sentenza verrà letta l’11 luglio. Durante la lettura del verdetto, Trump è rimasto impassibile, ma uscendo dall’aula ha dichiarato ai giornalisti: “Sono innocente, i giudici sono corrotti. Il vero verdetto sarà espresso dal popolo il 5 novembre.” La data a cui fa riferimento sono le prossime elezioni presidenziali statunitensi.
    Trump ha inoltre criticato duramente il procuratore distrettuale di Manhattan e l’amministrazione Biden, accusandoli di aver influenzato il caso contro di lui. “Tutti sanno cosa è successo qui,” ha proseguito Trump, sostenendo che il processo è stato una farsa orchestrata dai suoi avversari politici.
    La condanna dell’ex presidente ha scatenato un’ondata di reazioni contrastanti. Da una parte, i suoi sostenitori vedono la decisione come un’ingiustizia e una persecuzione politica; dall’altra, i suoi detrattori considerano il verdetto una vittoria per la giustizia e la trasparenza.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    “All eyes on Rafah”: perché leggiamo questa frase sui social?

    In questi giorni è inevitabile imbattersi sui social in un’immagine con scritto “All eyes on Rafah”, ovvero “Tutti gli occhi su Rafah”.
    L’immagine riproduce la scritta su delle tende di un grande campo profughi, molto simile a quello presente nella città della striscia di Gaza.
    L’iniziativa è nata dopo il raid israeliano del 27 maggio scorso che ha colpito una tendopoli di civili, causando la morte di 45 persone e il ferimento di 180, tra cui numerosi bambini.
    Le immagini strazianti hanno fatto il giro del mondo, generando forte indignazione non solo a livello istituzionale, il cui eco si è riprodotto sui social grazie a importanti personalità del mondo dello spettacolo, della musica e non solo.
    In sua difesa, Israele ha comunicato che le morti siano state causate da un’esplosione di un deposito di munizioni o armi dopo un raid non diretto al campo.
    Se le vie diplomatiche sono fondamentali per richiedere il “cessate il fuoco” su Gaza, altrettanto importante è la consapevolezza di tutti che in un territorio non troppo lontano vi sia stato un bombardamento su un campo che avrebbe dovuto ospitare civili in fuga da una guerra che non smette di spegnere vite.
    Marco Barbato
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Crollo Maiorca, 4 morti e 30 feriti: al momento non risultano italiani coinvolti

    Crollo Maiorca: la Farnesina è in contatto con il consolato generale di Barcellona e con il console onorario a Maiorca per verificare il coinvolgimento di cittadini italiani nel crollo di un ristorante a Palma di Maiorca, avvenuto ieri sera. Al momento, non risultano conferme di italiani tra le vittime o i feriti.

    Il crollo del ristorante Medusa Beach Club ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di circa trenta. Le vittime si trovavano al piano interrato del locale, dove è sprofondata la terrazza crollata dal primo piano. Tra i feriti, sette sono in condizioni molto gravi e nove in condizioni critiche.
    Sovraccarico possibile causa del crollo
    Le prime ipotesi sulle cause del crollo ipotizzano un possibile sovraccarico della terrazza, adibita a zona chill out, dovuto all’affollamento. I vigili del fuoco stanno conducendo indagini per determinare la causa esatta del cedimento.
    I soccorritori sono ancora al lavoro sul posto per estrarre eventuali persone dalle macerie e prestare soccorso ai feriti. Le autorità locali invitano la popolazione a evitare la zona del crollo. LEGGI TUTTO

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    L’Iran conferma: morto il presidente Raisi

    “Non c’è alcun segno di vita” sul luogo dell’incidente dell’elicottero che ieri trasportava il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Ebrahim Raisi. A riferirlo alla televisione di Stato è stato il responsabile della Mezzaluna Rossa, Pir Hossein Kolivand. La notizia è stata confermata anche dall’agenzia Mehr. “Tutti i passeggeri dell’elicottero che trasportava il presidente e il ministro degli Esteri iraniani sono diventati martiri”, si legge.
    La stessa TV di Stato ha confermato ufficialmente la morte di Raisi, definendolo “martire del servizio” e precisando che saranno resi noti presto il luogo e l’ora della cerimonia funebre.
    A bordo, con il presidente, c’erano anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, il governatore dell’Azerbaigian orientale, Malek Rahmati, e l’ayatollah Mohammad Ali Ale-Hashem, rappresentante del leader della rivoluzione islamica nella provincia dell’Azerbaigian orientale.
    Secondo le prime informazioni, l’elicottero del presidente, che era diretto a Tabriz in un convoglio con altri due velivoli, si sarebbe schiantato in un’area con una fitta foresta nell’Azerbaigian orientale, nei pressi del villaggio di Uzi, nelle foreste di Asbaran. Le condizioni meteorologiche erano pessime, c’era una densa nebbia e, dopo essere precipitato, l’elicottero sarebbe andato in fiamme, bruciando completamente.
    Dopo ore di ricerche nella zona, ostacolate dalle condizioni meteo che hanno causato la perdita di contatto con i membri delle squadre di soccorso inviate sul posto, la TV di Stato iraniana ha riferito che sono stati ritrovati i rottami dell’elicottero precipitato.
    Il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand, ha quindi dichiarato alla TV di Stato: “Possiamo vedere i rottami e la situazione non sembra buona”.
    Le prime immagini girate sul posto sembrano mostrare che l’elicottero di Raisi si sia schiantato contro la cima di una montagna, secondo i media statali iraniani, che al momento non si sbilanciano sulle cause dello schianto. L’ipotesi per ora più accreditata è che l’elicottero sia precipitato a causa del maltempo.
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    I paesi in una storia d’amore con il Bingo

    Il panorama dell’intrattenimento è in continua evoluzione, ma una delle più grandi costanti della cultura popolare è la storia d’amore del mondo con il semplice gioco del bingo. Cancella tutti i numeri sulla tua carta per vincere un premio, non c’è davvero nient’altro. Con una strategia minima e il massimo divertimento, è facile capire perché il bingo è ancora una forma di intrattenimento così coinvolgente in tutto il mondo.Se sei una persona a cui piace esplorare le tradizioni locali del bingo durante i tuoi viaggi, assicurati di dare un’occhiata a questo quartetto di centri di bingo qui sotto.
    Italia
    Potresti rimanere sorpreso nello scoprire che l’Italia è considerata da alcuni il luogo di nascita del gioco del bingo. Circa 500 anni fa, gli italiani erano coinvolti in un gioco della lotteria noto come Il Gioco del Lotto d’Italia . Sebbene la lotteria sia leggermente diversa dai giochi di bingo di cui godiamo oggi, l’estrazione di numeri per indicare i giocatori vincenti è l’essenza del bingo.

    Vale anche la pena notare che molte regioni d’Italia sono inebriate dal divertimento del bingo. L’isola della Sicilia ha 28 sale da bingo terrestri, più di qualsiasi altra zona del paese. È noto anche per avere una base più giovane di giocatori adulti che si godono una o due sessioni!
    Il Regno Unito
    Per molti viaggiatori in cerca di un luogo di intrattenimento con il bingo, il Regno Unito sarà il primo porto di scalo, e con buone ragioni. La Gran Bretagna ha una lunga tradizione di amante del bingo, a parte l’ossessione per il calcio. In effetti, ospita centinaia di sale bingo nelle principali città e paesi.
    Nel Regno Unito, c’è anche la libertà e la flessibilità di provare le sale bingo online, molte delle quali organizzano giochi a 90 palline giorno e notte. Ci sono casinò online nel Regno Unito che dispongono di un proprio software di bingo proprietario, che copre sia le varianti di bingo a 75 palline che quelle a 90 palline. Tutti completamente reattivi e ottimizzati per il gameplay su smartphone, tablet, desktop e laptop.
    Stati Uniti d’America
    Anche gli americani giocano a bingo ormai da più di un secolo. Questo è il paese che ha creato il concetto del bingo a 75 palline come alternativa al bingo a 90 palline, portando un’azione dal ritmo più veloce nelle sale bingo di tutto il paese. Negli Stati Uniti, il bingo è generalmente utilizzato come forma di raccolta fondi comunitaria, il che significa che i giochi vengono comunemente organizzati in luoghi e chiese locali.
    Alcuni dei loro casinò tradizionali sono anche mecche del bingo, soprattutto nello stato del Nevada. Il Red Rock Casino, che si trova ai margini della città di Las Vegas, ospita un auditorium di bingo in grado di ospitare fino a 6.000 giocatori.
    Australia
    Scendi in Australia e troverai anche molta azione nel bingo. Con molti coloni britannici ed europei che hanno portato il gioco in tutto il mondo, non sorprende che l’Australia sia ora un paradiso per sale e locali da bingo. Ti sveleremo anche un segreto locale: il bingo non è conosciuto come il bingo dell’Australia. È conosciuto come “Housie”, il che ha senso se si considera che i giocatori stanno cercando di giocare per un full.
    L’Australia ha anche avuto un’influenza su alcune delle chiamate di bingo più iconiche attraverso le generazioni. Innanzitutto, chi chiama spesso lo chiama “Kelly’s Eye”, che prende il nome da Ned Kelly, uno dei più famosi fuorilegge australiani del XIX secolo.
    La verità è che il bingo si è fatto strada meravigliosamente nella cultura popolare in tutti e quattro gli angoli del mondo. Ovunque tu stia visitando, è probabile che avrai accesso a qualche tipo di azione di bingo, sia terrestre che online. LEGGI TUTTO

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    Eurovision 2024: trionfa la Svizzera con Nemo, Angelina Mango solo settima

    La Svizzera conquista l’Eurovision Song Contest 2024 con la canzone “The Code” di Nemo, un brano che celebra la sua identità non binaria. Il cantante ha conquistato sia le giurie che il televoto, trionfando con un messaggio di pace, unità e dignità per tutte le persone.
    “Spero in pace, unità e dignità per tutte le persone”, ha dichiarato Nemo alzando al cielo il microfono di cristallo dopo la sua vittoria. Il suo brano, un inno all’accettazione di sé e alla lotta contro le discriminazioni, ha commosso il pubblico e convinto sia le giurie che i telespettatori.
    Angelina Mango si ferma al settimo posto
    Non è andata altrettanto bene per Angelina Mango, la giovane cantautrice italiana che dopo la vittoria ad “Amici” e al Festival di Sanremo sognava il tris di successi. La sua “La noia”, presentata in una versione accorciata per rispettare i limiti di tempo dell’Eurovision, ha conquistato il pubblico in sala con la sua energia e la sua carica emotiva, ma non è riuscita a convincere appieno le giurie, fermandosi al settimo posto.
    Un’edizione ricca di polemiche
    L’edizione 2024 dell’Eurovision è stata segnata da diverse polemiche, tra cui l’eliminazione del concorrente dei Paesi Bassi Joost Klein per presunte intimidazioni, le defezioni delle portavoci di Norvegia e Finlandia in segno di protesta contro il “genocidio” in atto in Palestina, e le numerose manifestazioni per la pace all’esterno della Malmo Arena.
    Tra gli ospiti gli Abba e Greta Thunberg
    Nonostante le polemiche, l’Eurovision 2024 ha regalato anche momenti di grande spettacolo, come l’esibizione degli avatar degli Abba, il gruppo svedese che vinse la gara nel 1974 con “Waterloo”. Tra il pubblico presente all’Arena anche la giovane attivista Greta Thunberg, impegnata in una manifestazione per la pace.

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    Mattia Falcinelli: “Sopravvissuto alla tortura, ho vinto la partita più importante”

    “Sopravvivendo alla tortura che ho subito ho vinto la partita più importante. Forse la mia esperienza di calciatore mi ha aiutato psicologicamente, altrimenti non so se ce l’avrei fatta”.
    Queste le parole di Mattia Falcinelli, il 25enne studente italiano arrestato con brutalità a Miami lo scorso febbraio, affidate alla madre Vlasta Studenikova.
    Le immagini dell’arresto di Falcinelli, diffuse sui social media, hanno scatenato una bufera mediatica e acceso i riflettori sulle modalità di intervento della polizia di Miami. La famiglia di Falcinelli denuncia torture e abusi da parte degli agenti, definendo l’accaduto come “una violazione inaccettabile dei diritti umani”.
    Dopo un periodo di detenzione, Falcinelli è stato rilasciato, ma le sue condizioni fisiche e psicologiche sono drammatiche. Come racconta la madre, il giovane è seguito da psicologi e psichiatri, ha subito gravi ferite e ha tentato il suicidio più volte a causa dei traumi subiti. “Sta male, molto male. Gli hanno distrutto la vita”, afferma la signora Studenikova.
    La madre: “Andrò fino in fondo per ottenere giustizia”
    La famiglia Falcinelli è determinata a ottenere giustizia e ha già avviato le procedure legali per denunciare la polizia di Miami. “Quello che ha subito mio figlio non dovrà succedere mai più a nessun’altra persona al mondo”, dichiara la madre con fermezza. “Andrò fino in fondo per ottenere giustizia”.
    La vicenda di Mattia Falcinelli ha acceso un acceso dibattito sul tema della brutalità poliziesca e sui diritti umani. Il caso è stato seguito con attenzione dai media italiani e internazionali e ha spinto le autorità statunitensi ad avviare un’indagine interna.
    Nonostante le sofferenze indicibili, la famiglia Falcinelli non perde la speranza. “Mattia è un ragazzo forte e coraggioso”, afferma la madre. “Supererà anche questo momento difficile e tornerà a vivere una vita serena”.
    La solidarietà per Mattia Falcinelli
    In segno di solidarietà a Mattia Falcinelli e alla sua famiglia, sono state organizzate diverse manifestazioni in Italia e negli Stati Uniti. Sui social media è nato l’hashtag #JusticeForMattia per chiedere che venga fatta luce sulla vicenda e che i responsabili vengano puniti. LEGGI TUTTO

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    Cafu mette all’asta la sua villa in Brasile: troppi debiti

    Marcos Evangelista de Moraes, conosciuto ai fan del calcio come Cafu, affronta gravi problemi finanziari. Accumulati debiti per un totale di oltre 3 milioni di euro con banche e vari creditori, l’ex difensore di Roma e Milan è obbligato a mettere all’asta la sua lussuosa residenza a Barueri, nello Stato brasiliano di San Paolo.Le notizie locali hanno riportato che l’ex due volte campione del mondo con la squadra del Brasile nel 1994 e nel 2002, ha cercato di contrastare la sentenza del tribunale che impone la vendita all’asta della sua residenza. Nonostante gli sforzi dei suoi legali, nessun tentativo è stato coronato da successo.
    La sua grande villa si estende su 2.581 metri quadrati suddivisi su quattro livelli, dispone di sei suite e vanta numerosi lussuosi comfort. Tra questi, una sala cinematografica, una piscina, una sala giochi, saune e un campo di calcio a sette. Non sorprende quindi che il prezzo base dell’asta sia stato fissato a 40 milioni di reais, pari a circa 7,4 milioni di euro al cambio corrente.
    Secondo il portale brasiliano Universo Online (Uol), il valore della residenza concorda con l’attuale valore di mercato. Se però Cafu non riuscisse a vendere la proprietà alla sua prima offerta all’asta, sarebbe venduta a metà del prezzo di valutazione, ovvero a 20 milioni di reais, rispettivamente 3,8 milioni di euro.
    È da considerare che l’ex difensore di Roma e Milan e le sue società hanno accumulato debiti per 9,7 milioni di reais (circa 1 milione e 800mila euro). A questo, si aggiungono ulteriori obbligazioni per un valore di oltre 8 milioni di reais (circa 1,5 milioni di euro). Il totale è quindi di 3,3 milioni di euro, e se la proprietà dovesse essere venduta a metà prezzo, quasi tutto l’incasso sarebbe destinato a coprire questi debiti.
    Uol evidenzia che la maggior parte del debito di Cafu è con la Banco Industrial, con un totale di 4,2 milioni di reais, pari a 777.000 euro. Il resto viene da numerosi altri creditori e da sentenze in favore di persone che hanno fatto causa a Cafu.
    Il noto difensore non nega l’esistenza del debito e si dichiara pronto a pagare utilizzando altri beni. Tuttavia, si oppone alla vendita all’asta della villa affermando che è la sua residenza principale e, essendo un bene di famiglia, non dovrebbe essere espropriabile. LEGGI TUTTO

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    Arrestato a Dubai il calciatore olandese Promes

    Il calciatore olandese Quincy Promes è stato arrestato a Dubai su richiesta delle autorità olandesi. Promes è stato condannato per traffico di droga e per aver accoltellato suo cugino.
    L’arresto è stato il risultato di una cooperazione tra le autorità degli Emirati Arabi Uniti e dei Paesi Bassi, in seguito alla ‘Red Notice’ emessa dai Paesi Bassi. Questa richiesta di arresto internazionale è finalizzata all’estradizione di Promes.
    Il calciatore Promes è stato condannato in contumacia il mese scorso a sei anni di carcere per il traffico di cocaina, e in precedenza aveva ricevuto un anno e mezzo di prigione per l’aggressione al suo cugino.
    Promes, che ha giocato 50 partite con la nazionale olandese, si era trasferito dall’Ajax allo Spartak Mosca e risiedeva a Mosca per evitare l’arresto. Tuttavia, il suo viaggio negli Emirati Arabi Uniti ha condotto alla sua cattura.
    Ora, i Paesi Bassi chiederanno l’estradizione di Promes, in base al trattato stipulato con gli Emirati Arabi Uniti nel 2021. Questo accordo prevede l’estradizione reciproca delle persone ricercate per procedimenti penali o per l’esecuzione di sentenze irrevocabili.
    L’arresto di Promes a Dubai è stato possibile grazie agli sforzi congiunti delle autorità dei due paesi. Promes, attualmente 32enne, è sotto custodia in attesa di ulteriori sviluppi. Stando a quanto dichiarato dal pubblico ministero olandese, al momento non sono state fornite informazioni dettagliate per non compromettere le indagini in corso. LEGGI TUTTO

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    BigMama all’Onu contro body shaming e bullismo

    Come nel brano “La Rabbia Non Ti Basta”, credere nei propri sogni può fare la differenza. Durante il Festival di Sanremo, la rapper e attivista LGBTQ+ BigMama ha portato il suo messaggio di uguaglianza, amore universale e di denuncia del bullismo e del body shaming nell’aula dell’Assemblea Generale dell’ONU.Dall’Ariston al palco delle Nazioni Unite, dove ogni anno i leader mondiali si esprimono, Marianna Mannone, originaria di Avellino, ha tenuto un discorso in inglese di fronte a duemila studenti provenienti da tutto il mondo.
    “Ho trascorso gran parte della mia vita credendo di essere completamente sbagliata. Il mio aspetto fisico ha condizionato il modo in cui gli altri mi giudicavano come ‘non abbastanza’, prima ancora di conoscermi veramente”, ha raccontato BigMama.
    “Nell’immaginario comune, una persona sovrappeso è considerata pigra, svogliata, non intelligente, priva di voglia di migliorarsi. Per una persona come me, sognare sembrava inutile”, ha continuato la cantante, condividendo la sua esperienza con i giovani partecipanti al programma di formazione ‘Gcmun talks’ organizzato da United Network, un’organizzazione affiliata al Dipartimento di Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite.
    Emozionata e per la prima volta nella Grande Mela (dove era stata precedentemente vista su un maxischermo di Times Square in collaborazione con Spotify), BigMama ha preso la parola all’ONU dopo essere stata introdotta dall’architetto Mario Cucinella. Ha ripercorso le tappe della sua storia personale, proveniente da un piccolo paese con una mentalità limitata, dove ha dovuto affrontare anni di bullismo sia verbale che fisico.
    “Avevo paura di parlare, così ho cercato di sopportare il dolore in silenzio. La mia prima reazione è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo brano, ‘Charlotte’, che parla di suicidio e autolesionismo, e per tre anni l’ho tenuto per me. BigMama è nata quando ho trovato il coraggio di condividerlo su YouTube”, ha raccontato.
    Marianna compirà 24 anni il 10 marzo e pubblicherà un nuovo album intitolato “Sangue” in occasione della festa della donna. Ha spiegato che questo album sarà caratterizzato da parole meno aggressive, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone e raccontare ogni sfaccettatura della sua vita.
    Ha parlato anche dell’esperienza a Milano, quando si sentiva particolarmente bella ma aveva ancora paura delle persone, e della sua battaglia contro il linfoma di Hodgkin, affrontato con 12 sessioni di chemioterapia proprio mentre stava per firmare il suo primo contratto discografico.
    “È stato il periodo più buio della mia vita”, ha ammesso, “ma la musica mi ha davvero salvata. Sono guarita e quel periodo mi ha finalmente insegnato che merito di essere al primo posto. Che se non mi amo io stessa, nessun altro lo farà per me. Che se non mi salvo io stessa, nessun altro lo farà al mio posto. Come dice ‘La rabbia non ti basta’: credere nei propri sogni salva”. LEGGI TUTTO

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    Mamma italiana uccisa in Messico insieme al compagno

    Pamela Codardini, una donna italiana di 35 anni, è stata uccisa insieme al suo compagno in Messico. La donna, originaria di Favaro Veneto, lascia due bambini piccoli.
    Viveva con Juan Yair, 29 anni, nella regione delle Valli Centrali dello stato di Oaxaca. Entrambi sono stati vittime di un brutale omicidio a colpi di arma da fuoco all’interno del loro negozio, Mr Green The Smoke Shop, a Ocotlan de Morelos.
    L’omicidio è avvenuto intorno alle 18.30 del 27 gennaio. I residenti, allertati dagli spari, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Quando i paramedici sono arrivati sul luogo, non c’era più nulla da fare per Pamela e Juan, entrambi deceduti a causa delle ferite da arma da fuoco. LEGGI TUTTO

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    Taylor Swift regina dei Grammy con il suo tredicesimo premio: “Midnights” entra nella storia

    Tredici Grammy e un nuovo album in arrivo: Taylor Swift ha dominato la serata dei Grammy Awards a Los Angeles, vincendo il premio per l’album dell’anno con “Midnights”. Con questa vittoria, la cantautrice americana diventa la prima artista ad aver conquistato il premio per ben quattro volte, un traguardo storico che la consacra definitivamente come una delle leggende della musica.Un abito da sogno e un’emozione travolgente: Sul palco della Crypto Arena, Swift ha sfoggiato un abito lungo bianco in stile Old Hollywood, che esaltava la sua eleganza e il suo fascino senza tempo. Al momento dell’annuncio del suo nome, un attimo di sorpresa ha attraversato il suo volto, per poi lasciare spazio a un’onda di emozione travolgente. La cantante è salita sul palco per ricevere il “grammofono d’oro” dalle mani di Celine Dion, in un momento di grande commozione e gioia.
    Un ringraziamento speciale e un nuovo progetto: Nel suo discorso di ringraziamento, Taylor Swift ha dedicato il premio al suo producer Jack Antonoff, definendolo uno dei suoi “migliori amici” e un “producer come uno che ne nasce ogni generazione”. I due artisti hanno collaborato a “Midnights” e ad altri album di successo, creando un sodalizio artistico di grande valore.
    Un record e un annuncio che fa impazzire i fan: Nonostante la mancata vittoria nella categoria “migliore canzone dell’anno”, Taylor Swift ha comunque conquistato la serata con il suo record di quattro Grammy per l’album dell’anno. Ma la vera sorpresa è arrivata poco dopo: la cantante ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, “The tortured poets department”, in programma per il 19 aprile. La notizia ha fatto impazzire i fan, che hanno immediatamente preso d’assalto i social media per celebrare la loro beniamina.
    Donne protagoniste: La 66ª edizione dei Grammy Awards ha visto le donne dominare la scena. Miley Cyrus ha conquistato i suoi primi due Grammy, tra cui quello per la migliore registrazione, mentre Billie Eilish ha trionfato nella categoria “migliore canzone dell’anno” con “What was I made for?”.
    La musica urbana ha visto il successo di Karol G, mentre nel country Lainey Wilson si è aggiudicata il premio. Le esibizioni di Sza, Eilish, Olivia Rodrigo, Joni Mitchell e Tracy Chapman hanno infiammato il palco, confermando il talento e la forza dirompente delle artiste donne nel panorama musicale mondiale.
    Un’edizione memorabile: La notte dei Grammy Awards 2024 è stata senza dubbio un’edizione memorabile, con Taylor Swift regina indiscussa e le donne protagoniste assolute. Il suo tredicesimo Grammy e l’annuncio del nuovo album sono solo l’ennesima conferma del suo talento straordinario e del suo ruolo di icona della musica contemporanea. LEGGI TUTTO