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    Napoli, Borrelli minacciato a Mergellina: “Mio padre ha minacciato di spararti. Io lo farò”

    Napoli. Mattinata difficile quella di oggi per il parlamentare dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli prima minacciato sulla spiaggia di Rotonda Diaz da abusivi intenti a fittare ombrelloni, sedie e a vendere bibite e poi minacciato di morte sul Lungomare dal figlio del proprietario dello chalet Agostino chiuso per abusivismo e irregolarità: “mio padre ha minacciato di spararti. Io lo farò”.PUBBLICITA

    Come sua consuetidine e a sua tutela Borrelli filma tutti i suoi interventi dal vivo e li posta sui suoi profili social in modo che tutti possano rendersi conto del suo operato.

    E’ duro, anzi durissimo il commento di Borrelli alle minacce ricevute: “A Mergellina deve tornare la legalità, deve essere restituita ai cittadini perbene che rispettano le leggi e le regole di civile convivenza.
    Basta prepotenze, sopraffazioni, irregolarità e abusi su suolo pubblico. Intorno agli chalet ruotano interessi di associazioni criminali e sono essi stessi luoghi di ritrovo di pregiudicati e criminali.

    “A Mergellina deve tornare la legalità”
    Chi mi ha minacciato di morte è il proprietario dello chalet limitrofo a quello dove è stato ucciso Francesco Pio Maimone; la stessa persona alle cui dipendenze lavorava uno dei testimoni chiave dell’omicidio che ha ritrattato tutto durante il processo commettendo falsa testimonianza.
    Senza pietà per la morte di un giovane innocente. Anche il padre di questo soggetto in passato ha minacciato di spararmi in testa. Per cambiare le cose dobbiamo avere il coraggio di andare avanti senza alcun timore di chi difende la camorra”.
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    Napoli minaccia ex con le forbici: arrestato 35enne

    Napoli.Un uomo di 35 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato questa mattina dagli  agenti dei Commissariati Vicaria-Mercato e Decumani per maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni personali aggravate.PUBBLICITA
    L’uomo, già in altre occasioni resosi responsabile di comportamenti violenti nei confronti della sua ex compagna, è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver aggredito e minacciato la donna in Piazza Giovanni Leone.

    Punti Chiave ArticoloStamane gli agenti durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato l’uomo che, impugnando un paio di forbici, minacciava una donna visibilmente scossa e con il volto tumefatto. I militari sono tempestivamente intervenuti, bloccando l’uomo con non poche difficoltà. Il 35enne armato di forbici minacciava la donna Dalle ricostruzioni è emerso che l’uomo, poco prima, si era avvicinato improvvisamente all’ex compagna sferrandole un violento pugno al volto, facendola cadere a terra.
    La donna, già in passato vittima di violenze da parte dell’uomo, era stata soccorsa da due passanti che erano intervenuti per tentare di calmare la situazione. Nonostante l’intervento dei passanti, l’uomo aveva continuato a minacciare la donna con le forbici. Gli agenti accertati i fatti, hanno arrestato l’uomo, identificato come un 35enne napoletano con precedenti di polizia. Oltre ai reati di maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni personali aggravate, l’uomo è stato denunciato anche per porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’arrestato è stato condotto al carcere di Napoli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’episodio di violenza domestica è purtroppo l’ennesimo che viene raccontato negli ultimi tempi dalle cronache di Napoli. Le forze dell’ordine per questo invitano le donne vittime di violenza a denunciare gli abusi subiti alle forze dell’ordine. Non sono sole e possono contare sul supporto e l’aiuto delle istituzioni. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, “Se esci sei morta”, le minacce alla ex: arrestati nipote del boss e lo zio

    Napoli. Il nipote del ras di camorra del clan Contini non accettava la fine della relazione con la ragazza alla quale l’aveva costretta al fidanzamento e aveva minacciato di morte lei e il fratello.
    Ma lei senza avere  paura e pur sapendo con chi aveva a che fare si è presentata in Questura e ha denunciato tutti: ex fidanzato compreso che tra l’altra pur essendo agli arresto domiciliari per un altro reato era andata sotto casa con la zia a minacciarla.

    La ragazza ha raccontato di aver subito reiteratamente minacce, molestie e aggressioni da parte degli indagati.
    Le accuse
    Secondo l’accusa, gli indagati, stretti congiunti tra loro, avrebbero agito con l’obiettivo di costringere la donna a mantenere una relazione sentimentale con Davide Buonocore, uno degli arrestati. La giovane, inizialmente minorenne, era stata indotta ad iniziare la relazione con Buonocore e, in seguito alla sua decisione di interrompere il rapporto, sarebbe stata sottoposta a continue pressioni e minacce.

    Le minacce di Buonocore
    In particolare, Buonocore, nonostante si trovasse ai domiciliari per un’altra vicenda, si sarebbe recato a casa della fidanzata minacciandola di morte: “Se esci sei morta”
    Le condotte degli indagati sono state ritenute aggravate dal metodo mafioso, in considerazione delle modalità esecutive e della contiguità di alcuni di loro con il clan Contini.
    Gli arrestati
    In stato di arresto sono finiti Roberto Murano, storico ras della zona Mercato e braccio destro del boss Nicola Rullo, esponente di spicco del clan Contini, la moglie Stefania Palumbo e la figlia Anna Murano, il nipote di Murano Davide Buonocore, e le sorelle di Stefania, Carmela e Annamaria Palumbo. Alle quattro donne, incensurate, sono stati concessi i domiciliari dal gip. Custodia cautelare in carcere invece per zio e nipote, già noti alle forze dell’ordine.

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    Pozzuoli arrestato stalker: “Non uscire o ti ammazzo”, le minacce di morte alla ex

    Pozzuoli arrestato stalker dopo le minacce di morte e i danneggiamenti nei confronti della ex fidanzata. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pozzuoli hanno arrestato un uomo di 46 anni per atti persecutori e danneggiamento nei confronti della sua ex fidanzata.
    Punti Chiave ArticoloL’uomo, non rassegnato alla fine della loro relazione durata 15 anni, aveva ripetutamente minacciato e molestato la donna, culminando con le gravi minacce di morte proferite la sera del 30 maggio. “Questa sera non permetterti di uscire altrimenti ti ammazzo!”. La donna, terrorizzata, si è recata presso la Stazione Carabinieri di Monteruscello per denunciare l’accaduto. “Questa sera non permetterti di uscire altrimenti ti ammazzo!”. Proprio mentre la 36enne raccontava ai Carabinieri i numerosi episodi di vessazioni e violenze subite, è giunta una segnalazione al 112 che informava di un uomo che stava danneggiando delle auto in sosta proprio nella via dove abita la donna. I Carabinieri della Stazione di Pozzuoli si sono immediatamente recati sul posto e hanno trovato l’uomo in evidente stato di agitazione. Con non poche difficoltà, i militari sono riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo. L’uomo è stato rinchiuso in carcere, dove dovrà rispondere dei reati di atti persecutori e danneggiamento.  I carabinieri invitano le donne a denunciare qualsiasi tipo di abuso L’episodio è un monito per tutte le donne che subiscono violenza o che sono vittime di stalking. È importante denunciare alle forze dell’ordine qualsiasi episodio di minaccia o violenza per potersi tutelare e per far sì che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. I Carabinieri di Pozzuoli, come tutte le Forze dell’ordine, sono sempre al fianco delle persone che si trovano in situazioni di difficoltà e di pericolo, pronte ad intervenire per tutelare la loro sicurezza. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    IL PUNTO Minacce al direttore di Tuttosport, Procura Figc apre inchiesta su Allegri

    La Procura Federale della Figc ha annunciato l’avvio di un procedimento riguardante le presunte minacce ricevute dal direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, da parte dell’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. Questa decisione è stata presa alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal giornalista stesso.
    “Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società”, le parole che Vaciago attribuisce ad Allegri e che ha riportato in un suo articolo pubblicato oggi sul quotidiano sportivo torinese. E ancora: “Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale”.
    Secondo quanto riportato dall’Ansa, sono previste audizioni sia di Vaciago che di Allegri, insieme a testimoni dell’episodio. Inoltre, la Procura acquisirà eventuali filmati disponibili per ricostruire accuratamente quanto accaduto. La vicenda è stata ampiamente discussa e ha destato preoccupazione nell’ambiente sportivo e giornalistico.
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    Sorrento, minacce a chirurgo plastico: assolti padre e figlie

    Il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso la sentenza assolvendo un padre e le sue due figlie, della costiera Sorrentina, dalle accuse di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
    Erano stati accusati dal chirurgo plastico di averlo minacciato per un presunto intervento al seno ritenuto sbagliato. I tre imputati, Antonino Pollio, 62 anni, e Virginia e Rosa Pollio, di 37 e 36 anni sono stati difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Renato Tito.
    La denuncia del professionista riguardava presunte minacce di diffusione di notizie pregiudizievoli sul suo conto, in seguito all’intervento chirurgico eseguito su una delle figlie.
    Le accuse contestavano loro di aver tentato di costringere il chirurgo plastico a corrispondere loro la somma di 7mila euro. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, trova la sua auto in fiamme e denuncia l’ex per maltrattamenti

    Una richiesta d’aiuto pervenuta questa mattina al numero di emergenza “112”, presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe, ha permesso ai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco di Caserta, di intervenire in una delle stradine di quel centro dove pochi istanti prima era stata incendiata un’autovettura, proprio a ridosso di una delle abitazioni presenti.
    La proprietaria del veicolo in fiamme, presente sul posto, ha subito riferito che l’incendio poteva essere stato appiccato dall’ex compagno.
    La donna, visibilmente sconvolta e preoccupata, ha denunciato di essere vittima da tempo di violenze e minacce da parte dell’uomo, vivendo in uno stato di ansia e paura.
    I militari dell’Arma, dopo un accurato sopralluogo, hanno immediatamente avviato le indagini del caso volte a ricostruire la dinamica dell’evento incendiario e a identificare il responsabile.
    Contestualmente, l’uomo denunciato dalla sua ex per maltrattamenti è stato identificato e deferito in stato di libertà. LEGGI TUTTO

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    Minaccia con un bastone i titolari di una ditta: arrestato 30enne di Terzigno

    Aveva minacciato con un bastone i titolari di una ditta edile di Boscoreale pretendendo di farsi consegnare del materiale edile senza pagare.Nella mattinata odierna, a Terzigno, i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno provveduto ad eseguire un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un trentanovenne del posto, gravemente indiziato quale responsabile di un episodio di tentata estorsione aggravata, commesso a Boscoreale  il 30 settembre 2023.
    Il provvedimento, maturato nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri della Stazione di Boscoreale, trae origine dalla denuncia presentata presso il citato Presidio Arma da parte dei due proprietari di una ditta di materiale edile del posto.
    Le indagini, avviate dai militari immediatamente dopo la denuncia, permettevano di ricostruire gli eventi criminosi e di accertare che l’indagato, nella mattinata del 30 settembre 2023, pretendendo di acquistare, a credito e senza garanzie, del materiale edile dalla ditta di proprietà delle vittime e avendo ricevuto il diniego alla consegna di quanto richiesto, avrebbe tentato di costringere i titolari del negozio a fornirgli ugualmente la merce.
    Nello specifico, l’indagato, al fine di procurarsi ingiustamente quanto richiesto, dapprima avrebbe profferito minacce nei confronti dei due fratelli, titolari della ditta, e successivamente avrebbe tentato di scagliarsi contro una delle vittime, impugnando un bastone di legno.
    Il reato non veniva portato a compimento soltanto per la resistenza delle vittime che, opponendosi alla consegna della merce pretesa, del valore di circa 1.500 Euro, riuscivano ad allontanare dal negozio l’indagato e a denunciare i fatti ai Carabinieri della Stazione di Boscoreale.
    All’esito delle formalità di rito, il soggetto destinatario del provvedimento cautelare ò stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione de1l’Autorità Giudiziaria. LEGGI TUTTO