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    Nuovo maxi concorso per i Comuni ASMEL, aperte selezioni per 37 Elenchi di idonei e profili professionali

    Da oggi, 10 giugno e fino al 25 giugno è possibile presentare richiesta di partecipazione al terzo maxi-avviso per la selezione di 37 elenchi di idonei alle assunzioni in 4.470 enti locali Asmel. L’avviso pubblicato sul portale InPa è finalizzato a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali per laureati, diplomati e operai specializzati.PUBBLICITA
    L’Elenco di idonei è una procedura introdotta nel 2021 dal DL Reclutamento e dà la possibilità agli enti locali di organizzare e gestire in forma aggregata selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei alle assunzioni a tempo indeterminato e determinato (anche stagionali), per vari profili e categorie professionali coprendo così tutti i fabbisogni degli Enti che aderiscono allo specifico accordo.
    È una modalità di reclutamento molto più veloce dei classici concorsi pubblici e dello scorrimento delle graduatorie di altri enti permettendo di finalizzare le assunzioni in sole 4-5 settimane, come testimoniato dai 740 enti soci Asmel che hanno adottato questa procedura già a partire dal 2022.
    «Il nuovo Conto annuale del personale pubblico evidenzia un dato allarmante per i Comuni. – afferma il Segretario Generale Asmel Francesco. Pinto – Infatti, mentre il comparto scuola continua a crescere (+7,75) nonostante la drastica diminuzione degli studenti negli ultimi 10 anni, quello dei Comuni è l’unico comparto con un saldo negativo tra pensionati e assunti e con dipendenti la cui media di età è sessant’anni. I Comuni ricercano personale giovane, formato e motivato oltre che profili tecnici e specialisti per cogliere le sfide del Pnrr. In questo quadro la procedura Elenco di idonei, già collaudata da 740 enti in due anni, è la soluzione per le esigenze del presene e del futuro.»
    Nel 2023 sono state perfezionate 117.000 candidature provenienti da tutta Italia con il 60% dei candidati tra i 31 e i 40 anni. Sono stati già assunti 545 idonei e ulteriori 370 procedure finalizzate all’assunzione sono attualmente in corso. Quasi il 60% è assunto a tempo indeterminato e il 42% degli assunti ha meno di 35 anni.
    Per il Presidente Asmel Giovanni Caggiano, «La procedura Asmel è il giusto connubio tra la standardizzazione dei concorsoni nazionali e il venire incontro alle esigenze dei candidati. In questi anni si è dimostrata una risposta efficace e concreta all’alto tasso di rinunce, vicino al 60%, nei concorsi nazionali, mettendo in primo piano le necessità e le preferenze territoriali dei candidati. Infatti, i candidati risultati idonei possono scegliere a quali interpelli partecipare preferendo anche comuni limitrofi a quello di residenza. Questo garantisce futuri dipendenti motivati e soddisfatti.»
    Per il terzo maxi-avviso è possibile candidarsi ad uno o più profili tramite la piattaforma www.asmelab.it. Dopo aver superato la prova preselettiva a cura di Asmel composta da 60 quesiti a risposta multipla, gli idonei restano iscritti nell’elenco per 3 anni o fino alla data della loro assunzione a tempo indeterminato. Con un’ulteriore prova selettiva curata dall’Ente che ha indetto l’interpello, si passa alle assunzioni con una procedura che si conclude in massimo 4-5 settimane, come comprovato dall’esperienza maturata.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Tragedia sul lavoro nel Salernitano, 65enne muore schiacciato dal trattore

    Tragico incidente sul lavoro questa mattina nel comune di Montecorvino Rovella, nel Salernitano. Un uomo di 65 anni ha perso la vita mentre arava la terra con il suo trattore. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sembrerebbe essere stato autonomo, senza il coinvolgimento di altri veicoli o persone.
    Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri e il medico legale per avviare le indagini e procedere con gli accertamenti del caso. Al momento, restano ancora molti punti oscuri sulla dinamica dell’incidente. Non è ancora chiaro chi abbia allertato i soccorsi né se l’uomo fosse ancora vivo al momento dell’arrivo dei sanitari.
    La comunità locale è sconvolta dalla notizia, con molti residenti che hanno espresso il loro cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima. L’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza sul lavoro, in particolare nei settori agricoli dove l’uso di macchinari pesanti può comportare rischi elevati.
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    Il prefetto di Napoli firma circolare su sicurezza sui luoghi di lavoro

    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha firmato una circolare indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni dell’Area Metropolitana, fornendo indicazioni in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro. La circolare si concentra sugli obblighi delle stazioni appaltanti e dei committenti ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81.PUBBLICITA

    Il provvedimento è stato adottato in risposta alla necessità di intensificare le azioni di contrasto agli incidenti sul lavoro, in particolare nel settore edile. Questo tema è stato approfondito durante una riunione tenutasi presso la Prefettura il 29 maggio 2024. La circolare sottolinea che le disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro devono essere integrate con gli articoli 114 e 119 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.

    Questi articoli regolano rispettivamente la figura del direttore dei lavori, del coordinatore della sicurezza, e i “piani di sicurezza e coordinamento (PSC)” per i subappaltatori operanti in un cantiere. Anche per i lavori che non richiedono la redazione del PSC, è obbligatoria l’adozione di un Piano Operativo per la Sicurezza conforme alle disposizioni normative.PUBBLICITA

    Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico presso la Prefettura per monitorare gli incidenti sui luoghi di lavoro nel settore edile e le relative azioni di contrasto. Questo tavolo tecnico ha l’obiettivo di migliorare e ottimizzare i controlli ispettivi nei cantieri, coordinando gli sforzi di tutti gli enti e le istituzioni coinvolte.
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    Voragine a Pozzuoli: chiusa via Pergolesi, lavori in corso

    Voragine a Pozzuoli, Via Pergolesi è temporaneamente chiusa al traffico a causa di una voragine che si è aperta questa mattina. I lavori di ripristino sono già in corso.
    La voragine si è aperta all’altezza del carcere femminile, che martedì mattina era stato sgomberato a seguito delle scosse di terremoto legate al fenomeno del bradisismo.
    La strada è stata chiusa in via precauzionale in entrambi i sensi di marcia, causando disagi al traffico veicolare.
    Interventi in corso
    Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale di Pozzuoli e i tecnici del Comune, che hanno avviato i lavori di ripristino della voragine. La corsia interessata è quella adiacente il carcere, sul lato che dal porto di Pozzuoli conduce alla rotonda di piazza Capomazza.

    (la foto è tratta dal profilo facebook del giornalista freelance Enzo Buono) LEGGI TUTTO

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    A RIMINI Alla fiera Key debutta il trasformatore di Igf, primo prodotto della ex Whirlpool di Napoli

    Alla fiera delle energie rinnovabili Key di Rimini, fa il suo debutto Italian Green Factory (IGF), la società appartenente al gruppo Tea Tek, fondata con l’acquisizione dell’ex sito Whirlpool di Napoli e l’assunzione dell’intero gruppo di lavoratori. Questa nuova azienda, nata solo poche settimane fa, ha presentato il suo primo prodotto: un trasformatore elettrico progettato per i power skid (l’isola di alimentazione principale di un impianto fotovoltaico), progettato per operare con fluidi biodegradabili e ridotte emissioni di CO2.
    Il CEO di IGF, Felice Granisso, spiega che la nuova società aspira a diventare un esempio di reshoring nel settore fotovoltaico, riportando in Italia produzioni attualmente dipendenti dall’estero. È previsto un piano di investimenti di 72 milioni di euro che consentirà a IGF di produrre inseguitori solari (trackers), Power skid, trasformatori e di realizzare un Green Innovation Center.
    Granisso sottolinea che il primo prodotto di IGF è caratterizzato dalla sostenibilità, così come la nuova fabbrica verde di Napoli che rigenererà completamente l’area ex Whirlpool di via Argine. In questo luogo, sorgerà un impianto alimentato da energia rinnovabile, aperto alla comunità e circondato da una zona verde. LEGGI TUTTO

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    Morti sul lavoro: due nuove vittime in Italia

    Ancora una volta si registrano tragici incidenti sul lavoro in Italia, con due persone che hanno perso la vita in circostanze diverse a distanza di sole 24 ore.
    La prima vittima è un giovane operaio di soli 23 anni, deceduto in seguito a un cedimento del terreno durante lavori di scavo a Stornara, in provincia di Foggia.
    Pochi istanti prima, un uomo di 66 anni è stato schiacciato da un camion in un piazzale a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo. Questi eventi drammatici evidenziano la continua emergenza legata alla sicurezza sul lavoro nel Paese.
    Le autorità e i rappresentanti istituzionali hanno espresso indignazione di fronte a tali tragedie, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito la situazione uno “scandalo intollerabile” e la presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, che ha sottolineato come sia inaccettabile continuare a perdere vite umane sul lavoro nonostante gli appelli per migliorare la situazione.
    Nonostante le parole di condanna e gli appelli per un cambiamento, sembra che poco o nulla sia stato fatto per affrontare efficacemente il problema della sicurezza sul lavoro in Italia.
    La necessità di maggiori controlli, misure preventive e formazione continua per garantire un ambiente lavorativo sicuro è evidente, altrimenti si rischia di continuare a registrare tragedie evitabili sul luogo di lavoro. LEGGI TUTTO

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    Operaio schiacciato da un macchinario nello stabilimento Stellantis di Avellino

    Nella zona industriale di Pianodardine, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, un tragico incidente ha portato alla morte di un tecnico manutentore di 52 anni.
    L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è stato schiacciato da un macchinario durante un intervento nel reparto basamento motore. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 intervenuto, il dipendente, originario di Acerra, ha perso la vita questa mattina intorno alle 7:50.
    Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pratola Serra e Avellino, l’ispettorato del lavoro e ASL.
    Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che evidenzia l’importanza della sicurezza e delle misure preventive in ambito industriale. Il dibattito ripartito dopo la strage di Firenze con 5 operai morti, però non  ha ancora portato a provvedimenti seri in materia  di sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

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    LE FRASI Il sindaco di Pomigliano: “Stellantis? Fronte comune con i lavoratori”

    “Per garantire il futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, ci uniremo solidalmente ai lavoratori e ai sindacati. In collaborazione con la Regione Campania, intendiamo partecipare attivamente a tutti i tavoli istituzionali che verranno convocati”. Queste sono le dichiarazioni del sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, emerse durante la riunione tenutasi a Palazzo Santa Lucia, su iniziativa del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
    Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno espresso le loro preoccupazioni e indicato i temi da affrontare con il Governo. Il sindaco ha ulteriormente annunciato un incontro presso il Municipio il 15 febbraio con i sindacati di categoria per discutere della situazione.
    “L’amministrazione comunale di Pomigliano sarà al fianco dei lavoratori, supportandoli in ogni fase della lotta insieme ai sindacati”, ha dichiarato Russo. Inoltre, il presidente del Consiglio Comunale di Pomigliano, Maurizio Caiazzo, ha convocato una seduta monotematica per il 20 febbraio sul caso “Stellantis”. LEGGI TUTTO

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    Preoccupazione a Pomigliano: futuro incerto per lo stabilimento Stellantis

    Preoccupazione e musi lunghi tra gli operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Le parole del Ceo Carlos Tavares, che ha indicato lo stabilimento campano come uno dei due a rischio per le politiche del governo sugli incentivi all’automotive, hanno fatto tremare le fondamenta della città.
    L’incertezza del futuro grava non solo sui lavoratori, ma sull’intera comunità di Pomigliano, dove l’indotto e le piccole e medie imprese locali ruotano attorno all’attività dello stabilimento.
    La rabbia degli operai è palpabile. Dopo aver superato gli ammortizzatori sociali ad inizio anno e raggiunto la ragguardevole produzione di 215mila vetture nel 2023, si ritrovano nuovamente a rischio.
    La beffa sta nel fatto che la Panda elettrica, modello su cui puntava il futuro dello stabilimento, sarà prodotta fuori dall’Italia.
    Le preoccupazioni degli operai sono condivise da quelli dell’indotto, come la Tiberina di Pomigliano, che già sta affrontando un momento difficile.
    L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Russo, rivendica il diritto di essere presente in ogni incontro sul futuro dello stabilimento.
    La situazione di Pomigliano non è solo un problema di posti di lavoro, ma ha un impatto significativo sull’economia e sul tessuto sociale dell’intera area.
    Anche la minoranza consiliare è intervenuta sulla questione, criticando le parole di Tavares e sollecitando un intervento dello Stato.
    La priorità è quella di mantenere i livelli occupazionali e produttivi, tutelando il futuro di una comunità che vive da sempre di automotive. LEGGI TUTTO

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    L’ACCORDO Cisl e Claai Napoli siglano protocollo tra mondo sindacale e imprese

    “La mission nel mondo del lavoro e del sociale” è il titolo del protocollo d’intesa che la Cisl e la Claai di Napoli sottoscriveranno martedì 30 gennaio alle 10.30 presso la sede dell’associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa in piazza Garibaldi 49. Lo scopo è di creare luoghi di contatto, scambio e sinergie che possano arricchirsi mediante il confronto, mettendo a disposizione le reti, creandone di nuove oltre quelle già esistenti per accompagnare gli utenti nei loro bisogni, soprattutto quelli più fragili.
    Istituire quindi nuovi nuclei operativi tecnici che – attraverso soggetti intermedi con alte professionalità -supportino i cittadini e le piccole e medie imprese del territorio nei disbrighi del giornaliero e nella ricerca di opportunità, al fine di superare barriere di conoscenze, stimolando una maggiore consapevolezza sulle tutele ad essi rivolte. In quest’ottica nasce la volontà di incontrarsi tra il mondo sindacale e quello delle imprese, un modo per essere ancora più vicini alle famiglie, ai lavoratori e ai pensionati.
    Alla firma dell’accordo saranno presenti Alessandro Limatola, segretario generale Claai, Achille Capone, segretario Claai Napoli, Giuseppe Cerella, presidente Claai Napoli. Per il sindacato oltre a Gianpiero Tipaldi, segretario generale Cisl Napoli e Melicia Comberiati, segretaria Cisl Napoli con delega al mercato del lavoro e promotrice del protocollo, parteciperanno i presidenti delle associazioni ed enti della Cisl di Napoli, Salvatore Esposito, direttore Inas, Alessandra Megaro, direttrice Caf, Eleonora Iocco, presidente dell’associazione dei consumatori Adiconsum, Khalid Saady, presidente Anolf, Giuseppe Gargiulo, presidente Anteas, Alfonso Amendola, segretario generale Sicet. Interverrà Lucia Fortini, assessore alle Politiche sociali e giovanili della Regione Campania. LEGGI TUTTO

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    Marcianise , presentato i piano rientro stipendi arretrati per dipendenti Softlab

    Durante un recente incontro presso il Mimit, il gruppo Softlab ha presentato un piano di rientro per le spettanze arretrate, che dovrebbero essere saldate entro giugno.A prendere parte all’incontro erano presenti i rappresentanti sindacali. Queste spettanze arretrate, riguardanti stipendi e quote di cassa integrazione non versate, toccano i lavoratori delle diverse sedi Softlab in Italia.
    In particolar modo, circa 200 lavoratori di Caserta, ex dipendenti della multinazionale Jabil di Marcianise, che in passato avevano lasciato l’organico dell’azienda durante un periodo di crisi produttiva e che sono stati poi riassunti da Softlab, spinti da progetti di reindustrializzazione che purtroppo non hanno mai avuto luogo.
    Il segretario della Fiom-Cgil di Caserta, Francesco Percuoco, sostiene che Softlab deve adempiere all’obbligo di pagare gli stipendi arretrati e di rispettare gli impegni presi con la reindustrializzazione degli ex lavoratori Jabil.
    Percuoco ha dichiarato che il prossimo incontro, fissato per il 14 febbraio al Mimit, servirà a controllare l’effettiva attuazione del piano di rientro delle spettanze arretrate e a verificare la fattibilità di un piano industriale per i lavoratori della zona di Caserta.
    Ha inoltre espresso la necessità che le istituzioni nazionali e regionali riconoscano che il territorio di Caserta non può più essere sfruttato, e che ogni finanziamento, pubblico o privato, deve essere destinato a supportare l’occupazione e la produzione.
    Percuoco ha inoltre fatto riferimento a un altro caso, quello di Orefice, un’azienda sarda produttrice di gruppi elettrogeni che ha riassunto gli ex lavoratori di Jabil.
    In questo caso, i 23 ex Jabil assunti sono stati in seguito licenziati e sono tuttora disoccupati e senza sostegno al reddito.
    Percuoco ha concluso richiamando l’attenzione sui fondi del Pnrr assegnati al territorio, affermando che istituzioni e organizzazioni sindacali devono collaborare per monitorare l’uso di tali fondi, fino all’ultimo centesimo, e conoscere in anticipo i progetti che dovranno essere finanziati e quali saranno le ricadute produttive e occupazionali. LEGGI TUTTO

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    Napoli, domani sciopero Sapna: stop raccolta rifiuti in tutta la provincia

    Una mobilitazione di considerevole durata e intensità è in programma per domani, martedì 16 gennaio, con l’obiettivo di “difendere l’interesse collettivo dei cittadini e dei lavoratori della Sapna”.
    Questo è quanto rende noto la Cgil Funzione Pubblica, insieme a Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, annunciando lo sciopero presso l’azienda Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli) della Città Metropolitana di Napoli, responsabile della raccolta rifiuti nella provincia napoletana.
    La prima azione di sciopero sarà di 24 ore, coinvolgendo la sospensione di tutte le attività degli impianti, dei siti, delle discariche e degli uffici della Sapna. Durante lo sciopero, i lavoratori saranno presenti in presidio sotto gli uffici della Regione di Palazzo Santa Lucia.
    I sindacati sottolineano che il Consiglio d’Ambito di Eda Napoli 3, il 29 dicembre scorso, ha deciso di adottare un modello gestionale misto a capitale pubblico-privato per i servizi di smaltimento rifiuti e gestione degli impianti nei Comuni dell’ambito Ato3.
    Questa decisione, secondo i sindacati, va contro gli impegni precedentemente assunti con le parti sociali, ponendo a rischio la società pubblica Sapna e il suo ruolo cruciale nel trattamento dei rifiuti non differenziati di 92 Comuni della Provincia di Napoli.
    I sindacati prevedono che questa privatizzazione possa compromettere la trasparenza e la legalità del processo, aumentando i costi di gestione e le tariffe applicate ai cittadini. Oltre a ciò, la frammentazione del ciclo integrato dei rifiuti può favorire l’infiltrazione di capitali illeciti. Gli scioperi annunciati sono progettati come una serie di giornate di interruzione completa della raccolta dei rifiuti, con il rischio di accumulo significativo nelle strade.
    I sindacati esprimono preoccupazione per l’effetto negativo sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle professionalità degli impianti, delle discariche e della sede direzionale. Chiedono il ritiro immediato delle deliberazioni adottate dall’Ato Na3 e auspicano l’intervento tempestivo del sindaco metropolitano Manfredi, finora assente nei confronti istituzionali.
    G.B. LEGGI TUTTO