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    Sorpreso a spacciare in Penisola Sorrentina: 45enne di Angri arrestato a Meta

    Nel pomeriggio di ieri, durante un servizio predisposto dal Commissariato di Sorrento, gli agenti, transitando in via Santa Maria del Lauro, nel comune di Meta di Sorrento, hanno notato un individuo a bordo di un’auto che, al loro avvicinarsi, ha cercato di evitare il controllo.
    I poliziotti sono intervenuti prontamente, raggiungendo e bloccando l’uomo che ha manifestato fin da subito una certa irritazione al controllo di polizia.
    All’interno dell’auto, gli agenti hanno scoperto 29 involucri di cocaina, ben nascosti, per un peso complessivo di circa 21 grammi, insieme a 120 euro, chiaramente provento di attività illecita.
    Di conseguenza, l’indagato, identificato come un 45enne di Angri con precedenti penali, è stato arrestato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

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    Napoli, agguato di dicembre alle Case Nuove: arrestato killer del clan Contini

    La Polizia ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.N.G., su disposizione del gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Dda. M.N.G. è fortemente sospettato di aver commesso un duplice tentato omicidio con l’aggravante del metodo mafioso ai danni di due giovani, un uomo e una donna, nell’ambito di un evento verificatosi l’11 dicembre scorso nelle vicinanze delle Case Nuove di Napoli.
    La decisione di applicare la custodia cautelare è stata presa al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile, sotto la direzione e il coordinamento della procura distrettuale di Napoli.
    L’episodio incriminato risale alla notte dell’11 dicembre scorso, quando l’indagato, in sella a uno scooter, si sarebbe avvicinato all’auto che trasportava le due vittime, sparando ripetutamente e colpendole entrambe con armi da fuoco.
    Inoltre, all’indagato è stata attribuita l’aggravante del metodo mafioso, poiché il crimine sembra inserirsi nella tensione esistente tra il clan Contini e il gruppo criminale della Sanità. Si presume che l’autore dell’agguato e la vittima siano legati rispettivamente a questi due gruppi criminali. LEGGI TUTTO