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    Settima edizione del Premio “Donne per Napoli”, riconoscimento anche per la mamma di Giogiò Cutolo

    Napoli. Daniela Di Maggio, psicologa e mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista dell’Orchestra Scarlatti ucciso a Napoli lo scorso agosto dopo una lite per futili motivi, e Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto superiore Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, riceveranno un riconoscimento speciale per la categoria inclusione sociale nell’ambito della settima edizione del Premio “Donne per Napoli” – Carpisa Yamamay Miriade.La cerimonia di premiazione, condotta da Veronica Maya, si terrà mercoledì 20 dicembre al Teatro Posillipo di Napoli.
    Il premio, ideato dall’imprenditore Raffaele Carlino, presidente di Carpisa e Miriade, e dal giornalista Lorenzo Crea, direttore artistico della manifestazione, intende premiare le donne, partenopee e non, che si sono impegnate a vario titolo per la città di Napoli, dando lustro a quest’ultima in vari settori.
    Le altre vincitrici di questa settima edizione, selezionate dal Comitato tecnico scientifico del Premio, sono:
    Maria Elena Boschi (per la categoria Istituzioni, sezione intitolata alla memoria della senatrice Graziella Pagano prematuramente scomparsa nel settembre dello scorso anno);Carmen Giannattasio (Musica);Maria Triassi (Medicina e Ricerca scientifica);Rita Maria Antonietta Mastrullo (Conoscenza);Rajae Bezzaz (Giornalismo d’inchiesta);Concita De Gregorio (Giornalismo – carta stampata);Luana Ravegnini (Giornalismo e divulgazione);Pina Amarelli (Imprenditoria);Alessandra Aliberti e Chiara Di Gennaro (imprese green);Maria Giovanna Paone (Moda);New Martina (Nuove tendenze);Vittoria Schisano (Libri);le attrici Mariasole Pollio (Cinema), Claudia Ruffo (Tv – soap), Mariana Falace, Denise Capezza, Claudia Marchiori e Daniela Ioia (serie TV);Susy del Giudice (Teatro);le campionesse Viola Scotto di Carlo e Gloria Peritore (Sport).Il Comitato tecnico scientifico del Premio “Donne per Napoli” è composto da personalità del mondo scientifico, accademico, imprenditoriale, della cultura e spettacolo come:
    la prof. Annamaria Colao (cattedra Unesco per l’Educazione alla salute e sviluppo sostenibile, presidente della Società Italiana di endocrinologia e fra le prime dieci scienziate italiane al mondo per numero di pubblicazioni in campo medico-scientifico);il prof. Raffaele Cercola (ordinario di Marketing alla Seconda Università di Napoli e fra i maggiori esperti italiani del settore);Veronica Maya (conduttrice tv);Francesco Tripodi (direttore generale di Miriade e amministratore delegato del Napoli Femminile calcio);Enzo Agliardi (giornalista economico);Francesco Sangiovanni (imprenditore titolare del Teatro Posillipo);Giada Filippetti (imprenditrice attiva nel settore turistico);Simona Bosso (avvocato).Partner della serata sono Cantina Tizzano, La bontà dell’orto, Raffaele Caldarelli pasticcere insieme con Rosanna Romano, per i panettoni artigianali Caldarelli, azienda che da anni affianca il Premio.
    Il riconoscimento a Daniela Di Maggio e Eugenia Carfora
    Il riconoscimento speciale a Daniela Di Maggio e Eugenia Carfora è stato attribuito per il loro impegno nel promuovere l’inclusione sociale e la lotta alle discriminazioni.
    Daniela Di Maggio, dopo la morte del figlio Giovanbattista, ha fondato l’associazione “GioGio Cutolo – Musica per la pace”, che si occupa di promuovere la cultura e la musica tra i giovani, in particolare nelle periferie.
    Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto superiore Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, ha avviato un progetto di inclusione sociale che ha coinvolto gli studenti di diverse nazionalità.
    Il Premio “Donne per Napoli” è un’iniziativa che vuole valorizzare il ruolo delle donne nella società, in particolare nella città di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Processo immediato per gli assassini di Giogiò: ci sono anche due complici

    Il 15 febbraio si svolgerà la prima udienza del processo immediato davanti al Tribunale per i minorenni chiesto ed ottenuto dalla Procura per l’assassino e i complici che la notte del 31 agosto uccisero il musicista  napoletano Giovanbattista Cutolo.
    Dalle carte della Procura emerge che ci sono anche due complici. Si tratta di due rapinatori, uno di 20 e uno di 28 anni, che risultano indagati per concorso anomalo in omicidio nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del musicista 24enne.
    I due indagati – come riportano Il Mattino e l’edizione napoletano di Repubblica in edicola oggi-sono entrambi originari dei Quartieri Spagnoli e sono noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la mattina dell’omicidio i due rapinatori si trovavano in piazza Municipio insieme a un terzo soggetto, che conosceva il minorenne armato che ha sparato a Giogiò. I tre decisero di andare a mangiare un panino in un pub del centro, dove si imbatterono nella comitiva di amici del musicista.
    I due rapinatori iniziarono a provocare verbalmente i ragazzi, poi uno di loro spruzzò la maionese in testa a uno degli amici di Giogiò. La situazione precipitò quando i due rapinatori iniziarono ad aggredire i ragazzi con sedie e tavolini.
    Giovannabattista Cutolo intervenne per difendere un amico che stava subendo le botte, ma fu raggiunto da tre colpi di pistola sparati dal minorenne. Il musicista morì poco dopo in ospedale.

    I due rapinatori hanno negato di sapere che il minorenne era armato. Uno di loro ha anche dichiarato di aver incontrato il killer per la prima volta solo poche ore prima dell’omicidio.
    L’inchiesta sull’omicidio di Giogiò è ancora in corso e gli inquirenti stanno valutando la possibilità di costituire parte civile nel processo anche il Comune di Napoli, che ha subito un danno d’immagine a causa della vicenda.
    L’omicidio di Giogiò è un atto di violenza insensata che ha sconvolto l’intera città di Napoli. I due rapinatori indagati sono responsabili di aver scatenato la rissa che ha portato alla morte del giovane musicista. La loro posizione è grave e dovranno rispondere di concorso anomalo in omicidio, un reato da corte di assise. LEGGI TUTTO