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    Arzano il fratello del boss abbandona rifiuti in strada: inseguito e denunciato

    Arzano. Abbandona rifiuti e viene inseguito dalla polizia locale:denuncia e sequestro dell’auto.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloDa pochi giorni sgomberato dall’alloggio popolare del rione 167, è il fratello del capo del sodalizio del clan “Monfregolo”.
    Era stato segnalato a bordo di una fiat Palio di colore rosso con dei sacchi di rifiuti pronti all’abbandono. È così che una pattuglia della polizia municipale di Arzano si è messa sulle sue tracce intercettando il veicolo alla via Meucci da cui è sceso un uomo intento ad abbandonare sacchi di rifiuti derivanti da attività. L’uomo veniva identificato in S. M. già denunciato in passato dai caschi bianchi diretti dal Comandante Biagio Chiariello alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord unitamente al proprio nucleo familiare, tra cui il germano G.M.reggente dell’omonimo sodalizio  “Monfregolo” contrapposti ai “Cristiano” come occupante abusivo degli alloggi popolari al rione 167.

    L’uomo era stato sfrattato pochi giorni fa da un alloggio popolare occupato abusivamente L’autore del reato da pochi giorni era stato destinatario di una procedura di sgombero dagli alloggi popolari del rione 167 perché abusivi.
    All’esito delle operazioni al responsabile è stata sequestrata l’auto perché sprovvista di assicurazione e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord per abbandono rifiuti. I rifiuti sono stati restituiti al responsabile per il regolare smaltimento.Le attività proseguono sul territorio finalizzare a contrastare ogni firma di illecito tra cui l’abbandono dei rifiuti.P.B.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Padre e figlia feriti in un tamponamento a catena a Napoli: grave 33enne

    Un grave incidente stradale è avvenuto oggi pomeriggio a Napoli, all’incrocio tra via Arenaccia e via Alessandro De Meo. Un tamponamento a catena ha causato il ferimento di un padre e della sua figlia che erano a bordo di uno scooter.
    La donna, 33 anni, è in prognosi riservata in codice rosso all’ospedale Cardarelli. Il padre, 72enne, è stato ricoverato nello stesso ospedale dove è in osservazione.
    Secondo la ricostruzione della Polizia Locale, il conducente di una Toyota Yaris ha tamponato l’auto che lo precedeva, che a sua volta ha tamponato lo scooter con a bordo le due vittime. L’impatto è stato violento e i due sono stati schiacciati contro un altro veicolo fermo davanti a loro.
    L’incidente ha provocato un tamponamento multiplo che ha coinvolto in totale quattro auto e lo scooter. Il conducente della Yaris, dopo il tamponamento, ha avuto una colluttazione con il conducente dell’auto che lo precedeva e poi si è dato alla fuga senza prestare soccorso.
    Rintracciato e denunciato l’automobilista che era scappato
    L’uomo è stato successivamente rintracciato presso la sua abitazione. Si tratta di un 43enne residente nella zona di via Santi Giovanni e Paolo. È stato sottoposto ad accertamenti per verificare se fosse sotto l’influenza di alcol o droghe e sarà denunciato all’autorità giudiziaria per lesioni ed omissione di soccorso.
    Le condizioni del padre e della figlia sono gravi. I medici dell’ospedale Cardarelli stanno facendo il possibile per salvarle la vita.
    L’incidente ha causato notevoli disagi al traffico nella zona. La Polizia Locale sta svolgendo ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti.
    Ancora una volta, la cronaca registra un drammatico incidente stradale con gravi conseguenze. È necessario sensibilizzare tutti gli automobilisti sul rispetto delle regole della strada per evitare simili tragedie.
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    IL FATTO Circola a bordo di veicolo rubato con targa e carte false, 37enne denunciato a Poggiomarino

    Un residente di Poggiomarino, di 37 anni, è stato denunciato dalla Polizia di Stato per la circolazione a bordo di un veicolo rubato con targhe e documenti falsi di nazionalità bulgara. Durante un normale servizio di controllo stradale, gli agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Nola hanno fermato una FIAT 500 bianca con targhe bulgare nei pressi del casello autostradale dell’autostrada A/30 a Palma Campania.
    Il confronto tra il Vehicle Identification Number (VIN, il numero di identificazione dei veicolo) sul parabrezza e la targhetta identificativa del costruttore ha rivelato difformità rispetto agli originali, insieme alla contraffazione della carta di circolazione bulgara esibita dal conducente.
    Verifiche più approfondite hanno confermato la contraffazione del telaio e dei documenti, scoprendo che il veicolo era stato immatricolato in Italia e rubato a Lusciano (CE) nel dicembre 2020. Il trentasettenne è stato deferito in stato di libertà per i reati di riciclaggio, contraffazione ed utilizzo di sigilli dello stato, oltre a violazioni del Codice della Strada. Infine, l’auto è stata sottoposta a sequestro penale. LEGGI TUTTO