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Bimbo di 5 anni picchiato e frustato con cavi elettrici
Catania – Dopo la segnalazione della preside della scuola frequentata dal bambino, la polizia ha avviato un’inchiesta che ha portato all’arresto della madre 28enne e della zia 23enne del piccolo, entrambe di nazionalità nigeriana. Le due donne sono attualmente in custodia cautelare dopo l’approvazione da parte del giudice.
Le accuse ipotizzate nei confronti delle donne sono per maltrattamenti e lesioni personali pluriaggravate. Le indagini della Polizia sono state avviate dopo la denuncia della dirigente scolastica, che ha parlato di un bambino di 5 anni con segni evidenti di frustate sulla schiena e sulle gambe.
Il bambino è stato trasportato in ospedale e ha ricevuto cure per le ferite riportate, con una prognosi di 15 giorni. I medici hanno riscontrato numerose escoriazioni e lesioni profonde, come segni evidenti di violenza perpetrate nei confronti del bambino.
Secondo la ricostruzione della Procura, i segni di violenza sarebbero stati inflitti dalla zia del bambino con cavi elettrici a causa di banali capricci e monellerie attribuite al minorenne. Le sevizie sarebbero avvenute anche alla presenza della madre, che non avrebbe fatto nulla per evitarle o segnalarle alle autorità competenti.
Il racconto del bambino ai medici e agli agenti della polizia ha portato all’arresto delle due donne, entrambe con regolare permesso di soggiorno. Le indagini hanno evidenziato segni di violenza evidenti, con numerose escoriazioni e lesioni pregresse diffuse sul suo corpo. LEGGI TUTTOMaltrattamenti in famiglia a Fondi: prima l’allontanamento, poi la revoca lampo
Nel pomeriggio di domenica 11 febbraio, dopo una lite famigliare, una 57enne di Fondi aveva chiesto l’intervento dei carabinieri della Tenenza locale lamentando di essere stata minacciata, aggredita verbalmente e percossa dal coniuge 62enne. Non solo: contestualmente ha riferito di essere da tempo vessata, ingiuriata e malmenata dal marito, il quale, anche e soprattutto a […] LEGGI TUTTO
Violenza sessuale sulla nipotina, arrestato un 35enne residente a Terracina
Nella giornata di mercoledì, la polizia di Terracina ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un cittadino rumeno di 35 anni, ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di una minore di quattordici anni. Nello scorso mese di ottobre, i genitori della vittima avevano presentato una denuncia nei confronti dell’indagato, […] LEGGI TUTTO
Famiglia perseguitata dal vicino, divieto di avvicinamento per un 50enne di Fondi
Gli agenti del Commissariato di Fondi hanno eseguito la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo del posto, classe ’73. “Le vittime, vicini di casa trasferitisi da qualche anno in una dimora attigua a quelle del soggetto destinatario del provvedimento restrittivo, da tempo erano oggetto di minacce, atti persecutori e […] LEGGI TUTTO
Violenza sessuale e atti persecutori nei confronti di una 17enne: coetaneo indagato
Nella giornata di lunedì a Scauri di Minturno, i carabinieri della Stazione locale hanno eseguito un ordine di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa emessa dal Tribunale per i Minorenni di Roma nei confronti di un minore classe 2007, residente a Minturno. Il 17enne è accusato dei reati di atti persecutori e violenza […] LEGGI TUTTO
Tragedia a Palermo, padre e figlio cadono dal 6 piano di un palazzo. Bambino illeso ma il papà muore.
A Palermo tragedia nel pomeriggio della vigilia di Natale: un bimbo si sporge dal balcone del 6 piano e cade, il padre tenta di afferrarlo ma precipita anche lui.
Tragedia a Palermo durante la vigilia di Natale, quando un bambino di 4 anni e suo padre sono precipitati dal sesto piano di un edificio. Il piccolo si era pericolosamente affacciato dal balcone, spingendo il padre a cercare di afferrarlo, ma entrambi sono caduti. Il padre, un professore di Ingegneria dell’Università di Palermo di 38 anni, già colpito dalla recente perdita della moglie, è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale. Incredibilmente, il bambino è sopravvissuto e attualmente è ricoverato presso l’ospedale “Cervello”, senza gravi lesioni secondo la Tac.
La famiglia aveva già subito un dramma con la prematura scomparsa della madre del bambino, avvenuta poco più di un anno fa. Le circostanze dell’incidente sono oggetto di indagine, ma sembra che i pannelli della tettoia di un ristorante abbiano attenuato la caduta.
Quando i soccorritori sono giunti sul luogo, entrambi erano ancora vivi. Nonostante gli sforzi, il padre non ha resistito alle gravi lesioni, mentre il bambino è stato prontamente soccorso e trasferito in ospedale, dove ora si trova in condizioni stabili. Inizialmente si era ipotizzato un possibile suicidio, ma testimonianze raccolte da polizia e vigili del fuoco suggeriscono un tragico incidente, soggetto a ulteriori indagini. LEGGI TUTTOAddio a Luciano Bifulco, macellaio e ristoratore, vittima di incidente: aveva 40 anni
Lutto improvviso nel mondo della ristorazione in Campania per la tragica notizia della scomparsa di Luciano Bifulco noto macellaio e ristoratore. Aveva da poco compiuto 40 anni lo scorso 21 novembre, è deceduto improvvisamente nella mattina del 24 dicembre a causa delle ferite riportate in un incidente.
Al momento, le circostanze dell’incidente non sono ancora chiare, e la sua morte è avvenuta all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove era stato ricoverato per le gravi ferite. Lascia la moglie e i loro tre figli.
Luciano Bifulco proveniva da una famiglia di macellai e insieme al fratello gestiva l’attività di famiglia ad Ottaviano, nella provincia di Napoli. Inizialmente, ha avviato la Braceria Bifulco e successivamente, più di recente, Bifulco Exclusive. La sua carne di alta qualità era rinomata e forniva numerosi locali nella regione campana e oltre.
La notizia della morte di Luciano Bifulco ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio sui social network. Ad esempio, Egidio Cerrone, proprietario della famosa panineria Puok Burger Store a Napoli, ha espresso il suo dolore dicendo: “No Luciano, no amico mio, mi si è spezzato il cuore, sto piangendo di brutto, io e Teresa ti volevamo troppo bene“. LEGGI TUTTO