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    Napoli, sparatoria ai Decumani: attacco ai Mazzarella

    Napoli. Due colpi di pistola sono stati esplosi la notte scorso in vico Campanile ai Santi Apostoli. Non ci sono feriti, ma solo bossoli a terra e tanta paura tra i residenti.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloDue pistoleri in sella a uno scooter hanno voluto far sentire la loro presenza criminale nella zona dove solo la scorsa settimana c’è stato un blitz che ha portato in carcere 22 persone tra i clan federati ai Mazzarella.
    Le indagini della Polizia sono orientate a pensare che si sia trattato di un atto intimidatorio per marcare il territorio, complice il vuoto di potere creato dagli arresti dei Mazzarella-Giuliano. Ma non è escluso che si tratti di una risposta ritardata al ferimento del cugino del boss Eduardo Saltalamacchia. Ma anche una strategia camorristica estemporanea tipica dei periodi di assenza di capi in libertà.
     Una stesa per marcare il territorio dopo il blitz Fortunatamente i proiettili non hanno colpito persone ne edifici o mezzi. Chi ha fatto fuoco urlando in strada ha puntato in alto sapendo che non doveva creare danni ma solo terrore. E così è stato.
    Il messaggio è arrivato e ora resta da capire se la sparatoria ai Decumani sia l’inizio di una nuova escalation di violenza, come raccontato dalle cronache di Napoli nelle ultime settimane nel centro della città. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Nell’incidente a Mirabella Eclano morto anche il campione italiano di pugilato Under 20, Bilal Boussadra

    Morto il campione italiano di pugilato Under 20 Bilal Boussadra, pugile del team Froncillo di Avellino.PUBBLICITA

    Figura anche lui tra le quattro giovani vittime del tragico incidente stradale stanotte a Mirabella Eclano.

    Punti Chiave ArticoloL’incidente sulla Statale 90 delle Puglie nel territorio di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. Erano tutti nella stessa auto, una Mercedes Amg, guidata da un 21enne originario di Frigento, diretti ad una gelateria della frazione Calore. Con lui sono morti sul colpo i suoi tre amici, tutti di 21 anni, originari di Frigento, Grottaminarda e Mirabella Eclano. Secondo un prima ricostruzione, l’auto si sarebbe scontrata con un’altra auto, una Panda, e a forte velocità si è schiantata contro un muro.
    Sui social già tantissimi i messaggi di cordoglio e di ricordo del giovane campione italiano di pugilato.
     Già tanti i messaggi di cordoglio e di ricordo sui social “Un tragico incidente questa mattina all’alba ti ha strappato via da questa vita, dai sogni, dalle speranze e delle tante ambizioni che avevi. Una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Un’altra giovane vita che vola via. Condoglianze alla famiglia, alla Irpina Pro Boxing, al maestro Froncillo. Ciao Bilal, ci mancherai tantissimo”. “In un momento di dolore, scrivere parole dedicate a una persona che non c’è più è un modo bellissimo per ricordarlo e fare un omaggio alla sua memoria. Ciao Bilal. Ciao Campione. Ci uniamo al dolore degli amici Irpinia PRO RING Boxing – Team Froncillo e della famiglia. Non si può morire a 20 anni”.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, mistero sul ferimento di una donna a Montecalvario: colpita da un proiettile mentre era in casa

    Napoli. La polizia indaga sul misterioso ferimento di una donna avvenuto ieri sera nel quartiere Montecalvario.PUBBLICITA

    La donna è arrivata all’ospedale Vecchio Pellegrini, accompagnata dal alcuni familiari,  con una ferita al torace da colpo di arma da fuoco.

    Punti Chiave ArticoloAi medici ha riferito di essere stata colpita mentre era in un’abitazione. La donna, che non è in pericolo di vita, è ricoverata in prognosi riservata. I medici attendono di sottoporla a una operazione chirurgica per estrarre il proiettile. Nel frattempo la polizia sta cercando di fare luce sulla vicenda e soprattrutto di verificare la veridicità del racconto della donna.
     Forse colpito nel corso di una stesa Non è escluso che sia rimasta colpita da un proiettile vagante esploso durante una stesa visto le fibrillazioni in atto tra i clan dei Quartieri Spagnoli e delle quali si raccontando spesso nelle cronache di Napoli nelle ultime settimane.
    Come potrebbe essere stata colpita nel corso di una lite familiare e in quel caso starebbe coprendo qualcuno non fornendo l’esatta dinamica dell’episodio. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Castellammare tentato omicidio ieri sera: 64enne ferito al petto da un colpo di pistola

    Castellammare. Un uomo di 64 anni è stato ferito al petto da un colpo di arma da fuoco nella tarda serata di ieri a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.PUBBLICITA

    Dopo essere stato colpito al petto, l’uomo di 64 anni è stato prontamente trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove ha ricevuto le prime cure.

    Punti Chiave ArticoloViste le sue condizioni, è stato successivamente trasferito all’Ospedale del Mare di Napoli per ulteriori trattamenti. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata, ma non risulta essere in pericolo di vita. Indagini in corso Sull’episodio indaga la Polizia di Stato, che è attivamente impegnata nell’identificazione dell’autore del ferimento. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle circostanze esatte dell’accaduto o sul possibile movente.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, stesa dei De Micco-De Martino al rione Conocal di Ponticelli: “Qui comandiamo noi”

    Napoli. Notte di fuoco, di fragore di armi e di paura e tensione quella di due giorni fa nelle palazzine del rione Conocal di Ponticelli.PUBBLICITA

    Un commando di pistoleri in sella alle moto ha esploso numeorsi colpi di pistola in aria e poi si è dileguato.

    Una azione rapida, dimostrativa ma soprattutto un messaggio di sfida al clan di Salvatore D’Amico o’ pirata al centro dell’attenzione nazionale in questi giorni per un’inchiesta sull’infiltrazione del suo clan negli affari di Roma.
    Per gli investigatori, come riportato da cronache di Napoli, si è trattato di un atto di forza del clan dei De Micco-De Martino che così hanno voluto ribadire il loro dominio e il loro controllo di quel territorio.

    Dietro ci sarebbe uno scenario fatto di nuove allenze tra faglie criminali della zona che vede appunto la nascita di una nuova alleanza tra i D’Amico e i Montefusco e i De Luca Bossa.

    Cosa questa vista come un atto di sfida da parte dei De Micco De Martino che l’altra sera hanno lanciato il segnale a suon di piombo: “Qui comandiamo noi”.
    Gli investigatori seguono con attenzione l’evolversi della situazione sperando che non vi sia un innalzamento del livello di scontro tra le famiglie criminali di Ponticelli.

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    Camorra, colpo ai clan federati con i Mazzarella: 22 arresti

    Napoli. Ennesima alba di manette per la camorra napoletana e questa volta è toccata alla potente famiglia criminale dei Mazzarella o meglio ad alcuni dei clan federati.PUBBLICITA

    Sono 22 gli aarresti eseguiti stamane, su disposzione della Dda di napoli da parte di pèolizia , carabinieri e guardia di finanza nei quartieri di Forcella, Case Nuove e rione San Gaetano.

    Punti Chiave ArticoloSono tutti accusati di associazione mafiosa, estorsioni, droga e armi. E così dopo aver inferto ben tre spallate al clan Contini e all’Alleanza di Secondigliano questa volta tocca ai Mazzarella. 22 persone sono state arrestate, su disposizione del Tribunale di Napoli, con l’accusa di associazione mafiosa, tentato omicidio, lesioni, rapina, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, traffico di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso.
    Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di appartenere al clan Mazzarella, uno dei sodalizi criminali più potenti della Camorra.
    L’operazione scaturisce da due distinte indagini: Prima indagine: condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, ha permesso di ricostruire l’ascesa del clan “Giuliano”, articolazione del clan Mazzarella, operante nei quartieri Forcella e Maddalena. Le indagini, sviluppate tra gennaio 2020 e dicembre 2021, hanno documentato la nascita del gruppo, il suo radicamento sul territorio e la stipula di un’alleanza con il clan Mazzarella.
    Sono stati inoltre accertati numerosi reati commessi dal clan, tra cui tentati omicidi, lesioni, estorsioni, rapine e traffico di droga. Seconda indagine: svolta tra la fine del 2018 e il gennaio 2022, ha fatto luce sul gruppo criminale denominato “paranza di San Gaetano”, articolazione del clan Mazzarella attiva nel centro storico di Napoli. Le indagini hanno ricostruito la struttura, l’operatività e il controllo del territorio da parte del gruppo, in particolare nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Dettagli sulle persone arrestate: Clan Giuliano: 10 persone, tra cui G.S., ritenuto il capo del gruppo.Paranza di San Gaetano: 7 persone, tra cui B.S., elemento di spicco del clan Mazzarella.Gruppo Caldarelli: 5 persone. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e dal Commissariato Vicaria-Mercato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Rione Sanità, anche la cocaina rosa nel supermarket della droga: arrestato 20enne

    Napoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Stella, durante un blitz nel Rione Sanità, hanno scoperto una sorta di supermarket della droga e hanno arrestato un 20enne, Giuseppe Amabile, trovato in possesso di ingenti quantità di droga, tra cui la cosiddetta “cocaina rosa”.PUBBLICITA

    L’operazione si è svolta in un appartamento al civico 1 di via Vicoletto San Gennaro dei Poveri. I Carabinieri, grazie a mirati servizi di osservazione, avevano notato un via vai sospetto dall’abitazione. Irrompono nell’appartamento, cogliendo il giovane di sorpresa.

    Punti Chiave ArticoloNella perquisizione, i militari hanno rinvenuto 35 involucri di “cocaina rosa”, una droga sintetica che può arrivare a costare fino a 400 euro a dose, ingenti quantità di marijuana, cocaina e hashish, Spid, Ketamina e 2 bilancini di precisione. Indagini per risalire alla rete di clienti ed eventuali complici Il 20enne è stato arrestato e tradotto in carcere. Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso per ricostruire la rete di spaccio e individuare eventuali complici.
    La “cocaina rosa“, nota anche come Tusi, è una droga sintetica che contiene diverse sostanze psicoattive, tra cui ketamina, MDMA e 2C-B. Provoca allucinazioni, euforia e distorsioni sensoriali. I suoi effetti possono essere imprevedibili e pericolosi, anche mortali.
    La specifica del sequestro: · kg. 1,603 di marijuana, suddivisa in 37 involucri;· gr. 680 di “hashish”, suddivisa in dieci panetti;· gr. 102 di farmaco “ketamina”, contenuta in un involucro;· gr. 70 di “spid”, contenuto in un involucro;· gr. 10 di “cocaina”, contenuta in un involucro;· gr. 26 di “cocaina rosa”, contenuta in 35 involucri;· 2 bilancini di precisione;
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    Mariglianella coppia arrestata, in casa oltre 150 chili di droga, armi e 126 mila euro in contanti

    Mariglianella: coppia arrestata con droga, armi e denaro. Carabinieri scoprono un vero e proprio arsenale durante perquisizionePUBBLICITA

    Un blitz dei Carabinieri di Castello di Cisterna ha portato all’arresto di una coppia a Mariglianella. L’operazione, inizialmente volta al contrasto del contrabbando di sigarette, ha rivelato ben altro.

    Punti Chiave ArticoloDurante la perquisizione dell’abitazione dei coniugi, una donna incensurata di 32 anni e un uomo di 31 anni con precedenti per detenzione illegale di tabacchi, sono stati rinvenuti: Poco meno di 3 chili e mezzo di sigarette bionde di contrabbando152 chili di hashish marchiata “La mousse”Quasi 2 chili di marijuanaUna pistola calibro 9Una pistola semiautomatica calibro 7,65Una mitragliatrice Imi Uzi150 proiettili di vario calibroUn Rolex4 coltelliUn bilancino di precisione126.860 euro in contantiUna Fiat Panda, dove è stata trovata parte della sostanza stupefacente.
    I due erano i custodi per conto dei clan vesuviani La coppia è stata arrestata e trasferita in carcere. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificarne l’utilizzo in fatti di sangue o altri delitti.
    Le indagini proseguono per ricostruire i collegamenti della coppia con i clan della zona vesuviana. I due probabilmente facevano da custodi dietro compenso. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Truffe agli anziani a Roma: ecco chi sono i 10 uomini d’oro. Bottino da 500mila euro

    Decine di anziani vittime di truffe e rapine per un bottino di oltre 500mila euro.PUBBLICITA

    Un’organizzazione criminale con base a Napoli, sgominata dalla Squadra Mobile della Questura di Roma e dal III Distretto Fidene-Serpentara, operava nella Capitale con un collaudato schema: il raggiro del “finto nipote” o del familiare in difficoltà.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini, coordinate dalla Procura di Roma, sono partite dalle denunce delle vittime e hanno permesso di ricostruire il modus operandi e identificare i componenti del gruppo, dieci persone in tutto, che agivano con ruoli ben definiti. I capi, Antonio e Luca Pestorino, gestivano la “centrale” della truffa da Napoli. Alessandro Bara era il coordinatore delle telefonate, mentre Andrea De Martino si occupava di noleggiare le auto per gli spostamenti. Mario Mazzola, detto “Mirko”, era l’incassatore, colui che si presentava a casa delle vittime per ricevere denaro, gioielli o oro. Vincenzo Benincasa, Carlo Tolomello, Antonio Mosolino, Salvatore Donnarumma e Lepoldo Rignani completavano la banda.
     I ruoli e le divisioni dei compiti dei 10 componenti della banda Per contattare le vittime, il gruppo utilizzava vecchi elenchi telefonici. Una volta individuata la preda, la truffa si svolgeva secondo un copione collaudato: una telefonata all’anziano con la falsa notizia di un incidente occorso al nipote o a un altro familiare.
    Per risolvere l’emergenza, era necessario consegnare denaro o preziosi. I truffatori, spesso spacciandosi per direttori di postali, corrieri o amici dei congiunti, si presentavano poi a casa della vittima per incassare. L’organizzazione era attiva non solo a Roma, ma anche in diverse province del Centro-Sud, tra cui Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce.
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    Ponticelli ucciso Emanuele Pietro Montefusco

    Si chiama Emanuele Pietro Montefusco, 49 anni, pregiudicato esperto in furti di auto l’ultima vittima di camorra uccisa stamane in via Argine a Ponticelli.PUBBLICITA

    Si tratta di una vecchia consocenza delle forze dell’ordine legato da vincoli di parentela con l’ ex pentito, Davide Montefusco ucciso nel 2016 sempre a Ponticelli in viale Margherita.

    La vittima anni fa fu arrestata insieme con altre cinque persone perché componente di una banda specializzata in furti di di furgoni adibiti al trasporto di materiale edile.
    La banda operava nella provincia di Napoli e in maniera particolare in penisola sorrentina e sui Monti Lattari, I furgoni rubati venivano poi rivenduti o smontati e venduti come ricambi.

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    Omicidio a Ponticelli: uomo ucciso in via Argine

    Omicidio stamane a Ponticelli. E’ accaduto poco dopo le 10 in via Argine nel quartiere di Ponticelli.PUBBLICITA

    I carabinieri della Compagnia di Poggioreale sono intervenuti in via argine 91 per un uomo colpito e ucciso da colpi d’arma da fuoco.

    Sul posto si stanno portando anche i magistrati della Dda di Napoli e la sezione scientifica dei carabinieri per i rilievi.
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    Notte di fuoco a Napoli due agguati con due feriti. Uno è gravee

    Notte di violenza a Napoli, con due distinti agguati che hanno lasciato feriti due uomini.PUBBLICITA

    Il primo episodio è avvenuto ieri sera alle 21:30 circa, il secondo tra le 2:30 e le 3:00 di questa mattina.

    Punti Chiave ArticoloNel secondo agguato, un 21enne con precedenti penali è stato gravemente ferito da colpi di pistola alla zona lombare. Il giovane è stato soccorso da un passante in Piazza Canneto nella zona dell’Arenella e trasportato d’urgenza all’Ospedale Vecchio Pellegrini, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico salvavita. Le sue condizioni sono gravi ma in lieve miglioramento, anche se la prognosi rimane riservata. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli, che non esclude alcuna pista e sta verificando se il luogo del ferimento sia effettivamente quello in cui il giovane è stato soccorso.
    Ferito 33enne a Forcella Qualche ora prima dell’agguato al 21enne, un 33enne napoletano si era presentato al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini con ferite da arma da fuoco alle gambe.
    L’uomo, anch’esso con precedenti penali, ha raccontato agli agenti del Commissariato di Polizia Montecalvario, che sta indagando sull’episodio, di essere stato avvicinato e ferito senza motivo da uno straniero mentre si trovava in Via Cappella a Pontenuovo. Il 33enne è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. Ancora da chiarire le motivazioni e la dinamica esatta dei due agguati. Gli inquirenti stanno lavorando sulle testimonianze raccolte e sui rilievi effettuati sulla scena dei crimini per ricostruire i fatti e assicurare i responsabili alla giustizia.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO