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    Napoli, ai Quartieri Spagnoli spari contro una pizzeria in ristrutturazione

    Napoli. Si torna a sparare ai Quartieri Spagnoli. E questa volta gli emissari della camorra sono entrati in azione poco prima dell’alba.PUBBLICITA

    Questa mattina infatti intorno alle 5 i Carabinieri della compagnia Napoli Centro sono intervenuti in via Montesanto 22 per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
    Secondo le prime ricostruzioni sconosciuti avrebbero sparato alcuni proiettili contro la vetrina di una pizzeria in fase di ristrutturazione.
    Non ci sono feriti. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice.
    Il titolare della pizzeria è stato sentita a sommarie informazioni dai militari. L’uomo ha riferito di non aver mai subito minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare i motivi dell’attentato.
    I carabinieri stanno cercando immagini utili alle indagini attraverso la visione dei filmati delle telecamere pubbliche e private presenti in zona.
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    Somma Vesuviana, spari nella finestra di una donna incensurata

    Somma Vesuviana. La stesa di Ferragosto è andata in scena a Somma Vesuviana.PUBBLICITA

    Ieri in tarda serata infatti i carabinieri della compagnia e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna sono intervenuti in via Spirito Santo a Somma Vesuviana per l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco.

    Secondo quanto rilevato dai militari, un proiettile avrebbe colpito la finestra di un appartamento di una donna incensurata.
    Non ci sono feriti, indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice. Per la donna solo tanto spavento.

    La signora è stata anche sentita a sommarie informazioni da parte dei carabinieri ai quali ha riferito di non sapere spiegare i motivi del gesto.

    Non è escluso che si sia trattato di un errore e in tal senso i militari stanno verifcando se nello stesso stabile abita qualche pregiudicato a cui probabilmente era rivolto il messaggio di piombo.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Marano, latitante del clan Polverino sorpreso a fumare narghilè con i complici

    Marano. Era talmente tranquillo del suo covo al fresco della collina di Marano che il narcos Pasquale Cesaro si rilassava fumando un narghilé insieme al suo complice e a due donne.PUBBLICITA

    Eppure sapeva di essere un latitante ricercato: deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. Una condanna per traffico internazionale di stupefacenti, ancora ineseguita poiché l’uomo è scomparso dai radar della giustizia dal 1 luglio 2023.

    Punti Chiave ArticoloIl blitz con 40 carabinieri è scattato alle tre della notte appena trascorsa:  in via De Filippo. I militari circondano villetta nella campagna di Marano. Ci sono i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e del ROS di Napoli. Tutti gli occhi sono puntati su quel villino, circondato da una corte, con la luce che filtra appena dalle tapparelle abbassate. All’interno si nasconde Pasquale Cesaro, latitante di 52 anni, broker del narcotraffico e considerato vicino al clan “Nuvoletta-Orlando-Polverino“.
    Pasquale Cesaro, broker del narcotraffico del clan Nuvoletta-Orlando-Polverino Cesaro è ritenuto una figura centrale nel traffico di cocaina dal Sud America verso la provincia di Napoli e deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non hanno mai smesso di cercarlo, seguendo la sua rete di contatti e monitorando i social network. Ha tentato la fuga attraverso i campi ma si è ferito Il 52enne non è solo. Con lui ci sono un uomo di 43 anni e due donne, sedute attorno a un narghilè. Scatta il blitz. Cesaro tenta la fuga attraverso una porta sul retro, scavalca la recinzione e si ferisce una gamba su uno spuntone di metallo.
    Nonostante la ferita, continua a correre, ma si rende conto rapidamente di non avere via di scampo: i carabinieri lo hanno circondato. Le manette scattano e per lui si aprono le porte del carcere di Secondigliano. Anche il 43enne che era con lui viene arrestato per aver facilitato la sua latitanza, con l’accusa di procurata inosservanza di pena. Le due donne, invece, vengono denunciate in stato di libertà per lo stesso reato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, scarcerato il boss Elio Amato: Ferragosto a casa dopo 14 anni

    Napoli. Ferragosto a casa dopo 14 anni per il boss Elio Amato. L’esponente di spicco della famosa cosca degli “scissionisti” o degli “spagnoli” di Secondigliano è da qualche giorno a casa.PUBBLICITA

    Dopo 14 anni ininterrotti di carcere di cui molti al 41 bis è stato scarcerato per fine pena.

    Punti Chiave ArticoloEra stato arrestato a Villaricca nel 2014 dopo oltre un anno di latitanza insieme con il suo fedele guardaspalle Marco Liguori. Elio Amato, oggi 56 anni, è il fratello del boss Raffaele Amato fondatore insieme con il cognato Cesare Pagano di quella potente famiglia criminale che con la scissione dai Di Lauro diede il via a una delle più sanguinose e durature faide di camorra della storia.
    Alleanze, tradimenti, finti pentimenti, fughe all’esterno, ma soprattutto centinaia di omicidi di cui molte vittime innocenti. C’è tutto “Gomorra” dietro la storia criminale degli Amato-Pagano.  E’ il fratello di Raffaele Amato, boss fondatore del clan Amato-Pagano E ora dopo dopo 14 anni di carcere torna libero un boss del calibro di Elio Amato. Negli stessi giorni tra l’altro è tornato libero anche Nicola Rullo ‘o nfamone, esponente di spicco del clan Contini. Gli investigatori sono in pieno allarme per tutte le possibili conseguenze che queste due scarcerazioni potrebbero significare e determinare nel complesso e variegato mondo della camorra di Napoli.
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    Far West ad Afragola, sparatoria in pieno giorno: feriti zio e nipote

    Una nuova ondata di violenza ha sconvolto oggi pomeriggio la città di Afragola.PUBBLICITA

    In pieno giorno, un commando di una decina di persone, armati e a volto coperto, ha seminato il panico in via Morelli, aprendo il fuoco contro due uomini, Salvatore Forte e Catello Forte, zio e nipote, entrambi con precedenti penali.

    Punti Chiave ArticoloL’agguato è avvenuto in modo fulmineo. Gli aggressori, giunti in sella di moto e scooter, hanno esploso una ventina di colpi di pistola, colpendo di striscio Salvatore Forte. Catello Forte, invece, è stato ferito con il collo di una bottiglia rotta. Panico tra i passanti La scena, da film western, ha gettato nel panico i numerosi passanti presenti. Centinaia di persone sono scappate a gambe levate, cercando riparo dietro le auto in sosta o negli androni dei palazzi. La paura è stata palpabile, con testimoni che hanno raccontato di aver vissuto attimi di terrore.
    Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Afragola e della squadra mobile di Napoli. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono ancora in corso, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un regolamento di conti legato al traffico di stupefacenti. Una città sotto choc Questo ennesimo episodio di violenza riaccende i riflettori sulla situazione di Afragola. Solo pochi mesi fa, la città era stata teatro di una violenta rissa in piazza Castello, tra due famiglie rivali, conclusasi con diversi feriti. La recrudescenza della criminalità organizzata desta profonda preoccupazione tra i cittadini, che chiedono maggiori controlli e un deciso intervento delle istituzioni per riportare la legalità.
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    Napoli, il mistero dell’omicidio dell’agente di riscossione Carlo Bocchetti

    Napoli. E’ stato ucciso Carlo Bocchetti il 59enne agente riscossore di crediti per conto di un’agenzia privata.PUBBLICITA

    Il 18 giugno scorso fu trovato privo di vita nella sua abitazione in via Generale d’Ambrosio a pochi passi dall’Albergo dei poveri di Piazza Carlo III. Era steso sul divano con dei lividi al collo.

    Punti Chiave ArticoloE -come anticipa Il Mattino- quei segni erano il chiaro segnale di uno strangolamento. Conferma arrivata dopo due mesi circa dalla perizia medico legale svolta sul corpo. Ora quindi, la squadra mobile di Napoli sotto il coordinamento della Procura di Napoli indaga per omicidio. La vittima aveva bevuto tanto vino. A terra furono trovate decine di bottiglie.
    L’assassino ha approfittato probabilmente del suo stato di incoscienza e ha avuto vita facile a strangolarlo a mani nude mentre l’uomo era sul divano. Si cercano tracce genetiche sia sul corpo di Carlo Bocchetti sia sulle bottiglie di vino ma anche sulla porta e in casa. Chi lo ha ucciso sicuramente è una persona che la vittima conosceva e che ha fatto entrare in casa. Non vi sono segni di effrazioni ne sulla porta ne su balconi e finestre. E tra l’altro dall’abitazione non è stato portato via nulla.
    Le telecamere potrebbero venire in aiuto degli investigatori E’ questo il mistero. Perché Carlo Bocchetti è stato ucciso. La polizia sta passando al setaccio tutte le telecamere pubbliche e private presenti nella zona per scovare qualche movimento sospetto. Per il momento il giallo rimane. L’unica certezza è che Carlo Bocchetti è stato ucciso: ora bisogna scoprire perché e chi è stato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    San Giovanni a Teduccio ucciso Carmine Notturno legato al clan di Salvatore D’Amico ‘o pirata

    Napoli. Stava rientrando a casa, forse per guardare in tv la partita del Napoli che stava per essere trasmessa sui canali Mediaset.PUBBLICITA

    Ma Carmine Notturno, classe 1974, a casa non ci è mai arrivato. E’ stato affrontato dai sicari in moto che lo attendevano e lo hanno massacrato di proiettili,

    La vittima, con numerosi precedenti penali è ritenuta vicina al clan D’Amico del rioen Villa a San Giovanni legati al clan Mazzarella.
    L’uomo si è anche accorto dell’arrivo dei sicari e ha cercato la fuga ma nel frattempo i primi colpi già erano arrivati a bersaglio. Carmine Notturno è caduto a terra mentre i sicari hanno completato la missione di morte per allontanarsi a tutta velocità.

    L’agguato si è consumato in piazza Giambattista Pacichelli, poco lontano da Corso San Giovanni a Teduccio e davanti a decine di persone che a quell’erano erano in strada.
    Le indagini della polizia sono rivolta al gruppo di clan di san Giovanni a Teduccio federati come i Rinaldi-De Luca Bossa-Casella e Minichini da anni in guerra con il potente clan di Salvatore D’Amico o’ pirata.
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    San Giuseppe Vesuviano, va a riscuotere il pizzo di Ferragosto: arrestato boss del clan Fabbrocino

    San Giuseppe Vesuviano.Sorpreso dalla polizia mentre ritira il pizzo da un commerciante: finisce in manette boss del clan Fabbrocino.PUBBLICITA

    La rata della tangente di Ferragosto era consistente dal punto di vista economico e quindi a riscuoterla era andato l’attuale reggente del clan Fabbrocino di san Giuseppe Vesuviano.

    Ma l’uomo non aveva fatto i conti con la denuncia presentata dal commerciante a cui erano stati chiesti ben 2500 euro.
    All’appuntamento per la riscossione si sono presentati gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di P.S San Giuseppe Vesuviano che si sono confusi tra i clienti della sala giochi.

    Il boss è entrato, ha riscosso quanto pattuito, li ha contati i 2500 euro, e poi è uscito convinto di potersi permettere una settimana di vacanza con la famiglia.
    Ma all’esterno è stato bloccato dalla polizia che aveva registrato tutte le sue mosse. Naturalmente aveva tutti i soldi in tasca.
    L’uomo è stato arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Più che vacanze al mare per lui sono iniziate le vacanze al fresco di Poggioreale.

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    Castellammare scoperto il tunnel della banda del buco in via De Gasperi

    Castellammare. Scoperto il tunnel della banda del buco in pieno centro cittadino.PUBBLICITA

    Sarebbe stato un colpo da maestro. Inn via De Gasperi i Carabinieri di Castellammare di Stabia, coadiuvati dalla G.O.R.I., hanno scoperto un intricato sistema di tunnel scavato sotto la filiale di un istituto di credito.

    Punti Chiave ArticoloUn tunnel perfetto fatto da veri ingegneri del crimine Gli investigatori sospettano che il foro clandestino fosse stato realizzato con l’obiettivo di raggiungere il caveau della banca. Le operazioni di sopralluogo hanno portato al sequestro dei materiali utilizzati per lo scavo e alla chiusura del tunnel. Sono in corso indagini approfondite per identificare i responsabili di questo audace tentativo di furto.
    E’ probabile che i banditi sarebbero entrati in azione nel prossimo week end approfittando della chiusura della banca,
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    Napoli pregiudicato gambizzato stamane ai Quartieri Spagnoli davanti ai turisti

    Napoli. E’ abbastanza eclatante ma anche inconsueto il fatto che si spari di mattina davanti ai turisti.PUBBLICITA E’ accaduto stamane intorno alle 10:30 in via San Pantaleone nel cuore dei Quartieri Spagnoli che a quell’ora già pullulavano di turisti da ogni parte del mondo.Un agguato e un segnale per marcare il territorio. Il ferito è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: 59 anni e con una sfilza di precedenti penali.Era a piedi nei vicoli quando il rombo di uno scooter ha rotto l’atmosfera magica e festante dei turisti. Poi gli spari. Più di uno che hanno centrato l’uomo alle gambe,.Le urla, il fuggi fuggi generale e la richiesta di soccorsi. Trasportato al vicino ospedale Pellegrini dove poco dopo sono arrivati anche i carabinieri avvertiti dai medici del Pronto soccorso.L’uomo è stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco alle gambe. Non è in gravi condizioni ed è cosciente.Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli investigatori l’uomo sarebbe stato avvicinato da alcuni sconosciuti in via San Pantaleone. Uno di questi gli avrebbe sparato alle gambe senza alcun apparente motivo.Le indagini sono in corso per chiarire dinamica e matrice. Le cronache di Napoli delle ultime settimane hanno raccontato di numerosi episodi simili. ma anche di stese e attentati e arresti.L’estate rovente non solo dal punto di vista metereologico continua in mote zone di Napoli: Quartieri Spagnoli compresi.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, la breve vita criminale del baby boss Massimiliano Santagata: caccia agli altri fedelissimi

    Napoli.Aveva lanciato la sfida al clan Carillo-Perfetto di Pianura decapitato dagli arresti e dai blitz dello scorso anno.PUBBLICITA Ma è stata breve la vita criminale del nuovo gruppo di baby boss di Pianura con a capo Massimiliano Santagata. Il giovane ieri è stato arrestato insieme con due coetanei, suoi fedelissimi: Francesco Olgato e Salvatore Carpentieri .I tre sono accusati di tentato omicidio e porto e detenzione di armi comuni in luogo pubblico. Ma la polizia, che ha condotto le indagini sotto il coordinamento della Dda di Napoli, e ha effettuato gli arresti cerca almeno altri due complici e si lavora per individuare altri affiliati al neonato gruppo criminale.I tre arrestati sono accusati di essere gli autori dell’agguato teso nel pomeriggio del 4 maggio scorso ai danni di un pregiudicato sottoposto all’epoca dei fatti alla misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione di via vicinale Torciolano 9, nel quartiere Pianura.Agguato fallito perché la vittima si accorse in tempo dell’arrivo del gruppetto di cinque killer. Ed è stato lui stato a denunciare alla polizia e ad identificare i tre arrestati.Gli inquirenti sono al lavoro per scoprire se il gruppo di Santagata si sia reso protagonista di altre stese ed attentati nel corso degli ultimi mesi. Un mese fa, infatti, nell’abitazione di un cognato di Massimiliano Santagata era stato scoperto un fucile a canne mozze pronto all’uso e oltre cinquanta munizioni.(da sinistra nella foto Massimiliano Santagata, Francesco Olgato e Salvatore Carpentieri )Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Follia a Ischia, lite per il panino al chiosco: giovane accoltellato, 3 denunciati

    L’isola d’Ischia è stata teatro di una violenta rissa scaturita da una banale discussione per un panino. “Il panino doveva essere servito prima a me!”, e si scatena la lite davanti al chiosco.PUBBLICITA L’episodio, avvenuto all’alba del 4 agosto in via Francesco Sogliuzzo, ha visto coinvolti tre giovani, uno dei quali è rimasto ferito da una coltellata. Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato intorno alle 5:10, quando un gruppo di ragazzi si trovava in coda davanti a un chiosco per accaparrarsi l’ultimo panino della notte. Tra loro, un apprendista orafo napoletano di 19 anni e un 24enne residente a Lacco Ameno.Una incomprensione sull’ordine di arrivo ha innescato una discussione che si è rapidamente degenerata. Insulti, spintoni e, infine, l’estrazione di un coltello da parte del 19enne che ha colpito alla schiena un 22enne, amico del 24enne.Le telecamere inchiodano i responsabiliLe immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona hanno permesso ai carabinieri di identificare i tre giovani coinvolti. Tutti sono stati denunciati per rissa e proposti per il Daspo (Divieto di accesso ai locali di pubblico spettacolo).In particolare, il 19enne, responsabile dell’accoltellamento, rischia anche il foglio di via obbligatorio.Il chiosco nel mirinoL’episodio, purtroppo non isolato, ha messo sotto la lente d’ingrandimento anche il locale dove è avvenuta la rissa. Considerata la recidività di episodi simili, è stata proposta la sospensione dell’attività.L’accaduto getta un’ombra sull’immagine dell’isola d’Ischia, solitamente meta di tanti vacanzieri. E le cronache di Napoli, raccontano purtroppo ogni estate di episodi di violenze che vede come protagonisti ragazzi di Forcella, dei Quartieri Spagnoli e di altre zone del capoluogo che arriva sull’isola verde.Leggi Anche LEGGI TUTTO