More stories

  • in

    Giugliano, arrestato avvocato: sarebbe stato “intermediario per tangente da 20mila euro”

    Un’inchiesta della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di un avvocato, finito agli arresti domiciliari, nell’ambito di un’indagine su una tangente da 20mila euro che coinvolge anche un consigliere comunale. Secondo le prime ricostruzioni, l’avvocato avrebbe agito da intermediario tra un imprenditore e alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, allo scopo di risolvere delle irregolarità rilevate in un centro sportivo situato alla periferia della città.PUBBLICITA

    L’indagine, nella città di Giugliano in Campania, ha toccato non solo il consigliere comunale, ma anche un dirigente dell’amministrazione, anch’egli sotto inchiesta. I finanzieri, oltre a procedere con l’arresto del legale, hanno eseguito diverse perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e negli uffici comunali interessati dalla vicenda.
    Durante le operazioni, sono stati sequestrati i telefoni cellulari delle persone coinvolte, alla ricerca di prove che possano fare luce sui contorni di questa intricata vicenda di corruzione. L’indagine è ancora in corso, ma il quadro che si delinea conferma come la lotta alla corruzione nelle amministrazioni locali resti una priorità per le forze dell’ordine.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, geloso della compagna minorenne la minaccia e accoltella il patrigno: arrestato

    Napoli. Minacce, violenze fisiche e piscologiche: sono stati anni infernali quelli vissuti da una ragazza minorenne.PUBBLICITA

    Tre anni in cui il suo ragazzo (ora ex) e padre del figlio ha esercitato continue pressione sulla ragazza minorenne e sulla famiglia.
    Causa la gelosia estrema da parte dell’uomo. E così stanca di subire si è rivolta alla polizia raccontando tutto.
    Stamane l’uomo è stato arrestato dalla polizia su richiesta della Procura della Repubblica – IV Sez. indagini- tutela delle fasce deboli della popolazione e violenza di genere, con le accuse di stalking aggravato e minacce reiterate nei confronti della sua ex compagna minorenne.
    La misura cautelare è stata emessa all’esito delle articolate e complesse indagini condotte dal Commissariato Vicaria- Mercato in relazione a numerosi episodi intercorsi nel periodo compreso tra Febbraio 2021 fino ad Agosto 2024.
    In particolare gli investigatori, attraverso l’acquisizione di file audio, screenshoot dei messaggi inoltrati alla parte offesa e sommarie informazione da persone informate dei fatti, sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto in questi tre anni.

    Gli agenti, infatti, hanno accertato che l’uomo, causa anche la forte gelosia, aveva più volte minacciato l’intero nucleo familiare della vittima, molestando la stessa con telefonate insistenti che culminavano anche con la minaccia di toglierle il bambino che avevano in comune, sottoponendola in tal modo a continue violenze psicologiche.
    In diverse occasione vi sono state anche aggressioni di natura fisica con l’accoltellamento del compagno della madre della vittima e passando alle vie di fatto anche nei confronti della minore che ha vissuto questo periodo in costante stato di ansia e di paura, vedendosi costretta a modificare le proprie abitudini di vita.
    L’indagato, rintracciato questa mattina nei pressi della sua abitazione, è stato quindi associato alla casa circondariale G. Salvia di Napoli-Poggioreale e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, dipendente EAV licenziato per assenteismo: in malattia ma giocava a calcetto

    La partita di calcio è costata cara: la Cassazione conferma il licenziamento. Un tentativo di ingannare l’azienda si è rivelato un autogol.PUBBLICITA

    Un dipendente EAV che aveva simulato una malattia per partecipare a una partita di calcio è stato definitivamente licenziato dalla Corte di Cassazione.
    La Suprema Corte ha giudicato gravissima questa violazione degli obblighi lavorativi, considerando la simulazione di una malattia un atto di malafede che mina alla base il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.
    Il caso riguarda un dipendente Eav che il 27 e 28 ottobre 2017, pur essendo in malattia, ha svolto diverse attività, tra cui la partecipazione a una partita di calcio di Prima Categoria.
    L’azienda, attraverso indagini private, ha accertato il comportamento del lavoratore e ha proceduto al licenziamento disciplinare. La Suprema Corte ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Napoli, sottolineando che la partecipazione del dipendente a una partita di calcio professionistica, che richiede uno sforzo fisico considerevole, dimostra la sua malafede nel simulare una malattia.
    L’avvocato Marcello D’Aponte, difensore di Eav, esprime “soddisfazione per la decisione della Corte”, aggiungendo che “essa conferma la validità delle scelte aziendali in materia di licenziamenti disciplinari e la proporzionalità della sanzione del licenziamento in casi di grave violazione del vincolo fiduciario”.

    Il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, dichiara: “La sentenza rappresenta una chiara conferma della legittimità dell’azione dell’azienda volta a contrastare l’assenteismo e altri fenomeni negativi che danneggiano i cittadini e gli utenti del servizio pubblico”, sottolineando “l’importanza di salvaguardare la posizione dei lavoratori che svolgono il proprio lavoro con impegno e dedizione, a fronte di coloro che abusano del sistema”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    In Prefettura vertice su edifici scolastici di Caivano

    Nella sede della Prefettura di Napoli riunione, presieduta dal prefetto Michele di Bari, nel corso della quale è stato fatto un punto di situazione sugli edifici scolastici del Comune di Caivano.PUBBLICITA

    All’incontro hanno partecipato la commissione straordinaria di Caivano, i delegati del sindaco della Città Metropolitana e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, i dirigenti scolastici degli Istituti Cilea-Mameli-Rodari, De Gasperi, IC 3 Parco Verde, Braucci.
    Secondo le indicazioni del Prefetto in precedenti incontri sul tema, è stato condiviso un piano di interventi tra la commissione straordinaria ed i dirigenti scolastici degli Istituti primari e secondari di primo grado, ed è stato avviato nei mesi scorsi un fitto programma riguardante le manutenzioni più urgenti sui 12 plessi comunali e la sostituzione delle caldaie a gasolio che erano ancora utilizzate in 2 scuole.
    Gli interventi, finanziati dal Ministero dell’Interno per circa 400.000 euro, proseguiranno rapidamente fino al completamento, al fine di consentire lo svolgimento delle attività didattiche in un contesto più idoneo ed accogliente per gli studenti.
    Anche sugli istituti superiori la Città Metropolitana sta effettuando interventi migliorativi, che proseguiranno nei prossimi mesi, anche secondo le indicazioni fornite dagli stessi Presidi.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Camorra, scarcerato dopo 15 anni il boss del Vomero, Maurizio Brandi: accolto con fuochi d’artificio

    Dopo aver scontato la sua pena, il boss del Vomero, Maurizio Brandi ha ritrovato la libertà.PUBBLICITA

    A 58 anni, dopo 15 anni trascorsi in carcere, è tornato nella sua casa nel quartiere Arenella, ora sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata.
    Punti Chiave ArticoloSecondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, Brandi è stato un esponente di spicco della criminalità organizzata che per anni ha terrorizzato la zona collinare. La sua scarcerazione segue di poco quella di Maria Giovanna Caiazzo, figlia del boss detenuto Antonio Caiazzo. Maurizio Brandi – come anticipato al quotidiano Il Roma – era detenuto presso il carcere di Milano Opera, da cui è uscito intorno alle 10 del mattino. Dopo un viaggio verso Napoli, è tornato a casa. L’ultima volta che si è parlato di lui risale al 2013, quando la camorra del Vomero subì un duro colpo. La Corte di Cassazione respinse i ricorsi presentati dai capi clan, obbligandoli a scontare le pene inflitte in Corte d’Appello: 16 anni per Giovanni Alfano, 20 per Antonio Caiazzo e 18 per Maurizio Brandi. Questi tre personaggi, secondo la procura, avrebbero gestito per anni le attività illecite della zona collinare in regime di monopolio. Rispetto al primo grado, in appello la condanna di Brandi fu ridotta di quattro anni, grazie a un cumulo di pene per camorra e racket. È importante sottolineare che Brandi ha scontato interamente la sua pena e non ha più procedimenti pendenti.
    Nel 2011, Brandi e un membro del clan Polverino furono intercettati mentre organizzavano il pagamento delle “mesate”, ossia un compenso mensile, a favore di un detenuto e della sua famiglia. Le conversazioni avvenivano in codice: “Vieni a prendere un caffè da noi” o “Passa prima delle vacanze per dare un’occhiata al giardino”, frasi che mascheravano un appuntamento per la consegna del denaro. Il giudice per le indagini preliminari ritenne che il comportamento configurasse il reato di ricettazione aggravata dal contesto mafioso. Fuochi d’artificio l’altra sera al Vomero Al suo arrivo, è stato accolto con un rituale tipico delle scarcerazioni importanti dei boss di camorra: due sere fa, nel quartiere, sono stati sparati decine di fuochi d’artificio in suo onore. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Pomigliano, è caccia allo scippatore violento di via Mazzini

    Pomigliano D’Arco. E’ caccia allo scippatore violento che la scorsa settimana ha tentato di scippare una donna in via Mazzini.PUBBLICITA

    La donna ha opposto resistenza, è finita a terra ma riuscita a difendere la sua borsa e il ladro è stato costretto alla fuga.
    Tutta la scena dall’arrivo del ladro con la sua auto, alle drammatiche immagini del tentato scippo del ladro fino alla sua fuga e alla richiesta di aiuto della donna claudicante, sono state riprese da una telecamere di un negozio e sono nelle mani degli investigatori.
    Le immagini sono state inviate anche al deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio.
    “Ho prontamente girato le immagini alle forze dell’ordine affinché il delinquente possa essere identificato e rispondere alla giustizia per le sue malefatte. Purtroppo questi episodi di violenza si moltiplicano e nessuno più è al sicuro, ma approfittare degli anziani è quanto di peggio si possa fare.
    Avvantaggiarsi della fragilità altrui è da veri farabutti. Il ladro sia individuato e arrestato prima che possa far del male ad altri”, lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Allenza Verdi – Sinistra che ha ricevuto le immagini.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Arzano, ladri all’assalto della farmacia Europea: portato via l’incasso

    Arzano. Assalto alla farmacia Europea (nella foto): torna l’emergenza criminalità e furti dopo un apparente periodo di calma. Ennesimo furto con scasso.PUBBLICITA

    Nella prime ora della mattinata della giornata odierna, ignoti armati con arnesi da scasso hanno divelto una delle serrande d’ingresso della farmacia in via Luigi Rocco trafugando, da quanto si apprende, i soldi dalla cassa.
    Punti Chiave ArticoloUn copione già visto quello dei furti che si è consumato ai danni di altrettante farmacie tra cui la Finelli in via Silone “ visitata” per la seconda volta appena qualche settimana fa. I Carabinieri hanno quindi acquisitole immagini delle telecamere di sorveglianza dei negozi limitrofi e della farmacia sperando che possano contenere elementi utili per stabilire la dinamica e identificare per quanto possibile gli autori. Non si conosce l’ammontare del bottino che, tuttavia, anche se non rilevante ha provocato numerosi danni. Il modus operandi ormai è sempre lo stesso: i ladri agiscono di notte, agganciano con una catena la serranda e poi la trascinano via con l’auto o peggio ancora con arnesi da scasso. Spesso l’incursione avviene in due tempi: prima forzano la farmacia per far scattare l’allarme, poi quando la sirena si spegne tornano e procedono allo scasso.
    Cittadini e commercianti esasperati , chiedono sicurezza nonostante le rassicurazioni del Prefetto all’esito delle numerose conferenze stampa. Una situazione drammatica in quasi tutta la provincia di Napoli nonostante gli incoraggiamenti iniziali rispetto alla fondatezza dell’allarme criminalità. Cittadini e commercianti di Arzano esasperati dai continui furti Quasi non si fa in tempo a dare notizia di un furto perpetrato che ne arriva un altro analogo. I commercianti, che già hanno avuto i loro problemi nel superare un lungo periodo nero, tra emergenza pandemica e crisi economica, hanno trovato la forza e il coraggio di rialzarsi ma rischiano di finire definitivamente al tappeto proprio per mano di bande di delinquenti che stanno letteralmente togliendo il sonno a chi ha una attività commerciale, che sia essa un supermercato, piuttosto che un centro scommesse, una farmacia, un barbiere, un centro estetico e quant’altro. Senza contare i furti d’auto. P.B. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, crollo di Forcella: morto anche il terzo ferito

    L’esplosione nel cuore antico di Napoli ha fatto tre vittime nel quartiere di Forcella.PUBBLICITA

    L’incidente, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato in un basso , ha lasciato la comunità sgomenta e in lutto.
    Punti Chiave ArticoloTre uomini di origine bengalese, sono rimasti intrappolati tra le fiamme e le macerie. L’ultima vittima in ordine di tempo aveva 60 anni ed era ricoverato al Cardarelli con ustioni sul 65 per cento del corpo. Prima di lui erano morti un uomo di 41 e una di 43 anni. Nonostante i tempestivi interventi dei vigili del fuoco e del personale sanitario, per loro non c’è stato nulla da fare. Le cause dell’esplosione sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma si sospetta un guasto ad una bombola di gas. Un quartiere in lutto Forcella, da sempre un quartiere popolare e multietnico, è oggi unita nel dolore. Amici e vicini dei tre uomini deceduti descrivono le vittime come persone tranquille e lavoratrici. “Erano bravissime persone, sempre disponibili ad aiutare gli altri”, racconta un residente, gli occhi lucidi. L’emergenza abitativa La tragedia di Forcella riaccende i riflettori sull’emergenza abitativa che affligge molti quartieri popolari di Napoli. L’appartamento dove si è verificata l’esplosione era in condizioni precarie, come denunciano da tempo gli abitanti della zona. “Questi incidenti non devono più accadere”, tuona [nome di un rappresentante locale], “è necessario intervenire con urgenza per garantire condizioni di vita dignitose a tutti i cittadini”.
    Le indagini La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Gli inquirenti stanno acquisendo tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a individuare eventuali responsabilità. Intanto, le famiglie delle vittime, assistite da avvocati, si preparano a presentare denuncia. LEGGI TUTTO

  • in

    Arzano, in giro con veicoli senza assicurazione: scatta il sequestro

    Arzaano.In giro senza assicurazione e revisione : sequestrate due vetture.PUBBLICITA

    Nel corso delle attività investigative finalizzate al contrasto degli illeciti ambientali in terra dei fuochi, gli agenti della polizia municipale nell’ambito di un’operazione ad ampio raggio hanno posto sotto sequestro alcune vetture.
    A finire nel mirino degli operatori, sono stati alcuni cittadini che si erano recati presso l’isola ecologica di via Cardarelli per conferire i rifiuti. Durante i servizi di appostamento sono stati fermati con i rifiuti ancora a bordo e, prima di scaricare sono stati controllati dagli agenti.
    È stato qui scoperto che gli stessi erano sprovvisti di polizza assicurativa e privi di revisione e per questo sequestrati. Gli agenti, guidati dal comandante Biagio Chiariello, hanno applicato sanzioni per oltre duemila euro ai proprietari ed il sequestro del mezzo.
    Non si ferma l’attività degli agenti che hanno avviato una lotta al “sacchetto selvaggio” su tutto il territorio dando ottimi risultati.P.B.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Juve Stabia, il presidente Langella: “Ora riabbracciamo i nostri tifosi”

    Ora è ufficiale sabato 14 settembre alle ore 15,00 la Juve Stabia giocherà al Romeno Menti di Castellammare la gara contro il Palermo.PUBBLICITA

    Stadio che quindi tornerà ad essere la “casa della Juve Stabia” anche per le gare di campionato, dopo il vittorioso esordio ‘casalingo’ di Piacenza.
    Notizia accolta con entusiasmo dai tifosi e dalla società. Il  presidente Andrea Langella, felice per il ritorno della sua squadra nella propria casa sportiva ha detto: “Ringrazio il sindaco e tutti gli operatori del comune che hanno lavorato sodo per arrivare a questo risultato, noi siamo un club che deve crescere e la massima sicurezza per accogliere chi viene da fuori é la base in prospettiva futura.
    Un ringraziamento va al dottor Carlo Longhi, (ex arbitro e dirigente arbitrale, dal 2008 in Commissione Impianti Sportivi della Figc) presente fin da ieri a Castellammare di Stabia e che ha preso parte alla commissione, è stata molto importante anche la sua presenza.
    Ringraziamo anche l’opera della Commissione e in particolare la decisione del vice prefetto Lucchese. Ora riabbracceremo forte i nostri tifosi, che sono il nostro dodicesimo uomo in campo sulle platee della nostra casa, il Romeo Menti”.
    E’ il primo cittadino stabiese, Luigi Vicinanza, presente al Menti fin dalle prime ore della mattina, a dichiarare: “La notizia che tutti i tifosi stabiesi attendevano, finalmente la Juve Stabia ritornerà a giocare allo stadio Romeo Menti il prossimo 14 settembre.

    Oggi la Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo ha dato il via libera! Permettetemi di ringraziare tutti quelli che hanno lavorato senza sosta per raggiungere questo obiettivo, in primis il Prefetto Di Bari, il viceprefetto Lucchese e tutta la commissione, gli uffici comunali, il presidente Langella, il direttore Polcino e la dirigenza della Juve Stabia, per la fattiva collaborazione.
    Lavorando di concerto e insieme abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: ora i tifosi potranno finalmente sostenere la squadra nel nostro stadio”.
    A completare il tutto le parole del vice prefetto e presidende della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo, Giovanni Lucchese, riunitasi allo stadio Menti, dopo le prescrizioni dello scorso 19 luglio che avevano reso inagibile lo stadio Menti: “La Commissione ha fatto il suo lavoro garantendo l’ordine pubblico e siamo contenti che oggi possiamo ridare la possibilità a tanti tifosi, alla società e a chi ha a cuore le sorti di questo impianto, di poterlo far ritornare agibile.
    Noi ci teniamo a tutelare la pubblica e privata incolumità e lavorare di concerto tra tutti ci ha portato a questo risultato. Abbiamo tracciato una linea guida, le decisioni sono state complesse e tutto doveva essere vagliato con grande attenzione. Non abbiamo mai voluto bocciare l’operato di nessuno a scatola chiusa e quindi, per questo, abbiamo fatto il lavoro al meglio, come sempre, per la tutela di tutti”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Attivato collegamento tra ospedale Nola e Questura

    Da oggi è disponibile anche presso il presidio ospedaliero di Nola diretto da Giuseppe Lombardi il collegamento tra il pronto soccorso e la Questura di Napoli, attraverso il quale sarà possibile attivare in tempo reale, premendo un pulsante, l’arrivo di una pattuglia di polizia.PUBBLICITA

    “Oltre ad una misura meramente repressiva nei confronti di chi commette atti di violenza verso il personale sanitario e distrugge strutture – afferma il direttore generale della Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – si configura anche come un efficace deterrente agendo sulle intenzioni dei violenti.
    Il nostro obiettivo principale resta quello di assicurare agli operatori la possibilità di lavorare in condizioni normali ed assicurare ai cittadini la migliore assistenza possibile.
    Ringraziamo le forze dell’ordine, Questura e Prefettura, per la straordinaria sensibilità dimostrata e la concretezza delle scelte”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Truffano anziani a Falconara Marittima: arrestati 2 napoletani

    Un inseguimento mozzafiato ha portato all’arresto di due esperti truffatori, specializzati nel raggirare gli anziani.PUBBLICITA

    I due uomini, entrambi napoletani, sono stati bloccati a Falconara Marittima dopo aver tentato una disperata fuga a bordo di un Suv.
    I malviventi, con un curriculum criminale che li vedeva protagonisti di numerose truffe in tutta Italia, avevano messo a punto una tecnica collaudata: spacciandosi per avvocati o carabinieri, rassicuravano le vittime sulla presunta coinvolgimento di un familiare in un incidente stradale, chiedendo denaro per risolvere la situazione.
    L’inseguimento è stato rocambolesco: i due malviventi hanno sfrecciato per le vie della città, mettendo a rischio la sicurezza degli altri conducenti. Ma la tenacia degli agenti della polizia locale di Falconara ha avuto la meglio.
    Nel corso delle perquisizioni, gli agenti hanno rinvenuto oltre mille euro in contanti, probabilmente il frutto delle loro ultime truffe. I due uomini sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di valori e, ovviamente, per le numerose truffe ai danni di anziani.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO