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    Napoli, furbetti dell’ombrellone al Mappatella beach: sequestri e denunce

    Napoli. Il Mappatella Beach è tra i luoghi più iconici del Ferragosto napoletano. La celeberrima spiaggia sul Lungomare Caracciolo, su cui vigila la statua di Armando Diaz nella rotonda che prende il suo nome, è un lembo di sabbia libera.PUBBLICITA

    Meta di napoletani per un bagno a costo zero, di turisti in cerca di sole, folklore e di una cartolina della città. E’ anche fonte di guadagni illeciti per chi ritiene il bene pubblico un territorio neutrale da conquistare.

    Punti Chiave ArticoloParliamo dei “furbetti dell’ombrellone”, gruppi organizzati che noleggiano a pagamento lettini e riparo dal sole, occupando indebitamente il litorale. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro, con la preziosa collaborazione di agenti della Polizia Municipale, hanno organizzato un servizio di controllo sul lungomare più famoso della città.
    Uno dei denunciati legato a un clan di camorra 5 le persone denunciate, una sarebbe vicina ad un gruppo criminale dell’area occidentale. Sequestrati 20 ombrelloni da mare, 30 tra sedie e sdraio e materiale destinato all’installazione degli ombrelloni. Parte delle attrezzature era già stata posizionata in spiaggia, previo pagamento di una tariffa imposta dal concessionario abusivo. Altre erano depositate su una barca ormeggiata. Una sesta persona, già nota alle forze dell’ordine, è stata denunciata per minacce rivolte ai militari durante il servizio. L’uomo ha contestato i controlli, dichiarando che in quell’attività ci fosse “nulla di male”.
    Gli abusivi operavano in maniera ben organizzata, approfittando della grande affluenza di turisti e cittadini a ridosso del Ferragosto. Il contrasto all’abusivismo sulle spiagge è una priorità per i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che puntano a garantire non solo il rispetto della normativa, ma anche la sicurezza dei bagnanti e la tutela del patrimonio pubblico. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Far West ad Afragola, sparatoria in pieno giorno: feriti zio e nipote

    Una nuova ondata di violenza ha sconvolto oggi pomeriggio la città di Afragola.PUBBLICITA

    In pieno giorno, un commando di una decina di persone, armati e a volto coperto, ha seminato il panico in via Morelli, aprendo il fuoco contro due uomini, Salvatore Forte e Catello Forte, zio e nipote, entrambi con precedenti penali.

    Punti Chiave ArticoloL’agguato è avvenuto in modo fulmineo. Gli aggressori, giunti in sella di moto e scooter, hanno esploso una ventina di colpi di pistola, colpendo di striscio Salvatore Forte. Catello Forte, invece, è stato ferito con il collo di una bottiglia rotta. Panico tra i passanti La scena, da film western, ha gettato nel panico i numerosi passanti presenti. Centinaia di persone sono scappate a gambe levate, cercando riparo dietro le auto in sosta o negli androni dei palazzi. La paura è stata palpabile, con testimoni che hanno raccontato di aver vissuto attimi di terrore.
    Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Afragola e della squadra mobile di Napoli. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono ancora in corso, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un regolamento di conti legato al traffico di stupefacenti. Una città sotto choc Questo ennesimo episodio di violenza riaccende i riflettori sulla situazione di Afragola. Solo pochi mesi fa, la città era stata teatro di una violenta rissa in piazza Castello, tra due famiglie rivali, conclusasi con diversi feriti. La recrudescenza della criminalità organizzata desta profonda preoccupazione tra i cittadini, che chiedono maggiori controlli e un deciso intervento delle istituzioni per riportare la legalità.
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    Napoli, sacerdote indagato in inchiesta cosche-politica si autosospende

    Il sacerdote Antonio Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto dopo aver appreso di essere indagato dalla Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Ducale” per scambio elettorale politico mafioso a causa dei suoi rapporti con Daniel Barillà, il genero del presunto boss Domenico Araniti, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma. Nell’ambito della diocesi Reggio-Bova, Foderaro è l’incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose.PUBBLICITA

    Inoltre, lo scorso settembre è stato nominato “decano della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale” di Napoli. Attraverso una nota dei suoi difensori, gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, don Foderaro “respinge con decisione le contestazioni a lui rivolte tramite la stampa”. “Profondamente turbato e sorpreso da questa vicenda, – si legge nel comunicato dei legali – il sacerdote Foderaro ha deciso di autosospendersi da ogni incarico da lui ricoperto.

    Egli esprime perplessità riguardo il modo in cui la Procura ha gestito la comunicazione dell’indagine, ritenendo che l’informazione resa a mezzo stampa, prima di una formale notifica, rappresenti una deviazione dalle normali procedure giudiziarie. Il professore Foderaro sottolinea l’importanza di procedere nel rispetto delle norme e ha pertanto deciso di adire le vie legali, ricorrendo alla Procura di Catanzaro per individuare eventuali responsabilità nella diffusione delle informazioni apparse sui media nazionali. I suoi difensori, inoltre, annunciano anche la redazione di una dettagliata relazione da presentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio, per sollecitare un tempestivo intervento ispettivo volto ad identificare il o i responsabili di quanto accaduto”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Blitz contro gli abusivi degli ombrelloni a Ischia: tutto sequestrato

    Ischia ha detto basta ai furbetti della spiaggia. Stamattina, una task force composta dalla Guardia Costiera e dalla Polizia Municipale ha sferrato un duro colpo a chi occupava abusivamente gli arenili pubblici con ombrelloni e sdraio, “prenotando” così i posti migliori per tutta la stagione.PUBBLICITA

    L’operazione, mirata a contrastare un fenomeno purtroppo diffuso, ha portato al sequestro di un intero furgone pieno di attrezzature balneari abbandonate sulla spiaggia durante la notte.

    Punti Chiave ArticoloLettini, sdraio, sedie a sdraio e persino materassini gonfiabili: tutto ciò che serviva a “marcare il territorio” e tenere lontani gli altri bagnanti è stato rimosso. I controlli si sono concentrati nelle zone di San Pietro e della Mandra, dove più frequente era l’abuso di occupare stabilmente gli spazi liberi.
    Blitz a Ischia contro i furbetti degli ombrelloni ‘segnaposto’ Un comportamento non solo scorretto, ma anche in violazione delle ordinanze comunali che impongono di liberare le spiagge al tramonto. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, gli arenili di Ischia tornano ad essere fruibili da tutti, senza privilegi né ingiustizie. Un messaggio chiaro a chi pensa di potersi appropriare del bene comune: il mare è di tutti e va rispettato. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, morto Gianfranco Lucariello: il giornalista sportivo aveva 80 anni

    Napoli.È scomparso Gianfranco Lucariello, storico giornalista sportivo napoletano, all’età di 80 anni.PUBBLICITA

    Il mondo del giornalismo partenopeo è in lutto per la perdita di uno dei suoi più autorevoli cronisti. Lucariello iniziò la sua carriera negli anni Settanta presso il quotidiano “Il Roma” e proseguì come cronista sportivo per il “Giornale di Napoli” dove raccontò l’epopea di Maradona e i primi due scudetti del Napoli.

    Professionista attento, gioviale, cordiale, sempre disponibile verso i più giovani ma anche sempre pronto all’ironia.
    Nel corso degli anni, ha collaborato con numerose testate televisive e cartacee, tra cui Canale 21, “Napoli Notte”, “Ultimissime” e “Il Tempo”. Negli ultimi anni, ha scritto per “Cronache di Napoli” e la free press “Leggo”.

    Grazie alla sua vasta esperienza e alla profonda conoscenza della storia del Napoli, si è distinto anche come opinionista sportivo, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione dei colleghi.
    È stato segretario dell’Ussi Campania, l’associazione che rappresenta i giornalisti sportivi. Oltre al calcio, molti colleghi lo ricordano in queste ore di dolore anche per la sua grande passione per la storia, con un particolare interesse per il Risorgimento e il Regno dei Borbone.
    I funerali si terranno domani mercoledì 14 agosto alle ore 12 alla parrocchia Maria Santissima Dell’Arco a Campegna,  in via Pasquale Leonardi Cattolica , 401, Napoli.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, incendio in un negozio del Vomero

    Napoli. Sarà l’indagine dei carabinieri a stabilire la natura dell’incendio che è sviluppato nella notte appena trascorsa al Vomero.PUBBLICITA

    Nelle scorse ore infatti i carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti in via Case puntellate 28 al Vomero per un incendio in un esercizio commerciale.

    Le fiamme, sulle cui origini sono in corso accertamenti hanno danneggiato la porta di ingresso. Indagini sono ora in corso per chiarire dinamica e matrice dell’evento.
    I carabinieri hanno sentito a sommarie informazioni il titolare del negozio il quale ha riferito di non aver mai ricevuto minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare il motivo del gesto.

    I militari stanno prendendo visione delle immagini delle telecamere pubbliche e private presenti in zona.
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    Napoli, danneggia la porta del pronto soccorso del Pascale perchè ha perso lo smartphone

    Napoli. Ennesimo episodio di violenza negli ospedali napoletani. Ma questa volta il protagonista in negativo è un aiutante di una società di trasporti sanitari.PUBBLICITA

    E’ accaduto all’ospedale Pascale, una delle eccellenze sanitarie di tutta la Campania.

    Punti Chiave ArticoloI carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno denunciato un 31enne napoletano per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. L’uomo è andato in escandescenze perché ha perso lo smartphone L’uomo, soccorritore per una società di trasporti sanitari, avrebbe danneggiato una porta nell’area di accettazione nel pronto soccorso dell’Ospedale Pascale.
    Secondo una prima ricostruzione ancora tutta da verificare, il danneggiamento sarebbe una reazione allo smarrimento del cellulare. Una reazione inqualificabile visto che viene da chi conosce il mondo ospedaliero. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Caivano, droga nascosta nel portavivande per bambini: arrestato 47enne

    Caivano. I Carabinieri della sezione operativa, nel corso di un’operazione antidroga, hanno arrestato un 47enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine.PUBBLICITA

    L’uomo, Salvatore Frezza, è stato bloccato in via Visone mentre tentava di sfuggire ai controlli. Addosso, nascosti in un luogo intimo, i militari hanno rinvenuto 40 grammi di cocaina, suddivisa in confezioni sottovuoto

    . Ma la scoperta più sconcertante è avvenuta perquisendo la sua abitazione nel centro di Caivano.
    All’interno di un portavivande per bambini, nascosti alla vista dei più piccoli, sono stati trovati ben 150 grammi di cocaina e altrettanti di crack.

    Un nascondiglio macabro, che sottolinea la spregiudicatezza dello spacciatore e la sua totale indifferenza per qualsiasi valore morale.
    Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche materiale per il confezionamento delle dosi e appunti contabili, a testimonianza di un’attività di spaccio ben organizzata e redditizia.
    Frezza è stato condotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione di ieri rappresenta un duro colpo al traffico di stupefacenti a Caivano, ma dimostra ancora una volta come il fenomeno sia radicato e richieda un costante impegno da parte delle forze dell’ordine.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, sfrecciano in auto con la sirena: denunciati 2 giovani rom

    Una Giulietta percorre a gran velocità via Staffetta con due persone a bordo.PUBBLICITA

    All’improvviso, i carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania si trovano faccia a faccia con il veicolo, dando inizio a un inseguimento.

    Punti Chiave ArticoloI due occupanti aumentano la velocità, innescando una corsa che si prolunga per diversi chilometri, fino a via Lago Patria. Alla fine, i militari riescono a fermare la fuga e scoprono che uno dei fuggitivi, il passeggero, è un ragazzo di soli 16 anni, mentre alla guida c’è un uomo di 37 anni.
    Entrambi risultano essere residenti nel campo rom di Secondigliano. All’interno dell’auto viene rinvenuto un dispositivo per attivare una sirena simile a quella delle forze dell’ordine. L’auto aveva anche la targa contraffatta: è stata sequestrata La targa del veicolo risulta contraffatta ed è stata sequestrata. I due sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e per possesso di segni distintivi contraffatti. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, è tornato in libertà il boss Nicola Rullo ‘o nfamone

    Napoli. Ha avuto una riduzione di pena di ben otto anni il boss Nicola Rullo detto o’ nfamone, esponente di spicco del clan Contini.PUBBLICITA

    E così solo dopo 8 mesi di carcere è tornato in libertà e già dal fine settimana è ritornato a Napoli. I suoi movimenti sono attenzionati 24 ore su 24 dagli investigatori, perché si tratta di un elemento apicale del clan Contini.

    Anzi è quello che in questo momento tra quelli liberi è quello che maggior peso decisionale all’interno della cosca del Vasto Arenaccia.
    La notizia del ritorno in libertà di Rullo è stata anticipata stamane da Il Roma in edicola che racconta come la decisione del tribunale di Novara si arrivata accogliendo in pieno l’istanza dell’avvocato Dello Iacono.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, trovata una pistola tra i cespugli in piazza Sant’Eframo Vecchio

    Napoli. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito di un’intensificazione dei controlli nelle zone più a rischio della città, su indicazione del Prefetto di Napoli e in risposta alle preoccupazioni espresse dai Presidenti delle Municipalità 3 e 8, hanno concentrato i loro sforzi nei quartieri Scampia e San Carlo all’Arena.PUBBLICITA

    Negli ultimi giorni, oltre trenta finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno effettuato 270 controlli a persone e veicoli, con particolare attenzione ai turni serali.

    Queste attività hanno portato a risultati significativi: a San Carlo all’Arena, in Piazza Sant’Eframo Vecchio, è stata rinvenuta un’arma da fuoco, nascosta tra la vegetazione e modificata per renderla più pericolosa.
    A Scampia, invece, sono state identificate due persone che circolavano con patenti di guida non valide, una delle quali è stata denunciata per recidiva.

    La Guardia di Finanza continuerà a operare senza sosta per garantire la sicurezza pubblica e contrastare ogni forma di illegalità sul territorio.
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    Napoli, il mistero dell’omicidio dell’agente di riscossione Carlo Bocchetti

    Napoli. E’ stato ucciso Carlo Bocchetti il 59enne agente riscossore di crediti per conto di un’agenzia privata.PUBBLICITA

    Il 18 giugno scorso fu trovato privo di vita nella sua abitazione in via Generale d’Ambrosio a pochi passi dall’Albergo dei poveri di Piazza Carlo III. Era steso sul divano con dei lividi al collo.

    Punti Chiave ArticoloE -come anticipa Il Mattino- quei segni erano il chiaro segnale di uno strangolamento. Conferma arrivata dopo due mesi circa dalla perizia medico legale svolta sul corpo. Ora quindi, la squadra mobile di Napoli sotto il coordinamento della Procura di Napoli indaga per omicidio. La vittima aveva bevuto tanto vino. A terra furono trovate decine di bottiglie.
    L’assassino ha approfittato probabilmente del suo stato di incoscienza e ha avuto vita facile a strangolarlo a mani nude mentre l’uomo era sul divano. Si cercano tracce genetiche sia sul corpo di Carlo Bocchetti sia sulle bottiglie di vino ma anche sulla porta e in casa. Chi lo ha ucciso sicuramente è una persona che la vittima conosceva e che ha fatto entrare in casa. Non vi sono segni di effrazioni ne sulla porta ne su balconi e finestre. E tra l’altro dall’abitazione non è stato portato via nulla.
    Le telecamere potrebbero venire in aiuto degli investigatori E’ questo il mistero. Perché Carlo Bocchetti è stato ucciso. La polizia sta passando al setaccio tutte le telecamere pubbliche e private presenti nella zona per scovare qualche movimento sospetto. Per il momento il giallo rimane. L’unica certezza è che Carlo Bocchetti è stato ucciso: ora bisogna scoprire perché e chi è stato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO