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    Aversa, sequestrato mini-van per il trasporto illecito di rifiuti

    Durante un servizio finalizzato al contrasto dell’illegale trasporto di rifiuti ad Aversa, i Carabinieri Forestali di Marcianise hanno individuato un mini-van Piaggio Poker rosso carico di rifiuti speciali e non pericolosi.
    Dopo aver controllato il veicolo e identificato il conducente, hanno riscontrato la mancanza di documentazione sulla provenienza e la destinazione dei rifiuti, così come l’assenza di iscrizione dell’automezzo all’Albo dei Gestori Ambientali.
    Di conseguenza, in presenza di attività illegale di carico e trasporto di rifiuti senza l’iscrizione richiesta, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro del veicolo e dei rifiuti trasportati, denunciando il conducente.
    La presenza di materiale pericoloso e danneggiato ha portato all’intervento delle autorità competenti per garantire la corretta gestione di tali rifiuti. LEGGI TUTTO

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    Sequestrati oltre 12.000 litri di prodotto petrolifero adulterato a Caserta

    Nelle scorse settimane, è stata effettuata un’operazione di controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, con l’obiettivo di tutelare la libera concorrenza nel mercato dei carburanti.
    Dopo un’analisi mirata, sono stati individuati e controllati diversi distributori di carburante nel territorio casertano, risultando che tre di essi commercializzavano gasolio adulterato, con il conseguente sequestro di 12.449 litri di prodotto.
    Le imprese responsabili sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere per violazione dell’Articolo 40 D.Lgs. 504/95.
    Quest’azione conferma la collaborazione efficace tra istituzioni per garantire la corretta commercializzazione dei prodotti petroliferi e contrastare eventuali illeciti che possano danneggiare i consumatori e ledere la concorrenza leale.
    È importante sottolineare che la presunzione di innocenza rimane garantita per i soggetti coinvolti fino a una sentenza definitiva della competente Autorità Giudiziaria.
    I provvedimenti adottati sono stati presi senza contraddittorio, ma questo avverrà successivamente davanti al Giudice terzo che varrà tutti gli elementi in questione. LEGGI TUTTO

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    Francolise, incendiata l’auto del parroco: stasera fiaccolata di solidarietà

    Auto del parroco incendiata a Francolise in provincia di Caserta: indagano i carabinieri. Le fiamme hanno avvolto l’auto di don Marcos, parroco della chiesa di San Germano Vescovo a Sant’Andrea del Pizzone, nel comune di Francolise tra sabato e domenica scorsi.
    I carabinieri stanno indagando sull’incidente, confermando che l’incendio potrebbe essere stato doloso. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato delle immagini di una figura sospetta che si avvicina alla vettura parcheggiata vicino alla parrocchia e sembra versare del liquido infiammabile prima che le fiamme divampino.
    La comunità locale è sconvolta dall’evento e si è mobilitata per esprimere solidarietà al sacerdote, Don Marcos.
    Il sindaco Sergio Tessitore ha condannato fermamente l’atto definendolo intimidatorio e distante dai valori della città, chiedendo che l’autore venga identificato e punito per garantire la sicurezza della comunità.
    “Nel nostro Comune non si è mai assistito ad un gesto così chiaramente intimidatorio, e dall’odore camorristico. A Don Marcos – si legge ancora – vanno la solidarietà e la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale e la condanna netta di questo tentativo di portare nel nostro territorio pratiche losche che sono lontane dalla serietà e dalla compostezza dei nostri concittadini.
    Ci auguriamo che al più presto possa essere individuato il colpevole dalle Autorità competenti, perché il nostro Comune non deve essere annoverato tra quei luoghi in cui vengono compiuti atti vandalici, ma come un territorio in cui vigono la cura delle persone e il rispetto delle regole”.
    Un corteo di solidarietà è stato organizzato in appoggio a Don Marcos. L’associazione Abele Legalità Giustizia e Sicurezza, guidata da Salvatore Mezzarano, ha espresso la propria solidarietà al parroco e ha invitato la comunità ad unirsi per prendere posizione contro un gesto così vile, specie in prossimità dell’anniversario dell’assassinio di Don Peppe Diana. LEGGI TUTTO

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     San Felice a Cancello, aveva 151 dosi di cocaina: arrestato 34enne

    Un uomo di 34 anni di San Felice a Cancello è stato arrestato dai carabinieri mentre si trovava in possesso di 151 dosi di cocaina.
    Durante un controllo stradale, l’uomo ha cercato di fuggire quando ha intuito che stava per scattare la perquisizione personale. Ma nonostante la fuga è stato inseguito e prontamente bloccato.
    Il sospettato è stato trovato con circa 35 grammi di cocaina divisi in 151 dosi e gli sono stati sequestrati due telefoni cellulari. L’uomo è stato poi incriminato e portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO A Villa Literno sequestrato un allevamento bufalino in condizioni ambientali orribili

    In seguito a un servizio di controllo interforze denominato “Action Day,” coordinato dalla Questura di Caserta per la prevenzione e il contrasto dei roghi di rifiuti e delle condotte illecite connesse, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno, insieme al personale della Polizia Municipale di Villa Literno e del Servizio Veterinario ASL di Caserta, hanno effettuato un sopralluogo presso un’azienda bufalina situata a Villa Literno, località San Sossio, all’interno dell’area protetta denominata “Oasi Soglitelle.”
    Durante l’ispezione sono emerse gravi irregolarità nella gestione dei reflui zootecnici, smaltiti in modo illecito sul suolo e nei canali perimetrali, oltre al deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi rinvenuti abbandonati all’interno dell’azienda. L’allevatore risultava privo della documentazione obbligatoria relativa alla corretta gestione del liquame e dello smaltimento dei rifiuti speciali prodotti.
    L’area aziendale è soggetta a vari regimi vincolistici, tra cui il vincolo paesaggistico-ambientale e il vincolo dell’area protetta, essendo parte della riserva naturale “Oasi Soglitelle.” Di conseguenza, i militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dell’intero complesso aziendale, limitandone l’uso esclusivamente al governo degli animali. Il titolare dell’allevamento è stato deferito in stato di libertà per il reato di inquinamento ambientale e per la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonché per altri reati connessi alla violazione delle norme ambientali e paesaggistiche. LEGGI TUTTO

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    Arrestato pusher gambiano a San Nicola la Strada

    Questa mattina, a San Nicola la Strada, un pusher è stato arrestato dalla polizia mentre cedeva una dose di hashish a un acquirente.
    Durante un normale servizio di controllo del territorio, i carabinieri hanno notato l’uomo in atto e hanno prontamente bloccato l’attività illecita.
    Il pusher, un 33enne di origini gambiane, è stato trovato in possesso di 14 barrette di hashish, per un peso totale di circa 40 grammi, e è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    Inoltre, l’acquirente è stato identificato e segnalato alle autorità competenti. Dopo le formalità di rito, il pusher è stato posto ai domiciliari in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

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    Camorra, sequestro beni allo sponsor della Casertana calcio

    Sequestro beni per oltre 1,5 milioni di euro a imprenditore ritenuto contiguo al clan Belforte dei Marcianise. E tra i beni sequestrati c’è anche il ristorante braceria ‘La Baita’ di Pasquale Maravita, sponsor della Casertana Calcio e che si trova a Valle di Maddaloni.
    E infatti stamane la Divisione Anticrimine di Caserta e il Servizio Centrale Anticrimine hanno eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di un uomo affiliato al clan Belforte.
    Il provvedimento, del valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro, riguarda due unità immobiliari, quattro società con annessi beni strumentali, diversi rapporti finanziari e bancari, auto e un’imbarcazione.
    L’uomo è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Napoli per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed è ritenuto socialmente pericoloso per la sua affiliazione al clan Belforte.
    La ricostruzione del patrimonio dell’uomo è stata fatta acquisendo documentazione riferita all’ultimo ventennio.
    Sono stati esaminati contratti di compravendita di beni, di quote societarie e numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero suo nucleo familiare.L’operazione:
    Durante la fase di esecuzione del provvedimento, hanno collaborato l’unità cinofila anti valuta della Guardia di Finanza e il servizio veterinario dell’Asl di Caserta.
    L’inchiesta si colloca nell’ambito di una più ampia strategia finalizzata a contrastare l’accumulazione dei proventi delle attività delittuose da parte di organizzazioni criminali operanti nella provincia casertana.
    Un duro colpo al clan Belforte
    Il sequestro di beni rappresenta un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata.L’operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività illecite e nel tutelare la legalità. LEGGI TUTTO

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    Roccamonfina, denunciato titolare di ditta edile per reitarati smaltimenti illeciti di rifiuti speciali

    I Militari appartenenti al Nucleo Carabinieri Forestale di Roccamonfina(CE), a seguito di appositi servizi di osservazione e controllo svolti anche con l’ausilio di strumentazione tecnica, hanno accertato, in comune di Roccamonfina (CE), alla loc. Lattani, in un piazzale sito nei pressi del Santuario dei Lattani, l’effettuazione di reiterati illeciti smaltimenti di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da disfacimenti e demolizioni edilizie, abbandonati su suolo nudo ed in modo incontrollato.
    Il servizio di osservazione ha rimesso come il modus operandi dell’autore fosse sempre il medesimo per ogni operazione di smaltimento di rifiuti posta in essere. Infatti, i rifiuti sono stati conferiti nell’area predetta, utilizzando sempre lo stesso autocarro di proprietà di un’impresa edile locale. Il volume complessivo degli smaltimenti illeciti registrati dal servizio di osservazione è stato quantificato in oltre 20 mc a mezzo di nr. 8 distinti trasporti (circa 2,5 mc di rifiuti edili smaltiti per ogni conferimento effettuato).
    L’area in questione è vincolata paesaggisticamente ed è ricompresa nella perimetrazione del Parco Regionale “Roccamonfina-Foce del Garigliano” ed in zona S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria).
    Pertanto, i predetti militari hanno proceduto al sequestro d’iniziativa dell’area interessata dagli smaltimenti illeciti, della estensione di circa 530 mq, ed hanno deferito in stato di libertà il legale rappresentante della ditta edile sopra citata per i reati di: gestione illecita di rifiuti speciali e per plurimi illeciti ambientali, quali il deterioramento di habitat all’interno del sito protetto SIC; deturpamento di bellezze naturali per l’alterazione dello stato dei luoghi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e danneggiamento di area protetta “Parco Regionale di Roccamonfina”. LEGGI TUTTO

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    INCIDENTE NEL CASERTANO Tampona e fa cadere moto: automobilista denunciato. Ferito gravemente il centauro

    Il 57enne dovrà rispondere delle accuse di lesioni personali stradali a seguito di un incidente verificatosi nella serata del 19 febbraio scorso. Durante la sua percorrenza lungo via San Pasquale a Pietramelara, nel casertano, l’individuo ha urtato lateralmente il motociclo Aprilia Scarabeo, di proprietà e guidato da un operaio 26enne di origini ghanesi, residente nella zona.
    A causa dell’impatto violento, attribuibile alla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da parte dell’automobilista, il giovane di 26 anni ha perso il controllo del suo mezzo, finendo per cadere sull’asfalto. L’intervento immediato dei carabinieri della Stazione locale ha permesso di identificare l’autore dell’incidente e di chiedere l’intervento del personale sanitario del servizio “118”. Di fronte alle gravi condizioni del giovane, è stato necessario il suo trasporto in codice rosso all’ospedale di Caserta.
    Attualmente, il cittadino ghanese rimane ricoverato a causa delle fratture multiple riportate, sebbene non si trovi in pericolo di vita. I rilievi e gli accertamenti eseguiti dai carabinieri hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’incidente, portando, nella mattinata odierna, al deferimento in stato di libertà dell’automobilista. LEGGI TUTTO

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    Castel Volturno, rischia di soffocare al ristorante: salvato da un carabiniere

    Stava trascorrendo un pomeriggio tra amici presso il ristorante di uno dei lidi del litorale domitio, a Castel Volturno, quando ha accusato un malore e un principio di soffocamento.
    Il 59enne ha chiesto aiuto cercando di attirare l’attenzione dei presenti, senza riuscire a emettere alcun suono e cadendo a terra dopo pochi istanti. Sul posto, libero dal servizio, c’era un Appuntato dei carabinieri che resosi conto della gravità della situazione è prontamente intervenuto in soccorso dell’uomo.
    Le immediate manovre, prima tese a rimuovere l’ostruzione che gli impediva di respirare, e poi a rianimare il malcapitato, hanno permesso di scongiurare il peggio e di fargli riprendere coscienza.
    L’ambulanza, fatta intervenire sul posto dopo pochi minuti, attraverso l’immediato allarme inoltrato alla Centrale Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone, ha consentito al 59enne di ricevere le cure necessarie e di essere trasportato prima presso il pronto soccorso della clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno.
     L’uomo è stato ricoverato al Cardarelli di Napoli
    Poi successivamente trasferito presso l’ospedale “Cardarelli” di Napoli dove è stato ricoverato, non in pericolo di vita. LEGGI TUTTO

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    Catturato cinghiale che frequentava l’abitato di Frazione Marzanello a Vairano Patenora

    La richiesta di aiuto è giunta ai Carabinieri Forestale del Nucleo di Vairano Patenora riguardo alla presenza di un cinghiale in un giardino privato della Frazione Marzanello a Vairano Patenora.
    Gli abitanti erano intimoriti dalla presenza costante dell’animale e temevano di essere aggrediti, impedendo loro di uscire dalla propria abitazione. I Carabinieri Forestale hanno contattato gli uffici competenti della Regione Campania, il Settore Provinciale di Caserta e il Centro di Riferimento Regionale di Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV).
    Questi hanno provveduto a catturare il cinghiale utilizzando appositi chiusini, ossia trappole amovibili compatibili con il benessere animale.
    In questo modo si è riusciti a rimuovere il pericolo rappresentato dall’animale selvatico per i residenti del centro abitato. LEGGI TUTTO

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    Capua, incendiarono le auto dei rivali: in 4 a processo

    Quattro persone di Capua, arrestate nel mese di luglio scorso su richiesta del PM dott. ssa Gerardina Cozzolino e dietro ordinanza del Giudice dott.ssa Daniela Vecchiarelli, affronteranno l’udienza preliminare il prossimo 23 febbraio.
    Sono accusati di aver preso parte a un gruppo dedito all’incendio doloso delle auto dei rivali. Tra di loro figurano Claudio Sinapi, titolare di una palestra, sua moglie Annamaria Fortino, Renaldo Likaj e Gazmir Shahu, entrambi albanesi.
    Sinapi e Fortino sono anche accusati di concorso continuato in stalking, per aver minacciato e molestato i vicini e i loro familiari al fine di ottenere l’abitazione dei vicini a un prezzo irrisorio rispetto a quello reale.
    L’inchiesta ha preso avvio da minacce rivolte al proprietario di un’abitazione da parte dei coniugi Sinapi, che si sarebbero poi rivolti ai due albanesi per compiere l’incendio. Le accuse includono incendio doloso, tentata estorsione e stalking, con reiterate ripetute condotte intimidatorie e minacce rivolte alla famiglia della persona offesa (difesa dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo).
    L’obiettivo era causare un grave stato di paura e un fondato timore per l’incolumità propria e dei prossimi congiunti. LEGGI TUTTO