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    Castel Volturno accecata dalla gelosia picchia la compagna: arrestata 31enne 

    Castel Volturno. I Carabinieri della Tenenza di Castel Volturno hanno arrestato una donna di 31 anni per violenza domestica ai danni della sua compagna convivente di 45 anni.PUBBLICITA

    L’episodio è avvenuto ieri sera, 11 luglio, quando la 45enne è rientrata a casa dopo aver trascorso la giornata fuori. Secondo il suo racconto, la 31enne, in preda a un raptus di gelosia e sotto l’effetto dell’alcol, l’avrebbe aggredita verbalmente e fisicamente.

    La donna sarebbe stata dapprima lasciata fuori casa e poi, una volta all’interno, sarebbe stata colpita con schiaffi e pugni al volto, subendo anche minacce con un coltello.
    Non è la prima volta che la 45enne subisce violenze dalla compagna: in una precedente occasione, la 31enne avrebbe tentato di investirla con l’auto.

    La 43enne, stanca delle continue aggressioni, ha finalmente denunciato l’accaduto ai Carabinieri che, intervenuti sul posto, hanno arrestato la 31enne.

    Questa mattina, il Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto e ha disposto per la 31enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Jabil, Chiusura dello stabilimento di Marcianise entro marzo 2025

    Fine imminente per lo stabilimento Jabil di Marcianise: la multinazionale americana ha confermato la chiusura del sito entro il 31 marzo 2025, mettendo fine a un’agonia iniziata nel 2015 con l’acquisizione da parte di Jabil del ramo d’azienda Ericsson.PUBBLICITA

    419 posti di lavoro a rischio: la decisione di Jabil lascia a casa quasi 420 dipendenti, decimando il numero di addetti che nel 2015 sfiorava i 900.

    Negli ultimi anni, l’azienda ha giustificato la riduzione del personale con la contrazione delle commesse e la mancanza di competitività del sito.
    Tentativi falliti e proteste in atto: nel 2023, Jabil aveva presentato un piano per ridurre il numero di lavoratori a 250, ma la decisione finale è stata ancora più drastica.

    I lavoratori, non rassegnati, hanno organizzato diverse manifestazioni e scioperi per rivendicare le proprie competenze e il valore dello stabilimento per il sistema industriale italiano.

    Mobilitazioni in corso e futuro incerto: l’11 luglio è prevista una nuova manifestazione a Roma da parte dei lavoratori. Per loro, la chiusura dello stabilimento significa licenziamento o, nella migliore delle ipotesi, ricollocazione in altre aziende, con tutte le incertezze che ne derivano.
    Un duro colpo per il territorio: la chiusura di Jabil rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per l’intero settore industriale casertano. Si tratta di una perdita significativa di competenze e professionalità, con conseguenze negative che potrebbero riverberarsi per lungo tempo.

    Le speranze dei lavoratori non sono ancora morte: nonostante la situazione drammatica, i lavoratori non demordono e continuano a lottare per il loro futuro. L’11 luglio a Roma avranno l’ennesima occasione per far sentire la propria voce e per provare a ribaltare il destino dello stabilimento.
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    Gli usurai del clan dei Casalesi incendiavano le auto a chi non pagava in tempo: 5 arresti

    I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno sgominato un gruppo di persone legate al clan dei Casalesi, accusate di estorsione, usura e danneggiamento mediante incendio.PUBBLICITA

    Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno portato all’arresto di 3 persone e agli arresti domiciliari di altre 2.

    Le indagini hanno fatto luce su un episodio di estorsione avvenuto tra febbraio e luglio 2024. Le vittime erano state oggetto di una richiesta di denaro pari a circa 100mila euro, derivante da un debito pregresso di 45mila euro contratto a tassi usurari da uno degli indagati.
    Per intimidire le vittime e indurle al pagamento, gli indagati, con la collaborazione di altri elementi della criminalità organizzata, hanno organizzato dei summit camorristici.

    Non ottenendo l’effetto desiderato, nell’aprile 2024, alcuni degli indagati si sono recati presso l’abitazione di una delle vittime e hanno dato fuoco ad alcune autovetture.

    L’azione intimidatoria ha sortito l’effetto sperato: le vittime, temendo per la propria incolumità, hanno consegnato ai loro aguzzini circa 5mila euro come prima tranche del debito.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Villa Literno, due giovani pusher di Castel Volturno arrestati dai carabinieri

    Villa Literno. I Carabinieri della Stazione di Villa Literno hanno arrestato ieri sera due giovani di Castel Volturno, un 18enne e un 19enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.PUBBLICITA

    I militari, durante un servizio di pattuglia in via San Marco, hanno notato il 19enne che, alla loro vista, ha accelerato il passo nel tentativo di allontanarsi.

    Raggiunto e bloccato, è stato trovato in possesso di una busta di plastica contenente 152 grammi di cocaina, 1,462 grammi di hashish, un coltellino a scatto e 225 euro in contanti.
    Mentre i Carabinieri erano impegnati nella perquisizione del 19enne, si è avvicinato il suo amico 18enne, che a sua volta è stato sottoposto a perquisizione. Addosso aveva una bustina con 1,67 grammi di marijuana, 400 euro in contanti e tre smartphone.

    All’interno dell’auto in uso ai due giovani, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato una mazza da baseball, un coltello da cucina e un coltello a scatto.
    Gli arrestati sono stati condotti al carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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    Vitulazio, aggredisce 19enne per 5 euro: arrestato 17enne

    Lo ha aggredito e colpito alla testa con un martelletto frangivetro procurandogli lesioni guaribili in 15 giorni. Tutto per appena 5 euro.E’ accaduto nel pomeriggio di ieri (2 luglio) a Vitulazio dove un 17enne è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione per tentata rapina ai danni di un 19enne di Carinola.Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, alle 17.30 circa di ieri (02 luglio) la vittima si trovava in Vitulazio alla piazza Riccardo II in compagnia di un’amica quando è stato avvicinato dal 17enne di Camigliano (CE), già noto alle forze dell’ordine, che gli ha chiesto, con prepotenza, di dargli 5 euro.PUBBLICITA

    Al rifiuto il 17enne ha estratto un martelletto frangivetro dal marsupio che indossava colpendo violentemente il 19enne alla testa.Dopo l’aggressione il minore è scappato e mentre fuggiva si è disfatto del martelletto con cui aveva appena colpito il 19enne, nascondendolo dietro un cassonetto dei rifiuti.I militari dell’Arma, allertati da alcuni passanti che hanno assistito all’aggressione, giunti sul posto hanno individuato e bloccato, nel vicino vico Siena, il 17enne che si era nascosto dietro un muretto.

    Il ferito, trasportato all’ospedale di Caserta con ambulanza del 118 è stato medicato e poi dimesso con 15 giorni di prognosi.Il 17enne, arrestato, è stato accompagnato presso il centro di giustizia minorile di Napoli – Colli Aminei.
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    Quattro denunciati a Carinaro per violazioni ambientali

    I Carabinieri della Stazione di Gricignano d’Aversa, insieme ai colleghi del Nucleo CC Forestale di Marcianise (CE), hanno denunciato in stato di libertà quattro persone per violazioni in materia ambientale.PUBBLICITA

    Le persone denunciate, due delle quali dovranno rispondere anche di ricettazione, sono accusate di concorso in attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

    Le indagini sono iniziate da una verifica effettuata presso un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi a Carinaro. I Carabinieri hanno scoperto che sul piazzale dell’impianto erano presenti rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e batterie al piombo esauste.
    Al momento dell’accesso all’impianto, i militari hanno accertato che alcuni dipendenti stavano trasbordando le batterie al piombo esauste da un autocarro non omologato al trasporto di rifiuti pericolosi su un altro autocarro.

    Inoltre, sono stati rinvenuti 400 kg di rame e acciaio per i quali non vi era alcun documento identificativo o di trasporto che ne attestasse la provenienza e la destinazione.
    Le persone denunciate dovranno ora rispondere delle loro azioni all’autorità giudiziaria.
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    Carinaro, aveva droga in casa: arrestato pusher 39enne

    Questa mattina a Carinaro i carabinieri hanno arrestato un pusher di 39 anni per detenzione ai fini di spaccio di droga. Durante un servizio antidroga, i militari hanno perquisito la casa dell’uomo. I movimenti sospetti del 39enne, che era stato visto entrare e uscire velocemente dal suo appartamento al piano terra senza un apparente motivo, avevano insospettito i carabinieri.PUBBLICITA

    Nonostante l’uomo negasse di possedere droga, è stato trovato con 3 dosi di hashish confezionate con nastro carta e cellophane, nascoste nelle tasche dei pantaloni. Alla richiesta di consegnare la droga in suo possesso, il 39enne ha ripetutamente negato di averne, mostrandosi intollerante al controllo e alla presenza dei militari in casa. Altre 19 dosi sono state trovate nascoste nell’armadio della camera da letto, tra lenzuola e indumenti, all’interno di una busta per alimenti.

    Nell’abitazione i militari hanno anche trovato circa 200 bustine in cellophane e materiale vario per il taglio e il confezionamento delle dosi. La droga è stata sequestrata e il 39enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato.
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