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    Scontri tra calciatori e dirigenti in Casapesenna e Mondragone City: scattano 10 Daspo

    La finale playoff di Prima Categoria tra Casapesenna e Mondragone City, destinata a decidere la promozione in Eccellenza dello scorso maggio è stata macchiata da una rissa furiosa.PUBBLICITA

    Lo scontro, scoppiato durante i tempi supplementari, aveva coinvolto calciatori e dirigenti di entrambe le squadre, costringendo l’arbitro a sospendere la partita.
    Tre giocatori del Mondragone City finirono all’ospedale, mentre le forze dell’ordine intervenerro per sedare gli animi. Le indagini, condotte dal Commissariato di Casal di Principe e supportate dalle immagini della Polizia Scientifica, hanno permesso di individuare i responsabili.
    Il Questore di Caserta ha emesso Daspo della durata di 17 anni nei confronti di 4 calciatori del Casapesenna e di 5 calciatori e un dirigente del Mondragone City, vietando loro l’accesso a tutti gli impianti sportivi italiani, dal calcio dilettantistico alla Serie A.
    La giustizia sportiva ha comminato sanzioni alle società e squalifiche ai calciatori coinvolti, assegnando la vittoria a tavolino al Casapesenna che, grazie a questo episodio increscioso, accederà alla categoria superiore.

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    Frana a San Felice a Cancello: arriva Baila, il cane specializzato nel rilevamento di tracce di sangue

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    Baila, il cane dell’unità cinofila dei Carabinieri di Bologna, è stato chiamato in aiuto dei soccorritori impegnati da quasi 48 ore a Talanico, frazione di San Felice a Cancello, nella ricerca dei corpi di Agnese Milanese, 74 anni, e del figlio Giuseppe Guadagnino, 42 anni.
    Baila è l’unico cane in Italia capace di rilevare tracce di sangue e individuare persone decedute, anche in condizioni estremamente difficili come quelle incontrate dai Vigili del Fuoco e dalle forze dell’ordine nel comune casertano.
    Il canalone dove è stato ritrovato l’Apecar, su cui madre e figlio avevano cercato di fuggire martedì sera dalla furia dell’acqua e dei detriti provenienti dalla collina sovrastante Talanico, è stato parzialmente ripulito. Stamattina è stata rinvenuta un’altra parte del veicolo a tre ruote a circa 500 metri dal punto iniziale, ma dei corpi non c’è ancora traccia.
    “Servirebbe un colpo di fortuna”, commenta un cittadino che osserva il canalone, lo stesso dove ieri si affacciavano disperati Raffaele Guadagnino, fratello e figlio dei dispersi, il datore di lavoro di Giuseppe e numerosi abitanti del luogo, sperando almeno di poter dare un ultimo saluto e una degna sepoltura ai loro cari.no che emergessero i corpi per dar loro l’ultimo saluto e degna sepoltura.
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    Marcianise sorpreso a bruciare rifiuti: denunciato

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    Durante un servizio mirato contro i roghi di rifiuti nella ‘Terra dei Fuochi’, i Carabinieri Forestali di Marcianise, supportati dai colleghi del NIPAAF di Caserta, hanno individuato un uomo intento a bruciare rifiuti in un fondo agricolo vicino alla S.P. 19 di Marcianise.
    Sul posto è stato rinvenuto un cumulo di rifiuti in fiamme composto da plastica, sacchi e legno, oltre a tre sacchi di rifiuti agricoli pronti per essere bruciati.
    Sono state inoltre scoperte due aree più ampie, già interessate da precedenti roghi, con cumuli di rifiuti parzialmente bruciati e uno spesso strato di ceneri.
    L’aria era irrespirabile a causa della forte puzza di plastica bruciata.
    Considerata la gravità dell’illecito smaltimento di rifiuti, i Carabinieri hanno sequestrato l’intero fondo e i rifiuti, identificando e denunciando l’individuo responsabile.
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    San Felice a Cancello, proseguono ricerche madre e figlio dispersi

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    Proseguono da 24 ore le ricerche di Agnese Minieri, 74 anni, e del figlio Giuseppe Guadagnino, 41 anni, dispersi da ieri a San Felice a Cancello, comune del Casertano travolto dal maltempo che ha causato smottamenti e colate di fango.
    Madre e figlio stavano raccogliendo nocciole in un appezzamento di terreno nella frazione Talanico quando sono stati sorpresi da un temporale improvviso, hanno tentato di rientrare velocemente a casa a bordo del loro Apecar ma sono stati travolti dal fiume di fango generato da una frana.
    Il veicolo è stato ritrovato, ma dopo un’intera giornata di ricerche ancora non c’è ancora traccia dei due occupanti. Sono impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso cinque squadre dei vigili del fuoco, il lavoro prosegue a terra con escavatori, nucleo cinofilo, soccorritori fluviali alluvionali ed esperti in topografia, mentre dall’alto si procede con droni dotati di termocamera e con il supporto di un elicottero. Finora, però, nessuna traccia di Agnese e Giuseppe.
    “La priorità assoluta in questo momento è trovare i dispersi”, ha detto il sindaco di San Felice a Cancello, Emilio Nuzzo, al termine di un vertice nella sede del Comune con il capo della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso.
    Parallelamente alla ricerca dei dispersi, ha spiegato Nuzzo, “c’è da lavorare per ripristinare la normalità nel paese” anche alla luce della nuova allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale, in vigore dalle ore 14 e fino a mezzanotte.
    Un centro di accoglienza è stato attivato per ospitare i cittadini in caso di evacuazione d’urgenza, ha spiegato il prefetto Castaldo. Nel frattempo il Comune di San Felice a Cancello ha inoltrato a Prefettura, Regione, Provincia e al Dipartimento di protezione civile la richiesta di stato di calamità naturale, “tenuto conto – si legge nell’atto – che la grave situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari di cui dispone il Comune di San Felice a Cancello”.

    Il sindaco chiede in particolare “l’attivazione anche di risorse regionali e statali da stanziare, finalizzate al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle strutture e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate”. Al termine del vertice in Comune, Nuzzo ha spiegato che “serve un intervento shock sulla manutenzione, ma da soli non andiamo da nessuna parte. Vogliamo lavorare con la Regione Campania per far capire che i Comuni come i nostri, in dissesto idrogeologico, devono essere attenzionati in modo diverso”.
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    Morto a 38 anni Ferruccio Piccinini, il militare arbitro originario di Teano

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    E’ morto a soli 38 anni il militare arbitro Ferruccio Piccinini originario di Teano, in provincia di Caserta.
    Il decesso è avvenuto nella casa di cura “Villa Azzurra” di Terracina, a Latina dove ha combattutto con un male incurabile che lo ha stroncato in breve tempo.
    Il 38enne casertano era in servizio nella caserma di Cordenons in provincia di Pordenone. Dopo aver passato l’esame per diventare arbitro, è entrato a far parte della sezione “Guarini” di Pordenone fino a che non gli è stata diagnosticata una grave patologia. Il cancro non gli ha lasciato scampo. Resta, però, il ricordo dei colleghi che hanno condiviso parte della sua carriera dentro il campo di gioco.
    “Nonostante fossi entrato nella nostra “famiglia” da poco più di un anno sei stato un vortice di entusiasmo e passione arbitrale. Sempre pronto a spronare tutti ad allenamento dove non mancavi mai, neppure nei momenti più difficili per te – ha dichiarato il presidente Manuel Giacomazzi dell’Associazione italiana arbitri di Pordenone -. Il tuo contagioso accento romano e la tua simpatia infinita ha conquistato tutti da subito, ci mancherai tanto”.
    Alcuni suoi amici e colleghi hanno anche organizzato una raccolta fondi per aiutare la famiglia su GofundMe: “Ferruccio ci ha salutato dopo aver combattuto un terribile male che in poco tempo ha spento il suo splendido sorriso, lascia l’amata moglie Virginia e il suo adorato figlio Andrea, ancora troppo piccolo per dover salutare il suo fantastico Papà…. Ferruccio è stato un Uomo, un Soldato che ci ha lasciato troppo presto e nessuna parola potrà mai descrivere ciò che ha trasmesso a chiunque abbia incrociato il suo cammino…. Questa raccolta non sarà mai abbastanza per la persona che era ma almeno possiamo aiutare la sua fantastica famiglia che avrà il compito più difficile di tutti…”

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    Casal di Principe: furto in casa dell’imprenditore Antonio Cosentino, fratello dell’ex sottosegretario

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    Casal di Principe. I malviventi hanno fatto irruzione nell’abitazione di Antonio Cosentino, imprenditore e fratello dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, in via Corelli a Casal di Principe.
    Sfruttando l’assenza del proprietario, i ladri hanno portato via un ricco bottino, tra cui contanti, gioielli, un computer e alcune pistole legalmente detenute.
    Un passato giudiziario
    Antonio Cosentino era già stato coinvolto in un’inchiesta nel 2014, insieme ai fratelli Nicola e Giovanni, per presunte irregolarità nella vendita di carburanti. Accusato di aver ottenuto favori da funzionari pubblici per l’apertura di nuovi impianti, Cosentino era stato assolto in appello dopo una condanna in primo grado.
    Attualmente, Cosentino vive a San Tammaro e si dedica alla produzione e commercializzazione del vino. L’abitazione svaligiata è di proprietà dell’ex moglie, Tina Di Caterino.
    Le forze dell’ordine sono al lavoro per risalire ai responsabili del furto e recuperare il bottino. Le indagini si concentreranno anche sull’eventuale collegamento tra il furto e il passato giudiziario di Cosentino.
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    Mamma e figlio dispersi nel Casertano: ritrovato solo l’Apecar

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    E’ stato ritrovato l’Apecar sul quale erano salito a bordo Giuseppe Guadagnino di 41 anni e la mamma Agnese Minieri di 82 per cercare riparo dal temporale sulla collina di San Felice a Cancello.
    I due purtroppo risultano ancora dispersi dal pomeriggio di ieri quando la frazione di Talanico si è registrata una frana a seguito del violento nubifragio.
    Centiania di chiamate di soccorso ai vigili del fuoco. Sono state evacuate alcune abitazioni in pericolo per la colata di fango che si è abbattuta sul comune casertano.
    La stessa zona era stata già colpita da una frana nel 1998. Alle ricerche sta partecipando anche il sindaco Emilio Nuzzo: “Mai vista una situazione simile, stiamo vivendo un inferno, spero di ritrovare in vita Agnese e Giuseppe”.
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    Frana per il maltempo a San Felice a Cancello: due dispersi

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    Ansia e preoccupazione a San Felice a Cancello: due persone risultano disperse da alcune abitazioni evacuate a causa del nubifragio che si è abbattutto in città e che ha causato danni notevoli e allagamenti.
    I Vigili del Fuoco sono intervenuti  nella frazione di Talanico, per far fronte a una frana. In questo momento, si sta procedendo con l’evacuazione di diverse abitazioni e le ricerche sono in corso per due persone attualmente disperse.
    Le strade di Talanico sono state sommerse da un torrente di fango e detriti, costringendo molti residenti a uscire dalle loro case per la paura, dopo che le acque hanno inondato cantine e garage, trascinando via veicoli e motorini.
    I vigili del fuoco cercano i dispersi anche con i cani da ricerca
    “Stiamo concentrando a Talanico tutti i mezzi disponibili, inclusi i cani da ricerca”, ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta, Paolo Massimi, confermando che si stanno effettuando ricerche per due persone ancora non trovate.
    “Collaboriamo costantemente con la Protezione Civile e stiamo assistendo numerosi cittadini”.
    Il flusso di fango e detriti è precipitato rapidamente dalla collina che domina Talanico, un fenomeno aggravato dal terreno reso fragile dalle piogge intense del pomeriggio e dall’assenza di alberi, distrutti da un incendio che ha devastato la pineta della collina a inizio agosto.

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    Castel Volturno, sequestrati 43 appartamenti nella zona di Bagnara

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    Nei giorni scorsi, i militari del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Mondragone, insieme a quelli della Guardia Costiera — Ufficio Marittimo di Pozzuoli , hanno notificato un decreto di sequestro preventivo emesso con urgenza dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
    Questo decreto riguarda 43 edifici situati nella località Bagnara di Castel Volturno.
    Il 26 agosto 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha confermato il provvedimento di sequestro.
    L’azione è stata intrapresa a seguito delle indagini condotte dai militari, le quali, attraverso accurate verifiche e riscontri documentali, hanno permesso di accertare, anche se ancora nella fase preliminare delle indagini, che tutte le unità abitative oggetto del sequestro, costruite a partire dal 1950, erano state realizzate su un’area demaniale costiera soggetta a vincolo, occupando abusivamente il suolo del Comune di Castel Volturno.
     Sette appartamenti abitati da persone legate al clan Belforte di Marcianise
    Sette di queste unità abitative, situate nella stessa località di Bagnara, erano nella disponibilità di individui sospettati di far parte del clan camorristico Belforte di Marcianise o di persone a loro collegate da rapporti di parentela o affinità. Anche per questi soggetti è stata ordinata la liberazione degli immobili occupati.

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    Carinola, in preda all’ira spara tre colpi di fucile contro casa di una coppia. Arrestato

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    Un gesto di violenza scatenato da futili motivi familiari ha portato all’arresto di un uomo di 52 anni. La sera del 25 agosto, il 52enne ha esploso tre colpi di fucile contro l’abitazione di una coppia locale, causando momenti di terrore nel piccolo centro casertano. Secondo le ricostruzioni, l’uomo si era presentato nel cortile della casa armato di fucile, urlando insulti e minacce.
    Quando i coniugi, appena rientrati dopo cena, hanno tentato di affrontare la situazione, il 52enne ha aperto il fuoco: il primo colpo è stato sparato in aria, il secondo verso la porta d’ingresso, sfiorando uno dei coniugi, e il terzo contro la facciata della casa. Dopo l’aggressione, l’uomo si è allontanato rapidamente a bordo della sua auto.
    Sconvolti ma illesi, i coniugi non hanno chiamato subito le forze dell’ordine, ma il mattino seguente, temendo un ritorno dell’aggressore, si sono rivolti ai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone. Sul luogo dell’attacco, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno trovato due cartucce esplose e hanno documentato i danni alla porta d’ingresso e alla facciata.
    Successivamente, i carabinieri hanno individuato e arrestato l’uomo nella sua abitazione, dove hanno sequestrato un fucile da caccia calibro 12 e 20 cartucce, corrispondenti a quelle utilizzate durante l’attacco. L’uomo è ora in custodia e dovrà rispondere delle gravi accuse legate all’episodio.
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    Casal di Principe, dolore ai funerali di Nicola Iorio: “Sarai sempre con noi”

    Casal di Principe. “Di fronte ad una situazione così drammatica tutto sembra sia finito, che non vi sia più speranza di bene, ma non è vero. Il Signore ci ha promesso la salvezza, e contro questo dolore immenso bisogna fare il bene, quel bene che si fa senza chiedere nulla in cambio, in silenzio”.
    E’ un passaggio dell’omelia che il Vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha pronunciato alla Chiesa dello Spirito Santo a Casal di Principe durante i funerali di Nicola Iorio, il 19enne morto domenica 18 agosto in seguito ad un tragico incidente con lo scooter d’acqua a Velipoja, in Albania, dove era in vacanza con la famiglia della fidanzata.
    Principale sospettato del decesso è il fratello della fidanzata di Nicola, Salvatore di Tella, ancora in Albania dove è agli arresti. Tanti i ragazzi he stamani hanno accompagnato il feretro di Nicola, in una bara bianca, dalla casa dove viveva con i genitori alla chiesa dove si sono celebrate le esequie;
    Tutti con una t-shirt bianca con impressa davanti la foto del 19enne e dietro la scritta “ci sono alcuni che portano una luce così grande nel mondo, che anche dopo essere andati via, rimane forte e splendente. Tu sarai sempre con noi! Fai sorridere anche gli angeli, Nic”.
    Il corteo funebre si è messo alle 10 dal civico 7 della seconda traversa di via Vecchia di Vico per raggiungere la parrocchia di Santo Spirito dove il rito è stato officiato dal vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo.
    Ad accompagnare il feretro bianco di Nicola per le strade cittadine, dove tutti i negozi erano chiusi per il lutto cittadino proclamato dal sindaco Ottavio Corvino. Composti nel loro dolore i familiari del giovane, il papà Marcello, la mamma Filomena Russo, il fratello e la sorella, insieme alla fidanzata, Giusy Di Tella, con la madre.

    Al termine della messa, la bara è stata portata a braccio dagli amici all’esterno della chiesa con un lungo applauso e palloncini bianchi e azzurri (i colori del Napoli, di cui era tifoso) lanciati in aria.

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    Mondragone, arrestati due pusher napoletani

    Nella scorsa mattinata, gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di Castel Volturno, a seguito di un’attività info-investigativa, hanno controllato un’abitazione in uso a due soggetti a Mondragone.
    E li gli agenti hanno rinvenuto 30 dosi di cocaina del peso di 9 grammi circa, 3 pezzi di hashish ed un panetto della stessa sostanza per un peso complessivo di circa 80 grammi, una bustina contenente circa 2 grammi di marijuana ed un coltello con la lama intrisa di sostanza stupefacente.
    Per tali motivi, gli indagati, identificati per due napoletani di 32 e 40 anni con precedenti di polizia, sono stati tratti in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
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