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Proseguono da 24 ore le ricerche di Agnese Minieri, 74 anni, e del figlio Giuseppe Guadagnino, 41 anni, dispersi da ieri a San Felice a Cancello, comune del Casertano travolto dal maltempo che ha causato smottamenti e colate di fango.
Madre e figlio stavano raccogliendo nocciole in un appezzamento di terreno nella frazione Talanico quando sono stati sorpresi da un temporale improvviso, hanno tentato di rientrare velocemente a casa a bordo del loro Apecar ma sono stati travolti dal fiume di fango generato da una frana.
Il veicolo è stato ritrovato, ma dopo un’intera giornata di ricerche ancora non c’è ancora traccia dei due occupanti. Sono impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso cinque squadre dei vigili del fuoco, il lavoro prosegue a terra con escavatori, nucleo cinofilo, soccorritori fluviali alluvionali ed esperti in topografia, mentre dall’alto si procede con droni dotati di termocamera e con il supporto di un elicottero. Finora, però, nessuna traccia di Agnese e Giuseppe.
“La priorità assoluta in questo momento è trovare i dispersi”, ha detto il sindaco di San Felice a Cancello, Emilio Nuzzo, al termine di un vertice nella sede del Comune con il capo della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso.
Parallelamente alla ricerca dei dispersi, ha spiegato Nuzzo, “c’è da lavorare per ripristinare la normalità nel paese” anche alla luce della nuova allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale, in vigore dalle ore 14 e fino a mezzanotte.
Un centro di accoglienza è stato attivato per ospitare i cittadini in caso di evacuazione d’urgenza, ha spiegato il prefetto Castaldo. Nel frattempo il Comune di San Felice a Cancello ha inoltrato a Prefettura, Regione, Provincia e al Dipartimento di protezione civile la richiesta di stato di calamità naturale, “tenuto conto – si legge nell’atto – che la grave situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari di cui dispone il Comune di San Felice a Cancello”.
Il sindaco chiede in particolare “l’attivazione anche di risorse regionali e statali da stanziare, finalizzate al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle strutture e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate”. Al termine del vertice in Comune, Nuzzo ha spiegato che “serve un intervento shock sulla manutenzione, ma da soli non andiamo da nessuna parte. Vogliamo lavorare con la Regione Campania per far capire che i Comuni come i nostri, in dissesto idrogeologico, devono essere attenzionati in modo diverso”.
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