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    Controlli a Casal di Principe e comuni limitrofi: sequestri e 8 denunce

    Nelle scorse ore, i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno eseguito intensi controlli nelle zone di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, Villa Literno e Cancello ed Arnone.
    Durante l’operazione, otto pattuglie appartenenti alle stazioni territorialmente competenti e al Nucleo operativo e Radiomobile della locale Compagnia, per un totale di 25 militari, hanno effettuato un servizio coordinato volto alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
    Sono state identificate 150 persone e controllati 60 veicoli nei posti di controllo fissi dislocati sulle principali arterie di comunicazione tra i centri coinvolti. Durante i controlli, sono state riscontrate 20 infrazioni al codice della strada e sequestrate 4 patenti di guida.
    È stato effettuato il sequestro di un veicolo e due ciclomotori, e sono state denunciate 8 persone per varie violazioni e reati, tra cui guida senza patente, utilizzo di veicoli privi di targa e con alterazioni al numero di telaio, attività illecite di raccolta e trasporto di rifiuti, possesso di armi bianche, e possesso di sostanze stupefacenti come hashish e cocaina, nonché per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, con la droga nascosta negli slip: arrestati 2 pusher

    I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Casal di Principe hanno arrestato due uomini, un 35enne e un 42enne, entrambi del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    I due sono stati fermati ieri sera intorno alle 21:00 mentre viaggiavano a bordo di una Citroen C3 in via San Donato a Casal di Principe. Il loro atteggiamento nervoso ha insospettito i militari che hanno deciso di perquisirli.
    Nonostante una prima perquisizione non abbia avuto esito positivo, i Carabinieri hanno deciso di approfondire il controllo conducendo i due in caserma.
    Intuizione premiata: il 42enne nascondeva negli slip una busta di cellophane con 6 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 3,03 grammi. Il 35enne, prima di essere perquisito, ha consegnato spontaneamente ai Carabinieri un’altra busta di cellophane con 12 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 4,23 grammi.
    I due sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.
    L’operazione dei Carabinieri dimostra l’impegno costante nel contrasto al traffico di droga sul territorio. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe: inefficace sequestro a Setola: le ville tornano a famiglia boss

    Inefficace sequestro delle ville di Giuseppe Setola, noto killer del clan dei Casalesi, è stato annullato dal giudice per le indagini preliminari di Napoli, Gianluigi Visco.
    Le due ville, situate a Casal di Principe, erano state sequestrate meno di due mesi fa dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, ma dopo un passaggio procedurale, saranno restituite alla famiglia del camorrista.
    Questi edifici ospitano attualmente la figlia di Setola, Rosaria, e i suoceri. Setola, condannato a 28 anni, sconta la pena nel carcere di Milano Opera. La Procura della Repubblica sammaritana aveva ottenuto il sequestro delle ville dopo complesse indagini patrimoniali coordinate dal Procuratore Aggiunto Antonio D’Amato, specializzato in criminalità economica.
    Giuseppe Setola, membro del clan dei Casalesi e colpevole di numerosi omicidi, tra cui la strage dei ghanesi a Castel Volturno nel 2008, è attualmente detenuto con diverse condanne all’ergastolo.
    Il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Gianluigi Visco, ha stabilito l’annullamento del sequestro delle due ville appartenenti a Setola, restituendole alla sua famiglia. La documentazione relativa al sequestro è stata inviata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che si era dichiarato incompetente dopo aver disposto la confisca dei beni a novembre.
    La Procura della Repubblica sammaritana aveva richiesto e ottenuto il sequestro delle proprietà dopo approfondite indagini patrimoniali coordinate dal Procuratore Aggiunto Antonio D’Amato, specializzato in criminalità economica. LEGGI TUTTO

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    Camorra, arrestato a Casal di Principe affiliato ai Casalesi

    Questa mattina, i Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Casal di Principe hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica di Napoli nei confronti di un uomo di 50 anni.
    L’uomo dovrà scontare una pena di 2 anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e detenzione abusiva di armi da fuoco.
    I reati sono stati commessi tra gli anni 2000 e 2013 a Casal di Principe e comuni limitrofi, in qualità di esponente della fazione Schiavone del clan dei Casalesi.
    Dopo essere stato rintracciato nella sua abitazione, il 50enne è stato portato nel carcere di Secondigliano, a Napoli, a disposizione della competente autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

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    Rintracciato a Casal di Principe un uomo ricercato in Belgio

    Nella giornata di martedì 30 gennaio 2024, un individuo condannato a tre anni di reclusione in Belgio per reati contro il patrimonio è stato individuato e arrestato a Casal di Principe, nel Casertano, dalla Polizia di Stato.
    Il 34enne era stato rintracciato grazie alle indagini della Squadra Mobile di Caserta, in base a un mandato di arresto europeo emesso lo scorso novembre. L’uomo si trovava in una casa di cura e custodia, stava scontando una misura di sicurezza.
    L’arresto è stato convalidato e il 34enne è stato messo a disposizione della Corte di Appello di Napoli per l’avvio delle procedure di estradizione. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Controlli a Casal di Principe, tre persone denunciate

    Nei comuni di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, Villa Literno e Cancello ed Arnone, i carabinieri delle competenti Stazioni dipendenti dalla Compagnia di Casal di Principe, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio hanno proceduto al controllo di 12 esercizi commerciali.
    Non solo negozi: i carabinieri hanno controllato anche 50 veicoli e 186 persone, elevando 18 verbali al codice della strada e ritirando una patente di guida e 2 carte di circolazione. Due sono stati i veicoli sequestrati. Tre persone, invece, sono state deferite in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza.
    Nel corso del medesimo servizio un 35enne di origini tunisine e residente a San Marcellino è stato denunciato per violazione del divieto di ritorno nel comune di Villa Literno mentre, un 34enne del napoletano è stato denunciato per il reato di abusivismo edilizio. Infine una persona originaria del Burkina Faso è stato denunciato per ricettazione perché fermato alla guida di ape car con telaio alterato. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, Augusto Di Meo, testimone dell’omicidio di don Peppe Diana: “Lasciato solo dallo Stato&#8 …

    Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio del sacerdote Don Peppe Diana, avvenuto il 19 marzo del 1994 a Casal di Principe, ha denunciato in Commissione Antimafia di essere stato lasciato solo dallo Stato dopo aver denunciato il killer.
    Di Meo, che non è mai stato riconosciuto come testimone di giustizia, ha raccontato di essere stato costretto ad abbandonare Casal di Principe a causa delle minacce ricevute dai clan. Ha dovuto chiudere il suo laboratorio di fotografia e trasferirsi a Spello, in Umbria.
    “Pensavo – ha detto Di Meo – che dopo aver denunciato il killer di don Peppe, lo Stato sarebbe venuto da me, ed invece sono stato abbandonato al mio destino”.
    Il testimone ha raccontato di aver dovuto affrontare le indagini e il processo al killer di don Peppe da solo, senza alcun sostegno economico o morale da parte delle istituzioni.
    “Quando mi recavo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere – ha detto – mi definivano ‘spione’, ‘infame’. Vivevo nel terrore, mi sentivo solo”.
    Di Meo ha anche raccontato di aver cercato di ottenere il riconoscimento come testimone di giustizia in ritardo rispetto ai termini di legge. Ha poi provato a percorrere la strada della legge che tutela i familiari delle vittime innocenti di camorra, ma anche in questo caso si è scontrato con l’indifferenza delle istituzioni.
    “Oggi Casal di Principe è diversa – ha detto Di Meo – ma ancora non si è liberata dalla camorra. Io non smetterò mai di incontrare i ragazzi e dir loro di denunciare, di non voltarsi dall’altra parte come ho fatto io e don Peppe”.
    Le parole di Di Meo hanno suscitato un forte dibattito in Commissione Antimafia. La presidente Chiara Colosimo ha espresso la sua solidarietà al testimone e ha annunciato che la Commissione approfondirà la vicenda.
    Il caso di Di Meo è un esempio emblematico delle difficoltà che incontrano i testimoni di giustizia in Italia. È necessario che lo Stato faccia di più per tutelarli e sostenerli, altrimenti si rischia di scoraggiare le persone che hanno il coraggio di denunciare la criminalità organizzata. LEGGI TUTTO

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    Casal di Principe, trova la sua auto in fiamme e denuncia l’ex per maltrattamenti

    Una richiesta d’aiuto pervenuta questa mattina al numero di emergenza “112”, presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe, ha permesso ai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco di Caserta, di intervenire in una delle stradine di quel centro dove pochi istanti prima era stata incendiata un’autovettura, proprio a ridosso di una delle abitazioni presenti.
    La proprietaria del veicolo in fiamme, presente sul posto, ha subito riferito che l’incendio poteva essere stato appiccato dall’ex compagno.
    La donna, visibilmente sconvolta e preoccupata, ha denunciato di essere vittima da tempo di violenze e minacce da parte dell’uomo, vivendo in uno stato di ansia e paura.
    I militari dell’Arma, dopo un accurato sopralluogo, hanno immediatamente avviato le indagini del caso volte a ricostruire la dinamica dell’evento incendiario e a identificare il responsabile.
    Contestualmente, l’uomo denunciato dalla sua ex per maltrattamenti è stato identificato e deferito in stato di libertà. LEGGI TUTTO

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    Polizia: rinforzi a Caserta e nuovo dirigente a Casal di Principe

    Nuovo dirigente al commissariato di Casal di Principe (Caserta), presidio della Polizia di Stato istituito nell’aprile dello scorso anno. Mentre alla Questura di Caserta arrivano i rinforzi, distribuiti negli uffici centrali e periferici, con 27 agenti già in servizio operativo da alcuni anni e provenienti dai reparti della Polizia di Stato di varie città del territorio nazionale.
    A dirigere il commissariato di Casal di Principe sarà il vice questore aggiunto Michele Pota, che arriva dal commissariato di Gaeta e torna nel Casertano dopo aver svolto qualche anno fa funzioni investigative come funzionario della Squadra Mobile; alla Questura di Caserta Pota ha svolto anche il ruolo di dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
    A Casal di Principe il neo-dirigente sostituisce Gennaro Corrado, divenuto da dicembre responsabile della Digos della Questura di Caserta. Il questore Andrea Grassi ha accolto Pota ed i nuovi rinforzi, augurando ai nuovi arrivati il buon lavoro. LEGGI TUTTO