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    Cimitile, vede i carabinieri e scappa: arrestato pusher 20enne

    I Carabinieri della stazione di Castello di Cisterna hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Ugo Viscovo, un ventenne di Cimitile già noto alle forze dell’ordine.
    Viscovo è stato rintracciato in via Leopardi e, una volta avvistata la pattuglia, ha cercato di fuggire. Dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e immobilizzato dai Carabinieri.
    Durante la perquisizione, sono stati trovati addosso a Viscovo 2,9 grammi di crack, 4,93 grammi di cocaina e 105 euro in contanti, considerati provento illecito.
    Attualmente, Viscovo si trova in carcere in attesa del giudizio. LEGGI TUTTO

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    Controlli antidroga in due istituti scolastici a Sala Consilina

    Nelle scuole di Sala Consilina, provincia di Salerno, sono stati effettuati controlli antidroga dalle forze dell’ordine.
    La locale compagnia dei carabinieri, insieme al nucleo cinofili di Sarno, ha condotto un’operazione straordinaria di vigilanza presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Gerolamo Gatta” e l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Marco Tullio Cicerone”.
    Durante l’operazione, è stata individuata una studentessa minorenne che è stata segnalata alla Prefettura di Salerno per possesso di sostanze stupefacenti. La ragazza è stata trovata con una piccola quantità di hashish nascosta all’interno di un pacchetto di sigarette.
    I carabinieri hanno annunciato ulteriori controlli nelle prossime settimane, concentrando l’attenzione sulle aree frequentate dai giovani del Vallo di Diano. LEGGI TUTTO

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    Tentato omicidio ad Arpaia: sentiti i Carabinieri del Comando di Montesarchio

    Dinanzi al Tribunale di Benevento si è svolto il processo a carico di Giuseppe Maglione, 24 anni di Montesarchio, accusato di tentato omicidio premeditato e porto e detenzione illegale di arma.
    Maglione, figlio del noto pregiudicato Maurizio Maglione, è stato arrestato con l’accusa di aver inflitto 22 coltellate a Erminio Arpaia, con l’intenzione premeditata di ucciderlo.
    Durante l’ultima udienza, i testimoni carabinieri del Comando di Montesarchio, tra cui il Maresciallo Maggiore Giaconella, hanno reso le loro testimonianze.
    Gli interrogatori svolti dall’avvocato Vittorio Fucci hanno portato alla luce nuovi dettagli a favore dell’imputato Giuseppe Maglione, contribuendo a delineare la vicenda in maniera diversa rispetto all’accusa.
    Ulteriori testimoni, inclusi altri Carabinieri del Comando di Montesarchio, saranno sentiti durante la prossima udienza, prevista per il 23 febbraio. La vicenda ha suscitato interesse a livello nazionale.+ LEGGI TUTTO

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    I Carabinieri smantellano una banda di falsari: 10.000 banconote false sequestrate

    I Carabinieri hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita alla produzione e allo spaccio di banconote false.
    L’indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, ha permesso di delineare la struttura del gruppo, composto da tre “cellule” operative:
    Produzione: allestita in una stamperia clandestina a Napoli, poi trasferita a Rieti.Distribuzione/Smercio: attiva in Italia (Bologna, Brescia, Cremona, Cosenza, Firenze, Foggia, Lecce, Milano, Novara, Pistoia, Reggio Emilia, Verona, Vicenza) e all’estero (Parigi, Nizza, Marsiglia, Atene e Madrid).Espansione: avviata a Barcellona a settembre 2023 da pakistani precedentemente ad Atene, per permeare nuovi mercati europei.L’operazione ha coinvolto anche l’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha monitorato le spedizioni di materiali tecnici dalla Cina utilizzati per la produzione delle banconote false.
    Le indagini hanno ricostruito oltre 50 attività di smercio in Italia e portato all’arresto di 4 corrieri negli aeroporti di Roma Fiumicino, Atene e Barcellona.
    Sono state sequestrate circa 500 banconote false per un valore di 50.000 euro, appartenenti a una classe di contraffazione particolarmente sofisticata.
    Si stima che l’organizzazione abbia prodotto circa 10.000 banconote false per un valore nominale di circa un milione di euro, diffuse principalmente in Italia, Grecia, Spagna e Francia. LEGGI TUTTO

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    Operazione Carabinieri contro furti in case nel Cilento

    Una nuova operazione dei Carabinieri è in atto nell’area a sud del Cilento per contrastare i furti in abitazioni.
    Una Squadra di intervento operativo (Sio) del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” di Napoli sarà attiva nell’area, inviata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri d’intesa con la Prefettura della Provincia di Salerno.
    Gli uomini della Sio affiancheranno i Carabinieri delle Stazioni e del Nucleo operativo e radiomobile del Reparto territoriale di Vallo della Lucania, già impegnati nel contrasto di gruppi criminali dediti ai furti in abitazione.
    L’obiettivo è incrementare l’attività di vigilanza nell’ampia fascia del territorio cilentano, controllando le autovetture in transito e le persone sospette. Il Comando provinciale Carabinieri di Salerno chiede al cittadino di segnalare in tempo reale e soltanto al numero di emergenza 112 la presenza di eventuali autovetture sospette o tentativi di furti subiti.
    Questo permetterà un rapido intervento dei Carabinieri e l’attuazione di piani operativi a più ampio raggio per intercettare persone in entrata nella zona o che cercano di allontanarsi dal territorio. LEGGI TUTTO

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    Carinaro, arrestata una donna nel tentativo di recuperare una pistola da un’auto sequestrata

    A Carinaro, in provincia di Caserta, una donna è stata denunciata per ricettazione e detenzione di un’arma da fuoco clandestina e munizioni.
    La donna si era recata presso il deposito giudiziario dove era stata collocata la sua auto, sequestrata dai Carabinieri qualche giorno prima. Mentre tentava di recuperare alcuni effetti personali dall’auto, i Carabinieri hanno notato che la donna ha cercato di sbarazzarsi di un proiettile, che era stato prelevato dal tappetino del passeggero.
    Successivamente, durante una perquisizione dell’auto, è stata trovata una pistola calibro 9 corto arrugginita e un caricatore con cinque proiettili calibro 380 auto. L’arma e le munizioni sono state sequestrate, mentre la donna è stata denunciata in stato di libertà. LEGGI TUTTO

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    Aversa, 24enne evade dai domiciliari e viene bloccato dai carabinieri dopo folle inseguimento

    Un giovane di 24 anni, soggetto ai domiciliari per reati legati agli stupefacenti, è stato fermato dalla polizia mentre guidava a forte velocità lungo viale Europa ad Aversa.
    Nonostante fosse ristretto ai domiciliari, il giovane ha tentato la fuga a bordo della Smart Fortwo di proprietà della madre, ma è stato fermato dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per diversi chilometri.
    Avvistati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, il ragazzo ha cercato di scappare aumentando la velocità e mettendo a repentaglio la sicurezza sua e degli altri.
    Dopo un violento impatto contro un veicolo in sosta, ha cercato la fuga a piedi, ma è stato bloccato dopo una breve corsa. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di dosi di marijuana, prontamente sequestrate.
    Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e dovrà rispondere di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. Il 24enne, oltre ai reati già commessi, dovrà ora affrontare le conseguenze di questa nuova infrazione. LEGGI TUTTO

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    Montesarchio, picchia la compagna incinta: arrestato 29enbne

    Romualdo Del Mauro, 29 anni di Montesarchio, è stato arrestato in flagranza di reato per violenza, lesioni e maltrattamenti nei confronti della compagna incinta.
    I Carabinieri del Comando di Montesarchio sono intervenuti dopo una segnalazione del fratello della vittima, avvisato dalla sorella tramite messaggio.
    Del Mauro avrebbe causato lesioni gravi all’occhio e escoriazioni in altre parti del corpo alla compagna. Difeso dall’avvocato Vittorio Fucci, è stato trasferito nel Carcere di Benevento LEGGI TUTTO

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    Capodrise, ai domiciliari trovato con una pistola: arrestato

    Nonostante fosse confinato ai domiciliari, il soggetto teneva occultata in una scatola di scarpe nella sua camera da letto una pistola semiautomatica di calibro 7,65, la cui matricola era stata abrasa, insieme a 18 munizioni dello stesso calibro.
    Questa scoperta è stata effettuata nel pomeriggio odierno dai carabinieri della Stazione di Macerata Campania, durante un controllo a Capodrise, nel casertano, nei confronti di un individuo di 33 anni già soggetto a restrizioni domiciliari.
    Notando il comportamento nervoso e sospetto dell’uomo, i militari dell’Arma hanno proceduto con una perquisizione personale e domiciliare, riuscendo a trovare la pistola illegalmente detenuta insieme al suo munizionamento, accuratamente nascosti all’interno di una scatola per scarpe in camera da letto.
    Tutto il materiale rinvenuto è stato prontamente sequestrato. Il 33enne è stato successivamente condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Ora dovrà rispondere delle accuse di detenzione illegale di armi e munizioni, nonché di detenzione di armi clandestine. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Castellammare: madre ricoverata per violenze, figlio 16enne minaccia di darsi fuoco. Salvato dai carabinieri

    Siamo a Castellammare, è sera e in quelle ore c’è un ragazzo – ha 16 anni – che è pervaso dal buio nell’anima. Il luogo è l’ospedale San Leonardo e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia stabiese – allertati dal 112 – intervengono per un ragazzino in stato di agitazione.
    Pochi minuti e i militari sono davanti al pronto soccorso. Nel piazzale trovano il ragazzo in preda al panico e c’è un forte odore di benzina. Il 16enne si è cosparso del liquido infiammabile e nella mano destra ha un accendino, minaccia di darsi fuoco. Pare un gesto di un giovane invasato ma in realtà si nasconde una tragica storia fatta di sofferenze indicibili.
    Una richiesta di aiuto per un ragazzino che deve affrontare un problema molto più grande di lui. I Carabinieri si avvicinano al ragazzo e gli si gettano addosso. Strappano dalle sue mani l’accendino e lo portano in caserma. Pochi secondi negli uffici che culminano in un pianto forse liberatorio e una vicenda familiare ancora da ricostruire.
    La mamma del ragazzo infatti è in ospedale. La donna è ricoverata per delle lesioni e a picchiarla, scopriranno i militari, è stato il marito. I carabinieri procedono secondo i dettami del “codice rosso” comprendendo così il gesto di quel ragazzo che forse in quel modo plateale e all’apparenza insano ha voluto chiedere aiuto per porre fine ai tormenti patiti non solo da lui ma anche e soprattutto da sua madre, vittima di violenza di genere, che lui non riusciva a difendere dal proprio papà. LEGGI TUTTO