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    UFFICIALE Oaktree annuncia: “Siamo i nuovi proprietari dell’Inter”

    Oggi, 22 maggio 2024, l’Inter cambia ufficialmente proprietà. La nota diramata oggi conferma che i fondi gestiti da Oaktree Capital Management, LP sono ora i nuovi proprietari di FC Internazionale Milano. Questo avvicendamento segue il mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024, con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro.
    Nel maggio 2021, l’Inter si trovava a fronteggiare perdite finanziarie record per l’esercizio 2020/2021. In quel momento critico, Oaktree intervenne fornendo le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del club, garantendo la continuità operativa e il pagamento di giocatori e dipendenti. Nei tre anni successivi, grazie a questo sostegno, l’Inter ha collezionato importanti successi: due Coppe Italia, tre Supercoppe e il ventesimo scudetto, conquistando la storica seconda stella. Inoltre, il club è riuscito a raggiungere la finale di Champions League per la prima volta dal 2010.
    Oaktree ha espresso il proprio impegno a garantire la prosperità a lungo termine dell’Inter, ponendo particolare attenzione alla stabilità operativa e finanziaria del club e dei suoi stakeholder. “Oaktree ha un grandissimo rispetto per la storia dell’Inter, la passione dei giocatori e la lealtà dei tifosi,” si legge nella nota. La nuova proprietà riconosce anche l’importante ruolo del club nella città di Milano, in Italia e nella comunità sportiva globale.
    Oaktree intende lavorare a stretto contatto con l’attuale team di gestione dell’Inter, con i partner, la lega e gli organi di governo dello sport. L’obiettivo è garantire che il club sia posizionato per il successo sia dentro che fuori dal campo, concentrandosi su una gestione e una governance solide, con una visione di crescita sostenibile e di successo.
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    CALCIO MERCATO, il Napoli su Lukaku e il neo promosso Como prepara il colpo Icardi

    In attesa che si sistemino le tante panchine ancora in attesa del loro nuovo ‘padrone’ (le ultime danno PIOLI in avvicinamento al Napoli, con contratto biennale più opzione per un’ulteriore stagione), con DE ZERBI ancora in attesa di proposte concrete (oltre a quelle di Porto e Marsiglia) dopo il divorzio dal Brighton, si muove qualcosa anche a livello di giocatori.Uno dei primi colpi sembra averlo messo a segno la Roma, il cui ex dg TIAGO PINTO è in procinto di accasarsi in Premier al Bournemouth: il centrocampista uruguayano NANDEZ, che a giugno si svincola dal Cagliari, avrebbe già trovato l’accordo con il club della capitale. “Firmerà un contratto triennale”, le parole del suo agente Pablo Bentancur.
    Non sarà certo questo l’unico colpo dei giallorossi, perché il tecnico De Rossi avrebbe chiesto profondi cambiamenti, compatibilmente con le esigenze della società. Il nuovo ds GHISOLFI, in arrivo dal Nizza, potrebbe portare dalla Ligue 1 DIAKITE’ e ZHEGROVA che ora sono al Lille con quel FONSECA che potrebbe diventare il nuovo allenatore del Milan.
    LUKAKU tornerà al Chelsea, e sul belga gira già la voce di un possibile passaggio al Napoli, che cederà OSIMHEN al Paris SG o in Premier. Quanto alla Roma, che sta anche cercando di capire se ci sia un modo per far rientrare in Italia l’ex interista CASADEI (ora al Chelsea), per l’attacco piace BANZA, 27enne congolese del Rio Ave portoghese che costa 15 milioni e che Ghisolfi conosce bene avendolo avuto al Lens.
    Ai giallorossi è stato accostato anche il nome di OMORODION, ventenne dell’Alaves che verrebbe a Trigoria per fungere da rincalzo, al posto di quell’AZMOUN che verrà rispedito al mittente.
    La Lazio, invece, è rimasta spiazzata dalle parole di IMMOBILE che ha detto chiaramente di voler rimanere a Formello e quindi ora riflette su che tipo di bomber puntare, visto che anche CASTELLANOS dovrebbe essere confermato.
    La Juventus ha in mano CALAFIORI, che arriverà da Bologna assieme al tecnico THIAGO MOTTA, e riflette cosa fare con SOULE’, che rientrerà dal Frosinone. Il dubbio è se tenerlo in rosa o cederlo per fare una bella plusvalenza, visto che le richieste dall’Inghilterra non mancano.
    La Juve avrebbe ricevuto offerte dall’Inghilterra (Aston Villa, che ha chiesto anche BELLANOVA al Torino, e Tottenham) per CAMBIASO, e se qualcuno arriverà a pagare 40 milioni l’affare potrebbe andare in porto.
    Il Milan invece cerca di stringere per l’attaccante, leggi SESKO, che la dirigenza vuole prendere a prescindere da chi sarà il nuovo tecnico. Infine il Como che, messa da parte la suggestione MODRIC a centrocampo, ha un obiettivo ben preciso per il suo attacco: è ICARDI, che avrebbe già fatto sapere di gradire la destinazione.
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    LUTTO NEL CALCIO E’ morto Karl-Heinz Schnellinger, ex Milan e Roma. Segnò in Italia-Germania del ’70

    Karl-Heinz Schnellinger, una delle leggende del calcio tedesco degli anni ’60 e ’70, è morto la scorsa notte all’età di 85 anni presso l’ospedale San Raffaele di Milano. La notizia è stata confermata dalla figlia Birgit. Schnellinger, che viveva in Italia da oltre cinquant’anni, è ricordato non solo per la sua carriera internazionale, ma anche per il profondo legame con il calcio italiano.
    Nato il 31 marzo 1939 a Dueren, Schnellinger ha partecipato a quattro Campionati mondiali dal 1958 al 1970. Celebre è il suo gol del pareggio (1-1) al 90′ nella semifinale del Mondiale del 1970 in Messico contro l’Italia, in una partita poi ribattezzata “Italia-Germania 4-3” per il drammatico successo degli azzurri ai supplementari. Soprannominato “Volkswagen” in Germania per la sua affidabilità e “Carlo il Biondo” in Italia per il suo aspetto, Schnellinger ha vinto numerosi titoli a livello di club.
    Prima dell’introduzione della Bundesliga, Schnellinger vinse il campionato tedesco con l’1. FC Köln nel 1962. Successivamente, si trasferì in Italia dove militò prima nel Mantova, poi nella Roma e infine nel Milan. Con i rossoneri, Schnellinger vinse tre Coppe Italia (1967, 1972, 1973), due Coppe delle Coppe (1968, 1973), uno scudetto (1968), una Coppa dei Campioni (1969) e una Coppa Intercontinentale (1969). Concluse la sua carriera nella stagione 1974-1975 con il TeBe Berlino. Karl-Heinz Schnellinger lascia la moglie, tre figlie e quattro nipoti.
    Questo il ricordo del Milan: “Karl-Heinz Schnellinger campione d’Italia, d’Europa e del Mondo con il Milan. Il Carletto del Paròn è stato con Gianni Rivera il protagonista della Partita del Secolo allo stadio Azteca di Città del Messico. Ciao indimenticato e indimenticabile Karl. Con un immenso grazie da tutto il Milan e da tutti i Milanisti”.
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    CALCIOMERCATO De Zerbi: “Il mio futuro? Non ho accordi con nessuno”. Spunta l’ipotesi Milan

    Roberto De Zerbi ha annunciato la sua decisione di lasciare il Brighton, spiegando ai microfoni di Sky Sports UK i motivi dietro questa scelta. “Non abbiamo trovato l’accordo giusto per andare avanti, per restare insieme. Il calcio è la mia vita e non posso cambiare la mia passione”, ha dichiarato il tecnico bresciano.
    De Zerbi ha smentito le voci che lo vorrebbero vicino a Bayern Monaco o Milan, precisando: “Non c’è nessun club, nessuno mi ha offerto niente. Al momento, niente.” Con ancora due anni di contratto lasciati sul tavolo, De Zerbi ha chiarito: “Forse resterò a casa due, tre, quattro mesi, ma di sicuro non ho nulla. Spero di lavorare ancora in Premier League. Non so dove o quando. Ma è stato un onore lavorare in Premier League.”
    Ora, però, De Zerbi è tra i principali candidati per la panchina del Milan. Secondo i betting analyst di Sisal e Snai, la sua approdo in rossonero è quotato a 2 volte la posta. Un ritorno al Milan, dove ha giocato nelle giovanili, sarebbe significativo, ma De Zerbi dovrà battere la concorrenza di Paulo Fonseca, attualmente il favorito con quote tra 1,60 e 1,85.
    Un altro nome in lizza è quello di Massimiliano Allegri, ex allenatore del Milan e recentemente separatosi dalla Juventus, con una quota di 6. Allegri ha portato il Milan alla conquista dello scudetto nel 2010/2011. Anche Marcelo Gallardo è considerato una possibile opzione, mentre Antonio Conte, quotato a 9, si allontana ulteriormente dalla possibilità di sedere sulla panchina rossonera.
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    RAZZISMO Juan Jesus torna sul caso Acerbi e si commuove: “Meglio pochi trofei ma essere d’esempio”

    Al centro sportivo Kodokan di Piazza Carlo III una squadra speciale ha catturato l’attenzione di tutti: bambini fuggiti dalle guerre e coetanei italiani uniti sul campo da calcio. Un ospite d’eccezione, il difensore del Napoli Juan Jesus, ha preso la parola in un momento di grande emozione.Juan Jesus, recentemente al centro di un presunto caso di razzismo con il difensore dell’Inter Francesco Acerbi, poi assolto dalla giustizia sportiva, ha condiviso un toccante messaggio contro il razzismo nel calcio. “Prima di tutto voglio essere un esempio per i miei figli,” ha detto il calciatore brasiliano, tenendo vicino a sé suo figlio.
    “Nella mia carriera ho sempre cercato di essere una persona corretta. Quello che è successo è stato spiacevole, ma ho fatto ciò che dovevo fare. Nel calcio si può vincere o perdere, ma preferisco vincere qualche trofeo in meno e restare un esempio per i bambini.” L’iniziativa, intitolata “Alleniamoci per la Pace,” è stata organizzata da Arci Mediterraneo con il patrocinio delle comunità afgana, ebraica, ucraina, e con il sostegno di varie comunità arabe e africane di Napoli.
    L’evento ha visto la collaborazione di Eventi Sociali APS, la Scuola Calcio Asd Petrarca di Napoli, e l’Educativa Territoriale Arci di Borgo Sant’Antonio Abate, tra altri. Il progetto mira a promuovere la pace e combattere il razzismo attraverso lo sport. “Solo dai giovani può fiorire la pace di domani,” è stato il messaggio centrale dell’evento.
    Tra i partecipanti c’era Anhelina, una bambina di 9 anni originaria di Ivanofrankivsk, Ucraina, che ha perso contatti con il padre dall’inizio della guerra. Lei e sua madre, Lilia, sono ospiti delle strutture gestite da Arci Mediterraneo. Summera, invece, è arrivata dal Pakistan con suo figlio Ali, fuggendo da un marito violento e cercando rifugio e speranza in Italia.
    Mariano Anniciello, presidente dell’Impresa Sociale Arci Mediterraneo, che dal 2013 si occupa di accoglienza per migranti nel Centro-Sud, ha sottolineato l’importanza del calcio come strumento di aggregazione. “Il calcio deve insegnare il rispetto, ma spesso chi dovrebbe dare l’esempio si comporta in modo ignobile. Questi bambini vogliono dare una lezione anche a chi, sui campi di Serie A, non comprende l’importanza del proprio ruolo e la gravità di un atto di razzismo. La pace crea opportunità di crescita e armonia. Attraverso il calcio, impariamo che la vera vittoria non è quella che si ottiene sconfiggendo un avversario, ma quella che si conquista collaborando per un obiettivo comune.”
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    DATE E ORARI Il programma dell’ultima giornata di Serie A: sfide salvezza in contemporanea

    La Lega Serie A ha comunicato il calendario degli anticipi e dei posticipi per la 38ª e ultima giornata del campionato. Il turno finale si aprirà con l’anticipo tra Cagliari e Fiorentina giovedì 23 maggio, concedendo ai viola un giorno extra per preparare la finale di Conference League.
    Napoli in campo domenica pomeriggio contro il Lecce. Le partite decisive per la retrocessione si giocheranno tutte domenica 26 maggio alle 20.45. Gli incontri coinvolti sono Empoli-Roma, Frosinone-Udinese e Hellas Verona-Inter. Questi match determineranno quale sarà l’ultima squadra a scendere in Serie B.
    Ecco il programma completo:
    Giovedì 23 maggio– Cagliari-Fiorentina, ore 20.45
    Venerdì 24 maggio– Genoa-Bologna, ore 20.45
    Sabato 25 maggio– Juventus-Monza, ore 18.00– Milan-Salernitana, ore 20.45
    Domenica 26 maggio– Atalanta-Torino, ore 18.00– Napoli-Lecce, ore 18.00– Empoli-Roma, ore 20.45– Frosinone-Udinese, ore 20.45– Hellas Verona-Inter, ore 20.45– Lazio-Sassuolo, ore 20.45
    Questa ultima giornata si preannuncia decisiva e ricca di emozioni, con numerosi verdetti ancora in sospeso e squadre che lotteranno fino all’ultimo per raggiungere i propri obiettivi stagionali.
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    ERA IN CAMPO A MESSICO ’86 L’ex capitano inglese Butcher: “Compro il Pallone d’Oro di Maradona per distruggerlo”

    ERA IN CAMPO A MESSICO ’86

    Terry Butcher, ex capitano della nazionale inglese, ha recentemente suscitato scalpore con una dichiarazione provocatoria riguardante il Pallone d’Oro assegnato a Diego Armando Maradona nel 1986. Butcher, oggi 65enne, è uno dei giocatori inglesi che furono dribblati da Maradona durante il celebre “Gol del Secolo” nei Mondiali di Messico ’86, una partita che ha lasciato un segno indelebile nella sua carriera.
    Nel contesto di un’asta organizzata dalla casa francese Aguttes per il Pallone d’Oro di Maradona, Butcher ha espresso il desiderio di acquistare il trofeo per una cifra astronomica: “Voglio comprarlo io per sette milioni di sterline. Per distruggerlo con un martello”. Il Pallone d’Oro in questione, assegnato a Maradona per le sue straordinarie prestazioni durante il Mondiale, era stato rubato da una banca napoletana nel 1989 e ritrovato recentemente da un gallerista franco-algerino.
    La provocazione di Butcher non è passata inosservata. I legali di Dalma e Gianinna Maradona, le figlie del leggendario Pibe de Oro, hanno immediatamente contestato l’asta, chiedendo la restituzione del trofeo. La battaglia legale per il possesso del Pallone d’Oro si prospetta intensa, con le figlie di Maradona determinate a recuperare l’importante cimelio del loro padre.
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    LA DICHIARAZIONE Abodi su riforma authority: “Servono terzietà e indipendenza nei controlli”

    Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha chiarito la sua posizione in merito alla riforma dell’authority per i controlli nelle società sportive professionistiche, sottolineando l’importanza della terzietà e dell’indipendenza. Durante un incontro a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Mario D’Apuzzo, Abodi ha dichiarato: “Abbiamo ascoltato le controproposte ma, se il principio è quello della terzietà e dell’indipendenza dei controlli, la controproposta che si occupa di nomine non risponde alle esigenze che io ho manifestato. Io non ho bisogno di nominare qualcuno, c’è bisogno solo che quell’organismo sia terzo”.La visita del ministro ha incluso un tour di un impianto sportivo abbandonato nel quartiere Cmi, destinato a un imminente restyling, e un passaggio al Circolo Nautico dove si allenavano i fratelli Abbagnale. In seguito, Abodi ha partecipato a un incontro politico, durante il quale ha risposto alle domande riguardanti la riforma dell’authority, una questione che preoccupa il Coni e la Figc.
    “La riforma per l’agenzia dei controlli alle società professionistiche – ha confermato il ministro Abodi – andrà in Consiglio dei Ministri mercoledì. Stiamo chiudendo il testo, lunedì dovremmo finirlo definitivamente, facendo tesoro dell’incontro con Federcalcio, Coni e leghe professionistiche”.
    Abodi ha inoltre ribadito l’importanza dell’indipendenza dell’organismo di controllo, facendo un parallelo con l’antidoping in Italia, gestito da un’agenzia esterna e privata: “L’organismo è terzo quando è esterno. Esattamente come è l’antidoping che in Italia è gestito da una agenzia esterna e privata, che è prevista e riconosciuta dal sistema sportivo, ma che ha quei requisiti che vorrei trasferire, con tutte le differenze del caso, anche in ambito calcistico e nel basket professionistico”.
    Nonostante le critiche alla riforma, il Ministro Abodi prosegue con determinazione: “Mi concentro sull’obiettivo: efficacia dei controlli e, in qualche maniera, il recupero dell’indebitamento, la garanzia dell’equa competizione, quindi l’equilibrio economico-finanziario del sistema calcistico e in parte del basket”.
    In conclusione, Abodi ha ribadito “il rispetto delle autonomie del sistema sportivo” sottolineando al contempo la necessità di garantire “una terzietà e una indipendenza nei controlli”. Un messaggio chiaro e deciso, che sottolinea l’impegno del ministero nel garantire un sistema sportivo trasparente e equo.
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    LA NOTA Caso Inter, Zhang si scaglia contro Oaktree: “Subite minacce legali, a rischio stabilità del club”

    Il presidente dell’Inter, Steven Zhang, ha affrontato in una nota ufficiale le speculazioni sulla stabilità finanziaria del club: “Gli anni 2020 e 2021 sono stati indimenticabili per la nostra generazione, poiché la pandemia globale ha cambiato profondamente molti aspetti della nostra vita,” ha scritto.
    Nonostante le difficoltà, l’Inter ha continuato a investire e a crescere, aprendo una linea di credito con Oaktree per sostenere il progetto vincente iniziato nel 2016. Zhang ha sottolineato l’impegno incessante suo e del suo management, che ha portato a risultati straordinari: sette trofei, due finali europee e due titoli di Serie A in otto anni. “La leggendaria seconda stella è una testimonianza della nostra crescita e del nostro successo,” ha dichiarato con orgoglio.
    Tuttavia, la situazione finanziaria ha presentato nuove sfide. Mentre la scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree si avvicinava, Zhang e il suo team hanno cercato di trovare una soluzione amichevole. “Abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato,” ha spiegato.
    Gli sforzi dell’Inter sarebbero stati ostacolati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. “Questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità,” ha avvertito Zhang.
    Nonostante le difficoltà, il presidente ha voluto rassicurare i tifosi. “A nome dell’Inter e in qualità di presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità,” ha concluso. “Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter. Forza Inter sempre.”
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    LA STORIA ‘Truffa’ in Romania: la Dinamo Bucarest acquista Edgard Iè, ma in campo ci va il fratello gemello Edelino

    Quella che sembra la trama di un film è invece una sorprendente realtà nel mondo del calcio. Protagonisti di questa incredibile vicenda sono i gemelli Edgar ed Edelino Ié, trentenni originari della Guinea-Bissau. Tutto ha inizio con l’annuncio del Dinamo Bucarest, noto club della prima divisione romena, che lo scorso febbraio ha comunicato con entusiasmo l’ingaggio di Edgar Ié.
    Edgar, difensore di spicco con un passato nelle giovanili di prestigiosi club come Sporting Lisbona e Barcellona, e membro della nazionale della Guinea-Bissau, sembrava un acquisto promettente. Tuttavia, con il passare dei mesi, le prestazioni in campo non hanno rispettato le aspettative. I risultati deludenti hanno portato alla luce una realtà sconcertante: il giocatore sceso in campo non era Edgar, bensì il suo gemello meno noto, Edelino Ié.
    La vicenda ha lasciato tutti a bocca aperta. L’ipotesi che in Romania fosse arrivato Edelino invece di Edgar ha sollevato numerosi interrogativi e un’ombra di mistero su come sia potuto accadere un tale scambio. L’inganno è venuto alla luce solo dopo diverse partite, quando l’identità del giocatore è stata messa in discussione a causa delle prestazioni nettamente inferiori rispetto alle aspettative.
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    Napoli, lo sfogo di Calzona: “Ho trovato una catastrofe”

    ‘Mi dispiace non aver inciso come avrei voluto e mi assumo la responsabilità anche se non devo essere l’unico a farlo, ma la stagione del Napoli è cominciata molto prima rispetto al mio arrivo”. 
    E’ stato questo lo sfogo, non ancora quello finale, di Francesco Calzona al termine del 2-2 con la Fiorentina che chiude quasi definitivamente il discorso di arrivare in Europa del Napoli.
    ”Ci sono poche possibilità di riuscirci, dovevamo vincere con la Fiorentina, alla fine del primo tempo eravamo in balia degli avversari quando ci hanno segnato due volte. Continuiamo a subire troppi gol però abbiamo fatto una prestazione da squadra vera. Il presidente De Laurentiis parla di rifondazione per l’anno prossimo?
    Non mi riguarda ciò che dice nel senso che il mio accordo con il Napoli scade il 26 maggio, io sono ancora sotto contratto con la Federazione slovacca. Non mi aspettavo una catastrofe generale quale ho trovato, forse ho sottovalutato la situazione, pensavo di dover occuparmi solo di campo invece ho dovuto gestire tante altre situazioni.
    “Contro di me c’è stato sciacallaggio”
    C’è stato anche un certo ‘sciacallaggio’ nei miei confronti, certa gente dice che non alleno la squadra, che faccio fare solo partitine…”
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    LA PARTNERSHIP RE/MAX Italia scende in campo con la Nazionale Italiana di Calcio

    RE/MAX Italia è entusiasta di annunciare la firma di un accordo pluriennale con la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il gruppo immobiliare in franchising sarà Official Partner di tutte le Squadre Azzurre, maschili e femminili, nelle competizioni internazionali dei prossimi anni, a cominciare dall’Europeo in programma tra giugno e luglio in Germania. Una partnership inedita, che trova il suo fondamento nell’impegno condiviso verso valori quali eccellenza, passione e gioco di squadra, essenziali sia nel calcio, sia nel mondo del real estate.“La partnership con la FIGC si basa su una straordinaria sinergia tra due realtà che costruiscono sogni su solide fondamenta. Come i campioni sul campo, anche i nostri agenti si impegnano quotidianamente con dedizione e spirito di squadra per realizzare i sogni abitativi degli italiani, puntando sempre al risultato migliore”, afferma Dario Castiglia, CEO & Founder di RE/MAX Italia.
    “Siamo felici di accogliere il gruppo RE/MAX nella ‘casa’ degli Azzurri. La casa rappresenta da sempre un luogo in cui ci si confronta, dove ci si rifugia nei momenti di difficoltà, in cui diamo spazio ai nostri sogni. Ed è proprio da quelli che vogliamo partire nello scrivere questa nuova storia. La partnership con RE/MAX, network immobiliare in franchising di dimensione internazionale, consolida la nostra famiglia di aziende che credono ed investono nel progetto legato alle Nazionali Italiane di Calcio”, ha dichiarato Giovanni Valentini, Vice Segretario Generale e Responsabile Area Revenue della FIGC.
    Grazie a questa collaborazione, la fervente passione degli italiani per il calcio si unisce, dunque, all’esperienza pluriennale di RE/MAX Italia che da oltre 25 anni li aiuta a trovare la casa perfetta, il luogo privilegiato dove famiglie e amici si riuniscono per assistere alle partite. Il supporto di RE/MAX Italia alle Nazionali Italiane di Calcio si declinerà in una serie di iniziative congiunte, campagne promozionali e attività che mirano a coinvolgere e ispirare fan e clienti in tutto il Paese.
    Fondato oltre 50 anni fa in USA, RE/MAX è il network immobiliare in franchising che opera secondo la formula dello studio associato, massimizzando le opportunità offerte dal settore immobiliare grazie alla sinergica collaborazione tra agenti e broker. Il brand è presente in Italia dal 1996 dove, anno dopo anno, ha rafforzato la sua leadership grazie al format rivoluzionario, capace di far crescere la produttività degli agenti immobiliari, offrire un servizio di qualità superiore ai clienti e aumentare il giro d’affari delle agenzie del network. Gli affiliati beneficiano infatti del prestigio di un brand riconosciuto a livello internazionale, accesso alle tecnologie più avanzate e strumenti di marketing esclusivi che assicurano elevate possibilità di guadagno e crescita professionale.
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