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    FESTA AZZURRA Napoli Juve, le pagelle: Kvara magico. Osimhen, una giocata che vale tre punti

    Meret: 6. Si salva in più di un’occasione, dagli errori di Vlahovic a quello di Cambiaso, fino alla rete di Chiesa all’83’. Nel finale esce con coraggio su una punizione alta.PUBBLICITA

    Di Lorenzo 6. Da quelle parti la Juve si fa pericolosa soprattutto nel primo tempo, suo il cross dal quale nasce la rete di Kvara. Ma anche offensivamente manca un po’ di lucidità.
    Rrahmani 6,5. Pulito nelle chiusure, bravo a rimediare anche agli errori della retroguardia e a tenere tutti sul pezzo. Cede alla fine per problemi fisici (dal 65′ Ostigard: 6).
    Juan Jesus: 6. Un errore nel primo tempo e qualche incertezza in fase di uscita. Fa a sportellate con Vlahovic che più di una volta si libera pericolosamente, sbagliando però l’impossibile davanti alla porta.
    Olivera: 6. Qualche errore di troppo in fase difensiva, ma se la cava. Non chiude con i tempi giusti su Chiesa che ne approfitta e ha lo spazio per concludere a rete per il gol del pari.
    Anguissa: 6,5. Supporto continuo alla manovra offensiva, qualche imprecisione ma anche tanto sacrificio e un paio di situazioni pericolose create in area.
    Lobotka: 6,5. Con fiducia e attenzione nella gestione del pallone, se ne esce con la manovra e con lucidità anche nei momenti più difficili.
    Traorè: 5,5. Buon inizio, poi qualche sbavatura sia in attacco, quando svirgola un pallone pericoloso in area, sia quando si addormenta sulla pressione di Rugani consegnando un gol a Vlahovic, che però clamorosamente spara alto davanti a Meret (dal 65′ Zielinski: 6).
    Kvaratskhelia: 7,5. Subito un paio di giocate, genera due ammonizioni bianconere nel primo tempo. La battuta al volo è pregevole e sblocca il risultato. Vera anima di questo Napoli (dal 93′ Lindstrom: sv).
    Politano: 6. Crea molto poco, dalle sue parti qualche cross che però non trova mai fortuna nelle giocate dei compagni (dal 65′ Raspadori: 7. E’ ancora lui il giustiziere dei bianconeri).
    Osimhen: 6,5. Nel primo tempo fa grossa fatica nel duello con Bremer, toccando appena 5 palloni in tutto. L’unica giocata degna di nota è quella che vale la vittoria: in mezzo a tre aggancia il pallone e guadagna il penalty decisivo. Lo sbaglia, ma per sua fortuna c’è Raspadori a salvarlo. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Raspadori è ancora il giustiziere della Juve: festa Napoli al Maradona

    Emozioni a non finire allo stadio Maradona: il Napoli batte la Juve dopo un finale pirotecnico. Alla rete che ha aperto le marcature di Kvaratskhelia a fine primo tempo risponde Chiesa all’83’. Poi, a tempo quasi scaduto, il rigore fallito da Osimhen e il gol su ribattuta di Raspadori che consegna la vittoria agli azzurri.PUBBLICITA

    Calzona scende in campo con il solito 4-3-3: Meret è il portiere, la difesa è composta invece da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera. A centrocampo il trio è quello formato da Anguissa, Lobotka e Traoré, mentre in avanti sono schierati Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
    Dall’altra parte, Allegri risponde con il patentato 3-5-2 bianconero: Szczesny in porta, la linea difensiva è formata da Rugani, Bremer e Alex Sandro. A centrocampo sono presenti Cambiaso, Alcaraz, Locatelli, Miretti e Iling Junior, mentre in attacco partono Vlahovic e Chiesa.
    Magia di Kvaratskhelia, il Napoli avanti sulla Juve all’intervallo
    Match che parte subito forte: le difese concedono spazi e da una parte e dall’altra fioccano le occasioni e le situazioni pericolose, non sfruttate però né da una parte né dall’altra. Al 10′ la prima grande chance della gara ce l’ha Vlahovic: brutto pallone perso da Olivera, spazio sulla fascia per Alcaraz che con un cross trova l’attaccante serbo che di testa spiazza Meret ma non trova lo specchio della porta.
    Al 24′ la prima occasione vera per il Napoli: cross di Politano, Traorè prova al volo ma svirgola e Di Lorenzo si ritrova il pallone sul destro. La conclusione del capitano è altrettanto sbilenca e si spegne sul fondo. Passano pochi minuti e gli ospiti sfiorano ancora il vantaggio: Miretti pesca Vlahovic sul filo del fuorigioco, il numero 9 supera con uno scavetto Meret ma il pallone colpisce il palo.
    Il risultato si sblocca proprio a pochi istanti dall’intervallo. Cross di Di Lorenzo dalla destra, Bremer mette fuori di testa: Kvaratskhelia sulla ribattuta batte al volo e sorprende Szczesny sul primo palo per l’1-0. Si va a riposo con un brivido gigantesco per Meret: dormita di Traorè, Rugani gli soffia il pallone e Vlahovic, solo davanti al portiere, calcia alto. E’ 1-0 all’intervallo.
    Chiesa pareggia per la Juve, il Napoli fa festa con Raspadori
    La ripresa si apre con un’occasione clamorosa sprecata dalla Juventus: Locatelli raccoglie un cross al limite dell’area e trova Cambiaso, che stoppa e tutto solo davanti a Meret calcia altissimo. Segue una lunga fase di gara a ritmo molto più basso: il Napoli tiene palla e concede pochissimo agli ospiti, sempre meno pericolosi. La gara però si accende clamorosamente nel finale.
    All’82’ il pari firmato Chiesa: il numero 7 bianconero riceve sulla destra, stoppa e batte Meret con un rasoterra che si infila all’angolino. Gli azzurri si butta di nuovo in attacco e Osimhen torna protagonista: in mezzo a tre riesce a stoppare palla in area e subire il contatto sul piede dal subentrato Nonge. L’arbitro Mariani al VAR viene richiamato al VAR e assegna il rigore per il Napoli.
    Dal dischetto va proprio Osimhen: para Szczesny, ma sulla ribattuta è lestissimo Raspadori che la scaraventa all’incrocio. E’ la rete che all’88’ decide la partita: a nulla servono infatti gli attacchi finali degli ospiti che sprecano con Rugani in pieno recupero. Gli azzurri battono la Juve in un Maradona in festa. LEGGI TUTTO

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    IL SUCCESSO Gioia per Allegri a poche ore da Napoli-Juve: la sua cavalla trionfa all’ippodromo di Capannelle

    A poche ore dal fischio d’inizio di Napoli-Juventus, una partita di cruciale importanza per il destino della stagione delle due squadre, Massimiliano Allegri ottiene un primo risultato importante. Nel Premio Ceprano, la prima corsa del pomeriggio ippico a Capannelle, l’allenatore bianconero festeggia la vittoria con il debutto italiano della sua Sun Never Sets.
    Con la sella affidata a Mario Sanna, la cavalla, che aveva già gareggiato a due anni sotto la guida di Joseph O’Brien e ora è nelle scuderie di Stefano Botti, lascia un’impressione eccezionale e conquista il primo posto davanti a Benny In Love e Princess Chizara. Questa vittoria fondamentale proietta Sun Never Sets verso il prestigioso Premio Regina Elena, in programma il 28 aprile.
    La splendida domenica di primavera all’Ippodromo Capannelle di Roma offre anche un momento significativo: il ritorno in pista del vincitore del derby, Goldenas, dopo alcuni problemi risolti nei mesi scorsi. Con Dario Di Tocco in sella, il cavallo della razza Dormello Olgiata, allenato da Riccardo Santini, si comporta bene, piazzandosi al secondo posto dietro al già affermato Friedrich, guidato alla vittoria dal talentuoso fantino Christian Demuro, ultimo vincitore dell’Arco di Trionfo lo scorso ottobre. Al terzo posto si classifica Autre Etape. LEGGI TUTTO

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    Napoli, i convocati di Calzona per la sfida alla Juventus

    Non ci sono novità nella lista dei convocati dell’allenatore del Napoli per la sfida di stasera allo stadio Maradona alle 20,45 alla Juventus.
    Questi i convocati di Francesco Calzona:
    Portieri: Meret, Gollini, Contini
    Difensori: Di Lorenzo, Mazzocchi, Mario Rui, Natan, Ostigard, Juan Jesus, Rrahmani, Olivera,
    Centrocampisti: Anguissa, Zielinski, Demdoncker, Traoré, Lobotka,
    Attaccanti: Limdstrom, Kvaratskhelia, Simeone, Raspadori, Osimhen.
    Indisponibili: Cajuste, Ngonge LEGGI TUTTO

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    LA FORMAZIONE Calzona prepara il Napoli anti Juve: assenti Ngonge e Cajuste

    Nell’ambiente del Napoli, l’ultimo allenamento prima dell’attesa sfida di domani contro la Juventus ha confermato le assenze di Ngonge e Cajuste. Il tecnico Calzona, in linea con la politica del club di riservare le conferenze stampa solo per gli incontri UEFA, ha evitato di tenere dichiarazioni pubbliche in vista della partita.PUBBLICITA

    Il coach azzurro sta concentrando gli sforzi sull’ottimizzazione della formazione in vista del match, evidenziando alcuni possibili cambiamenti. Traoré sembra essere in vantaggio su Zielinski per una posizione nel centrocampo, affiancando Lobotka e Anguissa. In difesa, Juan Jesus fa il suo ritorno al centro. Sul lato sinistro, si profila un ballottaggio tra Olivera e Mario Rui.
    L’attesa dei tifosi è palpabile, con la quasi totale vendita dei biglietti per il Maradona Stadium. Rimangono solo alcune decine di biglietti per la Tribuna Posillipo al prezzo di 140 euro ciascuno. Il club ha anticipato l’apertura dei cancelli dello stadio alle 18, garantendo così un ingresso tranquillo e evitando lunghe code all’esterno. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli non vince più: beffato al 96′, pari a Cagliari. E la Champions è un miraggio

    Brutto e ormai nemmeno più vincente. Il nuovo Napoli di Calzona gioca male e perde altri punti per strada. All’Unipol Domus gli azzurri subiscono gli attacchi del Cagliari, rischiano più volte di subire gol, a metà ripresa passano in vantaggio con un lampo di Osimhen e sembrano sfangarla fino alla beffa al 96′ di Luvumbo: finisce 1-1.PUBBLICITA

    Ancora 4-3-3 per Calzona, al debutto in campionato. In porta Meret, Mazzocchi va a sostituire lo squalificato Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus al centro con Olivera a completare il quartetto. Anguissa, Lobotka e il rientrante Zielinski a centrocampo, in attacco titolare di nuovo Osimhen supportato da Kvaratskhelia e Raspadori.
    Ranieri risponde con un 4-4-2. Scuffet in porta, Dossena e Mina sono i centrali con Nandez e Augello completano la retroguardia nel ruolo di terzini. Deiola e Makoumbou prendono posto sulla mediana supportati da Luvumbo e Jankto, nel ruolo di esterni. L’ex Gaetano e Lapadula sono invece le due punte in attacco.
    Brutto Napoli, il Cagliari segna ma il gol è annullato: 0-0 al 45′
    In una gara subito nervosa (scintille tra Luvumbo e Olivera prima, Mina e Osimhen poi), il primo squillo è del Napoli con Kvara che va via sulla sinistra: Olivera e Anguissa non riescono però a combinare per concludere a rete. Gli azzurri abbassano vistosamente il ritmo nei minuti successivi ed è il Cagliari a fare la partita e ad avere le occasioni migliori.
    Al 22′ Olivera devia un cross di Luvumbo rischiando l’autogol, la palla termina sul fondo. Partenopei che ci provano con Raspadori da fuori: attento Scuffet che respinge in tuffo. Al 32′ il brivido più grande per Calzona: punizione di Jankto, Rrahmani salta più in alto di tutti e insacca nella porta sbagliata per l’autogol dell’1-0. Un paio di minuti di apprensione, poi il VAR richiama Pairetto: fuorigioco attivo di Lapadula e rete da annullare.
    La prima frazione si chiude con un altro grande brivido per gli azzurri: mezzo pasticcio di Meret in uscita, scontro con Juan Jesus e pallone vagante che diventa buono per Luvumbo, che di testa a porta sguarnita non centra però lo specchio. Si va a riposo sullo 0-0.
    Osimhen gol, poi il pari di Luvumbo al 96′: 1-1 Napoli a Cagliari
    Il copione non cambia nella ripresa: i sardi fanno la gara. Nei primi 15′ è assolo, poi il Napoli in ripartenza inizia a ravvivarsi e a creare di più. Al 65′ Osimhen schiaccia di testa su cross di Kvara: facile per Scuffet. Sono le prove generali per la rete del vantaggio azzurro che arriva 1′ più tardi: Raspadori recupera palla su un disimpegno errato di Augello, cross preciso per la testa di Osimhen che tutto solo insacca per lo 0-1.
    Dopo una doppia occasione per Osimhen (in realtà in fuorigioco), il Cagliari torna ad aumentare la pressione a caccia del gol del pari: Ranieri inserisce nel mucchio anche Pavoletti, Viola e più tardi Oristanio per cercare di sorprendere dietro gli azzurri. Il risultato però non cambia, gli uomini di Calzona dietro sono compatti e subiscono poco.
    I sardi, nonostante lo svantaggio, non attaccano e il finale è di marca azzurra. Tante le occasioni sprecate, da Politano al subentrato Simeone fino al tiro a giro da fuori area di Lobotka a sfiorare l’incrocio. La linea del traguardo sembra comunque vicina, fino a quando su un pallone lunghissimo di Dossena una dormita della difesa permette a Luvumbo di stoppare e insaccare a tu per tu con Meret. Finisce 1-1: la zona Champions per il Napoli è ormai un miraggio. LEGGI TUTTO