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    Camorra a Ponticelli: clan De Martino terrorizza donna per ottenere affidamento figlia

    Napoli. I Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno arrestato 9 persone affiliate al clan De Martino, attivo a Ponticelli.PUBBLICITA

    Gli indagati sono accusati di atti persecutori, lesioni personali e detenzione di armi aggravate dal metodo mafioso.

    Le indagini, condotte dai Carabinieri della Tenenza di Cercola, hanno rivelato il terribile schema di intimidazioni a cui è stata sottoposta una donna per ottenere l’affidamento della sua bambina.
    La donna aveva avuto una relazione con un esponente del clan De Martino, attualmente detenuto. I familiari del detenuto, non rassegnati alla fine della relazione, hanno iniziato a perseguitare la donna e la sua bambina.

    Minacce, aggressioni e persino cortei armati organizzati dai membri del clan di camorra dei De Martino, i famigerati Xx legati ai De Micco, sono stati utilizzati per terrorizzare la donna e costringerla a consegnare loro la bambina.

    I Carabinieri sono intervenuti ponendo fine a questo incubo. I 9 indagati sono stati arrestati e associati alle carceri di Napoli-Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Casamicciola, bimba di 6 anni rischia di annegare nella piscina termale: ricoverata al Santobono

    Tragedia sfiorata nel pomeriggio di oggi in un parco termale sull’isola d’Ischia. I carabinieri della stazione di Casamicciola Terme sono infatti intervenuti all’interno di un parco termale dove per cause ancora in corso di accertamento una bambina di 6 anni in compagnia di sua mamma ha rischiato di annegare in una piscina termale.Fortunatamente la piccola è stata salvata da un assistente bagnante e dal personale medico presente nella struttura che riusciti a riportarla fuori della piscina.
    Dopo le prime cure la piccola è stata trasferita prima nell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e successivamente in idroambulanza nell’ospedale Santobono di Napoli.
    Al momento le sue condizioni sono stabili e in pericolo di vita ma la prognosi, come da prassi in casi del genere, è riservata.
    I carabinieri coordinati dalla procura di Napoli sono impegnati nel ricostruire l’intera vicenda sentendo le persone informate sui fatti.
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