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    Napoli, studente pakistano aggedito da baby gang a San Giovanni a Teduccio

    Aggressione a studente vicino all’università Federico II.
    Nella notte, i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono stati chiamati a intervenire per un’aggressione avvenuta in corso San Giovanni, all’altezza del civico 634.
    Secondo quanto riportato, un giovane studente di origini pakistane che frequentava l’università Federico II, insieme ad altri studenti, è stato circondato e attaccato da un gruppo di giovani.

    Il ragazzo di 23 anni è stato colpito alla testa con un tubo di ferro. Ha rifiutato il ricovero e ha ricevuto cure sul posto da personale del 118. Al momento sono in corso le indagini per fare luce sull’accaduto. LEGGI TUTTO

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    Napoli, baby gang aggredisce coetaneo alla Galleria Umberto I, 14enne in possesso di coltello a serramanico

    Napoli. La scorsa notte un gruppo di ragazzi è stato aggredito da una baby gang in Galleria Umberto I.
    Uno dei giovani malmenati è riuscito a scappare verso piazza Trieste e Trento, dove ha chiesto aiuto a una pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti sono intervenuti fermando i membri della baby gang e a seguito di una perquisizione un 14enne è stato ritrovato in possesso di un coltello a serramanico.
    “Siamo in piena emergenza armi e baby gang. Crimini efferati e violenti sono ormai all’ordine del giorno tra Napoli e provincia e i protagonisti di queste follie sono giovani sempre più spesso minorenni. I primi colpevoli di questa situazione sono senza dubbio i genitori.
    Troppo spesso i ragazzi sono lasciati a loro stessi, senza regole, senza valori, pascolano in strada fino a notte inoltrata senza che nessuno si preoccupi di dove siano e cosa stiano combinando. I genitori dovrebbero essere i primi a pagare le conseguenze dei comportamenti dei figli minorenni perché non possono abdicare al loro ruolo educativo, se questo accade devono intervenire i servizi sociali.
    Da tempo denuncio una deriva violenta che sta divorando i minorenni della nostra città e contro la quale non vengono prese misure adeguate. Se necessario si arrivi alla militarizzazione delle nostre strade. Con un costante controllo del territorio è possibile prevenire e contrastare questi crimini, come accaduto la scorsa notte in Galleria Umberto I.
    La baby gang è stata neutralizzata grazie alla presenza di agenti delle forze dell’ordine in piazza Trieste e Trento che, agendo con immediatezza, sono riusciti a bloccare i giovani criminali. Serve un pattugliamento incessante se vogliamo davvero rispondere colpo su colpo alla delinquenza impedendo che si impadronisca definitivamente della città”. Così il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Doppio raid al Teatro Augusteo di Napoli, baby gang provano a rubare l’albero di Natale

    Baby gang in azione due volte nel giro di poche ore al teatro Augusteo di Napoli – tra schiamazzi e minacce – ieri sera e poi di nuovo stamattina: obiettivo la razzia dell’abete natalizio che fa bella mostra di sé nell’atrio del teatro al centro di Napoli. In entrambi i casi il colpo è stato sventato: ieri dall’intervento dei vigili, oggi da quello del personale dei vicini bar.
    I teppisti sono entrati in azione una prima volta ieri sera, pochi minuti prima delle 20, quando mancava poco alla fine dello spettacolo delle 18 (in scena Lina Sastri con ‘Eduardo mio’). In 5/6, tutti vestiti di nero e incappucciati, voce giovanile, si sono presentati al botteghino minacciando ritorsioni all’indirizzo del personale del teatro se fossero intervenuti Tuttavia il tentativo di far uscire l’albero è fallito perché nella fretta di far perdere le tracce col bottino l’abete si è incastrato e la presenza poco distante di alcuni vigili urbani ha consigliato di mollare la preda.

    I giovani sono rimasti in agguato alcuni minuti, pensando forse di tornare all’attacco, ma hanno dovuto desistere davanti all’uscita in massa del pubblico, abbandonando così piazzetta Duca d’Aosta. La scena si è ripetuta oggi intorno alle 13,30. Sempre i soliti 5/6 giovani, vestiti di nero e con il volto coperto, sono entrati all’Augusteo minacciando la cassiera del teatro cui uno dei teppisti ha detto “Ti sparo in faccia” per inibirne il tentativo di reazione.
    Doppio raid delle baby gang all’Augusteo, colpi falliti
    Questa volta però il tentativo di trasportare fuori l’albero si è arenato all’altezza dei vicini gradini che conducono ai Quartieri Spagnoli a causa dell’intervento del personale dei vicini locali da bar. Tra urla e schiamazzi, i giovani hanno mollato la refurtiva e fatto perdere le loro tracce mentre l’abete è stato riposizionato all’interno del teatro.
    L’addetta al botteghino del teatro, colta da leggero malore, è stata accompagnata a casa. L’assalto all’albero di Natale è ormai una tradizione delle feste nel centro storico di Napoli. In passato più volte è successo che l’abete – tradizionalmente posizionato nella vicina Galleria Umberto – sia stato rubato per poi essere ritrovato nei vicini Quartieri Spagnoli dove viene fatto a pezzi e utilizzato per la festa di Sant’Antonio Abate, quando c’è l’usanza di accendere i falò (i cosiddetti cippi di Sant’Antonio).
    Quest’anno – dopo che per anni il fusto è stato puntualmente trafugato – l’attività commerciale che si faceva carico di allestirlo in Galleria Umberto ha rinunciato all’addobbo. Di qui – verosimilmente – la necessità di reperirlo altrove per chi è disposto a tutto pur di non rinunciare all’usanza in programma il 17 gennaio di ogni anno. LEGGI TUTTO