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    Arzano, emergenza criminalità: il Prefetto convoca tavolo sull’ordine pubblico e sicurezza

    Arzano. Emergenza criminalità: il Prefetto di Napoli Michele Di Bari convoca tavolo sull’ordine pubblico e sicurezza. Ad annunciarlo la stessa prima cittadina Aruta in un comunicato dopo aver bollato gli episodi come “fisiologici” ed “endemici” sminuendo la portata degli eventi delittuosi.
    Dopo l’escalation di furti che ha colpito decine di commercianti e cittadini il Prefetto, stante l’allarme lanciato dai giornalisti e cittadini e recepito dalle opposizioni consiliari che avevano chiesto un consiglio comunale urgente ha convocato, per domani 18 gennaio, il tavolo sulla sicurezza aprendo un focus su Arzano.
    All’incontro parteciperanno i vertici dell’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della DiA, del Gico e dai vertici delle procure di Napoli e Napoli Nord. Il confronto riguarderà alcune problematiche relative al comune, sia sotto il profilo della sicurezza che in un’ottica di contrasto alle forme di illegalità visto che l’ente comunale ha subito ben tre scioglimenti per condizionamento mafioso negli ultimi 10 anni.
    A chiedere l’intervento del Prefetto il Comitato anticamorra per la Legalità, lanciato da Sandro Ruotolo, Paolo Siani e il Vescovo di Napoli Domenico Battaglia. Una singolare per quanto grave sequenza di furti che secondo il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio, potrebbe “nascondere” il tentativo del clan della 167 ( ancora ben radicato e attivo sul territorio anche con la presenza di piazze di spaccio) di fare pressioni sui commercianti locali per poi garantire agli stessi una “polizza sicurezza” con la richiesta di estorsione. un modo diverso di chiedere il “pizzo” senza fare rumore con bombe e minacce dirette”.
     Escalation di furti ad Arzano per mascherare la richiesta di pizzo
    Clan che sarebbe ancora forte e invasivo attraverso il sottogruppo dei Monfregolo. Allarme lanciato anche nell’analisi della Direzione investigativa Antimafia nell’ultima relazione semestrale dove certifica che, in particolare, nel Comune di Arzano permane operativo il gruppo camorristico denominato quelli della 167 di Arzano dedito, prioritariamente, alle estorsioni consumate con modalità mafiose in danno di imprenditori locali.
    Il sodalizio farebbe capo al clan Amato-Pagano e sarebbe subentrato al clan Moccia nel controllo di quel territorio dopo l’omicidio del referente di quest’ultima organizzazione consumato sempre ad Arzano in un centro abbronzante. Dalle indagini sarebbero emersi gravi indizi in ordine all’ingerenza di taluni esponenti del clan Amato-Pagano in alcune consultazioni elettorali ma anche in tentativi di aggressioni, ad Arzano, durante le elezioni del 2017. Ovviamente, riflettori acesi anche sulla gestione dei fondi relativi al PNRR.
    P.B.

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    Arzano, 5 famiglie rubavano energia elettrica e acqua

    Arzano. Il furto di elettricità e acqua è stato portato alla luce dal Comando della Polizia locale e sarebbe avvenuto a seguito degli accertamenti sull’occupazione abusiva di un appartamento da parte di una donna proveniente dal rione Salicelle di Afragola.In prosecuzione della accurate indagini, sarebbe stato appurato che almeno 5 nuclei familiari avrebbero deciso, chissà da quanto, di alimentare le loro abitazioni con energia elettrica e acqua “rubata” al servizio di fornitura nazionale e al Comune di Arzano.
    Diversi cittadini e residenti, nella mattinata di ieri l’altro, hanno segnalato la “visita” di agenti della polizia locale, dell’Enel e della società acquedotto, con controlli mirati ai contatori Enel e misuratori idrici.
    Da quanto si è appreso, sono stati asportati i contatori Enel “taroccati” registrando delle anomalie nelle letture, e quelli per la fornitura idrica anche in questo caso interamente a “scrocco”. Non pochi i disagi considerato che la disattivazione della corrente per le verifiche ha investito tutta la palazzina.
    Alcuni residenti che erano in regola, hanno preso atto dei controlli manifestando apprezzamenti agli operatori per l’intervento effettuato e mirato al ripristino della legalità. I denunciati dovranno anche pagare i consumi con addebito della società Enel. Per il resto è prevista la pena, considerato il furto aggravato, dai due ai sei anni di reclusione.
    La stragrande maggioranza degli accertamenti e dei consequenziali provvedimenti colpisce principalmente quando a macchiarsi di questo odioso reato sono i commercianti, più facilmente individuabili trattandosi di unità singole.
    Più difficile è, infatti, scovare chi fa il furbo a casa propria e in forma associata. Un espediente che consente di azzerare completamente la spesa dell’energia elettrica arrivata in questi ultimi mesi alle stelle.
     Si cercano gli elettricisti complici dei “furbetti del contatore”
    Ovviamente, per fare ciò, c’è bisogno dell’intervento di un elettricista che si presta al gioco sporco dei furbetti del contatore. Ci vuole un esperto, infatti, o per rompere i sigilli e inserire una resistenza che fa crollare i consumi del contatore, o creare un ponte attraverso un linea diretta sulla rete.
    G. B. LEGGI TUTTO

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    Arzano, Rione 167: sequestrato alloggio occupato abusivamente. Denunciati in tre

    I Carabinieri della Tenenza di Arzano, a seguito di serrate indagini hanno eseguito nella giornata di ieri mattina, un sequestro preventivo di un alloggio popolare.
    I militari hanno constatato che tre soggetti, oltre ad aver cambiato la destinazione d’uso di un locale adibito ad uso sala riunioni condominiale, si erano stabiliti abusivamente nell’appartamento senza averne i requisiti previsti dalla Legge.
    Dopo gli accertamenti di rito, i militari attraverso apposita ditta specializzata hanno murato finestre ed ingressi per evitare il perpetuarsi di ulteriori occupazione deferendo alla Procura della Repubblica gli occupanti.
    Il risultato di oggi si inserisce nell’ambito dei controlli mensilmente effettuati dai Carabinieri di Arzano sui 72 alloggi di edilizia popolare della “167” denunciando all’autorità giudiziaria di Napoli Nord diverse persone. Una situazione incancrenitisi nel corso degli anni a seguito di evidenti inadempienze amministrative.
     Avevano occupato una sala riunioni condominiale trasformandola nella propria abitazione
    Non solo appartamenti e giardini abusivi: le mani e il controllo del clan era sull’intero rione. La vicenda relativa agli alloggi del rione 167 è stata sollevata anche in diverse interrogazioni parlamentari ed ha rappresentato uno dei motivi a corollario dell’ultimo scioglimento per camorra avvenuto nel 2019.
    Il rione di via Colombo sarebbe annoverato tra le basi simbolo della mala locale tanto che in più occasioni e in diversi blitz ad opera dell’Arma dei carabinieri nel corso degli anni pasati, ha consentito di sequestrare armi e droga. Case, quelle occupate dagli esponenti del clan, addobbate in modo lussuoso ad imitare il serial Gomorra e il film Scarface.
    Appena qualche giorno fa, negli alloggi popolari di proprietà del Comune di Arzano in via Tavernola, una legittima assegnataria all’atto del subentro aveva trovato occupato l’alloggio da una donna proveninete dal rione Salicelle di Afragola con al seguito alcuni minori. La setssa veniva denunciata dalla Polizia locale. Anche in questo caso, il comune non aveva attuato la “muratura” dell’alloggio.
    G.B.

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    Arzano, ladro al ristorante: arrestato grazie a una telefonata anonima al 112

    Questa notte ad Arzano i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e i militari della tenenza di Arzano hanno arrestato per furto aggravato Gioacchino Piscopo, 36enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
    Sono le 2 di notte e la gazzella – allertata dal 112 – a via Pecchia per la segnalazione di un furto nel ristorante Satya. I carabinieri – impegnati in uno dei quotidiani servizi di prevenzione disposti della Compagnia di Casoria – sono a poche centinaia di metri entrano nell’attività commerciale e trovano il 36enne con le “mani nel sacco”.
    Pochi secondi e, nonostante un breve tentativo di fuga, l’uomo viene immobilizzato e arrestato.
    Nell’auto di Piscopo sono state rinvenute alcune bottiglie tra vino e champagne sulle quali sono in corso accertamenti. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati. L’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Arzano, il Comune le assegna un alloggio popolare in via Tavernola, ma lo trova già occupato

    Arzano. Il Comune le assegna un alloggio popolare in via Tavernola, ma lo trova già occupato da una donna con al seguito i figli minori provenienti dal rione Salicelle di Afragola.
    Una vicenda che vede protagonista e vittima una donna residente ad Arzano, che attualmente risulta legittimamente assegnataria di un alloggio. La signora, che vive del suo lavoro in una, aveva inviato regolare domanda dove la stessa sarebbe figurata ai primi posti in merito alla locazione di un appartamento popolare.
    Espletate le varie formalità di rito, alla donna sarebbero state consegnate le chiavi dell’abitazione. Quando la stessa si è recata sul posto per prendere possesso dell’alloggio ha trovato due sorprese.
    Innanzitutto non avrebbe trovato alcun muro di contenimento (che per legge si innalza onde evitare spiacevoli occupazioni) constatando, poi, che l’alloggio del pianerottolo risultava occupato. Immediatamente la donna si sarebbe messa in contatto con i responsabili del Comune di Arzano, senza ovviamente al momento sortire alcun effetto.
    Uno stato di cose che ha confermato l’occupazione abusiva dell’alloggio da parte della donna con al seguito alcuni minori. Dopo un susseguirsi di telefonate, la povera donna è in attesa che il Comune formalizzi regolare denuncia contro l’occupante abusivo. La donna si sarebbe anche recata dai carabinieri per denunciare l’occupazione abusiva dell’appartamento di cui è assegnataria come da atti comunali.
    Proprio gli alloggi popolari comunali di via Tavernola sono finiti al centro di una serie di indagini della Polizia locale che ha scoperto numerosi occupanti abusivi insediatisi nel corso degli anni a seguito anche dei mancati controlli del comune con alcuni denunziati anche per furti di energie elettrica e acqua.
    Il sistema Il sistema utilizzato è quasi sempre lo stesso. Le donne, madri di piccoli bambini, vengono inviate dai clan a occupare le abitazioni, (fatti avvenuti anche per il rione 167). Poi arrivano gli altri componenti della famiglia. Addirittura pochi mesi fa, i residenti avevano autonomamente deciso di chiudere anche con apposito motore e corrente elettrica a “scrocco” del comune il cancello automatico.
    G. B. LEGGI TUTTO

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    Arzano, ennesimo furto notturno: assalto al distributore di carburanti

    Arzano. Befana amara per i commercianti arzanesi: non si ferma l’ondata di furti. Stanotte assaltato il distributore di carburante BM su Corso D’Amato.
    Il Comitato anticamorra per la Legalità con in testa il Vescovo di Napoli don Domenico Battaglia,  gli ex parlamentari del Pd, Paolo Siani e Sandro Rutolo hanno investito, dopo la inarrestabile recrudescenza criminale che sta attanagliando Arzano, direttamente il Prefetto di Napoli Michele Di Bari che avrebbe già avviato e messo in programma un tavolo sull’Ordine Pubblico e Sicurezza dopo l’ennesimo furto con scasso.
    Dopo il secondo furto con scasso nel giro di pochi giorni ai danni del bar “Eugenio Caffè”, stanotte è toccato al distributore su Corso D’Amato dove i ladri, dopo aver divelto la serranda dell’ufficio hanno portato via tutto quanto era presente all’interno.
    Una situazione drammatica nonostante le infelici rassicurazioni della sindaca Vincenza Aruta che durante il discorso di fine anno, aveva evidenziato dell’infondatezza dell’allarme criminalità bollando gli episodi come “fisiologici” e di criminalità “spicciola”.
     E’ una escalation senza fine di furti e raid notturni tra i commercianti
    Appena qualche giorno fa è toccato al bar “Vi.Mi.” di via Volpicelli. I ladri hanno prima sfondato le vetrine con un auto a mo’ di ariete e successivamente fatto irruzione nel bar portando via circa 7000 euro di refurtiva. Appena qualche ora prima dall’ennesimo furto, era toccato alle vetrine di un negozio essere sfondate in via Pecchia.
    Un’escalation senza tregua che ha già visto finire nel mirino la paninoteca “HotDog” di via Sette Re, le pizzerie Leopollo, Mister Chicken, il bar “Eugenio Caffè” e un negozio di abbigliamento “Luan” di via Sette Re. Una singolare per quanto grave sequenza di furti che potrebbe nascondere aspetti legati al clan della 167.
    G.B. LEGGI TUTTO

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    Allarme criminalità ad Arzano. Il Comitato anticamorra per la legalità chiede interventi immediati e duraturi

    “Si fa sempre più preoccupante la situazione ad Arzano dove, nelle ultime settimane, decine di attività commerciali sono state prese di mira con rapine e furti ed è necessario che lo Stato faccia sentire la sua voce, senza alcun tentennamento e, soprattutto, senza sottovalutare quel che sta succedendo”.
    A lanciare l’allarme il Comitato anticamorra per la legalità che invoca l’intervento del Prefetto “che deve accendere i riflettori su Arzano, una città che, nonostante gli arresti dei mesi scorsi, continua a essere sotto il controllo di vecchi e nuovi clan che vogliono imporsi e continuare a soffocare piccoli commercianti e imprenditori con le estorsioni”.
    “A dimostrare che non siano solo atti di ‘sbandati’ ci sono anche i furti portati a termine con azioni plateali con l’uso della tecnica dello sfondamento delle vetrine con auto usate come ‘arieti’ per entrare in negozi e rubare poche decine di euro” continuano i rappresentanti del Comitato per i quali “è evidente che si tratta di azioni che vogliono incutere paura nei commercianti più che portare a casa un bottino di poche decine di euro.
    Azioni propedeutiche al passaggio successivo in cui si proporrà la ‘protezione’ del clan pagando il pizzo”.
    “Arzano, come altre città dell’area metropolitana di Napoli, merita attenzione costante e continua e non si può e non si deve pensare che gli arresti che, di tanto in tanto, vengono fatti risolvano definitivamente la situazione perché restano le cause del disagio sociale ed economico che creano terreno fertile per la nascita di nuovi clan” sottolineano ribadendo “la necessità di repressione, ma anche di interventi di prevenzione del crimine incidendo soprattutto sul piano sociale ed economico”. LEGGI TUTTO

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    Arzano, continua la lotta alle occupazioni abusive di suolo pubblico

    Contrasto occupazioni abusive suolo pubblico nel territorio di Arzano: sanzioni per oltre tremila euro. In una settimana elevati 200 verbali al codice della strada. Denunciati in due.
    Raffica di controlli da parte degli agenti della polizia municipale nei confronti delle attività commerciali che violano le disposizioni in materia di occupazione di suolo pubblico temporanea.
    In pratica si tratta degli esercizi che in maniera del tutto abusiva, posizionano strutture, anche pubblicitarie, su suolo comunale. I controlli ad ampio raggio svolti dalla polizia locale sul territorio di Arzano sono volti a contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive di suolo pubblico nel periodo delle festività e non solo.
    Un’attività che rappresenta il prosieguo di quelle poste in essere già da diverso tempo dai caschi bianchi diretti dal comandante Biagio Chiariello che cercano di porre fine a quanto posto in essere da alcuni chi incurante non rispetta le regole del codice della strada.
    I blitz sono scattati in alcune traverse di via Napoli con accertamenti e sanzioni a carico di diversi commercianti che avevano posto su strada espositori con contestazioni per oltre tremila euro in violazione delle norme del codice della strada e intimazione alla rimozione avvenuta.
    In un caso di questi, i documenti sono risultati irregolari e un uomo è stato denunciato per i reati previsti con deferimento alla Procura della Repubblica. Sempre nei giorni scorsi, si è registrato un altro episodio di intolleranza nei confronti del personale della Polizia locale addetto al controllo della sede del municipio di piazza Cimmino.
    Dove un uomo, un 50enne infastidito per l’appunto dell’agente alle sue inaccoglibili rimostranze, ha inveito contro uno dei poliziotti. Allertata la pattuglia di servizio, all’arrivo dei colleghi l’uomo esagitato è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale.
    Intanto vanno avanti i controlli con l’emissione di sanzioni per violazione alle norme del codice della strada che in una settimana hanno portato a circa duecento multe.
    G. B. LEGGI TUTTO

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     A scuola senza bulli fa tappa ad Arzano

    Gli alunni dell’Istituto comprensivo “D’Auria – Nosengo” di Arzano sono stati i protagonisti del quinto incontro della campagna “@scuolasenzabulli 2023” promossa dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania presieduto da Carola Barbato.
    “Il nostro istituto è molto attento alle dinamiche che coinvolgono le generazioni digitali, lasciati sempre più soli con i loro device per lunghe ore – ha dichiarato il dirigente scolastico Fiorella Esposito. A scuola cerchiamo di sensibilizzarli fin dalla quarta primaria nel tentativo di renderli consapevoli dei rischi della rete e per fornirgli una check list di comportamenti per rigettare o denunciare gli elementi di allerta o pericolo.
    Abbiamo il supporto costante dei Carabinieri che con la loro presenza riescono a coinvolgere i ragazzi nel corso degli incontri programmati di educazione civica. Ritengo fondamentale garantire agli studenti il tempo pieno nella scuola affinchè spendano in modo formativo il loro tempo all’interno dell’istituzione scolastica in luogo di quel tempo vuoto e denso di pericoli nelle loro camerette o davanti alla tv. Per dare migliori risultati formativi e per dare risposta all’agenda Sud serve u’ epocale omologazione del tempo scuola del Sud con il Nord.
    Ritengo sbagliato e ingiusto che da noi su 5 classi di scuola primaria una sola sia a tempo pieno mentre al Nord accade esattamente il contrario”. L’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Arzano, Maria Teresa Abate, ha assicurato che “Come amministrazione abbiamo predisposto delle azioni di prevenzione nei confronti di fenomeni che devono essere debellati. La rete è importante perché solo facendo fronte comune tra scuola, famiglie e istituzioni riusciamo a far comprendere ai ragazzi che non sono soli di fronte a questi problemi”.
    Per la docente Maria Martiniello “Le iniziative di prevenzione sono importanti ma da sole non bastano. E’ necessario porre in essere azioni concrete tenendo aperta la scuola anche di pomeriggio per sottrarre elementi ‘negativi’ dal loro contesto sociale, tenendoli in quello più protetto ed educante della scuola.
    Lo scorso anno ben 18 alunni hanno visto negato questo diritto per mancanza di risorse. Noi continueremo a proporre l’orario prolungato per mantenere le scuole aperte per seminare valori solidi in questi contesti”. A dialogare con gli alunni è intervenuto il Tenente Antonio Pagnozzi, comandante del NORM Carabinieri di Casoria, che ha fornito una serie di informazioni utili a riconoscere in tempo i fenomeni di bullismo e cyberbullismo e a sapere come comportarsi in questi casi. LEGGI TUTTO