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    Melito, i vicini segnalano il ladro in casa: arrivano i carabinieri e l’arrestano

    Melito. Ladro di appartamenti arrestato grazie alla segnalazione dei vicini che avvertono i carabinieri dopo aver visto la sua sagoma aggirarsi tra le mura di una casa in quel momento senza i proprietari.
    E’ accaduto a Melito di Napoli nel parco Aurora. In manette è finito una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: si tratta di Gennaro Grammatico, 42enne di Fuorigrotta. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri della locale tenenza.
    Alle 21.30, i residenti del parco Aurora hanno chiamato il 112 in cerca di aiuto. Un individuo sospetto era stato avvistato nel complesso residenziale.
    Quando i carabinieri sono giunti sul luogo, hanno colto in flagrante un uomo di 42 anni mentre cercava di entrare in un appartamento e lo hanno prontamente fermato. Attualmente l’individuo arrestato è in attesa di giudizio.
    Gennaro Grammatico è noto per essere un ladro di appartamenti e ha già avuto precedenti nel 2016 a Portici, dove è stato fermato insieme a due complici. In quell’occasione, ha addirittura aggredito i poliziotti nel tentativo di evitare l’arresto. LEGGI TUTTO

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    Cilento, sequestrati 6 appartamenti realizzati abusivamente a Santa Marina

    Nella mattinata odierna, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, unitamente a militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Salerno, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lagonegro, su richiesta della Procura della Repubblica, di un fabbricato costituito da 6 appartamenti, con relativi garage, del valore di oltre euro 1.000.000, nel comune di Santa Marina, notificando, contestualmente, un’informazione di garanzia a carico di quattro indagati.
    Le attività investigative hanno permesso di raccogliere un ampio quadro di elementi in ordine alla realizzazione dell’opera – in zona sottoposta a vicolo paesaggistico – in totale difformità, rispetto ai titoli edilizi rilasciati, attraverso l’utilizzo di false attestazioni da parte del collaudatore in corso d’opera dei lavori e del committente dei lavori.
    Sulla base di tali elementi, sono state contestate ipotesi di reato riconducibili a contravvenzioni edilizie e violazioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nei confronti del collaudatore in corso d’opera dei lavori, del legale rappresentante della ditta esecutrice, del direttore dei lavori nonché del legale rappresentante della società committente.
    Nel rispetto della vigente normativa in tema di comunicazione istituzionale, si evidenzia che il provvedimento cautelare eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari è basato su addebiti che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio.
    La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. LEGGI TUTTO