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    Afragola choc: rapina per coprire gli abusi sessuali commessi dai preti. Sei arresti

    Sei persone arrestate, il parroco di Afragola mandate di una rapina per coprire gli abusi sessuali perpetrati nella sua chiesa: definire inconsueto uno scenario del genere è usare un eufemismo soft.PUBBLICITA

    Ma la storia scoperta dai carabinieri della Stazione di Afragola che stamane hanno eseguito le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica è tutt’altro che soft. Anzi. Lascia interdetti.

    Punti Chiave ArticoloAnche perché i reati commessi dai preti sono gravi oltre a quelli sessuali e ora ci si aspetta una presa di posizione forte e decisa dai parte dei vertici dellla Chiesa napoletana e della stessa Santa Sede. I sei indagati sono infatti gravemente sospettati di rapina aggravata in concorso e violenza sessuale.

    L’indagine, avviata ad aprile a seguito della denuncia di due uomini di Afragola, ha rivelato un caso complesso. Le vittime hanno raccontato di essere state rapinate in casa da due uomini mascherati e armati, che dopo aver sfondato la porta, hanno rubato un cellulare e tentato di prenderne un altro.  Tra i sei arrestati ci sono anche due preti Le indagini immediate, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno portato all’identificazione degli esecutori materiali della rapina, dei mandanti e dei motivi del crimine. Le vittime hanno collegato l’evento a precedenti rapporti con alcuni frati e hanno denunciato abusi sessuali. Le indagini hanno confermato le dichiarazioni delle vittime, rivelando che la rapina era finalizzata a recuperare i cellulari contenenti prove compromettenti per alcuni frati. Le intercettazioni hanno dimostrato che il parroco di Afragola aveva commissionato il crimine per eliminare queste prove. Inoltre, una lettera degli avvocati delle vittime ai superiori religiosi ha rivelato che le vittime avevano subito abusi sessuali in cambio di assistenza e lavoro nei monasteri. Le vittime avevano svolto lavori non retribuiti e ricevuto maltrattamenti sessuali. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Salerno, abusi sessuali su tre bambine durante l’allenamento: arrestato maestro di arti marziali

    Un uomo di 68 anni, maestro di arti marziali della provincia di Salerno, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver costretto le sue giovanissime allieve a subire abusi sessuali durante le sedute di allenamento. Il provvedimento è stato eseguito dalla sezione operativa per la Sicurezza cibernetica della polizia postale di Salerno, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Salerno.PUBBLICITA

    La procura di Salerno, sotto la direzione del sostituto procuratore Gianpaolo Nuzzo, sta indagando su presunti reati di violenza sessuale a danno di tre bambine, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Gli abusi contestati risalirebbero al luglio del 2023 e sarebbero avvenuti durante le sessioni di stretching. Le indagini sono partite dopo le denunce presentate dai genitori di due delle vittime.

    Durante la perquisizione effettuata presso l’abitazione dell’indagato, sono stati sequestrati il telefono cellulare e il computer dell’istruttore. Nelle prossime ore, l’uomo sarà ascoltato dal gip Giandomenico D’Agostino, che ha emesso la misura cautelare ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Cimitile, accusato di abusi sessuali: assolto in Appello

    Napoli. La Corte d’Appello di Napoli ha assolto “perché il fatto non sussiste” un 61enne di Cardito (NA) dall’accusa di abusi sessuali su minore. L’uomo, nel gennaio 2020, era stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione e a un anno di misura di sicurezza dal Tribunale di Napoli Nord.PUBBLICITA

    Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord e condotte dalla Squadra Mobile, avevano portato all’arresto dell’uomo nel luglio 2018. Secondo l’accusa, poi rivelatasi infondata in appello, il 61enne avrebbe indotto un minore con disagi psichici a compiere e subire atti sessuali, approfittando del suo ruolo di rappresentante legale della comunità in cui il ragazzo era ospitato.

    “Finalmente giustizia è stata fatta”, ha commentato l’avvocato Giovanni Carlo Esposito, legale dell’imputato. “Insieme al consulente tecnico Giuseppe Sartori, abbiamo ribaltato le accuse e le consulenze psicodiagnostiche, dimostrando l’innocenza del nostro assistito”, ha aggiunto l’avvocato, sottolineando il grave danno di immagine subito dall’uomo a causa della mediatizzazione del caso.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO