Terra dei Fuochi a Scampia: sequestrata discarica a Cupa Perillo
La Squadra Mobile di Napoli, con il supporto di diverse unità operative, ha sequestrato un’ampia area a ridosso del campo nomadi di Cupa Perillo a Scampia, utilizzata come discarica abusiva.Nel sito sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti urbani, speciali e pericolosi, tra cui elettrodomestici, pneumatici, materiale di risulta e carcasse di autoveicoli parzialmente combuste.
La zona era spesso teatro di vasti incendi, soprattutto nel periodo estivo, con la conseguente emissione di sostanze nocive e tossiche per l’aria e un grave pericolo per l’incolumità pubblica.
Sono state ravvisate le fattispecie delittuose di raccolta e gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi, inquinamento ambientale e disastro ambientale.
L’operazione rientra nell’azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato contro i crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono a rischio la salute dei cittadini. Si tratta di un fenomeno che da decenni rappresenta una fonte di illecito profitto anche per le organizzazioni criminali.
Un’operazione nazionale di contrasto e prevenzione all’inquinamento
L’attività di Napoli si inserisce in un’ampia operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti. Le attività, coordinate a livello centrale dallo SCO, hanno coinvolto le Squadre Mobili e le SISCO in 33 province italiane, con il supporto di diverse agenzie e organi competenti.
40 aree sequestrate in tutta Italia
In tre giorni di intense attività operative, sono state controllate oltre 168 aree sospette, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro.
Più di 1.763 persone sono state identificate, 103 denunciate in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 arrestate in flagranza di reato e oltre 85 violazioni amministrative sono state contestate per un importo superiore ai 200 mila euro.
Le attività istruttorie e di verifica proseguiranno nei prossimi giorni per valutare la sussistenza di ulteriori illeciti amministrativi e penali.
La Polizia di Stato conferma il proprio impegno costante nella lotta ai crimini ambientali, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
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