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    Mastella: “Benevento Capitale italiana del Libro 2025”

    Benevento si candida a diventare Capitale Italiana del Libro per il 2025. Lo annuncia il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, all’indomani della serata che ha eletto la “sestina” del Premio Strega 2024.
    “Ancora una volta, la bellezza di Benevento e il suo straordinario appeal hanno avuto una vetrina nazionale,” dichiara Mastella. “Il brand della città ha fatto il giro dei media nazionali e internazionali. La serata che ha eletto la ‘sestina’ del Premio Strega 2024 è stata splendida e organizzata con elegante cura in ogni dettaglio.

    Ringraziamo la Fondazione Bellonci, la famiglia Alberti, e il conduttore Stefano Coletta per aver speso parole di elogio verso la città e gli scrittori durante la diretta streaming sulla Rai. Come ho ribadito al Teatro Romano ieri sera, gli scrittori restano un elemento imprescindibile di ricchezza per la democrazia”; ha spiegato ancora Mastella.
    E poi ha aggiunto: “Benevento è città di cultura e ora puntiamo in maniera determinata a un altro ambizioso obiettivo: diventare Capitale Italiana del Libro per il 2025”.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Salerno alcol a minorenni: multe e denunce

    In vista dell’imminente stagione estiva, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli a Salerno.
    Le pattuglie hanno eseguito una serie di verifiche nelle zone del lungomare Trieste, concentrandosi sullo spaccio di sostanze stupefacenti e, nelle ore serali, sul consumo di bevande alcoliche, spesso causa di risse.

    L’attività ha incluso l’identificazione delle persone, mirata anche a contrastare l’immigrazione clandestina, verificando in particolare la posizione amministrativa degli stranieri riguardo al loro soggiorno in Italia.
    Nell’ultima settimana, sono state controllate centinaia di persone. Tre parcheggiatori abusivi sono stati denunciati in centro città per violazione del Daspo urbano, due cittadini stranieri per furto in un esercizio commerciale, e un cittadino italiano per evasione dagli arresti domiciliari.

     Denunciato anche un uomo trovato con banconote false
    Inoltre, un uomo è stato colpito da un foglio di via obbligatorio in seguito a una denuncia per spendita di monete false. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni con cadenza periodica.
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    Caposele travolto da motozappa: grave 76enne

    Incidente a Caposele, comune in provincia di Avellino, dove nel primo pomeriggio un 76enne di Lioni, mentre stava dissodando il terreno di famiglia, è stato travolto dalla motozappa che è andata in retromarcia.
    E’ l’ennesimo incidente nei campi che si verificano in questi giorni nelle provincia campane e che vede anziani come protagonisti. Purtroppo nell’ultima settima si sono registrate due morti e due feriti gravi.

    L’anziano, gravemente ferito agli arti inferiori, è stato trasportato con eliambulanza del 118 all’ospedale di Avellino. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Montella e i Vigili del Fuoco.
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    Allo Young Innovators Business Forum l’appello degli innovatori per il rilancio dell’Italia

    Mettere al centro i giovani talenti, sostenere il comparto imprese, favorire gli incentivi alla ricerca e allo sviluppo, rafforzare gli investimenti sulle startup e velocizzare i processi di transizione ecologica e digitale per un’Italia più competitiva in Europa e nel mondo all’insegna delle sostenibilità e del made in Italy. Questo e molto altro è andato in scena durante la terza edizione dello Young Innovators Business Forum, all’interno della prestigiosa cornice dell’Auditorium Testori, promosso dall’Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e alla presenza del ‘gotha’ del mondo delle imprese, delle istituzioni e degli opinion leader del digitale. Ad aprire i lavori il presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri che ha evidenziato “l’importanza di rilanciare quel partenariato pubblico e privato fondamentale per lo sviluppo dell’economia italiana ed europea all’insegna dell’innovazione, puntando sui giovani talenti e le startup, sugli incentivi e sulla ricerca per sostenere la competitività del Paese e del comparto economico e industriale“.PUBBLICITA

    A seguire, l’importante messaggio del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “Se l’Italia è protagonista a livello mondiale in molti settori, lo dobbiamo alla nostra capacità di inventare, di innovare, di creare il nuovo. Qualità, questa, che nasce dalla nostra cultura, dalla volontà di studiosi e uomini d’azienda. L’Italia è un Paese ricco di inventiva e povero di materie prime. Questo ci ha sempre portato a cercare soluzioni originali, far valere i nostri talenti dove altri, invece, avevano risorse. Fare di più con meno, usare quello che altri scartano, percorrere strade nuove e mai battute prima: è una sfida, però questo è uno dei motori del genio italiano. Dove altri frenano, noi siamo in grado di accelerare. I frutti li vediamo oggi. L’Italia è un Paese del G7, la nostra economia appare più sana rispetto ad altre, è tra le più verdi al mondo ed esportiamo soluzioni sostenibili. L’altro tema è la transizione ecologica, che è gemella della transizione digitale. L’una senza l’altra non potrà resistere, così come entrambe attraversano sfide che sono cruciali per il nostro futuro. Ecco perché l’Italia di oggi e di domani saluta appuntamenti come lo Young Innovators Business Forum con grande favore. Abbiamo bisogno di giovani e di innovatori, dunque buon lavoro a tutti voi”.

    A seguire è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, che ha evidenziato come “le tecnologie devono essere considerate come un grande mosaico per ottenere il massimo risultato possibile. I tasselli sono tantissimi: partiamo dall’intelligenza artificiale, pensiamo al cloud, al 5G, il super computer. In Italia, grazie agli investimenti del governo, grazie agli investimenti che si stanno producendo per quanto riguarda questa strategia nazionale delle nuove tecnologie, possiamo sorridere a un prossimo futuro che vede un percorso oramai tracciato. Sul tema del super computer, l’’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad averne uno tanto potente e il caso è quello di Bologna. Per quanto riguarda l’arrivo dei dati, in questi giorni a Genova si sta inaugurando il nuovo cavidotto, che è proprio necessario per trasportare i dati da mezzo mondo verso l’Europa attraverso il canale di Genova. Ci sono poi importanti investimenti legati al cloud e all’intelligenza artificiale: mi riferisco in questo caso all’annuncio del governo dell’intenzione di investire circa sei miliardi di Euro proprio su questo tema, su cui la pubblica amministrazione non deve rimanere indietro, anzi, deve essere il locomotore di tutta una filiera da formare che seguirà. Il compito dei giovani innovatori è proprio questo: essere protagonisti anche nella formazione delle persone“.
    A fare da contorno gli interventi dei tecnici del CNR, dell’ENEA, della Presidenza del Consiglio e degli Assessori Guido Guidesi della Regione Lombardia e Emmanuel Conte del Comune di Milano insieme alle principali associazioni di categoria (tra cui l’intervento di Riccardo Di Stefano, Presidente Nazionale Giovani Confindustria) e delle università del territorio. A mettere i puntini su cosa aspettarsi per il futuro, gli interventi del Founder di Eataly Oscar Farinetti, del direttore di Wired, Federico Ferrazza e di Giovanni Lionetti Ceo di Swag. Sul fronte transizione ecologica e sostenibilità, di particolare importanza l’intervento di A2A, tramite la testimonianza di Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub A2A. “A conferma dell’impegno di A2A a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione abbiamo da poco lanciato due iniziative importanti. Siamo sponsor del fondo ‘360 Life II’, in partnership con 360 Capital, che ha l’obiettivo di raccogliere 200 milioni di euro per investimenti in startup early-stage. Il progetto prevede la partecipazione di investitori istituzionali e industriali e ha l’ambizione di divenire il più grande fondo di settore climate-tech nazionale e fra i principali in Europa per dotazione e rilevanza. ‘360 Life II’, individuerà soluzioni e tecnologie pionieristiche per favorire la transizione energetica e l’economia circolare, i due pilastri strategici del nuovo piano industriale 2024-2035 del Gruppo. Inoltre, abbiamo lanciato in parallelo il programma di corporate venture building ‘Life Ventures’, che ha l’obiettivo di creare e accompagnare a mercato nuove realtà imprenditoriali in grado di dare un contributo al processo di decarbonizzazione”.

    Sul fronte agritech, fa seguito Patrick Gerlich, Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia, che nel suo intervento ha affermato: “L’innovazione ci guida a cercare costantemente nuove soluzioni a supporto degli agricoltori per garantire loro una maggiore produttività e allo stesso tempo rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale, ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione. Ciò avviene attraverso un approccio multifattoriale che integra l’uso di agrofarmaci innovativi, tecnologie digitali che combinano i big data con l’intelligenza artificiale e soluzioni genetiche che offrono varietà di sementi sempre più resistenti alle avversità. Bayer si impegna costantemente a rafforzare sempre di più le sinergie con tutti gli attori della filiera, lavorando a stretto contatto con gli imprenditori agricoli e contribuendo a un’agricoltura all’avanguardia che sostenga le eccellenze italiane”. Gerlich in questo contesto sottolinea l’importanza dell’agricoltura rigenerativa che “rappresenta la nuova frontiera alla quale Bayer sta lavorando. Un modello di produzione che mantiene alti gli standard produttivi e di impatto ambientale ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione e, per esempio, rigenerando il suolo alla fine del ciclo biologico delle colture“.
    Momento centrale della kermesse, la presentazione all’ecosistema milanese del ‘Manifesto per un’Italia competitiva all’insegna dell’Open Innovation’ che rappresenta un passo importante verso un futuro in cui l’Italia possa essere protagonista dell’innovazione a livello globale. Ad intervenire sul tema il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci: “Quella del manifesto è la mission del nostro ministero che con la nuova denominazione punta a creare innovazione e nuove imprese. Sui diversi settori innovativi abbiamo un’idea precisa, l’UE deve indicare gli obiettivi lasciando liberi gli Stati membri di raggiungerli autonomamente, ognuno secondo le proprie eccellenze nazionali. Importante è la neutralità tecnologica secondo cui fissati gli obiettivi e i parametri sono le nostre eccellenze a intraprendere liberamente la propria strada”.
    Insieme al sottosegretario, importante le voci del mondo startup sul tema del Manifesto che ha visto la presenza e intervento di: Federica Pasini, Ceo e co-Founder di Hacking Talents; Manila Di Giovanni, Ceo e Founder di D-World; Edoardo Di Pietro, Innovation Strategist, primo laureato nel Metaverso, co-Founder di KIIAI; Mirko Puliafito, Ceo di Digitiamo; Giusi Fiorentino, CEO Artificial Intelligence Monitoring; Alessandro Fadini, Ceo di Virevo; Lorenzo Feruglio, Ceo di AIKO. “Completamento del mercato unico digitale, armonizzazione della regolamentazione tra i ventisette Stati Membri e un rapporto di partnership sull’intelligenza artificiale tra UE e aziende tech americane attorno a valori comuni“. Sono queste le priorità individuate da Flavio Arzarello, responsabile degli Affari economici e regolatori di Meta per l’Italia. Secondo Meta “l’Europa ha la possibilità di recuperare il ritardo accumulato se nei prossimi 5 anni arriverà a un quadro normativo armonizzato che accompagni e non ostacoli l’innovazione“. In questa direzione Arzarello ha proposto di accompagnare a ogni nuova proposta di legislazione una “valutazione di impatto sulla competitività attraverso una rigorosa analisi economica”.
    In conclusione, di particolare rilevanza il III rapporto dell’Osservatorio su innovazione e digitale promosso da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 e a cura di Roberto Baldassari, direttore del comitato scientifico Angi. “I dati raccolti e analizzati mostrano l’andamento dell’innovazione in Italia, la transizione digitale ed ecologica, il rapporto con i megatrend, la ricerca del lavoro e quali siano le caratteristiche per essere un’impresa innovativa”, spiega il Prof. Roberto Baldassari, direttore generale dell’istituto demoscopico LAB21.01 e direttore del Comitato Scientifico ANGI. “I giovani italiani mettono al primo posto la ‘Richiesta di esperienza’ (69,7%) seguita dalla ‘Scarsa propensione delle aziende ad assumere’ (59,3%;) e dalla ‘Difficoltà per un laureato che spesso viene ritenuto troppo qualificato’. Oggi – prosegue – abbiamo riscontrato su questo dato un calo fortissimo, (-8,8% ovvero il 30,1%) così premiando i più qualificati”.
    Ma cosa rende per i giovani italiani un’impresa innovativa? Il podio dello scorso anno si conferma con lo stesso ordine che vede al primo posto ‘investimenti in strumenti, macchinari e tecnologie all’avanguardia’, al secondo ‘un gruppo dirigenziale’ e in terza posizione ‘la conoscenza degli strumenti digitali’. Tra i Megatrend delle nuove tecnologie per il futuro in prima posizione troviamo ancora l’Intelligenza artificiale con il (27,3% – +6,7 rispetto al 2023), seguita dalla Blockchain (12,3%), dall’Hyperautomation (11,2%) e dalla Realtà aumentata con il (9,7%) e le Nano tecnologie in coda che però crescono di (+1% ovvero 9,6%). Il tema della Cybersecurity rimane sempre un tema di alto interesse anche per i giovanissimi, si evince anche dai risultati ottenuti. Il 30,8% degli intervistati ha dichiarato che andrebbe introdotto come materia scolastica sin dalla scuola primaria.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Castello di Cisterna: due pusher in manette in poche ore, sequestrate oltre 100 dosi di droga

    Una zona divisa da una striscia di cemento, via Nino Taranto, che ospita l’edilizia popolare e un altarino illuminato per la Madonna, ha visto ieri l’arresto di due spacciatori nel giro di poche ore. Le forze dell’ordine, sempre presenti per garantire la sicurezza, hanno sequestrato oltre cento dosi di stupefacenti.
    Nella zona dei palazzi “219”, costruiti negli anni ’80 per la ricostruzione post-terremoto, i carabinieri della compagnia locale conoscono ogni angolo. È qui che Andrea Casalino, 28enne di Carbonara di Nola, è stato arrestato. Trovato in possesso di 60 dosi di crack e cocaina, per un totale di 21 grammi, confezionati con veline colorate, aveva anche 685 euro, proventi dello spaccio. Casalino è ora in carcere, in attesa di giudizio, accusato di detenzione di droga a fini di spaccio.

    A breve distanza, in via Leopardi, i carabinieri hanno arrestato Carmine Ischero, 34enne del posto già noto alle forze dell’ordine. Trovato in possesso di 40 dosi di crack e 160 euro in contanti, Ischero è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio. Le operazioni di controllo da parte dei carabinieri della tenenza di Castello di Cisterna continuano.
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    Salerno, smantellata rete criminale: night club e case con prostitute straniere. Undici arresti

    Undici persone sono state arrestate oggi dai Carabinieri con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’operazione, coordinata dalla Procura di Salerno e condotta dai militari dell’Arma, ha portato all’emissione di un’ordinanza di misure cautelari da parte del gip del Tribunale di Salerno.
    Cinque degli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre altri cinque hanno ricevuto il divieto di dimora nella provincia di Salerno. Un ulteriore indagato è stato colpito dal divieto di dimora nel comune di Pontecagnano Faiano. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di tre distinti gruppi criminali, guidati da due salernitani di 60 e 56 anni, che gestivano otto case di appuntamenti e due night club, dove avvenivano attività di prostituzione.

    Queste operazioni illecite si estendevano non solo a Salerno, ma anche nella provincia. Nell’ambito della stessa operazione, è stato disposto il sequestro preventivo di un bed & breakfast a Pontecagnano Faiano. Il proprietario della struttura è accusato di aver favorito e sfruttato la prostituzione, mettendo a disposizione delle donne e dei transessuali le camere a un prezzo maggiorato rispetto a quello normale.
    Un ulteriore episodio emerso dalle indagini riguarda uno degli indagati, che avrebbe rapinato un cliente di una prostituta. Secondo gli investigatori, l’indagato ha minacciato l’avventore, impedendogli di usufruire della prestazione sessuale pattuita e sottraendogli una somma di denaro.

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    Il sindaco Natale lascia Casal di Principe dopo 10 anni: “Qui fatta la storia”

    “A Casal di Principe, in questi dieci anni, abbiamo fatto la storia”. Con queste parole, il sindaco Renato Natale ha tirato le somme del suo secondo e ultimo mandato, segnando il termine di un decennio di radicali trasformazioni per la città. Un periodo che ha rappresentato una vera e propria rinascita dopo il lungo dominio camorristico, una rinascita certificata dalla visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella il 21 marzo 2023 e dalla riqualificazione di 23 beni confiscati alla camorra, ora destinati a usi pubblici e sociali.
    Natale ha sottolineato come questi risultati siano stati raggiunti senza leggi o fondi speciali e senza particolari interventi governativi, evidenziando l’importanza della partecipazione democratica e della società civile. Durante il suo mandato, il comune ha trasformato questi beni in una scuola dell’infanzia, una nuova sede per i Vigili Urbani, un deposito per i mezzi comunali e un’isola ecologica.

    Il sindaco ha ricordato che nel giugno 2014, quando è entrato in carica, ha promesso di restituire dignità e trasparenza alla città. “Oggi i Casalesi non sono più associati al clan camorristico, ma sono riconosciuti come cittadini di Casal di Principe,” ha affermato Natale.  Il contesto era già migliorato nel 2014 grazie ai numerosi arresti di boss e affiliati camorristici da parte delle forze dell’ordine.
    Tuttavia, nulla era paragonabile alla situazione del 1994, quando Natale divenne sindaco per la prima volta, affrontando direttamente la violenza della camorra. Durante quel periodo, Don Peppe Diana fu ucciso, e Natale subì intimidazioni, tra cui il ritrovamento di letame davanti alla sua casa, prima di essere sfiduciato dal Consiglio comunale.

    Nel corso dei suoi mandati, Natale ha contribuito a fare di Casal di Principe una città “normale”. Per la prima volta in oltre un secolo, un’amministrazione è durata per tutto il suo mandato senza scioglimenti per infiltrazioni mafiose. Tra i successi, ha portato la rete idrica e la pubblica illuminazione in tutto il territorio, aumentando i punti luce pubblici da 40% a una copertura totale e installando 4.000 contatori per l’acqua.
    La raccolta differenziata è passata dall’8% del 2014 al 53-54% odierno, e la città è uscita dal dissesto finanziario. L’adeguamento del settore dei tributi ha permesso di combattere l’evasione fiscale, che rimane comunque un problema significativo. Grazie ai fondi del PNRR, Casal di Principe vedrà ulteriori miglioramenti, come la riqualificazione di interi quartieri e la realizzazione di un centro per giovani e anziani.
    Tuttavia, restano sfide importanti, tra cui il ridotto numero di vigili urbani e la questione delle case abusive da abbattere, problema per cui Natale spera in una soluzione politica. Nonostante le divisioni politiche che hanno frammentato la sua maggioranza, Natale non ha intenzione di ritirarsi completamente dalla scena politica.
    Spera che i partiti tornino a fare politica a Casal di Principe e si dice pronto a continuare a contribuire alla crescita del territorio. “È arrivato il momento che i partiti tornino a fare politica a Casal di Principe, con le loro strutture che possano servire come scuola anche ai giovani. E credo di poter ancora dare qualcosa a questo territorio,” ha concluso Natale.
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    Controlli a Sant’Antimo, denunciato imprenditore tessile: in fabbrica 5 operai in nero

    I Carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, in collaborazione con il nucleo ispettorato del lavoro di Napoli, hanno denunciato un imprenditore tessile di 53 anni, originario del Bangladesh, a seguito di controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ispezione ha avuto luogo in un opificio tessile situato in via Grazia Deledda, dove sono state riscontrate numerose irregolarità.
    Gli ambienti di lavoro non rispettavano i requisiti previsti dalla normativa, gli attrezzi non erano adeguatamente manutenuti e i dipendenti non avevano ricevuto la formazione necessaria. Degli otto lavoratori complessivamente presenti, solo 3 erano regolarmente assunti con contratto.

    In seguito a queste violazioni, l’attività è stata immediatamente sospesa e sono state applicate sanzioni per un totale superiore ai 50 mila euro. Questa operazione a Sant’Antimo sottolinea l’importanza dei controlli continui per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto delle leggi vigenti.
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    A Gragnano inaugurata la statua del decano della pasta, Mario Faella

    In piazza Guglielmo Marconi a Gragnano è stata ufficialmente inaugurata la statua bronzea dedicata al Cavaliere Mario Faella, decano dei pastai e figlio di Gaetano, fondatore dell’omonimo pastificio. Una vita dedicata al lavoro, all’insegna dell’eccellenza. Il Cavaliere Mario Faella è stato un imprenditore visionario, nato e cresciuto a Gragnano, che ha dedicato la sua vita alla produzione di pasta di alta qualità. Il suo pastificio, nato nel 1870 e presente in piazza Marconi dal 1907, è diventato un simbolo di eccellenza e tradizione, contribuendo a far conoscere la pasta di Gragnano in tutto il mondo. Grazie al suo impegno e alla sua passione, la pasta Faella è diventata sinonimo di qualità.

    Punti Chiave ArticoloLa città di Gragnano, conosciuta come la “Città della Pasta“, deve molto al lavoro del Cavaliere Faella. La sua dedizione ha permesso di valorizzare le antiche tecniche di produzione e di mantenere vive le tradizioni locali. La pasta di Gragnano I.G.P. è oggi apprezzata per la sua qualità unica, derivante dall’utilizzo di grani selezionati e dall’essiccazione lenta, che conferisce alla pasta una consistenza e un sapore inimitabili. Istituzioni e scuole all’inaugurazione Alla cerimonia hanno partecipato gli amministratori del pastificio Sergio Cinque e Gianluca Di Nola (nipoti di Mario), numerosi cittadini, autorità locali e rappresentanti del settore alimentare, sottolineando l’importanza di questa figura per la comunità gragnanese. Presenti anche gli studenti ed i docenti della scuola media Roncalli-Siani dell’indirizzo musicale, che hanno aperto la cerimonia esibendosi con celebri brani della musica italiana e poi hanno omaggiato la figura del pastaio attraverso un approfondimento sulla sua vita professionale.
    Durante la cerimonia, il sindaco dott. Aniello D’Auria ha sottolineato l’importanza del riconoscimento di Gragnano come capitale mondiale della pasta, evidenziando come la città abbia acquisito una fama internazionale grazie al lavoro dei produttori locali. D’Auria ha ricordato come Gragnano, grazie all’innovazione e alla comunicazione globale, oggi è conosciuta in tutto il mondo. Ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale delle istituzioni, delle scuole e degli imprenditori nel mantenere viva questa tradizione e nell’assicurare che Gragnano continui a prosperare come centro di eccellenza nella produzione di pasta. Lo scultore Domenico Sepe ha dichiarato: “Realizzare questa statua è stato un grande onore. Ho voluto rappresentare il Cavaliere Faella come un simbolo di eccellenza e di tradizione. Il bronzo utilizzato per il busto è stato fuso insieme a quello del monumento dedicato ai pastai, sottolineando il legame profondo tra la figura del Cavaliere e la storia della pasta di Gragnano. La scultura custodisce non solo l’immagine, ma anche lo spirito di un uomo che ha contribuito in modo significativo alla nostra comunità.” L’amministratore delegato di Faella dott. Sergio Cinque, nipote di Mario Faella, ha dichiarato: “Ricordo mio zio come una persona che si è dedicata veramente anima e corpo per tutta la sua vita alla produzione della pasta, viveva 24 ore al giorno su questa piazza, in questo opificio che è ricco di storia, ricco di storia non solo del pastificio Faella ma anche di altri opifici che Gragnano ha ospitato andando indietro nel 1800. Per noi per noi tutti è stato sicuramente un esempio, un esempio, un grosso motivatore, una persona che è riuscita a trasmettere dei valori sani a noi tutti e soprattutto l’impegno e la passione per un’arte che può sembrare facile soprattutto a chi la svolge quotidianamente con una certa semplicità ma invece è sempre ricca di imprevisti e di difficoltà. Un patrimonio che Gragnano deve continuare a conservare anche per le nuove generazioni, perché è quello che praticamente ha contraddistinto la nostra storia negli ultimi secoli.”  La statua bronzea rappresenta il Cavaliere Faella in una posa fiera. Sulla targa della statua è inciso: “Cavaliere Mario Faella. Sapiente custode dell’arte bianca, che ha saputo tramandare il suo sapere e contribuito a far conoscere la qualità della pasta di Gragnano nel mondo.” L’inaugurazione della statua segna un momento di grande orgoglio per Gragnano e per tutti coloro che lavorano nel settore della pasta. La città continuerà a celebrare la sua ricca storia e le sue tradizioni, mantenendo viva la memoria di un uomo che ha saputo trasformare un piccolo pastificio in un marchio di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Giugliano ladri d’auto incensurati arrestati dai carabinieri

    Giugliano. I Carabinieri della sezione operativa di Giugliano in Campania hanno arrestato due giovani incensurati, un 18enne e un 15enne, entrambi residenti a Mugnano, per furto aggravato.
    I militari sono intervenuti dopo aver notato un’autovettura, una Lancia Y, con a bordo tre persone che si muoveva in maniera sospetta in zona Piazza Trieste e Trento a Giugliano. I Carabinieri hanno seguito l’auto per diversi chilometri, osservando che gli occupanti si fermavano spesso vicino a veicoli parcheggiati.

    A Mugnano, l’auto ha affiancato una Fiat Panda. Uno degli occupanti della Lancia è sceso e ha forzato la portiera della Panda, tentando di rubare la scatola nera installata a bordo. I Carabinieri sono intervenuti immediatamente, bloccando il 18enne e il 15enne. Il terzo complice è riuscito a fuggire.
    I due arrestati dovranno rispondere di furto aggravato. I Carabinieri hanno inoltre sequestrato gli arnesi da scasso trovati nella loro auto.

    Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se i tre giovani siano coinvolti in altri furti d’auto avvenuti a Mugnano nella stessa notte, con le stesse modalità.
    L’intervento dei Carabinieri ha permesso di sgominare un gruppo di giovani criminali che agiva sul territorio di Mugnano, mettendo in sicurezza i cittadini.
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    Caserta abbattuto allevamento di suini detenuto illegalmente

    caserta.I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Alife, insieme ai medici veterinari del Servizio Sanità Animale A.S.L. di Piedimonte Matese, diretto dal Dr. Forgione, hanno proceduto all’abbattimento di tutti i suini di un allevamento situato ad Ailano, in  provincia di Caserta, che è risultato non registrato presso l’A.S.L.
    Questo allevamento era già stato oggetto di sequestro amministrativo nel marzo scorso, a tutela della salute pubblica e del patrimonio zootecnico nazionale.

    Questa operazione fa parte di una più ampia campagna di controllo che i Carabinieri Forestali, insieme ai medici veterinari dell’A.S.L., stanno portando avanti da alcuni mesi per monitorare tutti gli allevamenti zootecnici nel territorio matesino.
    È importante sottolineare che le stringenti normative sanitarie nazionali e comunitarie, basate sul principio di precauzione, sono state introdotte per evitare la diffusione di malattie epidemiche tra il bestiame, alcune delle quali possono essere trasmesse anche all’uomo.

     Adottate le misure previste delle normative europee
    Queste normative non permettono di regolarizzare la detenzione di animali per i quali non sia dimostrata la tracciabilità. In tali casi, è purtroppo obbligatorio procedere all’abbattimento del bestiame.
    Situazioni di irregolarità come questa sono state già riscontrate in numerosi allevamenti zootecnici del Distretto Matesino A.S.L., per i quali la Regione Campania adotterà analoghi provvedimenti di abbattimento dei capi non tracciati. Le carni di questi animali non potranno essere avviate al consumo alimentare, a causa del potenziale rischio sanitario che rappresentano.
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    Napoli, a Ponticelli hashish nel cofano: arrestato 26enne

    Napoli.I Carabinieri della Stazione di Ponticelli, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un 26enne del posto e denunciato una donna per resistenza a pubblico ufficiale.
    I militari, notando un’autovettura con a bordo due persone che procedeva a velocità sostenuta, hanno intimato l’alt. Il conducente, invece di accostare, ha accelerato dando il via ad un inseguimento che si è protratto per diverse centinaia di metri.

    L’auto è stata infine bloccata in via Carlo Miranda. I Carabinieri hanno proceduto a perquisire il veicolo, rinvenendo nel cofano ben 57 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 3 chili. Inoltre, è stata trovata anche una mazza da baseball.
    Alla luce del quanto accertato, il 26enne, Luca Risimini, è stato arrestato e tradotto in carcere in attesa di giudizio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere.

    La donna che era con lui in auto, una 26enne di Anzio, è stata invece denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.
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