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    Controlli a Caivano e Pomigliano: sequestri nel campo rom a Giugliano

    Giornata di controlli in tre comuni della provincia di Napoli da parte della polizia su disposizione del Questore.PUBBLICITA
    Il bilancio è di circa 300 persone identificate di cui una sessantina con precedenti penali, ma anche centinaia di veicoli, esercizi commerciali e anche elevate sanzioni amministrative e sequestri.

    Punti Chiave ArticoloAl parco Verde di Caivano, territorio monitorato da mesi, gli agenti del Commissariato di Afragola, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio . Nel corso del servizio sono state identificate 107 persone e controllati 58 veicoli di cui e contestata una violazione del Codice della Strada.
    Ad Afragola invece gli agenti del Commissariato di Acerra, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio. Nel corso del servizio sono state identificate 93 persone, di cui 23 con precedenti di polizia, controllati 54 veicoli e contestata una violazione del Codice della Strada.  Sequestrati 4 veicoli nel campo rom di Giugliano E infine stamane gli agenti del Commissariato di Giugliano – Villaricca, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, del Reparto Mobile di Napoli e di personale della Polizia Locale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio presso un campo rom a Giugliano in Campania. Nel corso dell’attività sono state identificate 64 persone, di cui 31 con precedenti di polizia, e controllati 37 veicoli, di cui 4 sottoposti a sequestro, elevando sanzioni amministrative per un totale di circa 4mila euro. Infine, gli operatori hanno denunciato una persona per resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e invasione di terreni o edifici. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Portici, al Museo Ferroviario tornano serate estive su Terrazze Pietrarsa

    Venerdì 14 giugno segna l’inizio delle serate estive al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa con la riapertura delle Terrazze Pietrarsa. Il programma estivo promette di offrire ai visitatori non solo la possibilità di ammirare locomotive storiche e carrozze d’epoca in esposizione, ma anche di vivere un’esperienza unica grazie a un ricco calendario di eventi e musica dal vivo, il tutto incorniciato dal suggestivo Golfo di Napoli.PUBBLICITA

    La stagione estiva prende il via proprio venerdì 14 giugno, in concomitanza con la serata AperiArt, e proseguirà durante tutto il periodo estivo nei seguenti giorni e orari: mercoledì dalle 18 alle 23, giovedì e domenica dalle 18 alle 24, venerdì e sabato dalle 18 all’01.

    Per ulteriori dettagli, è possibile contattare il museo al numero 081.472003 o inviare una mail a museopietrarsa@fondazionefs.it. Inoltre, tutte le informazioni sulle Terrazze Pietrarsa sono disponibili tramite il numero WhatsApp 3356422368.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Melito, chiesa in attesa di restauro: il parroco scrive al ministro Sangiuliano

    La storica parrocchia di Santa Maria delle Grazie necessita di urgenti interventi di restauro, e il parroco, don Carmine Autorino, ha lanciato un appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In una lettera dettagliata, il sacerdote, che ha assunto il suo incarico nel comune alle porte di Napoli il primo ottobre scorso, ha delineato gli interventi necessari per rendere fruibili tutti gli spazi della chiesa. Il costo stimato per questi lavori si aggira intorno ai due milioni di euro, una somma che la comunità parrocchiale non può sostenere da sola.PUBBLICITA

    “Apro il cuore a Lei, uomo di cultura e di grande umanità. È ammirevole il fatto che riesce ad avere attenzione per tutto, lo ha dimostrato seguendo la vera cultura e le visite ed i lavori ai nostri siti di ogni dove. Per questo Le scrivo unitamente ai miei collaboratori sacerdoti ed al consiglio pastorale e affari economici parrocchiale”, si legge nella lettera inviata a Sangiuliano.

    Don Carmine Autorino sottolinea come da almeno tre decenni non siano stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’intero edificio di culto, né interventi di restauro sulla monumentale chiesa madre della città. Questo edificio, un’opera architettonica del celebre architetto Giuseppe Astarita, allievo del Vanvitelli, risale al XVIII secolo e rappresenta un patrimonio storico di inestimabile valore.
    La lettera ricorda anche che si avvicina il 250° anniversario dell’apertura al culto della chiesa, avvenuta nella notte di Natale del 1775. Questo importante traguardo rende ancora più urgente la necessità di preservare e restaurare la struttura, affinché possa continuare a essere un luogo di culto e di cultura per le generazioni future.

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    Napoli: ritorna ‘Affabulazione’, la rassegna di teatro, musica e danza

    La rassegna di teatro, musica e danza “Affabulazione” torna a Napoli per la sua terza edizione, programmata da giugno a novembre. Organizzata dal Comune di Napoli e finanziata dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, l’iniziativa mira a valorizzare la cultura partenopea attraverso una serie di laboratori e spettacoli diffusi.PUBBLICITA
    Progetti e Obiettivi
    Punti Chiave ArticoloQuest’anno, sono stati selezionati venti progetti che animeranno soprattutto le periferie della città. L’obiettivo è creare una rete tra le sei Municipalità coinvolte (IV, VI, VII, VIII, IX e X), rivolgendo particolare attenzione a un pubblico di tutte le età. La rassegna, ispirata da grandi figure come Eduardo De Filippo, Massimo Troisi e Salvatore Di Giacomo, offrirà performance inedite che spaziano dal classico al pop.
    Protagonisti e Spettacoli Nel programma sono previsti nomi noti dello spettacolo. Per la musica, tra i protagonisti ci saranno Roberto Del Gaudio, Lino Cannavacciuolo, le Ebbanesis, Eugenio Bennato, Peppe Servillo, Javier Girotto, Tony Tammaro, e Gianni Lamagna. Per il cinema e il teatro, la presenza è assicurata da artisti come Anna Pavignano, Vanessa Scalera, Massimiliano Gallo, Cristina Donadio, Luciano Melchionna, Tony Laudadio, Mariano Rigillo, Antonella Morea, Francesco Di Leva, e Adriano Pantaleo. Luoghi e Iniziative Una delle caratteristiche peculiari di “Affabulazione” è l’utilizzo inedito di luoghi normalmente destinati ad altre attività. Gli eventi e le attività laboratoriali avranno sede in parchi, chiese, scuole, centri polifunzionali e biblioteche. Particolare attenzione sarà dedicata a luoghi come il Centro penitenziario “Pasquale Mandato”, la Riserva naturale e Oasi WWF Cratere degli Astroni, il Centro Direzionale e Piazza Nazionale.
    Inclusività e Innovazione Le iniziative sono progettate per creare una narrazione che parte dall’identità culturale dei luoghi coinvolti, declinata attraverso riletture attuali e approcci innovativi. Il tema dell’inclusività sarà un punto focale, offrendo concrete occasioni di incontro e condivisione per tutti i partecipanti. Il progetto “Affabulazione”, con un finanziamento di circa 900 mila euro, promette di essere un evento imperdibile per chi ama riscoprire la cultura partenopea in tutte le sue sfaccettature, da tradizioni storiche a reinterpretazioni moderne. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Palinuro, due anfore antiche a casa di un sub: denuncia e sequestro

    Due anfore di epoca romana, potenzialmente appartenenti a relitti antichi, sono state sequestrate oggi dalla Guardia Costiera di Palinuro. Il ritrovamento è avvenuto grazie all’intervento dei militari, diretti dal tenente di vascello Samantha Losito, durante una serie di perquisizioni domiciliari e informatiche nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania.PUBBLICITA

    I preziosi reperti sono stati rinvenuti presso l’abitazione di un subacqueo sportivo. Le due anfore, identificate come una di tipologia ‘Lamboglia 2’ e l’altra ‘Dressel 1B’, sono databili al I secolo avanti Cristo. La Soprintendenza, dopo aver eseguito perizie accurate, ha confermato che i reperti sono di elevato interesse storico e archeologico, sottolineando l’importanza della loro tutela.

    L’operazione ha portato alla denuncia del subacqueo per possesso illecito di reperti archeologici. I reperti sono ora sotto sequestro, e il presunto responsabile dovrà rispondere delle accuse mosse dalla Procura vallese. Le autorità invitano i cittadini a segnalare eventuali scoperte di questo genere per garantire la conservazione e lo studio di tali preziosi reperti.
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    Tullio De Piscopo celebra 40 anni di ‘Stop Bajon’ con un nuovo remix

    Quarant’anni dopo il successo del brano ‘Stop Bajon’, Tullio De Piscopo è tornato con un nuovo remix, disponibile in una tiratura limitata Picture Disc, pubblicato e distribuito da Cimbarecord. Questo remix già attesissimo contiene le versioni Radio ed Extended, nonché le composizioni di batteria sola Afro Cubano e Medium Rock originariamente presenti nell’LP del 1974 ‘Suonando la Batteria Moderna’, insieme a ‘Funky Virus’.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloL’origine di ‘Stop Bajon’
    ‘Stop Bajon’ è stato una pietra miliare del rap napoletano, realizzato nel 1984 grazie alla collaborazione tra Tullio De Piscopo e il celebre Pino Daniele. Originariamente registrato a Formia negli studi Bagaria di Pino Daniele, il brano è frutto di un mix unico di talenti: il grande jazzista Don Cherry al pocket trumpet e alla chitarra africana dussun’guni, Famadou Don Moye dell’Art Ensemble of Chicago, Rino Zurzolo al basso, Joe Amoruso alle tastiere, Pino Daniele alla chitarra e Tullio De Piscopo alla batteria e percussioni. Un ritmo rivoluzionario
    Il titolo ‘Stop Bajon’ trae origine dal ballo latino-americano insegnato a De Piscopo dal padre Giuseppe, anch’egli batterista. Tuttavia, il ritmo venne reinterpretato con un sound innovativo, partendo dai timpani e tom tom per creare una base solida e poi aggiungendo la parola ‘stop’, simbolo dell’evoluzione del bajon in un nuovo suono che rispecchiava l’energia di una Napoli in pieno fermento. Un successo internazionale Dalla sua uscita, ‘Stop Bajon’ ha ottenuto una diffusione mondiale. Fu primo in classifica in Inghilterra e in tutta Europa. Ron Hardy, uno dei pionieri dell’House Music, suonava regolarmente il brano nella sua console a San Francisco negli anni ’80. Da quel momento, grandi DJ come Ashley Beedle, Parcels Band, Thomas Bangalter, Bob Sinclair, Gaspard Augé e Michael Gray, hanno tutti prodotto le loro versioni remix del celebre brano. Un’edizione speciale La recente decisione di pubblicare e distribuire il Picture Disc di questo remix nasce dal successo delle poche copie di vinile rilasciate per il Record Store Day, andate a ruba in pochissimo tempo. Questo progetto celebrativo non solo rende omaggio ai 40 anni di ‘Stop Bajon’, ma riafferma anche l’importanza di Tullio De Piscopo e della sua visione musicale avanguardistica nel panorama della musica internazionale. In conclusione, il nuovo remix continua a consolidare l’eredità di ‘Stop Bajon’ come un brano senza tempo, capace di influenzare generazioni di ascoltatori e artisti in tutto il mondo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, droga nascosta sul balcone: arrestata 59enne a Porta Nolana

    Napoli. Ieri mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coadiuvati dall’unità cinofila, hanno arrestato una donna di 59 anni a Porta Nolana durante un controllo domiciliare.PUBBLICITA
    Nel corso dell’operazione, gli agenti hanno trovato ben nascoste all’interno di un armadietto sul balcone 5 buste di marijuana per un peso complessivo di circa 2,3 chilogrammi, un bilancino di precisione e diverso materiale per il confezionamento della droga.

    Punti Chiave ArticoloAlla luce di quanto scoperto, la donna, già nota alle forze dell’ordine per precedenti reati legati allo spaccio, è stata arrestata per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’impegno della Polizia di Stato contro lo spaccio di droga Questa operazione conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, tutelando la sicurezza dei cittadini e dei quartieri.
    I controlli serrati del territorio, in maniera particolare nella zona di Porta Nolana, frequentata da cittadini extracomunitari, anche con l’ausilio delle unità cinofile, mirano a stroncare il commercio di stupefacenti e a smantellare le reti di spaccio che minacciano la salute e la tranquillità pubblica. Le cronache di Napoli stanno raccontando ogni giorno di arrestati di pusher sia napoletani sia migranti vista che appunto è una zona di grande transito di turisti. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Nutella diventa gelato in vaschetta, domenica la presentazione a Napoli

    È arrivato nei primi punti vendita all’inizio di giugno 2024 ed è già diventato un fenomeno di massa: Nutella Ice Cream ha conquistato migliaia di fan in Italia. I social network sono invasi da contenuti generati dagli appassionati della celebre crema spalmabile, che hanno avuto la fortuna di assaggiare il nuovo gelato alla nocciola ideato da Ferrero. Nutella Ice Cream, in vaschetta, sarà progressivamente disponibile nei principali supermercati della grande distribuzione italiana.PUBBLICITA

    Il grande evento di presentazione al pubblico si terrà sabato 15 e domenica 16 giugno in Piazza Municipio a Napoli. Qui, sarà possibile vivere un’esperienza immersiva targata Nutella e assaporare la cremosa novità. Questa iniziativa segna non solo l’ingresso del brand Nutella nel mercato dei gelati confezionati, ma anche l’espansione di Ferrero nel segmento delle vaschette. Un settore che, in Italia, vale complessivamente 1,45 miliardi di euro e sta crescendo dell’8,4% a valore, con le vaschette che rappresentano circa il 30% del mercato, per un valore di 435 milioni di euro.

    “Nel contesto delle celebrazioni del 60esimo compleanno, Nutella per la prima volta nella sua storia cambia forma e si trasforma in gelato”, ha dichiarato Federica Roberto, regional marketing manager gelati di Ferrero Italia, durante l’evento di presentazione a Milano. “Non un gelato alla Nutella, ma la Nutella che diventa gelato. Nonostante Ferrero sia tra gli ultimi player a entrare nel mercato dei gelati in Italia, abbiamo grandi ambizioni: crediamo che Nutella Ice Cream possa presto diventare uno dei prodotti più amati dai consumatori nel segmento del gelato in vaschetta”.
    Il nuovo gelato si presenta come un morbido e cremoso dessert alla nocciola, arricchito da strati di vera Nutella, offrendo così ai consumatori la stessa inconfondibile esperienza sensoriale della famosa crema spalmabile. Questo risultato è frutto dei sessant’anni di esperienza di Ferrero nella produzione di Nutella, iniziata nel 1964 ad Alba, in Piemonte, e delle competenze acquisite con l’acquisizione nel 2019 di Ice Cream Factory Comaker (Icfc), leader globale nella produzione di gelati.

    Nutella Ice Cream sarà prodotto nello stabilimento di Alzira, in Spagna, grazie a una linea di produzione nuova e altamente automatizzata. Il gelato sarà disponibile in un barattolo da 230g, realizzato con un packaging sostenibile a base di carta certificata e riciclabile. Per gustarlo al meglio, si consiglia di attendere circa 10 minuti dopo averlo estratto dal freezer.
    La novità non si limiterà all’Italia: Nutella Ice Cream sarà distribuito anche in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio e Lussemburgo. Questo lancio si affianca alla gamma di gelati Ferrero introdotta nel 2021, che include coni Kinder Bueno, stecchi Ferrero Rocher e Raffaello, Kinder Chocolate Ice Cream, Pocket Coffee e la nuova Pocket Coffee Mocaccino, oltre ai ghiaccioli Estathé Ice.
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    Campania, scienziati stilano vademecum su attività fisica e prevenzione oncologica

    Sono sufficienti almeno 150 minuti settimanali di attività fisica per migliorare la qualità della vita, prevenire i tumori e aumentare la sopravvivenza nei pazienti oncologici. È quanto emerge dal vademecum medico-scientifico condotto dagli oncologi dell’associazione European Cancer Prevention Organization presieduta dallo scienziato e medico chirurgo oncologo campano, Giovani Corso.PUBBLICITA

    Un vero e proprio prontuario, che racchiude anni di studi e di scoperte fatte dai ricercatori e medici di tutto il mondo e che mette, nero su bianco, in correlazione scientifica salute e stile di vita, scritto dall’oncologo campano, Giovanni Corso, medico chirurgo presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, presidente dell’ European Cancer Prevention Organization e membro della commissione nazionale del Miur per la valutazione della ricerca in tutte le università d’Italia in ambito medico scientifico, e dall’immunologa e collaboratrice scientifica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, IRCCS IEO, Adriana Albini, responsabile del gruppo di lavoro sulla prevenzione oncologica dell’Associazione Americana Ricerca sul Cancro, con il supporto dell’epidemiologo Carlo la Vecchia e del gruppo di medici e scienziati del team dell’associazione presieduta dallo scienziato campano.

    “Spesso- spiegano gli autori -pensiamo che per preservare la nostra salute servano farmaci costosi, integratori complessi, pillole e pastiglie. Nel contempo- aggiungono Corso e Albini- gli studi clinici ci rivelano i grandi progressi di chirurgia, radioterapia, terapia farmacologica, ma non si investe abbastanza su una corretta informazione circa l’importanza di uno stile di vita sano e di corrette abitudini che potrebbero far diminuire l’incidenza di molte malattie croniche e il 30% del rischio di ammalarsi di tumore. Oltre all’astensione dal fumo e l’azione di una sana alimentazione esiste un rimedio antico di cui da sempre si conoscono i benefici ma del quale solo da pochi anni la scienza è riuscita a farne una vera e propria valutazione scientifica e “molecolare” ed è l’attività fisica intesa come impegno ricreativo e non necessariamente come sport agonistico. L’attività fisica -spiegano gli scienziati dell’European Cancer Prevention Organization -che vede tra gli altri sport, come attività salvavita la camminata, la corsa, la pedalata in bici, il nuoto, lo yoga, il pilates, la ginnastica e i pesi, riduce il rischio di malattie cardiache, aiuta a mantenere un peso corporeo sano, migliora il metabolismo, migliora il trattamento del diabete, favorisce il tono muscolare, rafforza le ossa e potenzia il sistema immunitario. Il vademecum – dicono-mette insieme ciò che anni di lavoro condotto da medici e scienziati affermano, dimostrando come una sana attività fisica di 90-150 minuti a settimana allunga la vita, come conferma l’OMS, oltre ai benefici psicologici quali riduzione dello stress, diminuzione dei sintomi depressivi, regolarizzazione del ritmo sonno-veglia e il miglioramento della funzione cognitiva, apporta un significativo aiuto nel campo oncologico in termini di prevenzione di tumori e di sopravvivenza e lotta al tumore nei pazienti oncologici”.
    E nel vademecum stilato dagli scienziati e prossimo alla pubblicazione sulla rivista ufficiale dell’organizzazione europea di prevenzione oncologica, Albini e Corso stilano una lista di benefici che una sana attività fisica apporta ai pazienti quali: Prevenzione dei fattori di rischio tumorale aggravati da sovrappeso, obesità, sedentarietà; Prevenzione delle recidive e della progressione; Aumento della sopravvivenza; Protezione dalle tossicità associate alla terapia; Potenziamento muscolare e contrasto alla sarcopenia; Miglioramento della salute delle ossa; Diminuzione del linfedema; Diminuzione del dolore; Controllo della fatigue e Migliore qualità della vita.

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    Cilento Pac, una nuova opera alla Fornace di Agropoli

    Continua a prendere forma il parco artistico diffuso del Cilento Pac nei borghi interni. La prossima tappa è ad Agropoli, per la cerimonia di inaugurazione dell’opera “I Continentali” del maestro Alessandro Grazi che resterà permanentemente negli spazi de “La Fornace” al Museo di Archeologia Industriale.PUBBLICITA

    Da sabato 15 giugno, alle 18:30, si aggiungerà così un altro tassello alla costruzione dei percorsi d’arte contemporanea, nella mappa del primo museo a cielo aperto che coinvolge artisti di fama e le loro creazioni offerte in dono dalla Fondazione Matteo e Claudina de Stefano e realizzate da Tesi con materiali all’avanguardia.

    “Quando, due anni fa, l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento conquistò il titolo di finalista nella procedura di selezione della Capitale italiana della Cultura 2024, il nostro slogan era “La cultura dell’Unione”. Ecco, il progetto PAC racconta sia dell’importanza di fare squadra in un’ottica di crescita e valorizzazione di un ampio territorio, sia dell’importanza di fare squadre e quindi di creare una unione anche attraverso la cultura” – spiega Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento.
    Diciotto le opere ad arricchire i dodici paesi dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, in un itinerario esteso nella natura incontaminata fino alle zone più panoramiche del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, insieme ad Albanella, Capaccio Paestum, Cicerale, Laureana Cilento, Castelnuovo Cilento, Perdifumo e Omignano, dopo Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara, si aggiunge ora Agropoli.

    “I giardini della Fornace si arricchiscono di un’opera di grande significato a valorizzare una ex fabbrica di mattoni trasformata in contenitore di cultura. Un girotondo che vuole essere simbolo di unità e di pace, che oggi più che mai sono indispensabili e necessarie per porre fine a scenari di guerra, di distruzione e sofferenza” – sottolinea Roberto Mutalipassi, sindaco di Agropoli che accoglie la scultura.
    La bellezza delle installazioni permanenti è una realtà che segna il territorio e che ripaga degli sforzi di chi ha investito tempo e anima nel progetto disegnato nei minimi dettagli dall’inizio alla fine.
    Non sta nella pelle Angela Riccio, ideatrice del Pac per la fondazione, da sempre attenta alla promozione del patrimonio artistico-culturale e alla destinazione turistica del Cilento: “Con Agropoli inauguriamo la sedicesima opera del Cilento Pac, ne mancano ancora due, a Prignano ed Omignano, poi consideriamo conclusa la prima fase di questo progetto iniziato nel 2019, grazie alla forza di chi ama e difende il proprio territorio. La nuova fase in cui la fondazione si impegnerà è la facilitazione e accoglienza dei flussi turistici verso questo itinerario perché ciò significherà dare un contributo concreto alla promozione dei borghi interni, innescando un processo virtuoso di valorizzazione a tutto tondo”.
    Con l’amministrazione comunale di Agropoli, la Provincia di Salerno, l’Unione dei Comuni, il Ministero della Cultura e la Regione Campania, hanno permesso e si sono attivate perché anche questa installazione andasse in porto.
    “Oggi è sintesi di un percorso avviato da tempo che ha visto importanti sinergie tra la regione e il territorio. Si avvia un nuovo itinerario di viaggio che connette, la cultura, l’arte, il paesaggio, l’enogastronomia, ma soprattutto ‘le comunità ” in quanto portatrici dei valori e delle identità” – sostiene Rosanna Romano, direttore generale Politiche Culturali e Turismo Regione Campania.
    Artista, pittore e scultore toscano di Siena, Alessandro Grazi è l’autore della scultura in lamiera intagliata, sagomata e dipinta che è stata pensata apposta per definire l’itinerario. Adesso “I Continentali” e le sei figure umane stilizzate che rappresentano i sei continenti, Asia, Africa, Europa, America, Oceania e Antartide, sono uniti in circolo ed in pace e sorreggono un cilindro forato blu che rappresenta il cielo. L’opera è fruibile anche entrando all’interno e guardando verso l’alto. Gli spettatori avranno una sorta di cannocchiale che si concentra su di una porzione della volta celeste di Agropoli. Attraverso le figure colorate e i simboli ritagliati su di esse potranno essere visti, in una sorta di interazione esterno/interno, scorci di paesaggio e di parco che circondano il luogo dove viene collocata la scultura. Infine, un altro elemento che influirà sarà il vento che, passando attraverso i simboli banderuola, in alto, farà risuonare il metallo dell’opera. “Si realizza la «costruzione» materiale del mio sogno.
    L’auspicio è che “I Continentali” siano il simbolo di pace tra «i popoli» che uniti possono davvero sconfiggere i contrasti e la guerra che affliggono questi anni”- racconta Grazi.
    La direzione artistica del Cilento Pac è a cura di Elio Rumma, che ha selezionato le opere in diversi contesti artistici, non solo in Italia: “Il modo di dipingere di Grazi mi ha colpito fra tanti per i riferimenti chiari alle grandi scuole del ‘900, ma con uno stile ed una personalità assolutamente originali. Aggiungerei il legame con la Scuola Senese del medioevo che, indubbiamente, si evince nella scelta delle cromie e delle figure che fanno capolino nell’astrazione generale”. Pensato solo quattro anni fa, con il Cilento Pac si concretizza un grande riconoscimento nei confronti della fondazione, con i suoi intenti e la dedizione alla comunità.
    “Sono particolarmente orgogliosa di inaugurare questa opera ad Agropoli dove siamo presenti come fondazione da molti anni con lo Sportello d’ascolto per dare assistenza alle persone in difficoltà. Questa opera rappresenta ora un ulteriore segno tangibile della nostra presenza operativa in questo paese e nel territorio all’intorno” – conclude Barbara Riccio de Stefano, presidente Fondazione de Stefano.
    Ho lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

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    Il Grand Tour dell’Ada: alla scoperta delle bellezze storiche della Campania

    Anziani sentinelle del passato e della memoria storica, della cui conoscenza non si può prescindere se si vogliono gettare solide basi per il futuro. L’Ada Campania (associazione di volontariato per la tutela dei diritti delle persone anziane) – in collaborazione con la Uil Pensionati Campania – dà il via ad una nuova edizione del progetto “Anziani Guide della Storia in tour”, che nel 2019 è stato riconosciuto come “best practice” dall’Ambasciata e dal Consolato Generale dei Paesi Bassi.PUBBLICITA

    Nel corso dell’iniziativa gli anziani faranno da guida ai visitatori, illustrando le bellezze archeologiche e paesaggistiche del proprio territorio. Il progetto si snoda in sei tappe che toccheranno i luoghi più belli e iconici della Campania. Il primo tour si è già svolto lo scorso 25 maggio e ha dato ai partecipanti la possibilità di ammirare le bellezze di Benevento, città di origine sannitica, conosciuta nel IV secolo con il nome di Maleventum e poi nota come colonia romana col nome di Beneventum.

    Partendo dalla chiesa longobarda di Santa Sofia, i partecipanti hanno raggiunto l’arco di Traiano, simbolo della città. La seconda tappa è stata già fissata per il prossimo 21 giugno alle ore 18. I partecipanti avranno modo di visitare l’anfiteatro di Avella. L’antica Abella è uno dei più piccoli centri della Campania preromana e romana. Vanta un anfiteatro in opus reticulatum, senza sotterranei e conservato fino alla media cavea, che trova confronti nell’anfiteatro di Pompei, di poco più antico.
    In autunno si potrà visitare l’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere (I secolo d. C), in provincia di Caserta. Secondo per grandezza nel mondo romano solo al Colosseo di Roma, l’anfiteatro è composto da 4 ordini: i tre inferiori di 80 fornici ognuno, in travertino ed il quarto a muro continuo decorato da paraste.

    Seguiranno visite a Summonte (provincia di Avellino), che è uno dei borghi più belli d’Italia, al Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) e al Parco archeologico e al museo di Paestum (in provincia di Salerno). Come sottolineato dal presidente dell’Ada Campania Assunta Parisi, “il progetto ha un duplice scopo: da un lato, contrastare l’isolamento degli anziani e promuovere il loro benessere psicofisico; dall’altro, valorizzare il loro ruolo come custodi e trasmettitori del patrimonio storico e culturale del territorio”.
    “Il Gran Tour dell’Ada rappresenta un’occasione preziosa per valorizzare il ruolo degli anziani attivi nella società – ha sottolineato il segretario generale della Uilp Campania Biagio Ciccone – Gli anziani non sono solo depositari di un prezioso patrimonio di esperienze e conoscenze, ma anche una risorsa fondamentale per la comunità. Il loro contributo, in termini di volontariato, partecipazione sociale e intergenerazionalità, è inestimabile”.
    Ciccone ha, poi, concluso: “Gli anziani sono spesso marginalizzati e relegati a ruoli passivi. In realtà hanno un enorme bagaglio di esperienze e conoscenze da trasmettere alle nuove generazioni. Questo progetto è un’occasione per socializzare, interagire e sentirsi parte attiva della comunità”.
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