More stories

  • in

     Pomigliano d’Arco, assunti 44 dipendenti comunali

    PUBBLICITA

    Sale a 44 il numero di dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato dal Comune di Pomigliano d’Arco, dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Russo, dando seguito ai concorsi espletati nei mesi scorsi.
    Ieri, infatti, altri 14 giovani neo assunti sono stati accolti in Municipio dal sindaco Raffaele Russo e dall’assessore al Personale, Marianna Manna. “Abbiamo invertito la tendenza degli ultimi anni – ha sottolineato l’assessore Manna – e per il futuro il nostro obiettivo e’ mantenere un organico stabile, evitando di scendere sotto le soglie critiche del passato.
    La macchina comunale sara’ sempre piu’ rapida ed efficiente, in grado di operare a pieno regime per il bene della cittadinanza. Inoltre, grazie alle nuove assunzioni, anche l’eta’ media dei lavoratori comunali e’ diminuita”.
    Le aree maggiormente potenziate dalle nuove assunzioni sono l’Ufficio Tecnico e la Polizia Locale. Il sindaco Raffaele Russo ha espresso grande soddisfazione per il rinnovato clima di lavoro: “Sono davvero contento – ha detto – di percepire un grande entusiasmo e serenita’ tra i nuovi dipendenti.
    Questa disposizione d’animo, unita alle competenze e alla professionalita’ presenti in Comune, ci permette di affrontare con determinazione i problemi quotidiani e le sfide future”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, il Tar respinge ricorso contro numero chiuso delle spiagge di Posillipo

    PUBBLICITA

    Il Tar Campania ha respinto l’istanza di tutela cautelare presentata dall’associazione Mare Libero contro il numero chiuso sulle spiagge pubbliche di “Donn’Anna” e “Delle Monache” di Napoli.
    Secondo i giudici della settima sezione del Tar Campania “le ragioni a fondamento del disposto contingentamento all’esito del riesame disposto dal Tar si presentano adeguatamente rappresentate e valutate nell’atto integrativo alla delibera del 9 agosto 2024”.
    E ancora : “Emergendo dallo stesso la ponderata valutazione degli opposti interessi coinvolti, atteso che la libera fruizione dell’arenile non può essere disgiunta dalla tutela degli interessi alla sicurezza ed incolumità pubblica, considerato che non appaiono sussistenti gli elementi del pregiudizio di estrema gravità ed urgenza paventato dall’associazione ricorrente, essendo oramai decorsa la parte più rilevante del periodo della stagione balneare”.
    Con lo stesso atto è stata fissata per il 25 settembre l’udienza per la decisione collegiale. “La stagione balneare prosegue come già previsto”, sottolinea il Comune di Napoli in una nota.
    Le limitazioni al numero di accessi consentiti sulle spiagge libere di Posillipo sono previste dall’integrazione agli accordi di collaborazione sottoscritta da Comune di Napoli e Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale.
    L’integrazione si era resa necessaria a seguito dell’ordinanza della settima sezione del Tar Campania che aveva imposto un riesame degli accordi firmati nel maggio scorso.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Acciaroli, militare della Guardia Costiera salva nove persone

    PUBBLICITA

    Nove persone sono state soccorse in mare in provincia di Salerno grazie all’intervento di un militare della Guardia Costiera.
    Ad Acciaroli, un’imbarcazione da diporto con nove persone a bordo, situata fuori dalla zona di balneazione a circa 250 metri dalla costa, è affondata rapidamente.
    Un militare dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Acciaroli, libero dal servizio e in spiaggia con la sua famiglia, ha notato l’incidente. Ha subito allertato il personale della struttura ricettiva e si è unito alle operazioni di soccorso salendo sul pattino di salvataggio, uscito immediatamente in mare.
    Il militare ha aiutato a coordinare il salvataggio delle persone a bordo dell’imbarcazione affondata, che si trovavano in preda al panico. Una volta raggiunta la zona dell’incidente, si è constatato che c’era una donna in particolare difficoltà.
    Il militare si è tuffato in mare, l’ha recuperata e l’ha aiutata a salire sul pattino. Nel frattempo, altri bagnini sono arrivati sul posto e, sempre sotto la guida del militare, hanno provveduto al recupero delle altre persone in mare.
    Le operazioni di soccorso sono state rese più difficili dalle condizioni meteo marine sfavorevoli. Una volta riportate a riva, le nove persone non hanno avuto bisogno di ulteriore assistenza medica.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    L’atto finale della quinta edizione di ‘I Nostri Miti’ a Pomigliano d’Arco

    PUBBLICITA

    Ultimo Spettacolo della Quinta Edizione del Festival “I Nostri Miti” a Pomigliano d’Arco
    Giovedì 5 settembre si terrà l’ultimo spettacolo della quinta edizione del festival teatrale “I Nostri Miti” a Pomigliano d’Arco, Napoli. L’evento, che ha riscosso un notevole successo, chiuderà con la performance dell’attore Blas Roca Rey, che porterà in scena “Le lettere a Theo” nel Giardino dei Miti. In caso di condizioni meteo avverse, lo spettacolo sarà spostato al Palazzo dell’Orologio.
    Un Monologo Intenso
    Blas Roca Rey, accompagnato ai flauti dal maestro Luciano Tristaino, interpreterà Vincent Van Gogh tramite un monologo tratto dalla raccolta epistolare della corrispondenza tra il famoso pittore e suo fratello Theo. Theo, gallerista di professione, ha sempre supportato Vincent durante tutta la sua vita, e la rappresentazione ne racconterà la storia, portando sul palco emozioni e riflessioni sul celebre artista noto per le sue opere come “I Girasoli”, “Campi di Grano” e “Notte Stellata”.
    Direzione Artistica di Successo
    Felice Panico, regista e direttore artistico del festival, esprime con entusiasmo la sua soddisfazione per il successo della quinta edizione. “Questa è la seconda edizione sotto la mia direzione e abbiamo visto un incremento significativo delle presenze agli spettacoli serali,” ha dichiarato Panico. La novità di quest’anno, la rassegna di teatro per l’infanzia denominata “I Nostri Piccoli Miti”, è stata particolarmente apprezzata dal pubblico, aumentando così la qualità e varietà della programmazione.

    Futuri Progetti del Festival
    Con la chiusura di questa edizione, gli organizzatori stanno già pianificando il futuro del festival. “L’intenzione è di rendere ‘I Nostri Miti Festival Teatrale’ un appuntamento culturale permanente a Pomigliano d’Arco,” ha affermato Totò Caprioli, ideatore della kermesse. L’idea è quella di proporre eventi durante tutto l’anno, con workshop, seminari ed incontri formativi, cavalcando l’onda del successo dell’edizione attuale e considerando l’ipotesi di una versione invernale del festival.
    Crescita e Prospettive Culturali
    La crescita culturale dell’evento è un punto focale per gli organizzatori. Oltre agli spettacoli teatrali, il festival potrebbe estendersi a nuove offerte come laboratori, seminari e retrospettive, creando occasioni di incontro tra artisti e pubblico. Questa prospettiva rappresenta un grande slancio per le future edizioni del festival, consolidando ulteriormente la sua presenza nel panorama culturale locale.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Controlli in Piazza Garibaldi: oltre 650 identificati

    PUBBLICITA

    Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio in piazza Garibaldi e nelle aree limitrofe caratterizzate da una maggiore aggregazione.
    Nello specifico, nella mattinata di oggi, gli agenti del Commissariato Vicaria- Mercato, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con i Nibbio, personale della Polizia Ferroviaria, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania e la collaborazione del Reparto Mobile, hanno identificato complessivamente 661 persone, di cui 154 con precedenti di polizia ed una denunciata per ingresso e soggiorno illegale sul Territorio Nazionale.
    Nel corso del medesimo servizio, i poliziotti hanno controllato 12 soggetti posti a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per valutare la loro posizione sul Territorio Nazionale.
    Infine, gli operatori hanno proceduto all’arresto provvisorio ai fini di consegna di un 48enne rumeno poiché destinatario di un mandato d’arresto europeo, emesso dalle autorità rumene lo scorso 14 giugno, per furto aggravato.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    A 6 anni cade dall’altalena e muore colpita alla testa

    PUBBLICITA

    Una bambina di 6 anni è morta dopo essere caduta da un’altalena e aver subito un colpo alla testa in un parco a Villongo, in provincia di Bergamo.
    L’altalena coinvolta nell’incidente è stata posta sotto sequestro. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, la bambina, di origine marocchina e residente a Credaro (Bergamo), stava giocando sull’altalena quando, per ragioni ancora da chiarire, è caduta e l’altalena, continuando il suo movimento, l’ha colpita violentemente alla testa.
    La madre era presente nel parco, ma non ha assistito alla tragedia. Nonostante i soccorsi del 118 siano intervenuti tempestivamente, la bambina non ce l’ha fatta. È probabile che venga effettuata un’autopsia sul corpo.
    La vittima, Lahmar Ritaj, abitava a Credaro con la sua famiglia di origine marocchina. L’incidente è avvenuto intorno alle 21:15 nel parco giochi di piazza Vittorio Veneto a Villongo.
    La bambina è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Bergamo con l’elisoccorso, ma è deceduta poco dopo l’arrivo, intorno alle 23. Dalle prime ricostruzioni, anche grazie alle riprese delle telecamere del parco, sembra che la bambina stesse usando un’altalena progettata per disabili e fosse spinta da altri bambini.
    Improvvisamente è caduta, e l’altalena l’ha colpita alla testa, provocando un trauma cranico fatale. Il sostituto procuratore Letizia Aloisio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, ha sequestrato l’altalena e predisposto una perizia tecnica. Non è ancora stato deciso se eseguire l’autopsia.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Inchiesta Avellino, nuovo filone su appalti piano di zona

    PUBBLICITA

    Si apre un altro filone nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita” su appalti, affidamenti e presunti episodi corruttivi per i quali, insieme ad altri, è indagato l’ex sindaco Gianluca Festa, agli arresti domiciliari dal 18 aprile scorso.
    Le nuove indagini della Procura di Avellino riguardano gli appalti del Piano di Zona Sociale affidati a società cooperative che successivamente sono finite in indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.
    Su disposizione degli inquirenti, finanzieri in borghese del Comando provinciale di Avellino hanno acquisto presso l’ufficio dell’attuale direttore del Piano di Zona, Rodolfo De Rosa, non indagato, una corposa documentazione sulle gare date in appalto dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Gianluca Festa.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, sequestrata Nutella vegana in vendita e a metà prezzo, ma era un carico rubato

    PUBBLICITA

    A Napoli, la caccia al tesoro della Nutella vegana si è conclusa con un amaro boccone per i contrabbandieri del gusto.
    In una traversa di Piazza Dante, nascosta tra i vicoli del centro storico, un alimentari era diventato il quartier generale segreto di un’operazione dolciaria illegale.
    Circa 300 vasetti della nuova crema spalmabile della Ferrero, destinati alle tavole francesi, erano stati dirottati verso il mercato nero partenopeo.
    I carabinieri del NAS, con la loro proverbiale dolcezza, hanno sventato il colpo, sequestrando i vasetti rubati. Immaginate la scena: scaffali colmi di Nutella vegana, venduta a metà prezzo, pronta a soddisfare la golosità dei napoletani più impazienti. Un’offerta irresistibile, troppo bella per essere vera, e infatti non lo era.
    Ma perché rubare la Nutella vegana? Semplice: per anticipare i tempi e approfittare dell’hype che circondava il lancio ufficiale. Un azzardo che, però, si è rivelato un boomerang.
    I contrabbandieri, infatti, non avevano fatto i conti con l’occhio vigile delle forze dell’ordine e con la voglia di giustizia dei consumatori onesti.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Vergogna a Portici: rubato il dispositivo salvavita ad una bimba di tre anni

    PUBBLICITA

    Un episodio sconcertante ha scosso la comunità di Portici: è stato rubato un dispositivo salvavita indispensabile per una bambina di tre anni affetta da atrofia muscolare spinale di tipo 1, una malattia rara e grave. L’apparecchio, fondamentale per liberare le vie respiratorie della piccola, era contenuto in una custodia lasciata temporaneamente all’ingresso del palazzo dai familiari della bambina, mentre la stavano trasferendo dall’auto alla sedia a rotelle.
    Il furto è avvenuto in pochi attimi e ha gettato la famiglia nella disperazione. L’apparecchio, oltre a essere vitale per la bambina, contiene i parametri stabiliti dai medici dell’ospedale di Roma che la seguono, rendendolo un dispositivo personalizzato e insostituibile. La notizia è stata resa pubblica dal parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Borrelli, che ha lanciato un appello per la restituzione immediata del macchinario.
    “Il ladro dimostri di avere una coscienza e restituisca il dispositivo. Questa bambina, che già combatte una battaglia durissima per la sua salute, non merita di subire anche il danno inflitto da un delinquente,” ha dichiarato Borrelli, affiancato da Aldo Agnello, consigliere comunale di Europa Verde a Portici.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Camorra il boss Aldo Picca aveva riorganizzato il clan: arrestato con 41 affiliati

    PUBBLICITA

    I Carabinieri del Comando provinciale di Caserta hanno arrestato 32 persone nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli, culminata nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.
    Al centro delle indagini c’è il clan camorristico Picca, con il boss Aldo Picca, già condannato a 61 anni di reclusione e rilasciato nel 2023 dopo 19 anni grazie a vari sconti di pena.
    Secondo il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, Picca ha immediatamente riorganizzato il clan, aggiornando i metodi criminali alle nuove tecnologie e concentrandosi su attività imprenditoriali e estorsioni.
    I reati contestati includono associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, e traffico di droga.
     Il boss Aldo Picca era uscito dal carcere lo scorso anno dopo 19 anni
    L’operazione è stata condotta nei comuni di Teverola e Carinaro, una zona strategica tra Napoli e Caserta, dove il clan gestiva anche il traffico di droga con acquisti fino a 1 milione di euro all’anno, utilizzando POS per mascherare i pagamenti.
    In totale, l’ordinanza ha coinvolto 42 persone, con 32 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 7 con divieto di dimora in Campania. Le attività illecite includevano estorsioni, imposizione di servizi di vigilanza privata e gestione di slot-machine. Il clan tentava anche di imporre servizi di onoranze funebri.

    I metodi del clan si basavano sull’intimidazione, sfruttando un potere spregiudicato e un clima di omertà. Possedevano armi per intimidire e risolvere controversie interne.
    Il clan traeva gran parte dei suoi introiti dal traffico di droga, quasi in regime di monopolio, con numerosi acquirenti che venivano puniti per inadempienze nei pagamenti.
    Contestualmente all’arresto, sono stati sequestrati beni mobili e quote societarie per un valore superiore a 1 milione di euro.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO