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    Evangelisti (Fdi): intervenire per la pulizia del torrente Idice ad Argenta

    Effettuare al più presto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del torrente Idice in località Campotto, frazione di Argenta (Ferrara). Lo chiede Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) con un’interrogazione in cui invita l’esecutivo regionale a far svolgere un sopralluogo da parte dei tecnici della Regione.
    “Il percorso dell’Idice -ha ricordato la consigliera- interessa i territori di Bologna e Ferrara, nell’ultimo tratto. Da diverse segnalazioni emerge preoccupazione per la mancata pulizia del torrente e la massiccia presenza di arbusti e alberature nell’alveo. Recenti manutenzioni, infatti, avrebbero interessato solo il tratto in cui il corso d’acqua attraversa il territorio di Medicina (Bologna). La vegetazione ostacola il regolare flusso delle acque e ne causa l’innalzamento del livello, diminuendo il margine di sicurezza in caso di esondazioni. Le recenti piogge hanno ridestato le preoccupazioni dei cittadini per un’eventuale piena dell’Idice”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): pesta suina africana, stop alla caccia nelle province di Parma e Piacenza

    Modificare il regolamento sulla la gestione degli ungulati, fermare la caccia e il prelievo di selezione del cinghiale, bloccare l’attività venatoria nelle province di Parma e Piacenza, contrastare la diffusione della peste suina africana e ridurre la densità degli allevamenti intensivi.
    Sono le richieste di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione alla giunta a cui pone quattro quesiti, a partire dalla modifica del “Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna del maggio 2008, nel senso prospettato dall’Assessore regionale competente nella seduta della Commissione assembleare “Politiche economiche” del 5 marzo 2024, al fine di aumentare il numero di cinghiali uccisi ogni anno, misura che rischia di aumentare ulteriormente la diffusione della peste suina africana sul territorio regionale. La giunta, poi, dovrebbe fermare la caccia in tutta la regione “per minimizzare il rischio di diffusione accidentale della peste suina africana” e bloccarla del tutto almeno nelle province di Parma e Piacenza “per minimizzare il rischio della continua diffusione della peste suina africana nel territorio regionale”. Infine, Gibertoni si rivolge alla giunta chiedendo se non ritenga opportuno “cominciare a diminuire la densità degli allevamenti intensivi di suini sul territorio regionale e, più in generale e per motivi ambientali e di salute, di tutti gli allevamenti intensivi in Emilia-Romagna”.
    Il ritrovamento di un cinghiale, morto di peste suina, è avvenuto il 29 gennaio a Tornolo (Parma) e nel novembre 2023 un altro cinghiale morto, sempre per peste suina, è stato rinvenuto a Ottone (Piacenza). Il rischio della diffusione della peste suina in regione è concreto, come avvenuto in Lombardia. Secondo Gibertoni, si ritiene che l’unico modo per fermare la peste suina sia l’abbattimento dei cinghiali affidato “come ormai di consueto, ai cacciatori, che il Commissario straordinario alla Peste Suina Africana” definisce “bioregolatori”. La Regione, continua la capogruppo, “in questa inutile e controproducente guerra senza quartiere ai cinghiali” ha deciso di modificare il Regolamento eliminando i vincoli “al numero massimo di esemplari di cinghiale prelevabili e a tutte le assegnazioni per sesso ed età” e dando la possibilità a un numero maggiore di cacciatori di agire in braccata (fino a 8) e in girata (fino a 4). Cruciale, afferma Gibertoni, è il ruolo dell’uomo, che trasporta l’infezione su lunghe distanze e negli allevamenti intensivi, come ha sottolineato un epidemiologo dell’Ispra. “È sempre più chiaro, quindi, come uccidere 1,4 milioni di cinghiali in Italia – conclude la consigliera – si tradurrebbe, di fatto, in una inutile corsa all’estinzione di questa specie”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Sanità: nuovi servizi e strumentazioni in arrivo per l’ospedale di Mirandola

    Medicina d’urgenza e terapia semintensiva in funzione dall’estate, una nuova risonanza magnetica in arrivo oltre ad apparecchiature per le radiografie e la mammografia, possibilità di gestire dialisi a domicilio grazie alla collaborazione col Tecnopolo. Sono le novità che interesseranno l’ospedale di Mirandola (Modena) contenute nella relazione di risposta alla petizione popolare (corredata da 1.500 firme) che chiede un potenziamento del presidio e dei servizi per il Distretto socio-sanitario della Bassa modenese. La relazione è stata illustrata dal direttore della rete ospedaliera di Modena e approvata in commissione Sanità, presieduta da Ottavia Soncini.
    Entrando nel dettaglio, nel reparto di cardiologia c’è la possibilità di trattare la branca dell’elettrofisiologia dando risposte ai pazienti con problematiche di aritmia, in pneumologia gli specialisti prendono in carico direttamente i pazienti indicati dai medici di base, in chirurgia sono state azzerate le liste d’attesa sospese nel periodo Covid con 2.200 interventi eseguiti nel 2023 di cui il 10% di alta complessità. Sull’ostetricia è prevista assistenza ai momenti che precedono il parto e la presa in carico della rete territoriale nel post-parto. Fra le criticità resta quella del personale, difficile da reperire.
    Valentina Castaldini (Forza Italia) ha commentato: “Esiste una petizione per cui bisogna capire come mai l’organizzazione descritta dai tecnici viene percepita in maniera errata. Anche il centro-sinistra nel 2021 presentò una raccolta firme per potenziare l’ospedale di Mirandola. Abbiamo bisogno di numeri, in particolare bisogna chiarire il numero dei posti letto”.
    Per Palma Costi (Partito democratico) “la petizione chiede certezze sulla programmazione. Molte delle richieste hanno avuto nel frattempo un esito positivo: oggi l’ospedale di Mirandola e i servizi territoriali rispondono in larga parte alle richieste. Resta il problema della carenza di personale anche perché il sistema sanitario pubblico è poco attrattivo. Occorre inoltre fare chiarezza sui posti letto, sullo spostamento ‘temporaneo’ di posti letto della cardiologia all’ospedale di Carpi e dare certezze sulla riapertura del punto nascite. Positivo il potenziamento dei servizi distrettuali, come i punti prelievi, e la casa di comunità quasi completata”.
    Simone Pelloni (Rete Civica) ha sottolineato: “Sul tema della sanità a Mirandola c’è sempre stata ampia partecipazione. L’ospedale di Mirandola è ben lontano dai servizi e dalle funzioni dell’ospedale di Carpi. Serve provare a dare una programmazione coerente per portare benefici nel medio-lungo periodo. La petizione chiede un potenziamento dell’ospedale: evidentemente i cittadini hanno la percezione che ciò che si sta erogando è al di sotto di uno standard di attese”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Sessione europea: le sfide per scuola, cultura, salute e tutela dei minori

    Lavoro, scuola, cultura, salute e tutela dei minori. Gli obiettivi su cui Regione Emilia-Romagna e Unione europea vogliono collaborare nei prossimi anni sono stati discussi nel corso delle commissioni Parità, Politiche per la Salute e Cultura  presiedute rispettivamente da da Simone Pelloni, Ottavia Soncini e Francesca Marchetti nel corso della presentazione della Relazione per la Sessione europea 2024.
    “Abbiamo guardato la bozza di parere e ora ci concentriamo sulla risoluzione che discuteremo in Assemblea legislativa”, spiega la relatrice di maggioranza Lia Montalti (Pd). “Le relazioni sono molto complete e hanno raccolto tutti gli spunti pervenuti, anche in modo trasversale”, spiega la presidente Marchetti, che sottolinea soprattutto “l’importanza data al tema di proteggere i minori”.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Missione a Bruxelles dell’Assemblea legislativa: PNRR, coesione, agricoltura, energia e clima al centro degli incontri

    La delegazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, guidata dalla presidente Emma Petitti e composta dai membri dell’Ufficio di Presidenza – i vicepresidenti Silvia Zamboni e Fabio Rainieri, il consigliere questore Gianfranco Tagliaferri, la consigliera segretaria Lia Montalti -, dal presidente della commissione Territorio, ambiente, mobilità Stefano Caliandro e dai vicepresidenti di commissione Luca Sabattini (Bilancio, affari generali e istituzionali), Gabriele Delmonte (Politiche economiche), Daniele Marchetti (Politiche per la salute e politiche Sociali) e Stefania Bondavalli (Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità), ha concluso una missione di due giorni a Bruxelles che si è svolta dal 4 al 6 marzo.
    I consiglieri si sono confrontati con alcuni degli interlocutori chiave della Regione a Bruxelles nell’ambito di un programma di incontri promosso dall’Assemblea legislativa, con il supporto della Delegazione presso l’UE della Regione Emilia-Romagna. Duplice l’obiettivo: da un lato, approfondire le priorità dell’agenda politica europea di maggiore rilevanza per il territorio, dall’altro, presentare e promuovere il lavoro svolto in Emilia-Romagna per cogliere le opportunità europee. Il contesto in cui si è inserita la missione istituzionale, a pochi mesi dalle elezioni europee, è quello di un’UE che si appresta a chiudere una legislatura caratterizzata dalla necessità di far fronte a sfide senza precedenti, fra cui Brexit, pandemia, guerra in Ucraina e poi in Medioriente, crisi climatica ed energetica.
    “È fondamentale che le amministrazioni locali, a tutti i livelli, si confrontino periodicamente con i propri rappresentanti in sede UE per poter rispondere al meglio alle richieste delle comunità, che possono percepire l’Unione europea come distante dalle questioni quotidiane. Una distanza fittizia, se si pensa anche solo all’impatto che i fondi dell’Unione europea hanno sui territori e quindi sulla vita dei cittadini. La collaborazione fra istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee, pertanto, è la chiave per vincere le nuove sfide e costruire un futuro in cui la transizione ecologica e la trasformazione digitale siano il volano per una ripresa economica inclusiva, che garantisca lavoro di qualità e coesione sociale. Il raggiungimento di questi obiettivi, peraltro, è possibile solo se vi è il coinvolgimento del territorio e delle associazioni e portando l’Europa più vicina ai cittadini” ha sottolineato la presidente Emma Petitti.
    A metà del percorso di Next Generation EU e nel pieno della programmazione europea 2021-2027, PNRR italiano, politica di coesione, politica agricola comune, sfide energetiche e climatiche sono stati al centro degli scambi con i rappresentanti delle Istituzioni europee e italiane a Bruxelles. A tal fine, il programma della missione ha previsto incontri con il segretario generale del Parlamento europeo, gli europarlamentari della circoscrizione nord-est, i rappresentanti permanenti di Camera e Senato a Bruxelles, la Task Force Recovery della Commissione Europea, le due Direzioni generali per la coesione e il clima sempre della Commissione Europea e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE.
    Fotogallery

    Assemblea

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Sessione europea 2024: via libera dalla commissione Statuto

    Valorizzare l’Intelligenza artificiale e allo stesso tempo controllarla in modo da garantire i diritti di tutte le persone. Via libera della commissione Statuto e regolamento presieduta da Silvia Piccinini ai documenti relativi alla Sessione europea 2024, in particolar modo alla parte relativa all’IA.
    “Ribadiamo quanto detto in commissione Bilancio”, spiega il relatore di minoranza della Sessione europea Stefano Bargi (Lega) riferendosi al dibattito del 19 febbraio scorso durante il quale, in particolare, era emerso l’impegno a tenere forte il ruolo del pubblico nella gestione dell’IA vista anche la delicatezza del tema e ad avere grande attenzione alla qualità del personale che viene destinato a questi lavori, figure professionali che devono fare attività di aggiornamento costante.
    (Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Bargi (Lega): chiarire i tempi di realizzazione dell’ospedale di Carpi

    Chiarire i tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Carpi.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “il nuovo ospedale è fra gli obiettivi prioritari dell’Ausl di Modena ed è il più importante intervento di edilizia sanitaria dei prossimi anni nell’ambito della provincia stessa e tra i maggiori a livello regionale. Nei giorni scorsi, la commissione Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna avrebbe confermato lo stanziamento di 126 milioni di euro per il nuovo Ospedale di Carpi così ripartiti: 34,15 fondi statali spettanti alla Regione, 34,15 risorse regionali proprie, 69 milioni di euro frutto del partenariato pubblico-privato. Stando a quanto riportato sulla stampa il 2 aprile 2021, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Carpi auspicava l’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo Ospedale nella prima metà del 2024″.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere se esista un cronoprogramma dei lavori e quali siano le tempistiche di realizzazione del nuovo ospedale es e le risorse necessarie siano effettivamente già disponibili e/o se ne siano necessarie altre. E, in questo secondo caso, quali eventuali iniziative la Regione intenda intraprendere per reperirle”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): ancora ritardi sulla ferrovia Porrettana

    Risolvere ritardi e disservizi che continuano a verificarsi sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta. A sollecitare la giunta in tal senso è Marta Evangelisti (Fdi), la quale, oltre a fare un elenco dei ritardi registrati dal comitato per la ferrovia Porrettana costituitosi nel 2003, viene chiesta una conferma sulla validità del progetto inerente il passante di Pianoro.
    Nello specifico, la capogruppo fa riferimento alla risposta ad un precedente atto ispettivo dove l’assessorato competente confermava la validità del progetto da avviarsi con il cambio orario del prossimo giugno.
    Riportando le rilevazioni fatte del comitato per la ferrovia Porrettana, Evangelisti elenca sei specifici ritardi e pesanti disagi subiti dai viaggiatori a partire dallo scorso febbraio e rimarca come “da questo bollettino si apprende, in alcuni casi, la mancanza di coordinamento dei treni che sarebbero partiti prima che giungessero i bus sostitutivi carichi di pendolari rimasti abbandonati nelle stazioni (ad esempio nella giornata del 24 febbraio)”. A causa dei continui disagi registrati, viene poi rimarcato come i pendolari, “lamentando  sconcerto, rabbia e frustrazione, opterebbero volentieri per l’utilizzo dell’auto anche a fronte di maggiori costi, pur di non arrivare in ritardo sul luogo di lavoro”.
    Mettendo in dubbio l’indice di puntualità dei treni della linea Porrettana, Evangelisti chiede “se esistono degli studi, ovvero piani operativi, che prevedano cosa fare in caso di ritardi e guasti della linea ferroviaria e che includano, a titolo di esempio, l’utilizzo tempestivo di Pullman sostitutivi, quale sia, ad oggi, l’indice medio di puntualità dei treni relativi alla linea ferroviaria che collega Bologna a Porretta e come si intenda indennizzare l’utenza colpita dai disagi”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): chiarire il progetto di ristrutturazione del vecchio ospedale di Porretta Terme

    Chiarire l’esatto progetto di ristrutturazione del “vecchio” ospedale di Porretta Terme (Bologna) e quale sarà la destinazione finale dei locali interessati, a fronte di un investimento di 2,5 milioni di euro, secondo quanto previsto da una recente delibera di giunta. A chiederlo con un’interrogazione è Michele Facci (Gruppo Misto).
    “Nell’ultima commissione Sanità -ha spiegato il consigliere- i funzionari dell’assessorato hanno precisato che la ristrutturazione relativa a Porretta Terme verrà effettuata alla vecchia sede dell’ospedale, dove verranno realizzati ambulatori e uffici per una superficie di circa 1.100 metri quadrati. Nell’Analisi tecnica per la riapertura del punto nascita Alto Reno viene evidenziata la necessità di riorganizzare l’intera ala C del presidio. Il piano che originariamente ospitava un reparto di ostetricia attualmente è occupato da ambulatori e un centro trasfusionale che quindi dovrebbero essere trasferiti per procedere con la ristrutturazione. L’intervento comporterebbe il trasferimento anche di altri uffici e servizi”.
    Da qui l’atto ispettivo per capire “se la ristrutturazione possa contrastare con la riorganizzazione degli spazi contemplata nell’analisi tecnica di fattibilità per la riapertura del punto nascita di Porretta, redatta dall’Ausl di Bologna nel 2021, e se l’ipotesi logistica sia percorribile, anche in termini di sostenibilità finanziaria”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): chiarire se il nuovo parcheggio del Sant’Orsola di Bologna è gratuito

    Chiarire se il nuovo parcheggio del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, destinato a degenti e famiglie, sarà gratuito o a pagamento.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Michele Facci (Gruppo Misto) che ricorda come rispondendo a una sua precedente interrogazione “l’assessore alla Sanità riferiva che l’area ospedaliera del Policlinico Sant’Orsola di Bologna è attualmente interessata da un importante piano di ristrutturazione e ammodernamento, e che tale nuovo contesto contemplerà un’area a parcheggio con 120 parcheggi per degenti e famiglie”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “l’esito puntuale della ricognizione compiuta dalla Giunta regionale sulla situazione dei parcheggi presso ogni struttura ospedaliera pubblica o convenzionata, e, in particolare, se sia stata verificata l’adeguatezza numerica in termini assoluti e la presenza di un numero sufficiente di parcheggi gratuiti riservati ai pazienti affetti da malattie invalidanti, con la trasmissione dei relativi dati analitici e se l’area a parcheggio per 120 stalli auto nel nuovo complesso in via di realizzazione presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, destinata a degenti e famiglie, sarà gratuita ovvero a pagamento, e, in tale ultima ipotesi, quale sia la tariffa prevista”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa. Arte e carcere, un riscatto oltre la detenzione

    Il lavoro come riscatto, il collage come forma di libertà. L’arte tiene insieme la fatica delle pescatrici del Delta del Po e la voglia di riscatto delle detenute del Carcere di Modena.
    Il 7 marzo alle ore 15 nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la consigliera Roberta Mori, il garante dei detenuti della regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri e Caterina Liotti, Centro Documentazione donna di Modena, con le artiste e la curatrice che l’hanno realizzata, inaugurano “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità” racconta attraverso fotografie e collages dell’esperienza del laboratorio di educazione all’arte che ha fatto incontrare la comunità, forte e coesa, delle pescatrici del Delta del Po con un gruppo di detenute e di volontarie delle associazioni modenesi Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza e Carcere-Città.
    Quell’esperienza è diventata la mostra d’arte “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, curata da Federica Benedetti con opere di Chiara Negrello, Marianna Toscani e del Collettivo No Name della sezione femminile del Carcere Sant’Anna di Modena.
    Un incontro che parte dal coraggio e dalla determinazione di donne detenute, volontarie e operatrici che – pur nell’anonimato del modo in cui hanno scelto di definirsi, “Collettivo No Name” – si sono messe in gioco facendo nascere una comunità basata sui valori della sorellanza e della cura come emerge nei loro collages (su fotografie di Marianna Toscani). Una narrazione nuova che racconta qualcosa di apparentemente inconciliabile con la durezza del luogo in cui tutto ciò è avvenuto: la nascita di uno spazio di inaspettata bellezza.
    Una storia che è diventata anche “Collettivo No Name”, pubblicazione curata da Caterina Liotti, edito da Mucchi (XXI pubblicazione della Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna), e che fa da catalogo alla mostra “(In)Curabile bellezza. Donne che fanno comunità”. Il volume raccoglie testi che Anna Perna, Paola Cigarini e Caterina Liotti hanno scritto sui temi della sorellanza, dei bisogni disattesi e della spersonalizzazione. Significativi poi i contributi di contestualizzazione dell’operazione realizzata, forniti da Grazia Zuffa, autrice di ricerche nazionali sul tema, che inquadra nel contesto italiano le problematiche legate alla detenzione femminile, e da Claudia Löffelholz, Direttrice della Scuola di alta formazione Fondazione Modena Arti Visive, che indaga su come il linguaggio dell’arte possa aiutare a costruire una società più inclusiva, empatica e solidale.
    La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30-18 nella sede dell’Assemblea legislativa delll’Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
    Locandina
    (Luca Molinari)

    Assemblea

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Sessione europea, se ne parla nelle commissioni Cultura, Sanità e Parità

    La Sessione europea 2024 è all’ordine del giorno della commissioni Cultura, Sanità e Parità che si riuniscono il 7 marzo alle ore 9,30. 
    Alle ore 15,30 la commissione Territorio e Ambiente si occuperà della Sessione comunitaria e di un’interrogazione del Gruppo Misto.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Scuola giovani e cultura

    6 Marzo 2024 LEGGI TUTTO