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    Morti sul lavoro, il monitoraggio: sei regioni in ‘zona rossa’, c’è anche la Campania

    Nel primo semestre del 2024, la tragedia delle morti sul lavoro in Italia ha visto una preoccupante ripresa, con 364 vittime registrate, in aumento rispetto ai 346 del 2023. Questo trend interrompe il calo avviato tra il 2021 e il 2022, quando i decessi erano scesi da 444 a 342. A influenzare i dati del 2021 era stato il Covid-19, che aveva aggravato la situazione lavorativa.
    Secondo l’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, che ha elaborato il primo monitoraggio quadriennale (2021-2024), il Trentino-Alto Adige è rimasto in “zona rossa” per quattro anni consecutivi, segnando la massima insicurezza sul lavoro. Al contrario, la Sardegna si è confermata la regione più sicura, in “zona bianca” per tutto il periodo.
    L’analisi ha sottolineato come l’incidenza delle morti sul lavoro rispetto alla popolazione attiva sia un indicatore più preciso rispetto ai numeri assoluti delle vittime. Il presidente dell’Osservatorio, Mauro Rossato, ha dichiarato: “Nel 2024, l’incidenza è salita a 15,4 morti per milione di lavoratori, rispetto ai 14,7 del 2023, mostrando che il problema dell’insicurezza persiste nonostante la fine dell’emergenza pandemica”.
    I settori più colpiti rimangono Costruzioni, Manifatturiero e Trasporti, con un incremento significativo nei decessi registrati nelle costruzioni, probabilmente influenzato dalla ripresa del settore edilizio. Un dato preoccupante riguarda i lavoratori stranieri, che mostrano un’incidenza di mortalità molto più alta rispetto agli italiani, passando da 25,7 morti per milione nel 2021 a 34,1 nel 2024.
    Giovani e anziani continuano a essere categorie vulnerabili: tra i lavoratori più giovani (15-24 anni), l’incidenza è aumentata a 13,6 nel 2024, mentre per gli over 65 il tasso è schizzato a 65,8. Inoltre, i lunedì e martedì risultano essere i giorni più a rischio per gli infortuni mortali, sottolineando la necessità di maggiori controlli nei giorni di inizio settimana.
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    Bagnoli, dal pontile fuoriuscite copiose d’acqua da oltre venti giorni

    Indignazione e preoccupazione a Bagnoli per un grave spreco di risorse idriche che sta avvenendo da almeno venti giorni nell’indifferenza generale. Un cittadino, esasperato dalla situazione, ha inviato al deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli delle immagini che documentano fuoriuscite abbondanti di quella che sembrerebbe essere acqua potabile dal pontile di Bagnoli. Il liquido, in due diversi punti, si riversa direttamente in mare, creando una situazione di allarme per l’ambiente e per la gestione delle risorse pubbliche.PUBBLICITA

    Le immagini, che hanno sollevato non poche polemiche, hanno rapidamente fatto il giro delle piattaforme social, destando l’attenzione non solo dei cittadini ma anche delle istituzioni locali. “È un crimine sprecare risorse idriche in questo modo, soprattutto in un momento di allarme siccità” ha dichiarato il deputato Borrelli, condannando duramente l’inefficienza delle autorità preposte alla manutenzione della rete idrica. “Come è possibile che dopo venti giorni non sia stato ancora trovato un sistema per interrompere questo scempio?”
    L’intervento di Borrelli, noto per il suo impegno in difesa dell’ambiente e del territorio, sottolinea la gravità della situazione, in un contesto in cui l’Italia è sempre più colpita dal fenomeno della siccità e dalla scarsità di risorse idriche. “Apprezzo profondamente il senso civico dimostrato da chi ha ritenuto opportuno non tacere di fronte a una tale vergogna”, ha continuato il deputato, lodando l’azione del cittadino che ha denunciato il problema, contribuendo così a portare alla luce una situazione che non può più essere ignorata.
    “È fondamentale che i cittadini continuino a collaborare attivamente denunciando disservizi e malfunzionamenti come questo”, ha aggiunto Borrelli, sottolineando l’importanza del contributo della cittadinanza attiva per migliorare l’efficienza e la trasparenza degli enti pubblici. “I napoletani perbene hanno il diritto di pretendere che le risorse pubbliche siano gestite con efficienza e rispetto”.
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    Torna il Procida Festival: riapre dopo 40 anni villa Elsa Morante

    Dal 18 al 22 settembre l’isola di Procida si trasformerà nel palcoscenico della settima arte con il ritorno del Procida Film Festival, giunto alla sua dodicesima edizione. Cinque giorni dedicati al cinema, con proiezioni, incontri ed eventi che animeranno l’isola flegrea e attireranno appassionati e addetti ai lavori da tutto il mondo.PUBBLICITA

    La prima novità di quest’anno è la nomina di Beppe Convertini come direttore artistico del festival. Convertini, noto attore e conduttore radiotelevisivo, è attualmente impegnato con i programmi Azzurro – Storie di Mare su Rai1 e Lido Asiago 10 su Radio Rai 2. Il suo coinvolgimento promette di aggiungere un tocco di freschezza e professionalità a questa edizione dell’evento, che si preannuncia più ricco che mai.
    Il cuore del festival sarà come sempre il concorso di cortometraggi, documentari e cartoon. Quest’anno, sono oltre 1.500 le opere arrivate da tutto il mondo, tutte ispirate al tema della valorizzazione del territorio. In particolare, due sezioni speciali cattureranno l’attenzione del pubblico e della critica: una sarà dedicata ai lavori realizzati da studenti di scuole di cinema, l’altra affronterà un tema di grande attualità legato ai cambiamenti ambientali, quello della solastalgia, termine che descrive l’angoscia derivante dalla trasformazione del proprio ambiente naturale.
    Le opere in concorso saranno valutate da una giuria d’eccezione composta da nomi noti del panorama cinematografico italiano: la produttrice Paola Lucisano, l’attore Fabio Troiano, l’attrice e regista Michela Andreozzi, e il casting director Armando Pizzuti. Saranno loro a decidere i vincitori delle diverse categorie, premiando la creatività e l’originalità delle opere che meglio sapranno interpretare i temi proposti.
    Tra gli eventi principali del festival, due ricorrenze speciali saranno al centro delle celebrazioni. In occasione del centenario della nascita di Marcello Mastroianni, verrà allestita una mostra fotografica a lui dedicata. Curata da Daniele Luxardo, la mostra si terrà presso il suggestivo complesso monumentale di Santa Margherita Nuova, offrendo uno sguardo intimo sulla vita e la carriera di uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi.
    Un altro momento clou sarà la celebrazione dei 30 anni del film Il Postino, girato sulla pittoresca spiaggia di Procida. Durante il festival sarà proiettato Il mio amico Massimo, un documentario di Alessandro Bencivenga dedicato alla memoria del compianto Massimo Troisi, protagonista indimenticabile di quel capolavoro del cinema italiano che ha legato il suo nome per sempre all’isola.

    Ma il Procida Film Festival non sarà solo cinema. Un appuntamento molto atteso è infatti la riapertura, dopo quarant’anni di chiusura, dei giardini e della terrazza vista mare della storica Villa Eldorado, la dimora amata dalla scrittrice Elsa Morante. Questa villa, che domina uno dei panorami più suggestivi dell’isola, è il luogo in cui la Morante ha trovato ispirazione per scrivere il suo celebre romanzo L’isola di Arturo. La riapertura rappresenta un omaggio alla cultura e alla bellezza di Procida, che continua a incantare artisti e visitatori.
    Numerose le star del cinema italiano attese all’evento, con Ornella Muti come prima ospite confermata nel ruolo di madrina del festival. L’attrice, icona del cinema italiano, porterà in scena lo spettacolo Passioni Ribelli, un’esibizione che unirà recitazione e riflessioni profonde sui sentimenti umani.
    Il Procida Film Festival 2024, sostenuto dal Comune di Procida, dalla Campania Film Commission, dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura (Mic), si conferma dunque come uno degli eventi cinematografici più importanti e attesi dell’anno, capace di coniugare arte, cultura e la meravigliosa cornice naturale dell’isola.
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    Dispersi a San Felice a Cancello, si cerca in una vasca di contenimento in una ex cava

    Le ricerche disperate di una madre e suo figlio, scomparsi nei giorni scorsi a San Felice a Cancello, nel casertano, si sono intensificate nelle ultime ore. I vigili del fuoco stanno ora concentrando i loro sforzi in un’area ben precisa: una vasca di contenimento situata all’interno di un’ex cava abbandonata.
    Sul posto sono impegnate diverse squadre di soccorritori, che stanno operando senza sosta per setacciare ogni angolo della zona. Oltre ai vigili del fuoco a terra, che utilizzano escavatori per rimuovere detriti e materiali presenti nell’area, si stanno impiegando droni avanzati dotati di termocamere.
    La vasca di contenimento al centro delle operazioni di ricerca si trova in una ex cava di San Felice a Cancello ormai dismessa, una struttura dall’aspetto inquietante e fatiscente, che oggi rappresenta un terreno complicato e pericoloso per i soccorritori. Le condizioni dell’area, caratterizzate da terreni sconnessi e acqua stagnante, hanno richiesto un approccio metodico e cauto, con l’impiego di mezzi speciali per scavare e perlustrare luoghi altrimenti inaccessibili.
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    Nostalgia90 a Caserta: il ritorno degli anni ’90 al Parco della Musica Maria Carolina

    Continua con successo il tour di “Nostalgia90”, il format dedicato agli indimenticabili anni ’90, che farà tappa a Caserta domenica 1° settembre alle ore 22.00 presso il Parco della Musica Maria Carolina.
    La Nascita del Format
    Il format “Nostalgia90” è nato nel Cilento nel 2015 e da allora è cresciuto tanto da diventare la più grande community europea dedicata agli anni ’90, con 1,5 milioni di contatti su Facebook e 300.000 su Instagram. Angelo Radano e Alessio Testa sono gli organizzatori che hanno portato avanti questo progetto, rendendolo un fenomeno di grande successo in tutta Europa.
    Un Decennio d’Oro
    Gli anni ’90 sono stati uno dei decenni più ricchi in termini di successi musicali e culturali. Lo spettacolo di “Nostalgia90” cerca di ricreare quell’entusiasmo e quella voglia di progresso che caratterizzava quegli anni. Dopo la pandemia, il bisogno di ricominciare e ritrovare quelle sensazioni di libertà e pace è diventato ancora più sentito.
    La Magia della Tecnologia e della Cultura
    Gli organizzatori spiegano che fino agli anni ’90, la gente non vedeva l’ora di vivere il futuro grazie ai telefoni, alle emittenti radiofoniche e ai computer. Tutto sembrava promettere un futuro radioso. Mark McGrath degli Sugar Ray ha infatti affermato: “Benvenuti negli anni ’90. Qualcuno di noi non se n’è mai andato.” Questa frase evidenzia la mancanza di una chiara identità nel nuovo millennio rispetto agli anni ’90.
    Uno Spettacolo Immersivo
    Lo spettacolo live itinerante di “Nostalgia90” è una vera discoteca all’aperto. Composto da musica, animazione a tema, allestimenti anni ’90, scenografie, ballerine, mascotte, gadgets ed effetti speciali, fa rivivere al pubblico le emozioni di quel decennio. Il dj set propone tutti i brani più celebri remixati in chiave dance, passando da What is Love di Haddaway a L’Amour Toujours di Gigi D’Agostino, da Blue degli Eiffel 65 a Sweet Dreams di La Bouche, e molti altri. Artisti come Gigi D’Agostino, Alexia, Prezioso, Cappella, Snap, e Robert Miles sono solo alcuni dei nomi che hanno segnato quell’epoca e che rivivono attraverso questo evento.
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    Napoli ricorda Giogiò: una corona di fiori sul luogo dell’omicidio

    Si è svolta questa mattina in Piazza Municipio una commovente cerimonia commemorativa per Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista tragicamente ucciso un anno fa da un coetaneo. Alla cerimonia, oltre ai genitori di Giovanbattista, Daniela Di Maggio e Franco Cutolo, accompagnati dalla sorella Ludovica, hanno partecipato numerose autorità civili e militari.PUBBLICITA

    Tra i presenti figuravano il Prefetto di Napoli Michele di Bari, il Vice Sindaco di Napoli Laura Lieto, l’Assessore alla legalità Antonio De Iesu, e il Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero. Accanto a loro, gli onorevoli Francesco Emilio Borrelli e Dario Carotenuto, oltre a diversi sindaci e rappresentanti dei comuni dell’area metropolitana. Non sono mancati i vertici delle forze dell’ordine, tra cui il Questore di Napoli Maurizio Agricola, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Paolo Borrelli e il Colonnello Andrea Leo in rappresentanza del Comando Provinciale dei Carabinieri.
    Durante il suo intervento, il Prefetto Di Bari ha espresso parole cariche di emozione e riflessione: “Un vento di dolore, sofferenza e rabbia soffia più forte sulla nostra comunità nel ricordo di Giovanbattista, o come lo chiamavano affettuosamente tutti, Giogiò, a un anno dalla sua scomparsa. L’evento luttuoso che ha travolto la famiglia e scosso la comunità ha trovato una risposta rapida da parte della giustizia, ma quella che chiama in causa le coscienze e invoca un cambio di passo, soprattutto tra i giovani, è una responsabilità che ricade su ognuno di noi”.
    Il prefetto ha poi lanciato un appello forte e chiaro, sottolineando l’importanza di non relegare tragedie come quella di Giogiò a mere vicende di cronaca giudiziaria: “È l’ora di un poderoso sussulto, che richiede una singolare attenzione verso queste morti assurde, affinché si possa rafforzare la coesione sociale. Bisogna trasformare il dolore in un’opportunità per perseguire nuovi obiettivi e costruire una comunità più forte e unita”.
    La cerimonia ha avuto il suo culmine con la deposizione di una corona di fiori nel luogo della tragedia, un gesto simbolico che vuole mantenere vivo il ricordo di Giogiò e far sì che il suo talento e la sua passione per la musica diventino un patrimonio condiviso dalla comunità. “Da questo luogo – ha concluso il prefetto – dobbiamo ripartire affinché le aspirazioni e l’attività di Giovanbattista possano continuare a vivere, diventando un esempio e uno stimolo per tutti i giovani”.
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    Controlli della polizia locale in diversi quartieri di Napoli: multe e sequestri

    La Polizia Locale di Napoli ha intensificato le attività di controllo sul territorio, intervenendo in numerosi settori, tra cui polizia stradale, amministrativa, turistica, ambientale ed edilizia.PUBBLICITA

    Le operazioni si sono concentrate principalmente nelle aree di Avvocata, Montesanto, Quartieri Spagnoli, Mercato-Pendino e Vomero. In via Salvator Rosa, un’officina è stata oggetto di un controllo approfondito che ha portato al sequestro di sette motocicli parcheggiati abusivamente sul suolo pubblico e privi di assicurazione.
    I veicoli, posizionati tra marciapiede e strada ostacolando il passaggio pedonale, sono stati rimossi e posti sotto custodia giudiziaria. Il titolare dell’officina è stato denunciato per guida con patente sospesa e per oltraggio a pubblico ufficiale, dopo essere stato sorpreso alla guida di uno scooter sebbene avesse la patente sospesa per altre precedenti violazioni.
    In via Toledo, i controlli in base al codice della strada hanno portato alla contestazione di 6 verbali per guida senza patente, mancanza di copertura assicurativa e mancata revisione. Inoltre sono stati sanzionati 2 venditori itineranti per esercizio in zona interdetta alla vendita.
    In via Marina, tre veicoli parcheggiati irregolarmente sul marciapiede sono stati rimossi, mentre altre quattro infrazioni sono state contestate ai conducenti sopraggiunti. In via Salvator Rosa, all’altezza di via Imbriani, un ambulante è stato sanzionato in quanto aveva legato il proprio banco vendita in metallo alla ringhiera comunale, occupando abusivamente il suolo pubblico.
    A seguito della sanzione, l’ambulante ha provveduto a rimuovere il banco e a ripristinare lo stato dei luoghi. Nelle aree di Montesanto e via Ventaglieri sono state controllate sette attività commerciali, rilevando nove irregolarità amministrative e sono stati effettuati due sequestri amministrativi di frutta e verdura per un totale di 50 chili circa di merce esposta agli agenti atmosferici e collocata su carreggiata stradale.

    In via Padre Ludovico da Casoria, nel quartiere Mercato Pendino, è stato sottoposto a sequestro un B&B per gravi abusi edilizi e irregolarità amministrative. Il titolare aveva frazionato illegalmente un terraneo di circa 40 mq in due unità, con altezze interne non conformi alla normativa vigente.
    La struttura è stata sequestrata e il titolare denunciato alla Procura della Repubblica per violazioni edilizie. Infine al Vomero dai controlli al codice della strada sono scaturiti 16 procedimenti verbali ed effettuate 2 rimozioni coatte.
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    Napoli, ruba bici in piazza Garibaldi e tenta di aggredire gli agenti: arrestato  32enne.

    Napoli. Nello scorso pomeriggio, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante un servizio di controllo del territorio, mentre transitavano in piazza Garibaldi, sono stati avvicinati da alcuni passanti che hanno segnalato un uomo che stava armeggiando con una bici legata a un palo in via Silvio Spaventa.PUBBLICITA

    I poliziotti, intervenuti prontamente, hanno notato un uomo che, in quel momento, stava salendo in sella alla bici e che, alla loro vista, ha accelerato la fuga in direzione di piazza Garibaldi per evitare il controllo.
    Tuttavia, è stato immediatamente raggiunto e, dopo una colluttazione durante la quale l’uomo ha tentato di colpire gli agenti con un oggetto metallico, è stato bloccato. È stato trovato in possesso di un cacciavite con cui aveva forzato il lucchetto della bici.
    Per questi motivi, l’indagato, identificato come un 32enne marocchino con precedenti penali, è stato arrestato per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
    Infine, la bici è stata restituita al suo legittimo proprietario.
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    Napoli, la funicolare di Chiaia. un’emergenza che dura da troppo

    Napoli Dal 1° ottobre 2022, la funicolare di Chiaia è ferma, lasciando a piedi oltre 15mila pendolari ogni giorno.PUBBLICITA

    Nonostante l’urgenza della situazione e i disagi causati alla cittadinanza, i lavori di manutenzione sembrano arenarsi, con ritardi ingiustificati che si protraggono ormai da quasi due anni.
    Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, denuncia la grave situazione: “La funicolare di Chiaia, un pezzo di storia della nostra città, è stata costruita in poco più di due anni alla fine del XIX secolo. Oggi, con le tecnologie moderne, ci vogliono quasi due anni solo per dei lavori di manutenzione ordinaria. È inaccettabile”.
    La chiusura prolungata della funicolare ha provocato un caos circolatorio al Vomero, soprattutto nelle ore di punta.L’assenza di un servizio sostitutivo efficiente ha aggravato i disagi per studenti, lavoratori e residenti.
    “Nonostante le proteste e le richieste di accelerare i tempi, i lavori procedono a rilento. È come se la città fosse indifferente al problema. Napoli rischia di stabilire un nuovo record negativo per la durata della chiusura di una funicolare”, continua Capodanno.
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    Maltempo: fango e detriti in mare a Salerno, spazzamare al lavoro

    A causa del temporale che, ieri, si e’ abbattuto su Salerno, un fiume di fango e detriti si e’ riversato in mare.
    Percio’, nella serata di ieri, su richiesta del sindaco Vincenzo Napoli, lo spazzamare di Salerno Pulita (societa’ partecipata del Comune che si occupa dell’igiene urbana), che opera ogni giorno fino alle 16, e’ stato impegnato in un’operazione d’emergenza per ripulire lo specchio d’acqua antistante al litorale salernitano a Mercatello.
    Il battello spazzamare e’ riuscito a intercettare la scia e a rimuovere gran parte di quanto trovato sul suo percorso. Questa mattina, a cura di Salerno Pulita, anche la bonifica della spiaggia.
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    Napoli, manifestazione in ricordo di Giogiò Cutolo. Il padre dell’omicida posta insulti sotto la diretta FB

    Si è svolto in piazza Municipio, all’altezza dell’incrocio con via Acton, il raduno “Giogiò nisciuno te scorda” in ricordo di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso con tre colpi di pistola in seguito ad una lite per futili motivi mentre era a piazza Municipio con la fidanzata, ad un anno esatto dalla tragedia.PUBBLICITA

    Insieme alla madre, Daniela Di Maggio, il deputato Francesco Emilio Borrelli che insieme al co-portavoce regionale di Europa Verde, Rosario Visone, Rosario Pugliese membro esecutivo regionale Europa verde, Agostino Galiero coportavoce provinciale del Sole che Ride e al già Presidente della Provincia Dino Di Palma, ha deposto una corona di fiori sul luogo dell’omicidio.
    Presenti il Prefetto di Napoli Michele di Bari, il Questore Maurizio Agricola, Il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, la vice-sindaca di Napoli Laura Lieto, l’assessore alla polizia municipale Antonio De Iesu, il consigliere regionale Severino Nappi.
    “Il giorno prima di questa manifestazione – ha dichiarato Borrelli – il padre dell’assassino di Giogiò si è presentato mentre facevamo un intervento contro gli ormeggiatori a Rotonda Diaz, mi ha fermato e insultato insieme ad altri ragazzini, tutti a bordo di scooter con pedalata assistita elettrica, rivendicando pubblicamente di essere il padre del killer.
    E anche oggi, a manifestazione in corso, ha postato un commento social sulla mia diretta FB insultando tutti i presenti scrivendo ‘quante chiaviche a un posto’. Invece di riflettere sul disastro genitoriale ed educativo di cui è stato protagonista crescendo un figlio che, ancora minorenne, non ha esitato a premere il grilletto e ad uccidere Giogiò Cutolo per la sosta di uno scooter, continua a circolare per la città con l’arroganza tipica dei criminali.
    Ho chiesto ai servizi sociali di intervenire a tutela dei minori che lo accompagnavano. Finchè permetteremo ai camorristi di educare i futuri criminali e finchè permetteremo di rendere pubblica la forza della criminalità idolatrando boss e pregiudicati sarà difficile cambiare le cose.

    In questa città, come in tante altre, il rapporto tra manifestazioni in ricordo di criminali osannati e quelle in ricordo di vittime innocenti è di dieci a uno. Dobbiamo fermare questa vergogna. Ho presentato una proposta di legge contro l’apologia di camorra in ogni sua forma a difesa delle vittime innocenti della criminalità, perché dobbiamo arginare la pericolosa deriva sociale dalla quale rischiamo di essere travolti”.
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    Frana San Felice a Cancello: la Procura apre una inchiesta per disastro colposo

    La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un’indagine riguardo alla frana di fango che ha colpito San Felice a Cancello, causando gravi danni e la scomparsa di due persone.PUBBLICITA

    Gli inquirenti puntano a fare chiarezza sull’accaduto, esaminando i fatti e verificando eventuali responsabilità. Il reato ipotizzato è quello di disastro colposo.
    Nel frattempo, per il quarto giorno consecutivo, continuano le ricerche di Agnese e Giuseppe, madre e figlio dispersi da martedì, quando l’alluvione li ha sorpresi mentre tornavano a casa a bordo della loro Apecar.
    Sono 59 i Vigili del Fuoco impegnati nelle ricerche, inclusi personale operativo, Funzionari e nuclei specializzati come i S.A.P.R. (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), i G.O.S. (Gruppi Operativi Speciali con mezzi movimento terra), provenienti anche dal Comando di Roma, e i nuclei S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale) e Fluviale. Sul posto sono arrivate anche squadre dai Comandi di Salerno e Firenze. Le ricerche si concentrano nelle aree delle vasche di accumulo delle acque, ora riempite di fango.
    Le operazioni sono proseguite anche di sera. “Si continua a rimuovere il fango, con grande tristezza ma con coraggio e concentrazione. La gratitudine e il riconoscimento vanno a tutte le forze pubbliche, alla protezione civile, ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla guardia di finanza, alla polizia di stato e a tutti coloro che stanno svolgendo questa operazione con costante dedizione”, ha scritto il sindaco Emilio Nuzzo sui social.
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