Ancora una volta, l’Italia si trova a fare i conti con una tragica realtà: quella dei morti sul lavoro. In un solo giorno, tre vite sono state spezzate da incidenti avvenuti in diverse zone del Paese.
Un operaio di 33 anni ha perso la vita ieri sera nel Pesarese, schiacciato da un macchinario in una fabbrica. Questa mattina, la drammatica conta si è arricchita di altri due decessi: un operaio di 44 anni è caduto da un’altezza di diversi metri a Modena, mentre un muratore di 65 anni ha subito lo stesso tragico destino a Roggiano Gravina, in provincia di Cosenza.
Un’altra tragedia si è verificata a Torre del Lago, dove quattro operai sono rimasti feriti in modo grave al Teatro Pucciniano, dopo essere stati travolti dalle scenografie. Fortunatamente, le loro vite non sono in pericolo.
A queste vittime si aggiunge un uomo di 53 anni, deceduto per un malore mentre si trovava al lavoro in un’azienda agricola a Pavia.
L’ondata di incidenti ha provocato una forte mobilitazione da parte dei sindacati, che denunciano la mancanza di sicurezza sul lavoro e chiedono interventi urgenti. “La sola notizia lascia sgomenti un’intera comunità, oltre ai familiari a cui va tutto il nostro cordoglio”, commentano Cgil, Cisl e Uil di Pesaro Urbino, annunciando un presidio per domani vicino all’azienda dove ha perso la vita il giovane 33enne.
Le forze dell’ordine e il personale dell’Ispettorato del lavoro sono al lavoro per ricostruire le dinamiche di tutti gli incidenti. “La mattanza non si ferma”, denuncia Simone Celebre, segretario generale della Fillea Calabria. “Nonostante i tanti avvisi si continua a morire sul lavoro”.
I sindacati chiedono di rafforzare il Servizio Prevenzione e di individuare azioni concrete per ridurre il numero di incidenti. Propongono inoltre di utilizzare l’intelligenza artificiale per l’analisi di modelli che potrebbero prevenire potenziali rischi.
Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, ha consegnato alla Commissione Lavoro della Camera un documento che illustra una serie di progetti in cui le nuove tecnologie saranno impiegate per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
L’obiettivo è quello di scongiurare future tragedie e garantire il diritto di ogni lavoratore a tornare a casa sano e salvo.
La strage di morti sul lavoro non può essere accettata. È necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni e delle parti sociali per fermare questa emorragia di vite umane.
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