Nuovi sigilli per l’hotel Grotta di Tiberio, a Sperlonga. Sono scattati venerdì mattina ad opera dei carabinieri del Nipaaf, su disposizione del sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano, in ottemperanza di un sequestro preventivo urgente, con annesso sgombero.
Al momento dell’intervento degli specialisti dell’Arma, coadiuvati dai colleghi della Stazione locale, nella struttura ricettiva – al centro di un annoso caso legato all’abusivismo edilizio – c’erano 66 clienti. Dodici sono stati allontanati nella stessa giornata, gli altri dovranno lasciare progressivamente l’albergo entro lunedì primo luglio, secondo una specifica calendarizzazione.
Il sequestro è arrivato a margine della sentenza depositata mercoledì pomeriggio dalla seconda sezione del Consiglio di Stato, che rigettava il ricorso presentato dalla società proprietaria contro il precedente verdetto emesso dai giudici amministrativi di Palazzo Spada il 5 febbraio. Si chiedeva la sospensione cautelare della sentenza che ordinava al Comune di procedere all’abbattimento o all’acquisizione dell’immobile al patrimonio immobiliare dell’ente locale, ma il Consiglio di Stato ha risposto con un “niet”.
In extremis, anche alla luce del sopraggiunto sequestro con sgombero, i legali della proprietà hanno presentato un ulteriore ricorso chiedendo fossero concesse misure cautelari monocratiche, ma il Consiglio di Stato ha subito respinto anche quest’istanza.
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