Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Camera di Commercio di Napoli per la sospensione delle sentenze del Tar Campania che permettevano alle ‘associazioni storiche’ della città di partecipare alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Camerale.
Le associazioni coinvolte hanno diffuso questa notizia tramite un comunicato, sottolineando il successo ottenuto grazie alle loro argomentazioni, che evidenzia le presunte irregolarità nel comportamento del Responsabile Unico del Procedimento (Rup) elettorale.
Quest’ultimo si sarebbe discostato dalle direttive ministeriali e dalle pratiche comuni adottate dall’intero sistema camerale italiano, causando così spese aggiuntive per la Camera di Commercio di Napoli.
Recentemente, Acen, Claai, Compagnia delle Opere, Confcommercio e Unione Industriali di Napoli hanno anche presentato un’istanza al Rup per verificare, azienda per azienda, le dichiarazioni di adesione alle organizzazioni Aicast e Assimprese (collegabili all’attuale presidente della Camera di Commercio), nonché i dettagli sul pagamento delle quote associative di tali aziende.
Queste associazioni, fiduciose nella correttezza e nell’imparzialità del Responsabile Unico del Procedimento elettorale, sperano che la richiesta venga accolta per evitare possibili disparità di trattamento tra le varie organizzazioni imprenditoriali concorrenti. Infatti, il Rup ha già avviato le verifiche sulla documentazione relativa alle aziende dichiarate da Acen e Unione Industriali.
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