NapoliIl processo di primo grado contro la presunta rete di narcotrafficanti capeggiata dall’ex broker della cocaina Bruno Carbone è entrato nel vivo ieri mattina con la requisitoria del pubblico ministero.
Il pm ha chiesto 19 condanne per un totale di 200 anni di carcere. Le pene più alte sono state richieste per i capi dell’organizzazione, con condanne tra i 16 e i 20 anni di reclusione.
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Il processo trae origine dall’inchiesta culminata con un blitz a gennaio scorso, quando quasi 30 persone sono state arrestate. Le indagini, coordinate dalla DDA e condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, hanno permesso di azzerare due gruppi che operavano sull’asse Barcellona-Amsterdam-Napoli.
Il processo trae origine dall’inchiesta culminata con un blitz a gennaio scorso, quando quasi 30 persone sono state arrestate. Le indagini, coordinate dalla DDA e condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, hanno permesso di azzerare due gruppi che operavano sull’asse Barcellona-Amsterdam-Napoli.
Le intercettazioni e il ruolo di Bruno Carbone
Le indagini sono state rese possibili grazie al crack della rete “Encrochat”, che ha permesso di intercettare le comunicaprimozioni tra i sodali, avvenute tramite criptofonini inizialmente considerati inattaccabili. Le intercettazioni hanno permesso agli inquirenti di risalire ai due gruppi e di individuare Bruno Carbone, latitante di lusso a Dubai e braccio destro del narcotrafficante Raffaele Imperiale.
I due gruppi e il ruolo del Parco Verde di Caivano
L’inchiesta ha individuato due gruppi distinti, entrambi coinvolti nel narcotraffico:
Primo gruppo: capeggiato da Vincenzo e Salvatore Della Monica.
Secondo gruppo: con a capo Simone Bartiromo, Roberto Merolla e Giovanni Cortese.
L’inchiesta ha inoltre coinvolto il Parco Verde di Caivano, dove si svolgeva parte dell’attività illecita.
Ora spetta al collegio difensivo elaborare una strategia per difendere gli imputati. Il processo proseguirà con l’audizione dei testimoni e le arringhe difensive.
TUTTE LE RICHIESTE DI CONDANNA
- Bruno Carbone: 3 anni e 6 mesi
Giovanni Cortese: 18 anni
Salvatore Della Monica: 16 anni
Vincenzo Della Monica: 16 anni
Roberto Merolla: 18 anni
Michele Nacca: 20 anni
Francesco Addamiano, 4 anni
Errico D’Ambrosio, 3 anni e 6 mesi
Daniela Della Monica, 2 anni
Raffaele De Sica, 16 anni
Nicola Di Casola, 18 anni
Carlo Esposito, 6 anni e 6 mesi
Alessio Onorato, 2 anni e 8 mesi
Antonio Pagliarani, 4 anni e 4 mesi
Antonio Pinto, 4 anni e 4 mesi
Emanuele Pisa, 16 anni
Giuseppe Rocco, 8 anni
Sebastiano Romeo, 8 anni
Domenico Stefanelli, 10 anni
Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca”
Fonte: https://www.cronachedellacampania.it/cronaca/cronaca-nera/feed/