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“Il governo si opponga all’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti”

Il governo italiano operi per impedire l’estrazione di Julian Assange negli Stati Uniti. L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione del Movimento 5 Stelle emendata da Antonio Mumolo (Pd) che impegna la Regione a invitare Palazzo Chigi “ad agire in ogni sede opportuna affinché Julian Assange non sia estradato in Usa, sollecitando a intraprendere, anche in aderenza alle vigenti convenzioni internazionali ed in particolare alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ogni opportuna iniziativa di competenza finalizzata a garantire la protezione e l’incolumità di Julian Assange”. Approvati anche due subemendamenti di Michele Facci (Gruppo Misto) e Stefano Bargi (Lega).

“La politica deve difendere le libertà fondamentali: “la vicenda di Assange è nota, è un simbolo di libertà da difendere, dobbiamo fare la nostra parte per scongiurare l’estradizione negli Stati Uniti. Nelle scorse settimane diversi Comuni, tra cui Bari, Napoli e Reggio Emilia, hanno concesso la cittadinanza onoraria ad Assange. E’ bene che adesso anche la Regione possa sposare la sua causa attivandosi per chiedere la sua immediata scarcerazione e condividendo così quegli ideali che devono essere alla base del rispetto della libertà di informazione”, spiega Piccinini (M5S), mentre Mumolo (Pd) ricorda come “chiediamo al governo italiano di agire anche alla luce delle norme internazionali per difendere la situazione di Assange che in caso di estradizione negli Stati Uniti rischierebbe oltre 170 anni di carcere per aver diffuso documenti che dimostravano massacri internazionali degli Usa. Assange va difeso perché il giornalismo libero e onesto va difeso, la democrazia non può avere paura della libertà”.

“Ricordiamo tutti la famosa ampolletta di vetro mostrata dall’allora Segretario di Stato Usa Colin Powell alle Nazioni Unite dicendo che dentro c’era l’antrace: nessuno sa cosa ci fosse dentro davvero, ma di sicuro non antrace”, sottolinea Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “diamo tanta attenzione al tema di libertà, ma solo quando capitano molto lontano da noi, quando capitano vicino a noi le cose cambiano e ci comportiamo diversamente”.

“Di fronte alla vicenda di Assange nessuno può girarsi dall’altra parte: bisogna in prima battuta coinvolgere l’Unione europea, Assange ha reso pubblici dei documenti che dimostravano fatti sgradevoli, non possiamo ignorare i rischi che ha corso e che corre”, spiega Michele Facci (Gruppo Misto), mentre Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) chiede “un forte impegno per la difesa della libertà di stampa dei giornalisti a partire dalla vicenda di Assange che ha già trascorso troppi anni in una condizione di detenzione”.

(Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)


Parità, diritti e partecipazione

29 Febbraio 2024



Fonte: https://cronacabianca.eu/feed/


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