Sfama perché lo si coltiva, disseta perché trattiene le acque, protegge perché è un filtro naturale, custodisce perché è un archivio naturale della nostra storia. L’Assemblea legislativa rende omaggio al “suolo”, alla nuda terra che fornisce tanti servizi al nostro ecosistema ospitando “Le terre dell’Emilia-Romagna”, mostra fotografica realizzata dall’Area Geologia Suoli e Sismica della Regione Emilia-Romagna in occasione della “Giornata della Terra” che si celebra ogni anno il 22 aprile.
La mostra è stata inaugurata dalla presidente dell’Assemblea legislativa e dalla vicepresidente della giunta alla presenza di chi ha materialmente realizzato l’allestimento. Presente al taglio del nastro anche Raffaele Pignone, a lungo dirigente della Regione Emilia-Romagna e fondatore proprio del Servizio Geologico di viale Aldo Moro.
Composta da 15 pannelli, “Le terre dell’Emilia-Romagna” racconta gli otto grandi tipi di paesaggio dell’Emilia-Romagna a cui, dal crinale appenninico alla costa romagnola, corrispondono altrettante otto tipologie di suolo differenti per fertilità, capacità di trattenere più o meno acqua, più o meno anidride carbonica e con una biodiversità più o meno alta. Nei mesi scorsi la mostra è stata allestita in alcune scuole dell’Emilia-Romagna.
“Le terre dell’Emilia-Romagna” sarà aperta al pubblico fino al 22 aprile nei giorni feriali dalle ore 9 alle ore 18 in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
Fotogallery
(Luca Molinari)
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16 Aprile 2024