E’ necessario rafforzare la sicurezza del fiume Secchia. La richiesta è del consigliere Stefano Bargi (Lega) in un’interrogazione alla giunta in cui vuole sapere “per quanto riguarda l’aumento del livello di sicurezza del fiume Secchia, necessario per ridurre in modo significativo la possibilità di esondazioni a valle, quali siano gli obiettivi previsti nel PGRA (Piano gestione rischio e alluvioni, ndr) e in particolare quali lavori di adeguamento e ampliamento della cassa di espansione siano già stati realizzati, per quali progetti siano previste risorse e quali lavori non siano stati ancora realizzati”.
L’alluvione colpì la provincia di Modena 10 anni fa, ricorda Bargi, a causa del “cedimento dell’argine destro del Secchia tra il 19 e il 20 gennaio 2014 e investì un’area di 75 chilometri quadrati già duramente provata dal duplice sisma del maggio 2012, compresa tra Medolla, Bastiglia, Bomporto, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, San Prospero e Camposanto”. Campagne, case, opere pubbliche, aziende riportarono danni per milioni di euro e l’esondazione fece anche una vittima: “Gli esperti stimarono che il volume d’acqua fuoriuscito fu tra i 36 e i 38 milioni di metri cubi, con un colmo dell’onda di piena superiore ai 400 metri cubi al secondo”.
(Gianfranco Salvatori)
28 Febbraio 2024