La Regione dica se i danni indiretti alle aziende agricole “dovute alla mancata possibilità di accedere ai terreni coltivati per assenza della rete viaria saranno comunque indennizzati come danni alle colture vegetali”.
Lo chiede Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica, in un’interrogazione alla giunta dalla quale vuole anche sapere “in che modo lo strumento di ristoro Agricat, normativamente previsto per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, da gelo o brina o da siccità, possa risarcire i danni provocati alle colture vegetali dalle frane”.
Il consigliere, ricordando come “le 978 frane e i 23 fiumi esondati a maggio con l’alluvione hanno letteralmente devastato l’orografia del territorio emiliano romagnolo”, sottolinea come solo poche imprese abbiano avuto gli aiuti “e il solo contributo arrivato agli operatori del settore sono stati i 3mila euro erogati dalla Regione, al quale si dovrebbe aggiungere un saldo di circa 2mila euro”. Molte aziende non possono lavorare i terreni o raccogliere i prodotti coltivati e “questo perché le strade o le colline sono crollate”. L’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, conclude Mastacchi, ha detto che si sta “lavorando per fare sì che il nuovo strumento di ristoro Agricat possa risarcire fino al 100% dei danni, anche quelli provocati dalle frane”.
(Gianfranco Salvatori)
