Interrogazione targata Partito democratico (primo firmatario Luca Sabattini, sottoscritta anche da Francesca Maletti e Palma Costi) per fare il punto sui danni alle infrastrutture del modenese dopo gli eventi calamitosi del mese di maggio.
In particolare, i tre consiglieri sollecitano un elenco completo dei danni, prevedendo tra le azioni straordinarie in fase di programmazione il ripristino di queste opere.
“L’arco appenninico dell’Emilia-Romagna, da Rimini a Reggio Emilia, è stato interessato da numerose frane, dovute agli eventi metereologici del mese di maggio, conseguenza anche della fragilità geomorfologica di parte del nostro territorio regionale: le frane complessivamente censite e oggetto di monitoraggio arrivano a circa un migliaio”, spiegano i tre consiglieri, rilevando poi, nello specifico, che “anche il territorio modenese ha subito consistenti danni per questi eventi avversi: con il terreno ormai saturo di acqua si sono verificati frane, smottamenti e allagamenti, fortemente stressata poi la rete viaria a partire dalla montagna”. La stima dei danni alle infrastrutture provinciali, sottolineano, “è quantificata in almeno 18 milioni”.
I tre dem rilevano, infatti, che “nel modenese, pur non avendo subito i danni drammatici della Romagna, sono numerose le comunità dell’appennino che vivono una condizione di estremo disagio, sono necessari interventi particolarmente significativi al sistema infrastrutturale per consentirne la piena funzionalità”.
La Regione Emilia-Romagna, si evidenzia nell’atto, “ha sempre attribuito grande importanza alla sicurezza del territorio, facendone una priorità strategica, e ha investito costantemente risorse regionali per migliorare il sistema di conoscenza e monitoraggio del territorio, nonché per attuare buone pratiche e azioni concrete per la sua gestione: anche in questo caso ha subito programmato stanziamenti finanziari per affrontare i problemi in corso”.
(Cristian Casali)
14 Giugno 2023
