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    Positano: nuovo parcheggio scatena polemiche. Il Wwf: “Sventrato un costone”

    L’inaugurazione di un nuovo parcheggio interrato a Positano ha acceso una vivace polemica. Il progetto, sostenuto dal sindaco Giuseppe Guida come “un’opera pubblica storica” e “una conquista di civiltà”, è stato duramente criticato dal Wwf Terre del Tirreno.PUBBLICITA

    “In cambio di un ascensore per il cimitero – afferma Claudio d’Esposito, referente Wwf Terre del Tirreno – il costruttore ha potuto edificare decine di box auto da vendere ai privati”. Secondo d’Esposito, l’opera ha comportato la deturpazione del paesaggio e la creazione di un nuovo edificio in una zona destinata a tutelare gli insediamenti storici.

    Punti Chiave ArticoloLe preoccupazioni per l’ambiente L’associazione ambientalista esprime anche preoccupazioni per l’impatto ambientale del progetto, realizzato in un’area a rischio idrogeologico e con la distruzione di rocce fossilifere del Mesozoico.PUBBLICITA

    Le difese del sindaco Il sindaco Guida difende il progetto, sottolineando i benefici per la mobilità e l’accessibilità al cimitero. Sostiene inoltre che l’opera è stata realizzata nel rispetto delle norme ambientali e paesaggistiche. La diatriba continua La polemica infuria, alimentata anche sui social network. Il dibattito mette in luce la complessa sfida di conciliare sviluppo e tutela dell’ambiente in un territorio fragile come la Costiera Amalfitana. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Sant’Agnello, picchiò attivista del Wwf: arrestato imprenditore di Castellammare

    I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, Napoli, hanno messo agli arresti domiciliari Salvatore Langellotto, un imprenditore edile di Castellammare già condannato per associazione con il clan Esposito.
    Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale oplontino su richiesta della Procura. Langellotto è sospettato di aver pestato Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, a Sant’Agnello, il 26 marzo dell’anno scorso.
    L’imprenditore avrebbe anche ripetuto minacce contro D’Esposito e il giornalista Vincenzo Iurillo del Fatto Quotidiano durante un servizio trasmesso dal programma Le Iene. Le minacce riguardavano un articolo scritto da Iurillo sulla strana benedizione dei nuovi veicoli dell’azienda di Langellotto in una chiesa del piccolo centro della Penisola Sorrentina.
    Langellotto, con precedenti per camorra, avrebbe picchiato D’Esposito provocandogli gravi lesioni a causa di vecchi dissapori legati alle numerose denunce presentate dal presidente del WWF per la protezione dell’ambiente e del paesaggio della Penisola Sorrentina.
     L’imprenditore è stato posto agli arresti domiciliari
    Secondo l’accusa, queste denunce avrebbero danneggiato gli interessi imprenditoriali di Langellotto nel settore edile. Il Procuratore Nunzio Fragliasso ha dichiarato che l’aggressione è stata “brutale ed incivile”. Dopo le formalità di rito, Langellotto è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. LEGGI TUTTO