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    Napoli fabbrica di merce contraffatta in un capannone a Chiaiano

    Napoli. I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito di un’operazione finalizzata al contrasto della contraffazione, hanno sequestrato oltre 3.000 articoli contraffatti e una fabbrica clandestina.
    Le indagini, condotte dal Gruppo Pronto Impiego del Nucleo Investigativo di Polizia Economica e Finanziaria, hanno preso avvio dal rinvenimento di un deposito nei sotterranei del Centro Direzionale di Napoli.

    All’interno del deposito, stipato in condizioni precarie, sono stati rinvenuti migliaia di articoli contraffatti, tra cui indumenti, accessori per l’abbigliamento, borse e scarpe, riproducenti i marchi di note griffe come Louis Vuitton, Adidas, Nike, Gucci, Balenciaga, Fendi, Armani, Versace, Prada, Burberry, North Face, Stone Island, The Dsquared, Lacoste e Palm Angels.
    Il deposito nei sotterranei del Centro Direzionale
    Attraverso mirati approfondimenti investigativi, i Finanzieri sono riusciti a risalire ai locali ove la merce contraffatta veniva assemblata. Si tratta di una vera e propria fabbrica clandestina ubicata nel quartiere Chiaiano di Napoli.

    All’interno della fabbrica, i militari hanno rinvenuto oltre 70 attrezzature, tra cui macchine da cucire, termo pistole, telai, vernici e spatole, nonché etichette, materiale per il packaging e 8 rotoli da 250 metri di pelle cadauno di pregevole qualità, pronti per essere lavorati.
    La fabbrica clandestina a Chiaiano
    Al termine dell’operazione, i Finanzieri hanno denunciato due cittadini napoletani, padre e figlio, per i reati di contraffazione e ricettazione. I due locali individuati, le attrezzature, un’autovettura e oltre 3.000 articoli contraffatti, per un valore complessivo di circa 500.000 euro, sono stati posti sotto sequestro.
    L’operazione dei Finanzieri rappresenta un importante risultato nel contrasto alla contraffazione, un fenomeno raccontato spesso dalle cronache di Napoli che non solo danneggia l’economia legale ma rappresenta anche un pericolo per la salute e la sicurezza dei consumatori. L’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare questo tipo di reati è costante e mira a tutelare il mercato e i cittadini.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Meteo arriva Scipione: ondate di calore fino a 40 gradi

    L’anticiclone africano Scipione arriva in Italia, portando con sé la prima ondata di calore dell’estate.
    Il caldo è causato dall’espansione di una lacuna barica tra le isole Canarie, il Marocco e la Penisola iberica. Questa area di bassa pressione spinge verso nord masse d’aria subtropicale continentale dal Sahara, cariche di umidità.

    Tra venerdì e sabato il picco del caldo è atteso al Centro-Nord, con punte di 40°C. Al Sud, le temperature massime raggiungeranno i 39-40°C tra domenica e lunedì.
    Oltre alle elevate temperature, è prevista anche un’importante umidità, soprattutto in Pianura Padana, nei fondovalle alpini e nelle pianure interne del Centro.

    Nei prossimi giorni, qualche nuvola resisterà sul Triveneto orientale, con possibili brevi acquazzoni. Anche tra Sicilia e Puglia è prevista una modesta instabilità con qualche piovasco.
    Già da giovedì il sole prevalso su tutto il Paese, con un graduale aumento delle temperature. Venerdì e sabato saranno le giornate più calde al Centro-Nord, con 34°C a Terni, 33°C ad Ascoli Piceno, Forlì e Macerata. Al Sud, le temperature supereranno già i 35°C con punte di 36-37°C a Oristano e Taranto.
    Tra domenica e lunedì, l’ondata di calore si intensifica al Sud a causa di un ulteriore afflusso di aria calda dalla Libia. Le zone più colpite saranno la Sicilia, con 39°C a Cefalù, e la Puglia, con 38°C a Bari e gran parte del foggiano.
    Dopo un maggio in sordina, l’anticiclone africano Scipione porta dunque la prima vera ondata di calore sull’Italia.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli ragazzina caduta sugli scogli: salvata dai vigili del fuoco

    Napoli. Una ragazzina di 16 anni è stata salvata la notte scorsa dai Vigili del Fuoco dopo essere caduta sugli scogli del Lungomare di Napoli, fratturandosi una gamba.
    L’incidente è avvenuto ieri sera, domenica 2 giugno 2024, poco dopo le 20:00, nei pressi della barriera frangiflutti che costeggia via Nazario Sauro, a poca distanza dal Castel dell’Ovo.

    La ragazza è scivolata sugli scogli ed è rimasta bloccata, impossibilitata a muoversi. I Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente con un mezzo dotato di cestello elevatore per recuperarla.
    Una volta raggiunta la ragazza, i pompieri l’hanno stabilizzata e imbarellata, per poi riportarla sulla terraferma con l’ausilio della gru. Qui, è stata affidata alle cure del personale sanitario del 118, che le ha prestato le prime cure e l’ha poi trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti.

    L’operazione di salvataggio, coordinata dal capo squadra Alessandro Izzo, ha visto impegnate le squadre 18/b del Centro Storico e 1/b della Sede Centrale dei Vigili del Fuoco del Comando di Napoli, che sono intervenute con autoscala e nucleo SAF.
    La tempestiva e professionale azione dei Vigili del Fuoco è stata fondamentale per salvare la ragazzina e garantirle le cure mediche necessarie.
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    Pompei, un Sacrario blu rinvenuto nella Regio IX

    Un affascinante sacrario con pareti blu è stato scoperto a Pompei, nell’area centrale della città antica. La scoperta, avvenuta durante gli scavi nell’Insula 10 della Regio IX, offre un nuovo spaccato sulla vita quotidiana e le credenze religiose degli antichi pompeiani. Il sacrario, che misura circa 8 metri quadrati, presenta pareti dipinte di un blu intenso, colore raramente utilizzato negli affreschi pompeiani e solitamente riservato ad ambienti di particolare pregio decorativo.
    Punti Chiave Articolo Su questo sfondo blu spiccano figure femminili che rappresentano le quattro stagioni, le Hore, e allegorie dell’agricoltura e della pastorizia. Simboli e rituali La presenza di questi simboli indica che il sacrario era probabilmente dedicato a divinità legate alla natura e alla fertilità. Al suo interno sono stati rinvenuti anche oggetti di uso quotidiano, come anfore da trasporto, brocche, lucerne e frammenti di intonaco con gusci d’ostrica tritati, usati come materiale edilizio. Il sacrario fa parte di un complesso residenziale più ampio, che include un quartiere termale ancora in fase di scavo e un grande salone affrescato con scala di accesso al primo piano. Questi ritrovamenti testimoniano l’evoluzione di questo quartiere nel corso del tempo e la ricchezza della vita a Pompei prima della tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Un progetto di valorizzazione Lo scavo del sacrario e dell’intero quartiere rientra in un più ampio progetto di messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio archeologico di Pompei. L’obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico questo sito straordinario e di garantire la sua conservazione per le generazioni future.sto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli tonnellate di rifiuti tombati nell’aex area Suarez ai Camaldoli: arrestato imprenditore

    Napoli. Imprenditore edile ai domiciliari per disastro ambientale a Napoli: seppelliti 250mila tonnellate di rifiuti in un’ex cava. L’indagine di Carabinieri, dalla Polizia Locale. L’uomo, B.S.
    Punti Chiave Articologià noto alle forze dell’ordine per vicende simili, è accusato di aver seppellito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti, tra cui amianto, nell’ex cava Suarez dismessa all’interno del Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica – Sezione V “Ambiente Edilizia Urbanistica” e supportate da accertamenti dell’ARPA Campania e da una consulenza tecnica di una geologa ambientale, hanno rivelato che l’imprenditore, nel corso degli anni, ha realizzato una vera e propria discarica abusiva all’interno dell’ex cava Suarez. Si stima che l’uomo abbia smaltito illecitamente tra i 146.000 e i 176.000 metri cubi di rifiuti, pari a circa 250.000 tonnellate, tra cui notevoli quantità di amianto frantumato. Per avere un’idea della vastità dello scempio, basti pensare che il volume dei rifiuti smaltiti è equivalente a un edificio di 90 metri per 90 metri e alto 7-8 piani. L’operazione di smaltimento illegale ha provocato un grave inquinamento dell’area e ha messo a rischio la salute di un numero considerevole di persone, trattandosi di una zona densamente popolata. Oltre agli arresti domiciliari, all’imprenditore sono stati sequestrati autocarri, macchine per il movimento terra e una delle sue società, beneficiaria delle condotte illecite, è stata interdetta dall’esercizio dell’attività imprenditoriale. Il sequestro preventivo ammonta a circa un milione di euro. L’imprenditore era già stato rinviato a giudizio per l’omessa bonifica della stessa cava, ordinata sia dal Comune di Napoli che dal giudice penale, e aveva già subito un sequestro di tre milioni di euro per non aver provveduto al ripristino dell’area da almeno cinque anni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, maxi piantagione marijuana scoperta alle pendici del Vesuvio

    Napoli. Una maxi piantagione di marijuana scoperta nel comune di Trecase alle pendici del Vesuvio: sequestrati oltre 370 piante e 5 kg di droga. I Finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno scoperto e sequestrato un sofisticato laboratorio clandestino per la coltivazione di marijuana all’interno di un immobile confiscato nel Comune di Trecase.
    Punti Chiave Articolo Nel corso dell’operazione, sono state rinvenute e sequestrate 369 piante di marijuana alte circa due metri, già in piena fioritura e pronte per essere raccolte. La resa stimata della coltivazione avrebbe potuto raggiungere i 110 kg di droga, per un valore di mercato superiore a 620.000 euro.  Sequestrate 369 piante di marijuana per un valore di 620mila euro Oltre alle piante, i Finanzieri hanno sequestrato anche tutti gli strumenti utilizzati per l’attività illecita, tra cui: 20 ventilatori industriali35 lampade fluorescentiOltre 300 trasformatori di correnteUna vasca per l’irrigazione di 6 m2Due bilanciniDiversi flaconi fertilizzantiReti per l’essiccazione Le indagini hanno permesso di appurare che la piantagione era alimentata illegalmente mediante il furto di energia elettrica e di acqua pubblica. Oltre alla detenzione e coltivazione di stupefacenti, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, contro ignoti, anche i reati di furto di acqua e di corrente elettrica. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria oplontina, la piantagione è stata distrutta, previo campionamento dei prodotti rinvenuti per la successiva analisi. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, rissa spiaggia delle Monache. Autobus bloccati per la sosta selvaggia in via Posillipo

    Napoli. Giornata infernale quella trascorsa per cittadini e turisti che hanno affollate le spiagge della città.
    A Posillipo sono dovuti intervenire i Carabinieri per una rissa scoppiata, per cause ancora da accertare, al Lido delle Monache. In via Posillipo traffico in tilt per colpa della sosta selvaggia. Autobus bloccati, impossibile passare, e quindi linee deviate, a quando denunciano i cittadini al deputato Francesco Emilio Borrelli.

    “Assurdo che non si sia previsto quanto sta accadendo. Da domani si mettano in campo controlli serratissimi per fermare questi criminali che seminano il terrore sulle nostre spiagge. Sono gli stessi delinquenti che agiscono quotidianamente, e indisturbati, a Mergellina.
    La fanno da padrone pensando di restare impuniti. D’altronde senza i dovuti controlli è proprio questo quello che accade. Adesso basta. La stagione turistica è già cominciata e le nostre spiagge devono essere un luogo sicuro. Serve un presidio fisso di forze dell’ordine per garantire il rispetto delle regole sia sulle spiagge che sulle strade.
    “Via Posillipo completamente bloccata dalla sosta selvaggia”
    Via Posillipo completamente bloccata dalla sosta selvaggia. Auto parcheggiato ovunque e autobus bloccati, costretti addirittura a cambiare strada. Queste non sono scene degne della nostra città”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra. LEGGI TUTTO

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    A Napoli scritta contro i turisti sui muri del centro storico, giovane napoletano si offre di ricoprirla a sue spese

    Un gesto di civile indignazione contro l’inciviltà. Un cittadino napoletano, offeso dalla scritta offensiva contro i turisti apparsa su un muro in via Costantinopoli, ha deciso di reagire donando la vernice per cancellarla. L’episodio è stato segnalato al deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha espresso la sua ferma condanna verso l’autore del gesto e il suo plauso per l’iniziativa del cittadino.

    Un’offesa alla vera Napoli. La scritta, definita da Borrelli “ignobile”, non rappresenta affatto la città e i suoi abitanti, da sempre accoglienti e ospitali. L’impegno di Napoli per il turismo è costante e concreto, e non sarà certo una frase offensiva a scoraggiare i visitatori.
    Turismo: risorsa e valore per la città. “Turismo vuole dire economia, progresso e valorizzazione dei nostri tesori inestimabili”, ha sottolineato Borrelli. La cultura e le tradizioni di Napoli sono da sempre ammirate in tutto il mondo, e rappresentano una risorsa fondamentale per la città.
    Un’azione da replicare. L’invito di Borrelli è a replicare questo gesto di civiltà in ogni occasione. Contro l’inciviltà e l’ignoranza, la risposta deve essere sempre quella della bellezza, dell’accoglienza e della cultura.
    Insieme per una Napoli migliore
    Insieme per una Napoli migliore. L’iniziativa del cittadino dimostra che la vera anima di Napoli è fatta di persone perbene che amano la propria città e che non si arrendono di fronte all’inciviltà. Un esempio da seguire per costruire insieme una Napoli ancora più bella e accogliente.

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    Marcianise, crolla il tetto del Centro Commerciale Campania : tragedia sfiorata e tanta paura

    Poteva essere una strage, per fortuna solo tanta paura al Centro Commerciale Campania di Marcianise. Verso le 22 e’ crollato una parte del contro soffitto del primo piano, nella zona centrale denominata piazza Campania, vicino al negozio di gelati “La scimmietta” al piano terra.

    Crollo improvviso vicino al negozio di gelati “La scimmietta”
    Le prime informazioni parlano di alcune persone coinvolte , ma dopo accertamenti pare non si registrano feriti. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco e il personale sanitario per prestare soccorso e garantire la sicurezza della zona.
    Tragedia sfiorata:  terrore e panico tra i presenti
    Le immagini del crollo sono state fonte di grande preoccupazione e paura tra i presenti al Centro Commerciale Campania. Le autorità locali hanno immediatamente adottato misure di sicurezza per evitare ulteriori pericoli, mentre le persone presenti hanno evacuato l’area in preda alla confusione generale.
    Una possibile causa dell’accaduto potrebbe essere un’opera di infiltrazione d’acqua, ma al momento sono in corso approfondimenti per chiarire la dinamica degli eventi.Il Centro Commerciale Campania ha il primato di essere il piu’ grande Shopping Center in Campania e tra i piu’ estesi in Italia: con i suoi 95.000mq, 180 negozi e distribuito su due livelli.

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    Napoli, “EroeS17” il profumo in onore del baby boss ucciso Emanuele Sibillo pubblicizzato su Tiktok

    Dopo “O Liò”, il profumo commercializzato da Nunzia Giuliano in onore del padre Carmine, ecco che arriva “EroeS 17”, un altro brand che strizza l’occhia al mondo camorristico.La E e la S in maiuscolo stanno a richiamare le iniziali di Emanuele Sibillo, il baby-boss della paranza dei bambini di Forcella morto in un agguato nel 2015, chiamato, appunto, ES17. 17 come la diciassettesima lettera dell’alfabeto, appunto la esse.

    Anche questa volta si tratta di un profumo e viene pubblicizzato sul canale Tik-tok dagli stessi familiari. In uno degli spot, mentre si vede il numero 17 avvolto dalle fiamme, parte la melodia di una riproposizione di “Bella ciao” come a voler sottolineare e a rimarcare il concetto di eroe, anche di vittima, accostato a quello che invece fu il capo del gruppo di criminali giovanissimi che volevano levare lo scettro ai Mazzarella.
    Il baby boss era a capo della famigerata “Paranza dei bimbi” di Forcella
    “Emanuele Sibillo non è stato un eroe, non era un partigiano, né una vittima innocente, ma era anzi un carnefice, un boss che seminava morte e terrore restando poi vittima egli stesso delle ‘leggi’ di quel mondo criminale a cui apparteneva e che voleva conquistare. Dalla sua morte si è creato un vero e proprio culto, alimentato e fomentato dai suoi stessi familiari e amici, attorno alla sua figura.
    Ricordiamo ad esempio l’altarino con il suo busto a Forcella che diventò sede di pellegrinaggi e che facemmo sequestrare. Ma non si può venerare il male, non si può glorificare la camorra, celebrare chi uccide e commette soprusi. Gli eroi sono bel altri, anche chi non abbassa la testa di fronte a questa gente qui.
    Il nostro obiettivo finale è quello di far diventare l’apologia di mafia e camorra un reato.”-ha dichiarato deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
    Un messaggio pericoloso
    “La commercializzazione di prodotti che celebrano figure criminali come Emanuele Sibillo è un fenomeno preoccupante che rischia di trasmettere un messaggio distorto ai più giovani, normalizzando la camorra e la criminalità. È fondamentale contrastare questa tendenza e promuovere una cultura di legalità e di rispetto per le regole”. LEGGI TUTTO

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    Villaricca, protesta degli sfollati di via Palermo

    Gli sfollati di via Palermo a Villaricca sono scesi in strada sotto la pioggia battente per protestare contro il mancato rientro nei loro appartamenti, due anni dopo essere stati costretti ad abbandonarli a causa di una voragine.

    Le 30 famiglie coinvolte hanno inviato le proprie immagini al deputato Francesco Emilio Borrelli, chiedendo aiuto per risolvere la situazione.
    Nonostante i lavori alle abitazioni siano stati completati da mesi, un problema burocratico sta ritardando il ritorno dei residenti.
    Borrelli ha espresso la sua solidarietà alle famiglie di Villaricca, sottolineando l’importanza di accelerare le verifiche e i tempi di dissequestro dell’area da parte della Procura di Napoli Nord, per consentire alle famiglie di tornare alle proprie abitazioni il prima possibile.
    “17 mesi fa si aprì una voragine a via Palermo 68, li si trova casa mia … e come me sono coinvolte tante altre famiglie sfrattate dalle proprio case.17 mesi fuori casa, quando problemi del genere sono stati risolti in pochi mesi, ma qui non si fa altro che procrastinare: il comune, la procura ed altri enti statali non ottimizzano i tempi e c’è poco interesse a porre una soluzione a riguardo”, ha protesto uno degli sfollati. LEGGI TUTTO

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    Castellammare, scoperto arsenale da guerra al rione Moscarella

    Armi da guerra trovate sopra un tetto di un garage, all’interno di una borsa sportiva: le hanno scoperte i carabinieri intorno ai palazzi del quartiere Moscarella di Castellammare di Stabia, tra i quali spiccano gli edifici popolari del lotto 4, situati al centro di un triangolo scaleno delimitato da due strade statali e viale della Repubblica.

    L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri della sezione operativa stabiese. Nascosto tra l’erba alta, l’edera e i rami secchi, un borsone di tela blu giaceva sulla lamiera traballante di un piccolo garage abusivo.
    Al suo interno, erosi dall’esposizione agli agenti atmosferici ma ancora funzionanti, sono stati trovati 8 armi da fuoco pesanti.
    Tra queste, un fucile d’assalto Ak47 (Kalashnikov), un fucile a pompa SPAS calibro 12, in grado di sfondare una porta.
     Le armi nascoste sul tetto di un garage abusivo
    Inoltre, due fucili d’assalto Steyr AUG di fabbricazione austriaca, con una cadenza di tiro di 650 colpi al minuto, quasi 11 al secondo. C’era anche un fucile a pompa M870s Maverick Eagle Pass con la matricola abrasa, due doppiette a canne mozzate e un fucile da caccia.
    Le armi sono state sequestrate e saranno sottoposte a esami balistici per determinare se siano state utilizzate in attività criminali. e saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se siano state utilizzate in azioni criminose. LEGGI TUTTO