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    Truffe on line nel Sannio, denunciate dieci persone

    Dieci persone, residenti in varie località d’Italia, sono state denunciate dai carabinieri per i reati di truffa e tentata truffa in danno di alcuni cittadini che vivono in alcuni comuni del Fortore, in provincia di Benevento.PUBBLICITA

    Tra le persone denunciate anche un imprenditore della Repubblica di San Marino che, servendosi di un falso annuncio di vendita di impastatrici professionali, pubblicato su un noto social network a prezzo molto vantaggioso, aveva indotto una casalinga locale ad acquistarne due al prezzo complessivo scontato di centosessanta euro, pagati in contanti ad un corriere per poi rendersi conto di aver ricevuto due impastatrici giocattolo.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Appalti in cambio di voti, indagati ex amministratori irpini

    Appalti in assenza di gara e senza copertura finanziaria in cambio di voti per le elezioni regionali della Campania nel settembre del 2020. Avrebbero svolto un ruolo di primo piano Emanuele Aufiero e il fratello Antonio, all’epoca dei fatti sindaco e presidente del Consiglio comunale di Pratola Serra, in provincia di Avellino tra i 19 indagati dalle Procure di Napoli e Avellino che hanno proceduto alla notifica di conclusione delle indagini affidate ai carabinieri della Compagni di Mirabella Eclano.PUBBLICITA

    Le indagini hanno consentito di raccogliere significativi elementi su “patti verosimilmente corruttivi” posti in essere dai due ex amministratori. Il comune di Pratola Serra venne sciolto dal decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno, nell’ottobre del 2020 per infiltrazioni camorristiche.

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    Napoli, De Luca: “Dalla Regione vicinanza per i lavori allo stadio Maradona”

    Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ribadito il suo sostegno al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per qualsiasi necessità riguardante lo stadio San Paolo-Maradona o altre iniziative sportive. L’annuncio è stato fatto durante la consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio.PUBBLICITA

    De Luca ha ricordato l’importante contributo della Regione Campania, che ha investito 30 milioni di euro nello stadio San Paolo in occasione delle Universiadi. Grazie a questo investimento, Napoli ha potuto ospitare partite di Champions League, che altrimenti non sarebbero state possibili.

    “Siamo quindi a disposizione, a supporto di un progetto sportivo che è estremamente ambizioso e legato ad un atteggiamento di serietà e sobrietà”, ha dichiarato il governatore. Il presidente De Luca ha concluso il suo intervento esprimendo fiducia nel futuro e nelle iniziative sportive del Napoli. “Ci aspettiamo davvero cose importanti”, ha chiosato.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    San Vitaliano, slitta l’autopsia sull’anziana investita e uccisa in bici

    San Vitaliano. È deceduta lunedì scorso, 24 giugno, Elisa Pacchiano, 77enne di San Vitaliano, dopo essere stata investita da un’auto mentre procedeva in bicicletta in corrispondenza di una rotatoria. L’incidente è avvenuto intorno alle 18 in via Risorgimento.PUBBLICITA

    Sulla vicenda è stata aperta un’indagine per omicidio stradale dalla Procura di Nola, guidata dalla dottoressa Patrizia Mucciacito. L’automobilista, E.B., 70enne di Scisciano, è stato iscritto nel registro degli indagati.

    La Procura ha disposto l’autopsia sulla salma della signora Pacchiano per accertare le esatte cause del decesso.

    L’esame, inizialmente previsto per oggi, è stato differito alla prossima settimana per consentire l’acquisizione di ulteriori elementi e lo svolgimento di accertamenti preliminari.

    I familiari della vittima sono assistiti dallo Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei cittadini. Il dottor Vincenzo Carotenuto, consulente personale per la Campania dello Studio3A, e l’avvocato Vincenzo Cortellessa del foro di Santa Maria Capua Vetere seguiranno il caso per fare luce sulla dinamica dei fatti e ottenere giustizia.

    La signora Pacchiano lascia nel dolore il marito e quattro figli. I funerali si terranno al termine dell’autopsia e dopo il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria.
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    Marcianise, sequestrata mozzarella di bufala taroccata in un caseificio

    I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise hanno recentemente scoperto una frode commerciale durante una verifica sulla produzione e commercializzazione di formaggi freschi a pasta filata, in particolare sulla tracciabilità del latte utilizzato. L’indagine, svolta in un caseificio locale, ha rivelato irregolarità nella produzione di mozzarella, con significative discrepanze tra il prodotto venduto e quanto dichiarato sull’etichetta.PUBBLICITA

    Il prodotto, etichettato come mozzarella di bufala, risultava in realtà essere una mozzarella mista, contenente una percentuale di latte vaccino oltre al latte di bufala. Questa scoperta è stata resa possibile grazie all’accurato esame delle documentazioni di tracciabilità. A seguito di tale riscontro, i carabinieri hanno sequestrato l’intero quantitativo di mozzarella ancora presente nel caseificio, pari a circa 31 chilogrammi, insieme agli incarti utilizzati per il confezionamento e le relative documentazioni.

    L’ASL, intervenuta durante il controllo, ha proceduto al campionamento della mozzarella sequestrata. Le successive analisi di laboratorio stabiliranno le esatte percentuali di latte di bufala e vaccino utilizzate nella preparazione del prodotto. Questo tipo di frode è purtroppo comune nel settore caseario, soprattutto per quanto riguarda la mozzarella di bufala, la quale ha un grande appeal tra i consumatori. Il latte vaccino, infatti, ha un costo di approvvigionamento significativamente inferiore rispetto al latte di bufala, permettendo così un notevole profitto illecito.
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    Vedremo sempre più bancomat Bitcoin nelle nostre città?

    Tredici a Roma, dieci a Milano, nove a Bologna. Poi cinque a Napoli, quattro a Torino. E ancora, tre a Bari, e così via, ad arrivare a uno, in altre ventisei città italiane. Il conto appena fatto, aggiornato all’ottobre del 2023, è quello dei Bitcoin ATM presenti in Italia. In altre parole, degli sportelli bancomat dedicati alla criptovaluta più famosa di tutte (oltre che la prima apparsa sul mercato). Una novità tecnologica che profuma di avanguardia, e che con il tempo potrebbe diventare un’alternativa al tradizionale sportello dal quale si fanno le consuete operazioni bancarie. Proviamo a capirne un po’ di più.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloLa tecnologia blockchain Come è noto a molti, i Bitcoin si basano su una tecnologia chiamata blockchain. Si tratta di un registro digitale, decentralizzato e immutabile, che consente la registrazione sicura e trasparente delle transazioni. Blockchain, tradotto, significa “catena di blocchi”: ognuno di questi blocchi, quindi, contiene una serie di transazioni e un collegamento crittografico al blocco precedente. Ciò garantisce un livello di sicurezza assoluto sulle informazioni contenute nella catena.
    Bitcoin utilizza la blockchain proprio per garantire la sicurezza e la trasparenza delle sue transazioni. Queste avvengono in una catena formata da nodi, e gli attori che vendono e comprano verificano e convalidano le stesse transazioni attraverso un processo chiamato mining, basato su complessi calcoli matematici. Questa architettura decentralizzata, dove tutto passa dai nodi, elimina la necessità di intermediari e rende le transazioni più veloci e meno costose.
    I Bitcoin ATM I Bitcoin ATM (che, per evitare incomprensioni, chiameremo bancomat Bitcoin) sono dei dispositivi digitali che permettono di comprare e vendere criptovalute basandosi su una interfaccia pensata anche per chi non abbia dimestichezza con questo tipo di tecnologia.
    Il loro funzionamento si basa sul registro di dati decentralizzato di cui abbiamo appena detto: la rete blockchain. Grazie ai principi della crittografia, la blockchain registra e archivia ogni transazione effettuata attraverso questi particolari bancomat Bitcoin.
    La questione sicurezza Come i bancomat classici, anche quelli per le transazioni in Bitcoin si trovano in spazi pubblici, per esempio nei centri commerciali. Ciò potrebbe esporli a situazioni in cui la sicurezza non è opportunamente garantita. Proprio per questo motivo, tali dispositivi sono stati dotati di funzioni estremamente evolute per garantire transazioni protette. La maggior parte di essi richiede agli utenti di effettuare procedure di autenticazione, generalmente condotte tramite l’indicazione di un documento d’identità. Questo processo è pensato anche per ridurre il rischio di frodi. Alcuni modelli più evoluti avanzati possono persino utilizzare l’autenticazione tramite impronte digitali o scansione dell’iride, incrementando ulteriormente il livello di sicurezza. Guida all’acquisto Ma cosa deve fare un utente che voglia acquistare criptovalute presso un bancomat Bitcoin? Per prima cosa deve inserire la quantità corretta di denaro contante all’interno del dispositivo, utilizzando le apposite bocchette. Successivamente, sceglie la criptovaluta che desidera acquistare specificandone l’importo. In questa operazione è necessario scansionare l’indirizzo del proprio portafoglio digitale di criptovalute tramite il codice QR. Dopo aver selezionato e accettato la tariffa della transazione, i token di criptovaluta verranno inviati al portafoglio digitale indicato.
    Guida alla vendita Per vendere criptovalute, invece, l’utente deve selezionare sullo schermo del bancomat la relativa opzione, di nuovo specificando l’importo della criptovaluta che intende vendere. Successivamente, inserisce l’indirizzo del proprio portafoglio digitale di criptovalute o scansiona il codice ricevuto. Una volta completata questa operazione, l’importo corrispondente può essere prelevato nella tradizionale forma degli euro. Un po’ di storia il primo Bancomat Bitcoin Per vedere il primo bancomat Bitcoin si deve fare un salto all’indietro di dieci anni fa. A ospitarlo non fu una banca, ma un caffè: esattamente il Waves Coffee House, un locale situato nel centro di Vancouver, in Canada. Da allora, il numero di questi dispositivi è cresciuto con costanza: secondo Coin ATM Radar, oggi nel mondo ce ne sono oltre 37 mila di cui oltre 31 mila solo negli Stati Uniti. E continuano a crescere, soprattutto in luoghi alternativi alle classiche banche: stazioni di servizio, centri commerciali e supermercati. Il loro ruolo è strategico nella diffusione delle criptovalute tra i consumatori, generando ovviamente un guadagno anche per i rivenditori che li ospitano, che possono agire su un mercato promettente, per il quale si prevede nel 2033 un valore globale di 16,85 miliardi di dollari. Strategici per l’economia Il loro ruolo strategico nell’economia si gioca su due livelli. Sul primo, sono un canale d’ingresso dei contanti nell’ecosistema cripto, favorendo l’adozione delle criptovalute da parte dei consumatori – in particolari quelli che non intendono appoggiarsi a servizi bancari classici – e consentendo loro di accedere a determinati servizi finanziari. Sul secondo livello, fungono da veloce strumento di conversione di criptovalute in denaro contante, migliorando la familiarità dei consumatori con la moneta digitale e favorendone l’uso in generale (acquisti su piattaforme, pagamenti alla pubblica amministrazione, o anche semplicemente una giocata al casinò online). I cartelli “Qui si vendono bitcoin”, in prossimità dei bancomat, suscitano infatti  interesse a saperne di più sulle criptovalute. Sotto un altro aspetto, i bancomat Bitcoin sono un’eccellente opportunità per le aziende che dispongano di una sede fisica di vendita al dettaglio fisica. I rivenditori, infatti, possono guadagnare sull’affitto dello spazio nel quale collocare il dispositivo, o anche ricevere una percentuale della commissione sulle singole transazioni. Uno sguardo al futuro Il mercato delle criptovalute, dopo un iniziale entusiasmo, si è consolidato su andamenti più regolari. Il contante resta uno degli strumenti di pagamento più utilizzati, ovunque nel mondo: basti pensare che oltre il 18% di tutte le transazioni negli Stati Uniti viene ancora elaborato in moneta sonante. Questo approccio tradizionale è una delle ragioni che impedisce in generale alla moneta digitale di decollare definitivamente. I bancomat Bitcoin, inoltre, devono fare i conti con un altro problema: il loro costo elevato. Hardware, affitto del rivenditore, software, logistica dei contanti, manutenzione: tutto questo può rendere molto costoso il funzionamento di un dispositivo. Potrebbe quindi essere più conveniente abilitare funzionalità cripto sugli attuali bancomat tramite API, eliminando la necessità di installare hardware specifico per le criptovalute. E’ una soluzione che, per ora, non incontra l’attenzione delle istituzioni finanziarie tradizionali; tuttavia, il tempo potrebbe spingerle a un maggiore coinvolgimento. Di sicuro c’è che i bancomat Bitcoin stanno cambiando l’accesso alle criptovalute, aggiornando i tradizionali metodi di scambio e creando un’infrastruttura solida e accessibile. Con la continua evoluzione del mercato e l’integrazione di soluzioni tecnologiche innovative, i bancomat Bitcoin potrebbero conoscere un’espansione ancora più pronunciata di quella cui sono stati soggetti finora. Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Most, il sindaco Manfredi: “Lavoriamo a una mobilità più sostenibile”

    Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST, progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nella missione 4.2 “from Research to Business” del PNRR, ha riunito oggi la comunità scientifica dei propri 49 partner, università e imprese al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa all’evento “MOST People are Moving”.

    Uno speciale incontro che si pone l’obiettivo di riunire la più importante comunità tecnica del settore per condividere le prospettive post PNRR e discutere sulle sfide e le opportunità future nel settore della mobilità: dai sistemi energetici per la propulsione ai materiali, dalle soluzioni digitali per i servizi di mobilità alle ultime innovazioni ai veicoli e velivoli di nuova generazione, fino alle novità fisiche e digitali sulle infrastrutture. Un’opportunità unica per stimolare nuove idee e collaborazioni, confrontare opinioni e partecipare attivamente a un dialogo costruttivo, in grado di promuovere la collaborazione tra i partner pubblici e privati.

    Questo Inspiration Day ha visto la partecipazione di più di duecento ricercatrici e ricercatori coinvolti nell’elaborazione di un documento strategico condiviso che possa guidare le future iniziative, per una mobilità decarbonizzata, decongestionata, accessibile e sicura, realmente neutrale tecnologicamente.

    Ad aprire l’incontro, il presidente di Most, Ferruccio Resta, che ha affermato: “Dobbiamo intervenire con progetti a lungo termine che valorizzino soluzioni realmente percorribili, che attraggano investimenti attraverso nuove ricerche e innovazioni, per un posizionamento nazionale e europeo in un nuovo contesto internazionale che richiede sempre maggiore resilienza. Siamo consapevoli delle sfide poste dalle dinamiche demografiche in evoluzione, dalle crisi geopolitiche e dall’avvento di tecnologie disruptive. Il lavoro che ci aspetta richiede sinergia, stimolo e concretezza, per creare innovazione, coraggiose soluzioni, nuove startup e nuovi business, grazie alla forza della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti”.
     
    Nella giornata è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha commentato: “Oggi Napoli sta affrontando sfide significative legate al traffico, alla qualità dell’aria e alla sicurezza stradale. L’attività del Most è strettamente funzionale a questa direzione e le soluzioni in fase di studio offrono una spinta innovativa per affrontare questi problemi. Stiamo lavorando per migliorare il trasporto pubblico, incentivare l’uso di veicoli elettrici e creare infrastrutture per una mobilità più sostenibile. Condivido pienamente il punto di vista che sia necessario fare rete per migliorare lo stile di vita di ogni cittadino, dal territorio all’Europa”.

    Nel corso della mattinata si è discusso sui principali ostacoli normativi, la necessità di un cambiamento culturale e il supporto alla governance per garantire una gestione efficace e responsabile in ottica ESG (environmental, social, governance). La pubblica amministrazione è chiamata a svolgere un ruolo chiave, non solo nell’integrare risorse limitate e tecnologie innovative, ma anche nell’assicurare che le soluzioni sviluppate siano eque e accessibili a tutti i cittadini.

    In questo senso è stata significativa la testimonianza dell’atleta paralimpico Alessandro Ossola, presidente di Bionic People, che ha rimarcato il nesso inscindibile tra futuro, innovazione e mobilità senza barriere. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di una stretta collaborazione tra pubblico e privato per creare un sistema di mobilità integrato e sostenibile, capace di generare benefici concreti e duraturi per l’intera comunità.

    La seconda sessione del convegno si è focalizzata sull’inclusività. Le tecnologie emergenti fanno sì che la mobilità del futuro possa rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, indipendentemente dal genere, età e abilità. Questo approccio integrato, adottato nelle sue ricerche dal Most, è essenziale per migliorare la qualità della vita e la fruibilità dei mezzi di trasporto nelle comunità. Per fare questo, il diversity management sarà sempre più orientato all’analisi del cambiamento delle abitudini dei cittadini e alla mappatura delle diversità.

    L’evento si è infine concluso con la definizione di un piano d’azione chiaro e condiviso che possa guidare l’implementazione delle soluzioni proposte. Al centro del dibattito, le risorse e le collaborazioni necessarie, le modalità di valutazione e monitoraggio dell’impatto delle azioni intraprese e le strategie per garantire un coinvolgimento continuo delle istituzioni e delle aziende private.
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    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.PUBBLICITA LEGGI TUTTO

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    Napoli, 250mila euro per la rimozione dei rifiuti da Vela rossa di Scampia

    La Giunta comunale ha dato il via libera alla delibera per il prelevamento di circa 250mila euro dal fondo di riserva per la rimozione dei rifiuti nel piano interrato della Vela D, conosciuta come “Vela Rossa”, situata a Scampia tra viale della Resistenza e via Antonio Labriola.PUBBLICITA

    La proposta, avanzata dall’assessore al Patrimonio Pierpaolo Baretta, mira a scongiurare rischi di eventi dannosi, come l’incendio che ha recentemente colpito la Vela C. Questo intervento, considerato di estrema urgenza, rappresenta il primo passo verso la realizzazione del grande progetto “Restart Scampia: da margine urbano a centro dell’area metropolitana”, un’iniziativa dal valore complessivo di quasi 27 milioni di euro.

    La bonifica dei rifiuti è indispensabile per procedere con le successive fasi di progettazione ed esecuzione del progetto, che punta alla riqualificazione dell’intera area. L’obiettivo è trasformare Scampia da una zona marginale a un centro vitale dell’area metropolitana di Napoli, migliorando la qualità della vita dei residenti e rivitalizzando il quartiere attraverso interventi strutturali e sociali.
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    Ancora incendi a Napoli: rogo in discarica, l’ex campo Rom di via Mastellone continua a bruciare

    Vigili del fuoco impegnati da ore a Napoli per domare un vasto incendio che sta interessando una discarica abusiva nella zona est della città. Il fumo denso sprigionato dalle fiamme sta creando notevoli disagi ai residenti e sta coinvolgendo anche l’area dei caselli all’ingresso dell’autostrada Napoli-Salerno.PUBBLICITA

    La zona è stata spesso teatro di incendi dolosi negli ultimi anni, alcuni dei quali hanno coinvolto anche campi rom situati ai margini della discarica. La consigliera indipendente Marì Muscarà ha espresso indignazione per la situazione in una nota: “Una terra che brucia, una terra che piange. Via Mastellone, ex campo Rom, brucia ancora. Hanno ancora il coraggio di parlare di autocombustione? È stato attivato anche l’elicottero della Polizia di Stato”.

    Muscarà ha sottolineato come da anni denunci la situazione, evidenziando l’inefficienza del comune nel bloccare l’accesso all’ex campo con dissuasori per prevenire nuovi sversamenti. “Forti con i deboli, deboli con i forti”, ha aggiunto, criticando la mancanza di azione da parte delle autorità competenti.
    La consigliera ha anche lamentato l’assenza dell’incaricato del governo per la Terra dei Fuochi e la cancellazione della commissione regionale per la Terra dei Fuochi da parte del governatore De Luca, con il supporto del Movimento 5 Stelle. “L’incaricato in prefettura, unica figura con questo specifico compito, non ha ancora risposto alla mia richiesta di incontro. Intanto, i cittadini continuano a respirare questi veleni e ad ammalarsi”, ha dichiarato Muscarà.

    L’incaricato per la Terra dei Fuochi, una figura al di fuori del consueto schema territoriale della rete delle prefetture, opera tra le province di Napoli e Caserta. La zona è nota come “Terra dei Fuochi” a causa della forte presenza di rifiuti abbandonati e dei conseguenti roghi. I compiti dell’incaricato includono l’impulso e il raccordo tra i vari enti e organi competenti, per migliorare il supporto alle prefetture nel rapporto con gli enti locali e le altre istituzioni coinvolte.

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    A sorpresa anche Elly Schlein al concerto ‘Radio Italia Live’ a Napoli

    Inaspettata apparizione di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, nella serata di ieri in piazza del Plebiscito a Napoli, durante il concerto “Radio Italia Live”. Schlein, giunta intorno alle 21:30, è stata accompagnata dal sindaco Gaetano Manfredi e dal deputato Marco Sarracino, responsabile Sud dei Dem.PUBBLICITA

    La visita della segretaria Dem, non programmata, ha sorpreso anche gli organizzatori dell’evento, avvisati solo pochi minuti prima del suo arrivo. Schlein ha fatto un breve giro nella zona del palco e del retropalco, per poi spostarsi in platea. Qui, ha accolto con entusiasmo le richieste di selfie, abbracci e strette di mano da parte dei numerosi spettatori presenti.

    Schlein è rimasta in città per partecipare oggi a un importante incontro su diritti e politica, organizzato nell’ambito delle iniziative del Napoli Pride. L’evento, previsto per le 17:30, vedrà la partecipazione di figure di spicco come il leader del M5S Giuseppe Conte, il sindaco Manfredi, Chiara Piccoli di Alfi-Le Maree, e Ileana Capurro dell’Associazione Trans Napoli. L’incontro sarà moderato da Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli.
    La presenza di Schlein a Napoli potrebbe prolungarsi fino a sabato, permettendole di partecipare anche al corteo conclusivo del Pride, che partirà da piazza Municipio alle 16:00. La comunità LGBTQ+ napoletana e i sostenitori dei diritti civili accolgono con favore la partecipazione della segretaria del PD, che rappresenta un ulteriore segnale di attenzione verso le tematiche di inclusione e uguaglianza.

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    Incendio nella notte a Napoli, in fiamme saracinesca di un bar

    Nella notte, un incendio ha destato allarme in via delle Repubbliche Marinare, all’altezza del civico 190. Le fiamme hanno avvolto la saracinesca esterna di un bar, fortunatamente senza causare feriti. L’intervento tempestivo dei carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli ha permesso di domare il rogo, evitando che si propagasse ulteriormente.PUBBLICITA

    Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco. Al momento, le autorità stanno conducendo indagini approfondite per chiarire le cause dell’incendio e stabilirne l’eventuale matrice dolosa. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

    L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di potenziare i sistemi di sorveglianza per prevenire simili atti vandalici. Le autorità cittadine assicurano che saranno intensificati i controlli notturni per garantire maggiore tranquillità ai residenti e agli esercenti della zona.
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    Napoli, Women In Music ospita le Ebbanesis

    Dopo il successo di Suonno d’Ajere e Alessia Tondo, la seconda edizione di Women In Music procede con un nuovo appuntamento venerdì 5 luglio. PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloEbbanesis: un fenomeno tra web e concerti internazionali Nel giugno del 2017 nasce in rete il duo Ebbanesis. Due voci e una chitarra che cominciano ad apparire su Facebook con intriganti rivisitazioni di classici della canzone napoletana ma anche celebri pezzi rock cantati in dialetto. Uno dei loro primi successi, “Carmela”, ha superato le 400.000 visualizzazioni, mentre la loro versione di “Bohemian Rhapsody” dei Queen ha registrato oltre 2.000.000 di visualizzazioni, diventando un autentico caso mediatico. La stessa pagina delle Ebbanesis è seguita da oltre 150.000 followers da tutto il mondo.

    Successo internazionale delle Ebbanesis Le richieste per concerti arrivano non solo dall’Italia, ma anche da Paesi come Francia, Germania, Russia e Emirati Arabi. In queste nazioni, le Ebbanesis si sono esibite con successo nelle città di Santa Lucia (Femin’arte Corsica), Monaco di Baviera (Gasteig – Kleiner Konzertsaal), Mosca (Teatrium) e Riyad. A Riyad, hanno segnato un momento storico, esibendosi come le prime due donne europee a salire su un palco per una performance pubblica. L’album “Transleit” e la collaborazione con Massimo Ranieri Il 24 gennaio 2020, Soundfly ha pubblicato il loro secondo album “Transleit”, che prende il nome dal loro nuovo spettacolo e rappresenta un sunto della loro maestria e del loro repertorio. L’album è stato registrato nell’Auditorium Novecento di Napoli, uno degli studi di registrazione più antichi d’Europa. Inoltre, Massimo Ranieri ha voluto le Ebbanesis come ospiti fisse nel programma “Qui e adesso” per le quattro puntate in onda su Rai Tre, dove hanno interagito con Arturo Brachetti in una magica rappresentazione di suoni ed immagini.
    Il gran finale con le Kalika L’ultimo concerto di Women In Music si terrà venerdì 19 luglio con il raffinato trio delle Kalika, chiudendo in bellezza un festival che celebra il talento femminile nella musica.
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